Appennino Camerte

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L'Appennino camerte - 24 settembre 2022 - n.35
L'Appennino Camerte online

“ Un sogno che si realizza”. Con una gioiosa cerimonia, partecipata da tutta la comunità, inaugurata la nuova scuola di Pieve Torina, la prima definitiva del cratere. Una folla festante ha salutato l’evento, al quale hanno presenziato numerose autorità regionali, provinciali e localiCon il sindaco di Pieve Torina Gentilucci , c’erano il presidente della Regione Marche Ceriscioli con l’assessore Sciapichetti, l’ex Commissario Errani, gli onorevoli Carrescia  e Ricciatti, il senatore Morgoni, il presidente Anci Marche e sindaco di Senigallia Mangialardi, l’ex presidente della Regione D’Ambrosio, il presidente della Provincia Pettinari, il dirigente scolastico Cavallaro e una folta rappresentanza di attori del progetto, frutto di una singolare sinergia tra finanziatori privati.

Vi hanno aderito con convinzione, Gruppo Succisa Virescit. Enel Cuore onlus, Auser, La Famiglia Bezos di Amazon, Fondazione Teatro alla Scala, Diego e Monica Piacentini;soggetto committente e attuatore sono Le Misericordie d’Italia con i Comuni di Sesto Fiorentino e Fiorenzuola, Senigallia, Mondolfo e Maiolati Spontini, oltre al comune a Pieve Torina.

Le note della banda diretta dal maestro Correnti hanno dato il “la” alla cerimonia presentata dal conduttore Rai Notari, davanti al singolare presepe costruito dal campione mondiale di “stone balancing Andrea Meiutilizzando macerie del paese, a significare la ricerca di un nuovo equilibrio.

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Da qui ricominciamo- ha detto il sindaco Gentilucci- dai nostri ragazzi, dalla cultura, dalla comunità. Se torniamo indietro di un anno e pensiamo allo stato d'animo di allora- ha proseguito- nessuno avrebbe mai pensato di raggiungere, in tempi così rapidi, un risultato del genere. Col cuore pieno di gioia, estraniandoci da tutte le difficoltà e pensando a come ripartire, oggi riapriamo le porte della scuola e riapriamo il futuro di una comunità”.  

Sicura, ecosostenibile, innovativa, la struttura, costata 1,6 milioni di euro, sorge sullo stesso luogo dell’edificio lesionato dal sisma; pronta a d accogliere gli alunni della primaria e secondaria di primo grado, suddivisi in otto aule, la nuova scuola si sviluppa su due piani per circa 1300 metri quadrati di superficie.  L’edificio prevede due spazi interdisciplinari, gli uffici della direzione didattica dell’Istituto comprensivo “ Mons.Paoletti” e un accogliente ambiente multifunzionale per spettacoli musicali e attività teatrali.Tutte le classi sono complete di dotazioni multimediali e nuovi arredi 

“Un risultato concreto ottenuto grazie ad una forte sinergia tra pubblico e privato – ha detto Mangialardi- segno tangibile di cosa si può ottenere quando si lavora uniti per un unico scopo”. “Un messaggio vero di speranza" anche a detta del presidente Pettinari, cui sono seguite le parole di Giuliano De Minicis, portavoce del Gruppo ‘Succisa Virescit’ che ha tenuto a spiegare il significato del nome dato al progetto: reciso, ritorno a crescere. “ Noi, ci siamo spesi come dei compaesani di Pieve Torina. Abbiamo nutrito fiducia per questo progetto segno di speranza per tutti coloro che hanno dato il loro contributo, dai bambini che hanno messo a disposizione la loro paghetta allo.studio tecnico che ha donato il progetto. È stato un enorme villaggio di solidarietà; abbiamo costruito un bellissimo rapporto di umanità per arrivare a quello che volevamo: una scuola sicura, una speranza vera e fondata”.  

