Notizie di cronaca nelle Marche

Inaugura questo sabato 11 marzo alle ore 17 il nuovo locale di Maryse, abbigliamento, intimo e biancheria per la casa. Il negozio, dalla zona rossa di via Lili, si è trasferito in via Le Mosse n.54. Pronta ad accogliere la sua affezionata clientela la titolare Marisa Paniccià. C’è un pizzico di nostalgia per quelle vetrine del centro,per le tante sfilate che l’hanno vista protagonista, con i suoi bellissimi articoli, nelle spensierate primavere camerti, eppure Marisa non si è persa d’animo e affronta con grande entusiasmo questo nuovo capitolo della sua attività commerciale di lunga data. Quartiere diverso ma quel che non cambia è l’ottima qualità degli articoli Maryse che hanno fatto conquistare all’esercizio commerciale stima e affidabilità. Biancheria per la casa, intimo ed abbigliamento donna sono già sistemati negli scaffali del nuovo negozio i cui arredi sono stati ben organizzati nei nuovi locali. “ Ho scelto di rimanere nella mia città. Le ferite e le difficoltà ci sono – dice Marisa- ma bisogna reagire e, anche se tante persone non hanno ancora fatto ritorno, ho speranza che tutto possa tornare come prima. Questa per me è una soluzione definitiva, perlomeno fin quando non si potrà tornare nel cuore della città. Per i miei articoli infatti, una sistemazione in tensostruttura non sarebbe stata idonea e allora, mi sono rimboccata le maniche e ho scelto questa soluzione. Riparto da via Le Mosse, fiduciosa di poter ritrovare la quotidianità del mio lavoro”. 

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Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, e il presidente del Cus Camerino, Stefano Belardinelli, hanno consegnato un omaggio all'atleta Ahmed Abdelwahed, mezzofondista del Cus Camerino, per i brillanti risultati raggiunti in particolare con la recente vittoria del titolo italiano nei 3000 mt indoor Promesse 2017 in occasione dei Campionati Italiani Individuali ad Ancona. Il ventenne romano, di famiglia egiziana trapiantata in Italia da 40 anni, oltre a vestire la maglia del Cus Camerino è anche studente di Unicam. Ahmed frequenta il Corso di laurea in Scienze Sociali per gli enti non profit e la cooperazione e, proprio pochi minuti prima di arrivare in sala, aveva sostenuto con successo un esame . All’incontro erano presenti il preparatore atletico Roberto Scalla,e il prorettore di Unicam Claudio Pettinari.

Nelle grandi difficoltà che la città vive- ha commentato il sindaco Pasqui- questo ragazzo rappresenta per noi un bellissimo punto di luce, un arcobaleno, un punto di riferimento. Un atleta giovanissimo il cui percorso fino ad oggi non è stato sempre facile, eppure, lui ce l’ha fatta e ne è uscito vincitore. Quindi è un esempio per tutti noi chiamati a ripartire. La lezione di Ahmed- ha proseguito Pasqui- è che, nonostante le difficoltà si può vincere. Camerino deve farcela e ce la farà. Ahmed è simbolo di una vittoria che è ricca di valori e di umanità; ecco perché mi piace pensare a questo ragazzo come percorso da associare alla nostra splendida Camerino in un momento sicuramente duro, ma che ci porterà tutti insieme sul podio più alto per una grande vittoria. I miei complimenti vanno al giovane atleta- ha concluso il sindaco- al suo preparatore Roberto Scalla, ad Unicam oggi rappresentata dall’infaticabile prorettore Pettinari, al Cus Camerino del quale Ahmed veste la maglia e motore sportivo di fondamentale importanza per i giovani e anche per i meno giovani, dipende dal risultato che si vuole ottenere. Per questo ringrazio il presidente Stefano Belardinelli e Roberto Cambriani, sempre attenti a tutte le esigenze e non solo quelle legate allo sport”.

momento consegna

Un grande onore poter indossare la maglia del Cus e della città. – ha affermato Ahmed Abdelwahed- Il mio, è un impegno che deriva da tanti aspetti e la differenza la fa innanzitutto il meraviglioso gruppo che mi circonda, l’università e la città che mi sostengono. E’da tutto questo che nasce la forza di allenarmi e migliorarmi e soprattutto di raggiungere grandi risultati per i quali devo molto al mio allenatore Scalla. Adesso c’è un’altra prova da affrontare propria questa domenica; come sempre siamo preparati al massimo delle condizioni e con un pizzico di fortuna e col duro lavoro che si è portato avanti, contiamo di raggiungere qualcosa di buono. E comunque lo spirito è quello di divertirci e di rappresentare al meglio l’università di Camerino e la città, in un momento difficile. Sono atleta e studente e grazie ad Unicam che mi sostiene ho la possibilità di intraprendere le due strade sia quella dello sport che quella degli studi cercando di far combaciare in sintonia i due diversi percorsi”