“Un passo significativo nel processo di ricostruzione – così Franco Gizzi, responsabile Protezione e Difesa Civile di Enel -. L’aver contribuito alla sua realizzazione e’ un’ulteriore testimonianza dell’impegno di Enel Cuore Onlus e del Gruppo Enel nel sostenere la ripartenza nei territori colpiti dal sisma, a cominciare dall’istruzione”.

“Avevamo fatto una promessa ai cittadini che non li avremmo mai lasciati soli e l’abbiamo mantenuta impegnandoci nella ricostruzione– ha commentato Alessandro Speca della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia -. “ La cosa più bella è una comunità che riparte- ha detto il Governatore Ceriscioli-. Sulla stessa linea di pensiero  l’ex Commissario alla Ricostruzione Errani che, ringraziando i donatori e soprattutto i cittadini per la pazienza che hanno avuto, ha sottolineato che “ripartire dalla scuola vuol dire dare speranza alla ricostruzione, dare futuro ad un territorio”.

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Presenti all’inaugurazione anche 15 bambini provenienti dalle scuole primarie di Jesi “ Collodi” e “Capannini” i quali, in segno dell’amicizia nata fra loro, hanno donato agli alunni di Pieve Torina un cd e un libro. A seguire il taglio del nastro e la benedizione della nuova struttura da parte del vicario dell’Arcidiocesi di Camerino San Severino Marche mons. Tranzocchi, fattosi portavoce del caloroso augurio inviato dall’arcivescovo Brugnaro.

Carla Campetella

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Si è spenta a soli 33 anni la cara esistenza di Giampietro Maccagnani. Dolore e sconcerto nell'intera comunità camerte nell'apprendere la notizia della scomparsa del giovane. Un male terribile scoperto all'inizio dell'anno in breve tempo ha consumato ogni speranza. Il decesso è avvenuto ieri all'Hospice di San Severino  Marche nelle prime ore del pomeriggio. Giampietro era un ragazzo buono e gentile; lo ricordano con affetto tutti i giovani del quartiere di Vallicelle, cresciuti insieme a lui e complici di tante belle giornate trascorse in compagnia. Dipendente della società Enel Giampietro Maccagnani lavorava a Camerino; ha lottato fino all'ultimo sempre confortato dall'amore e dall'affetto dei suoi cari. Lascia la moglie Roberta e i due amatissimi bambini Sara e Mirco di sette e cinque anni. La comunità camerte si stringe al dolore di tutta la famiglia, esprimendo vicinanza ed affetto  alla mamma Luciana, al papà Tommaso alla sorella Francesca. 

La camera ardente è stata allestita presso l'ospedale di Camerino dove questa sera alle ore 18.30 verrà recitato il S. Rosario. Il rito funebre  si svolgerà domani alle ore 10,00 presso il Centro Sociale di Vallicelle 

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Martedì, 12 Dicembre 2017 16:36

I camerinesi chiedono "aiuto" alla Boldrini

 Una folta e variegata delegazione camerte, con in testa il sindaco Gianluca Pasqui, si è recata martedì 12 dicembre a Roma per essere ricevuta a Montecitorio dal Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. Presenti, oltre ad una delegazione di Unicam, anche le scuole cittadine con una classe della primaria e una classe della secondaria dell’Istituto comprensivo Betti, rappresentanti degli studenti degli Istituti superiori insieme a dirigenti scolastici e insegnanti. “Abbiamo risposto “presente” al richiamo della presidente Boldrini la quale, oltre al sindaco, all’amministrazione e ai dirigenti dell’ente locale ha invitato la città – le parole del sindaco Pasqui – Abbiamo, quindi, pensato di di far venire delle rappresentanze della nostra comunità, a partire dai nostri figli. Un incontro con la Presidente Boldrini e con la Commissione Legislativa per trattare le tematiche che più stanno a cuore per la rinascita della nostra comunità. Ho ancora una volta rappresentato la necessità di rivedere il “cratere” in base a dei livelli di gravità. Non è possibile pensare, lo sto ormai ripetendo da tempo, che tutti i malati possano essere curati con la stessa medicina. Abbiamo bisogno di avere interventi mirati. Poi le cosiddette Zone Franche e le Zone Economiche Speciali. Anche in questo caso non è pensabile che tutte le iniziative legate a necessità migliorative di carattere economico si possano attuare per tutti alla stessa maniera. Tengo a precisare che non c’è da parte mia nessuna volontà di andare a togliere a qualcuno ciò che gli spetta. Mi è stato insegnato, però, sin da piccolo che chi va a prendere qualcosa di cui non ha bisogno lo toglie a chi a bisogno e per questo occorrono interventi mirati. Infine, ma non di minore importanza, le questioni relative alle sospensioni di mutui e tasse, al bonus che diventa fondamentale per chi vuole ricostruire, al personale e ad altre tematiche che ovviamente sono riconducibili a quella che dovrà essere la nostra ricostruzione. Un appuntamento sicuramente importante, con la peculiarità di avere le rappresentanze della città di Camerino all'interno delle mura di Montecitorio”.

 

L'arrivo della Presidente Boldrini

 

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La delegazione di camerinesi a Montecitorio

 

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Rappresentanti dei licei di Camerino

 

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L'attesa della delegazione di cittadini

 

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Il vice sindaco Roberto Lucarelli

 

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Si è tenuta a Roma presso la sede  nazionale dell’Anci,  la conferenza stampa di presentazione del progetto “ Da Kabul a Camerino- solo andata in viaggio con Rita Cucè”, promosso dall'Associazione culturale "UnAltroPremio - Festiv'Art 2.0", a sostegno della ricostruzione dell'Istituto Musicale "Nelio Biondi" di Camerino, la cui sede del centro storico il terremoto ha distrutto. Un’iniziativa di solidarietà e raccolta fondi di cui il Comune di Arezzo è capofila.

All’incontro con la stampa, sono interventi anche la pianista Rita Cucè Presidente dell'Associazione "UnAltroPremio"; rappresentanti dell'Istituto "Nelio Biondi e della Filarmonica del Teatro Regio di Torino; il Segretario nazionale di AIG-Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, Carmelo Lentino e, in rappresentanza del comune di Camerino, l’assessore ai servizi sociali, Antonella Nalli.

“Il nostro Comune – ha detto il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli– si spende per la raccolta fondi di questo importante istituto ripercorrendo quanto già fatto con un progetto del 2004 a Kabul dove una scuola di musica era stata distrutta nel corso della guerra. Adesso il nostro impegno è per la ricostruzione di questa struttura rovinata dal terremoto”

 “Con il terremoto del 2016 – ha detto l’assessore Antonella Nalli – Camerino ha perso tutto, comprese le sedi di tante associazioni. Ad essere colpito anche l’istituto musicale Biondi, per il quale è svanito il sogno della nuova sede inaugurata solo nell’aprile 2015 . La musica però a Camerino è un’altra musica, una musica che viene dal cuore della solidarietà e grazie alla forza e all’unione di un intero territorio e al Comune di Arezzo, adesso possiamo ripartire. ”.

Al progetto hanno già dato la loro adesione, oltre la Filarmonica Teatro Regio di Torino: la Filarmonica Rossini e il Maestro Donato Renzetti; l'Ensemble delle Prime parti e degli strumentisti del Teatro Alla Scala di Milano; il Maestro Giancarlo de Lorenzo, direttore dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo; esponenti del mondo della cultura e dell'arte, oltre che dell'imprenditoria, del commercio e dello spettacolo; service clubs come i Lions. In arrivo altre numerose e qualificate partecipazioni da varie regioni d'Italia.

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È fissata per sabato 16 dicembre alle ore 10 la cerimonia di apertura della nuova scuola di Pieve Torina

Sono trascorsi soli dodici mesi dall’inizio della raccolta fondi per la costruzione del nuovo edificio  che ha coinvolto numerosissimi privati, associazioni, enti e aziende di ogni parte d’Italia e dall’estero, in un grande progetto diffuso di solidarietà attiva. 