Scalla

Ad esprimere tutta la sua soddisfazione, anche il tecnico Roberto Scalla:

Ahmed è una bellissima persona, ha delle forti motivazioni e, l’uomo, viene prima dell’atleta.- ha sottolineato- Sono certo che la sua forza d’animo e le sue capacità fisiche lo porteranno ad ottenere risultati ancora più significativi. A Ostia Ahmed faceva parte del gruppo giovanile sportivo della Guardia di finanza ma lì non c’erano le condizioni ideali perché potesse emergere appieno, per lui era anche difficile potersi allenare. Con Vittorio Di Saverio, tecnico della Federazione Italiana Atletica leggera, carissimo amico con il quale mi confronto quotidianamente, si è deciso di fare questo passaggio. Il mio sentito grazie dunque va a Vittorio che mi ha dato l’opportunità di allenare un atleta come Ahmed”.

Belardinelli

Sempre alla ricerca di nuovi ambiziosi obiettivi da raggiungere, il Cus Camerino non smentisce la sua proverbiale grinta. Ma i traguardi non sono solo sportivi. “ Il progetto sport per questa città- ha dichiarato il presidente Belardinelli- è un momento di promozione del territorio, di ricaduta dell’economia, di formazione per i bambini, occasione per organizzare manifestazioni nazionali ed internazionali,così come diventare un punto di riferimento per la Federazione di atletica leggera che svolge gli stage proprio nella città ducale. Parliamo dunque di sport che ha un impatto sociale enorme. Il vedere il raggiungimento anche di questo obiettivo, cioè di un atleta che si allena nei nostri impianti sportivi,che è tesserato del Cus Camerino, che studia con profitto all’università, e, diventa anche Campione italiano, è un po’ il coronamento e la ciliegina sulla torta. Avere anche un nostro campione, credo che sia davvero qualcosa di eccezionale”.

Interventi Pett

Grazie ad Ahmed per la grande passione e lealtà del suo fare – ha detto Pettinari-; è un insegnamento che questo ragazzo sta offrendo a noi e a tutti gli sportivi che scelgono questa città. ”

Nel corso dell’incontro il sindaco ha distribuito omaggi anche al prorettore Pettinari, al presidente Belardinelli e al tecnico Scalla .

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Giovedì, 09 Marzo 2017 23:04

"Le opere rimangono a casa nostra"

Il terremoto più devastante degli ultimi decenni quello che ha interessato vasta parte dell'Italia centrale, soprattutto la zona dell'entroterra marchigiano e del maceratese in particolare. Danni non solo alle tante le abitazioni private rese inagibili dal sisma, ma anche al patrimonio architettonico, artistico e culturale che per secoli hanno fatto bella mostra di sè in tutto il territorio. Veri e propri gioielli che ora sono in grossa difficoltà. "Il problema riguarda sia i beni architettonici sia tutti quei beni contenuti all'interno di chiese e palazzi – così Carlo Birrozzi, Sovrintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, in visita nei giorni scorsi a Camerino – In questi mesi abbiamo lavorato moltissimo per mettere al sicuro quadri, sculture, arredi liturgici che erano conservati all'interno delle chiese colpite dal sisma e, di conseguenza, non più sicure. Abbiamo raccolto circa 10 mila opere nelle diocesi maggiormente colpite che, oltre a Camerino – San Severino Marche, sono quelle di Fermo, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e, sia pure in minor parte, Fabriano – Matelica e Macerata. E' stato un lavoro sicuramente impegnativo, reso più difficoltoso anche dalle abbondanti nevicate dello scorso mese di gennaio, che stiamo continuando cercando di mettere in sicurezza anche i contenitori. Attualmente, infatti, il patrimonio più a rischio è quello dei dipinti murali". Particolare impegno è stato quello richiesto per i beni situati nella diocesi di Camerino – San Severino Marche, che ha visto gran parte delle chiese crollate o gravemente danneggiate. "E' sicuramente così e da parte nostra abbiamo cercato e stiamo cercando di supportare la diocesi e l'arcivescovo in tutti i modi. Stiamo facendo tutto il possibile per salvare il patrimonio, portandolo al sicuro nei depositi della diocesi".

musueo con crolli

Dopo la messa in sicurezza si penserà anche ai restauri?