Famiglia Bezos, Enel Cuore onlus, Fondazione Teatro alla Scala, Auser, Diego e Monica Piacentini, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Gruppo Succisa Virescit e lo stesso comune di Pieve Torina (cui sono confluite  donazioni di privati, raccolte anche da altre amministrazioni), hanno costituito un fondo di oltre un milione e cinquecentomila euro per la costruzione dell’imponente struttura che si sviluppa su oltre 1280 mq., il cui progetto architettonico è stato donato dal Gruppo Succisa Virescit che ne ha seguito attivamente le varie fasi del complesso iter realizzativo. Il nuovo plesso scolastico è costituito da una struttura innovativa, ecosostenibile, sicura (in classe d’uso 4) che si articola su due piani, in cui sono distribuite otto aule per la Primaria e Secondaria di primo grado, due spazi interdisciplinari, un ambiente multifunzionale per attività teatrali e gli uffici della direzione dell’Istituto Comprensivo ‘Mons. Paoletti’. Tutte le classi sono complete di nuovi arredi e dotazioni multimediali.

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Si tratta di una struttura scolastica ‘definitiva’, realizzata con il contributo di privati che con disinteressato spirito di solidarietà si sono prodigati per realizzare un sogno intorno al quale può ricrescere la comunità colpita dal sisma. Un’opera fortemente voluta dal sindaco Alessandro Gentilucci per la rinascita di Pieve Torina, che parte dai giovani, dalla formazione, dalla cultura e dalla bellezza, ritenuti pilastri fondamentali per tornare finalmente a vivere con serenità il presente e guardare con fiducia il futuro. L’inaugurazione sarà una grande festa per i ragazzi, gli insegnanti, le famiglie di Pieve Torina e per tutti i donatori che parteciperanno all’evento, condividendo un importante e gioioso momento della vita di questo paese che sta tenacemente cercando di ritrovare una meritata ‘normalità’.

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Alla mattinata, condotta dal giornalista Paolo Notari, parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, giovani studenti di scuole che hanno sostenuto il progetto, provenienti dalle Marche e da altre regioni, i musicisti di Marche Music College. Durante l’evento, Andrea Mei, campione mondiale di ‘stone balancing’, costruirà con le macerie di abitazioni abbattute, un singolare presepio per significare la ‘ricerca di un nuovo equilibrio’.

 

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Facendo seguito all'invito fatto dalla  Presidente della Camera on. Laura Boldrini lo  scorso 30 ottobre nell’occasione della visita in città ad un anno dal sisma,  le comunità di Camerino, di Arquata e Pescara Del Tronto, questo martedì 12 dicembre saranno a Montecitorio. A Roma saranno il sindaco Gianluca Pasqui, con assessori, consiglieri e segretario comunale e una delegazione camerte  di circa 150 persone.

Un’occasione di confronto- aveva detto la terza carica dello Stato a Camerino- sulla ricostruzione post terremoto. L’intento, quello di cercare di collaborare a fornire soluzioni possibili alle istanze, nell’ottica di riuscire a dare delle risposte concrete”.

Folta e variegata  la delegazione camerte che partirà alla volta della capitale: due gli autobus organizzati dall’amministrazione comunale che si uniranno a quelli della delegazione di Unicam. Saranno presenti anche le scuole cittadine che parteciperanno con una classe della primaria e una classe della secondaria dell’Istituto comprensivo Betti, rappresentanti degli studenti degli Istituti superiori insieme a dirigenti scolastici e insegnanti. Si aggiungeranno rappresentanti delle associazioni cittadine, del mondo del lavoro e delle professioni, dipendenti comunali, rappresentanti dei servizi. Le scuole di Camerino hanno aderito con entusiasmo all’invito che prevede anche la visita del palazzo di Montecitorio. Per gli amministratori, l’occasione per rappresentare le necessità del territorio nel programmato incontro con il comitato legislativo della Camera dei Deputati. Nel pomeriggio l’incontro con la Presidente della Camera on. Boldrini.

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A Camerino intanto, nella sala riunioni della sede provvisoria comunale, alla presenza del Responsabile del settore Affari Generali e dei dipendenti comunali, questa mattina è avvenuta l’estrazione per l’assegnazione delle Sae. Volti trepidanti in attesa nell’affollatissima seduta pubblica dalla quale, nel rispetto dell’ordine progressivo della graduatoria, stilata secondo le priorità e i criteri stabiliti dall’amministrazione comunale e secondo la tipologia di Sae spettante in base alla composizione del nucleo familiare, sono strati estratti i numeri delle Sae abbinati al nucleo familiare in graduatoria, in relazione alle singole aree di pertinenza ( Vallicelle, Cortine, San Paolo, frazioni).  Procedura d’ufficio senza sorteggio invece per l’assegnazione di 2 Sae destinate a nuclei familiari con più di 6 componenti.

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Due giorni di importanti risultati per il  Comune di Camerino: mercoledì scorso l'incontro con  il commissario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli e,giovedi, in videoconferenza, il capo della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

" Grazie alla sua vicinanza- afferma una nota del vice sindaco Roberto Lucarelli-, abbiamo potuto fare un significativo passo in avanti su cinque problematiche che stavano creando difficoltà lungo il percorso di gestione dell’emergenza. In primo luogo si è infatti trovato l'accordo per riprendere tutte le messe in sicurezza nel centro storico dopo che la Regione aveva negato, in prima battuta, il riconoscimento del 10% spettante ai professionisti che avevano progettato le opere. Si è trovato un accordo che sostanzialmente riconosce il dovuto e permette di pianificare con maggiore chiarezza i prossimi progetti di messa in sicurezza.

Sul tavolo anche il tema del potenziamento degli impianti fognari e di scarico lungo il fosso dello “Scarico” con l'impegno da parte della protezione civile nazionale a coprire una spesa di circa 3,2 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, la costruzione del nuovo carcere e della nuova caserma dei carabinieri si faranno carico delle opere il Ministero di grazia e giustizia e il Ministero della difesa, mentre le strutture che ospitavano fino al sisma il carcere e la caserma rientreranno nel piano della ricostruzione, chiaramente con destinazioni da ridefinire. Relativamente alla struttura provvisoria che attualmente ospita la compagnia dei carabinieri, le spese sostenute dal nostro Comune saranno interamente rimborsate così come sarà rimborsato quanto speso per l'allestimento del Camerino City Park. Una cifra significativa, quest'ultima, che in un primo momento era stata lasciata interamente sulle spalle del Comune di Camerino. In considerazione dei nuovi assetti cittadini - continua la nota- abbiamo sottoposto alla protezione civile Nazionale e alla Regione, anche la problematica relativa alla necessaria realizzazione di un nuovo terminal bus (nei pressi del polo scolastico provinciale in zona Madonna delle Carceri) e di un percorso pedonale sulla Ex S. P. 256 che colleghi la nuova area commerciale in corso di realizzazione con il campus universitario. Un progetto complessivo, quello del terminal e dell’attraversamento, che costerà indicativamente 1 milione e 700 mila euro, e per il quale abbiamo già ottenuto importanti rassicurazioni, oltre che l'invito a procedere con una prima progettazione di massima. Grazie, dunque, alla protezione civile nazionale per averci dato modo di spiegare nello specifico le nostre istanze e averci così consentito di dimostrare che non stavamo chiedendo la luna ma solo la risoluzione di problematiche che rischiavano di bloccare un percorso di uscita dall'emergenza che certamente non è terminato.

Siamo convinti - conclude Lucarelli- che l'opportunità dataci dal commissario De Micheli e dal dottor Borrelli di incontri settimanali (o comunque con cadenza regolare) specifici su Camerino (a Roma o a Camerino) rappresenti una reale volontà di aiutarci a trovare soluzioni concrete e operative"


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Un'altra giornata di festa quella del 7 settembre per la comunità di Pieve Torina. Consegnate ad altrettante famiglie le chiavi di 26 casette. Ancora un segno di ripartenza per la frazione di Antico e per l'area La Serra, i cui residenti hanno ricevuto le chiavi dalle mani del sindaco Alessandro Gentilucci e dell'assessore regionale con delega alla protezione civile Angelo Sciapichetti.

8 le Sae consegnate ad Antico, 18 quelle dell'ultimo stralcio dell'area La Serra. Una luce oltre il buio per tante famiglie costrette  a vivere lontano, in sistemazioni di fortuna o nelle strutture ricettive della costa; molti di loro da oltre un anno, quotidianamente raggiungono dal mare il paese per lavorare; poter finalmente tornare ad abitare la propria terra, seppur in soluzione temporanea, ha un significato e un valore indescrivibile. Non a caso il sindaco Gentilucci, nel sottolineare la determinazione della sua gente, ha voluto segnalarne la grande dignità. Sulla stessa linea l'intervento di Sciapichetti il quale, nel portare il saluto del presidente Ceriscioli impegnato a Roma nella consueta riunione della cabina di regia, ha ringraziato la popolazione per il coraggio e la pazienza dimostrata nei lunghi mesi di attesa.  In evdenza nelle parole dell'assesore  il segnale di speranza racchiuso nel riconsegnare alle famiglie delle abitazioni temporanee e, soprattutto, nell'approssimarsi delle festività natalizie.

" E' quello che siamo riusciti a fare in una situazione di grande difficoltà- ha dichiarato- Un passo importante verso la ricostruzione delle identità e delle comunità; il nostro impegno è quello di riportare i cittadini dov'erano e, possibilmente, creando delle occasioni di sviluppo per dare la possibilità ai ragazzi di rimanere a lavorare in questi luoghi.  Non è facile, perchè abbiamo alle spalle un periodo drammatico e ci aspettano ancora i momenti molto complessi e difficili della ricostruzione. La consegna delle casette segna il passaggio dall'emergenza appunto alla ricostruzione e tutta l'operazione va fatta insieme, così come abbiamo fatto finora qui a Pieve Torina, forti di un grande spirito di comunità e di collaborazione con l'amministrazione comunale che, a cominciare dal sindaco e a nome del presidente, della Giunta e del Consiglio regionale, sento di ringraziare".

" Quello di oggi- ha detto il sindaco Alessandro Gentilucci- è un altro piccolo tassello di tanti risultati  susseguitisi nel tempo. Pian piano cerchiamo di tornare ad una pseudo- normalità, sapendo che otterremo la normalità vera,solo  quando ognuno di noi potrà tornare a stare nella  propria abitazione. Oggi però è un doppio momento di festa perchè nella frazione Antico abbiamo consegnato 8 casette e con le 18 di  Pieve Torina si conclude il percorso dell'area La Serra, iniziato 20 giorni orsono.  Il tutto ottenuto anche in tempi brevi se consideriamo che la fatica che fa un'impresa è quella che ci vuole quando si deve ricostruire da capo un'abitazione. Tra pochi giorni inaugureremo anche la scuola e quello che si respira è il senso della resilienza, la forza che ha la gente di rimanere nei territori e resistere; questo siete voi con la vostra voglia di tornare ad essere cittadini di Pieve Torina".

Con la consegna di oggi salgono a 161 le Sae che hanno permesso il rientro in paese  di altrettante famiglie.  " La speranza di rivedere per Natale riunita tutta la comunità- ha detto Gentilucci- è davvero qualcosa che ci riempie di orgoglio. Stiamo cercando di tornare alla normalità: sabato 16 dicembre inaugureremo la nuova scuola, un edificio bello e funzionale, dotato di tutte le migliori infrastrutture. Una scuola che è posizionata al centro del paese e sulle macerie della vecchia struttura e il tutto, per agganciare il futuro della Pieve Torina che sarà, a contatto con le nostre radici, con la parte storica del campanile e della Pieve, con i ricordi di dove siamo cresciuti. Oggi si è chiuso un percorso con l'ultimazione de La Serra e la consegna di Antico. Decentrando delle aree abbiamo voluto mantenere un presidio con il territorio per quanto riguarda la frazione di Antico, dove risiedono alcune famiglie. L'auspicio per La Serra - ha aggiunto il sindaco- è che si colleghi con il villaggio tutirstico sovrastante perchè, l'emergenza finirà e nel momento in cui le persone rientreranno nelle loro case ricostruite, l'area potrà diventare un qualcosa di attraente e fruibile all'interno di percorsi turistici, finalizzati a portare gente nei nostri territori e a far apprezzare le bellezze artistiche ,culturali, enogastronomiche e soprattutto paesaggistiche che sono la nostra ricchezza".   

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Muccia alimenta la speranza. Con la consegna di 52 casette nell'area Piani di Giove rientrano a casa circa cento famiglie..  Nella tarda mattinata il sindaco Mario Baronii insieme all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, alla presenza delle autorità militari e civili,  delle maestranze e del dirigente del CNS(( Consorzio nazionale servizi) fornitore delle soluzioni abitative di emergenza, ha distributo ai cittadini le chiavi delle loro nuove residenze. Commozione e tanta gioia hanno fatto da cornice al taglio del nastro avvenuto sotto un bel sole e arricchito dalla benedizione speciale del parroco di Muccia don Gianni Fabbrizi. Di varia metratura, a seconda della composizione del nucleo famigliare, le SAE consegnate sono distribuite nei due lotti A e B dell'area Pian di Giove, vicinissima all'ingresso del paese e poco distanti sia dallo spazio commerciale "Il punto" che dall'area Sae della contrada Varano. Nell'area il CNS donerà anche un locale che verrà adibito a chiesa.

" La speranza è quella che ci guida sempre- ha affermato il sindaco di Muccia- Oggi facciamo festa perchè ridiamo una casa a tanti cittadini; lo stesso faremo poco prima di Natale per altre famiglie e, se le condizioni meteo saranno dalla nostra parte, entro gennaio avremo completato tutto il percorso delle assegnazioni. E' un segnale forte dell'impegno comune- ha aggiunto Baroni-; da parte dell'amministrazione  il segnale è che si sta realizzando qualcosa di concreto, che si è vicini alla gente e alle loro esigenze,tanto più che si avvicinano le festività natalizie e ridare una casa e ricostituire una intimità ha un valore ancora più grande. E' chiaro che l'obiettivo principale è far tornare la popolazione nelle 'case vere', quelle che c'erano prima e che il terremoto ha distrutto. Ma oggi è un bel giorno e il mio ringraziamento va alle imprese e a tutte le maestranze che, pur di riuscire a consegnare le casette il prima possibile,  hanno lavorato incessantemente, sfidando intemperie e una serie di condizioni proibitive in mezzo alla polvere e con temperature estive di quaranta gradi". 

"E' un giorno particolare per la comunità di Muccia e nel contempo per tutti noi- ha detto l'assessore Sciapichetti- Finalmente dopo un percorso accidentato e travagliato, siamo riusciti a concludere e a consegnare 52 casette che permetteranno il ritorno in paese di 120 persone.  Il nostro obiettivo è quello di far ritornare la popolazione nei comuni di residenza e queste inaugurazioni sono per noi un segnale positivo. Prima di qui a Pieve Torina, dopodomani altre Sae verranno consegnate a San Ginesio e Gualdo; sono tanti piccoli passi del ritorno ad una vita dignitosa dopo un evento che ha messo in ginocchio e colpito duramente la comunità. A nome del presidente e della Giunta regionale- ha proseguito- i ringraziamenti vanno all'amministrazione e al sindaco, perchè insieme abbiamo collaborato ccercando di risolvere le tante questioni che si sono presentate.  Grazie alle maestranze, alle imprese e al consorzio CNS e soprattutto a voi cittadini per la pazienza, per la serietà e per la dignità con cui avete affrontato il dramma. Per noi siamo ancora in emergenza ed è presto per dichiararci soddisfatti- ha concluso Sciapichetti- questa fase terminerà soltanto quando l'ultima famiglia sarà tornata nei comuni di residenza e la nostra volontà è di continuare a lavorare insieme, cercando di superare le polemiche che non aiutano. Solo la collaborazione tra enti e istituzioni potrà farci uscire fuori dal dramma. Sono convinto che ci riusciremo; anche questa volta ci rialzeremo e , nonostante le difficoltà, riusciremo a guardare avanti con occhi diversi e con maggiore ottimismo"

Un Natale dal sapore diverso per tante famiglie, felici di ritrovarsi nel proprio nido.

" La casa è tutto- ha affermato don Gianni Fabbrizi- E' un valore grande per la vita personale, per quello che si condivide con i propri figli, con i malati.  La nostra speranza è che la vita familiare e personale possa riprendere in tutta la sua forza e in tutta la sua energia. Non possiamo che essere felici di qello che è un segnale affinchè quella speranza non muoia e non venga delusa e tradita"

 

 

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Così vicini così lontani . Da Borgo Lanciano, una puntata speciale del programma radiofonico    Ciao Tony che ha visto al microfono Anthony Pasquale, speaker di Radio ICN, la principale radio americana della comunità italo-americana di New York. In collegamento via Skype e raccontate in diretta dagli ospiti della serata, storie marchigiane, disagi e speranze post sisma, si sono intrecciate con i racconti delle comunità marchigiane dellArgentina e del Belgio. A rafforzare il ponte di collegamento tra marchigiani vicini e lontani, anche i brani dal vivo suonati dalle band di Ancona Beat, presentate da Mario Cacciani: Tabù, Wanted, Spirituals e Pronipoti, complessi originali degli anni 60, hanno fatto rivivere la musica beat legata ai ricordi degli italiani in tutto il mondo. In collegamento dallArgentina i membri di associazioni, costituitesi allindomani dellarrivo di tante famiglie emigrate dallItalia, con lintento di promuovere e valorizzare il folklore e la cultura marchigiana.  Attualmente i marchigiani in Argentina sono un milione e mezzo.

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Dalla sala del Relais Borgo Lanciano, hanno preso la parola in diretta  il prof. Flavio Corradini, ex rettore delluniversità di Camerino, Filippo Sensi consigliere del comune di Visso, il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, Francesco Pastorella e Francesca Mileto per la Nazionale Terremotati, Michela Mariotti in rappresentanza dellazienda Svila di Visso, e, in collegamento telefonico da Ussita, Silvia Bonomi, titolare di un allevamento di pregiate pecore sopravvissane.  Storie legate dalla forte determinazione a reagire alle varie sfaccettature del disagio, senza mai perdere la speranza ma, con lauspicio che davvero si possa ripartire con forza, ricreare comunità e cogliere nuove possibilità di sviluppo.

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Obiettivo della serata patrocinata da Unicam e Camera di Commercio di Ancona- ha spiegato la giornalista Silvia Tamburriello- quello di mantenere alto linteresse sulle comunità delle zone terremotate che, oltre a indicibili difficoltà e agli sforzi per sopravvivere, pur fisicamente a noi vicine soffrono maggiormente la lontananza. Una lontananza che è di spirito ma anche lontananza dellinteresse verso il dramma del terremoto. Far sentire la nostra vicinanza e iniziare un collegamento duraturo è il messaggio che abbiamo voluto dare.

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Lidea- ha aggiunto- è stata di unire in un abbraccio le Marche vicine e fisicamente lontane nel mondo, ma anche le Marche che si sentono lontane dalle istituzioni. Una bellissima iniziativa, per un ponte che ci auguriamo possa essere duraturo – ha commentato Tony Pasquale – Radio ICN cè e sarà sempre presente con questo tipo di eventi che promuovono la musica delle Marche e consentono di conoscere tante realtà e personaggi. Il messaggio è che bisogna continuare a lavorare per aiutare questi territori martoriati e le loro comunità.

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Uno strumento interessante per esprimere solidarietà e vicinanza: così il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli secondo il quale la serata ha rappresentato stimolo ad avere coraggio e ad andare avanti in una situazione che è ancora di difficoltà. La speranza- ha concluso-, è che le cose dora in poi vadano per il meglio e che si possa iniziare una vera ricostruzione.

Carla Campetella

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