"In verità – continua il Sovrintendente Birrozzi – i restauri sono già iniziati grazie anche al supporto fornito dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, i cui tecnici stanno aiutando i nostri tecnici e quelli della diocesi nell'allestimento dei depositi. Siamo anche in attesa di un gruppo di restauratori dell'Istituto che lavorerà ad Ancona per noi e a Camerino e San Severino per i beni della diocesi che sono stati recuperati". A tal proposito, anche in virtù del sopralluogo effettuato dai responsabili del Mibact, il sovrintendente Birrozzi non esclude la possibilità, una volta valutata l'esistenza delle condizioni idonee, che parte dei beni contenuti nel Museo Diocesano e nella Cattedrale di Camerino possano essere conservati nei grottoni del palazzo arcivescovile che non sono stati danneggiati dal sisma, secondo il desiderio espresso dall'arcivescovo Brugnaro.

 

Grottoni 1

 

grottoni 2

 

museo con opere e calcinacci

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Giovedì, 09 Marzo 2017 19:15

Sbanda con l'auto e finisce in un campo

Pauroso incidente nella notte in località S. Egidio di Montecassiano nei pressi del ristorante Liolà in direzione Portorecanati. per cause in corso di accertamento l'auto condotta da una donna di 36 anni è sbandata finendo la sua corsa in mezzo ad un campo. Per la donna, trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, solo tanta paura e lievi escoriazioni. Sul posto le forze dell'ordine per i rilievi di rito e la ricostruzione delle cause del sinistro.

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Tragedia lungo l'Autostrada Adriatica A 14 dove nel tratto compreso tra i caselli di Loreto e Ancona Sud nel territorio di Camerano, lungo la direttrice settentrionale, è crollato un ponte. Il bilancio è di due persone decedute e di due ferite. Le vittime, Emidio Diomede di 61 anni e Antonella Viviani di 54 anni, residenti a Pagliare del Tronto, titolari di un'azienda di abbigliamento a Colli del Tronto e genitori dell'ex team manager della Sambenedettese Daniele,  si trovavano a bordo di un'auto che transitava sotto il ponte proprio al momento del crollo, mentre i due feriti sono due operai che stavano svolgendo lavori nei pressi del ponte stesso coinvolti dal crollo di alcune impalcature. I due sono stati trasportati all'ospedale regionale di Torrette dove sono ricoverati in condizioni non gravi. Sul posto immediati i soccorsi da parte di Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Ambulanze  del 118 e personale della Società Autostrade. Circa le cause del crollo sono in corso accertamenti. Secondo quanto dichiarato in una nota dalla società Autostrade per l'Italia il ponte crollato era una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia. che era chiuso al traffico.

 

ponte crollato

 

ponte autostrada

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Non è stato risparmiato dal terremoto dello scorso ottobre “Il Giardino delle Farfalle”, la fattoria didattica che costituiva uno dei fiori all’occhiello del comune di Cessapalombo, ma ora, grazie alla tanta solidarietà ricevuta, il Giardino è pronto a ripartire. Ultimo in ordine di tempo l’aiuto viene anche da Udine sotto forma di un contributo di 15 mila euro da parte della Fantoni S.p.A., azienda friulana che produce mobili per ufficio. “Siamo dei lavoratori che hanno deciso di aiutare altri lavoratori a ripartire e a far riprendere l’economia locale – spiega Stefano, uno dei rappresentanti dell’azienda – Così abbiamo voluto donare un’ora del nostro lavoro, l’azienda ci è venuta incontro con un contributo pari al nostro e l’intera cifra è stata donata al comune di Cessapalombo. Abbiamo conosciuto questa realtà grazie al Gruppo Alpini di Billerio, sezione di Udine, e insieme a loro siamo venuti per consegnare la donazione. Venendo in queste zone siamo ritornati indietro di 40 anni, visto che nel 1976 anche noi abbiamo subito un terremoto distruttivo”.

 giardino assegno

“Non ci siamo mai dimenticati dell’aiuto ricevuto dopo il terremoto che ha distrutto i nostri paesi – fa eco Luigi Rovaris, del Gruppo Alpini di Billerio – così, quando dopo il sisma siamo stati contatti dalla Protezione Civile del Friuli, abbiamo dato la nostra disponibilità per portare il nostro aiuto. Avendolo, però, potuto fare solo per un tempo limitato, come prevedono le disposizioni della macchina di Protezione Civile, quando un’azienda del nostro territorio ha manifestato l’intenzione di dare un contributo noi abbiamo subito pensato a Cessapalombo, paese nel quale abbiamo prestato la nostra opera. Siamo ritornati non solo per portare i soldi, ma soprattutto per dire a questa popolazione che rimboccandosi le maniche si può tornare a rinascere. Noi in Friuli ce l’abbiamo fatta”.

giardino in comune

“La nostra speranza è quella di poter riprendere quanto prima la normale attività, quello che era un sogno interrotto – così Fabiana, titolare del “Giardino delle Farfalle” – Siamo davvero commossi dalla grande solidarietà ricevuta e il grande cuore delle persone riempie anche il nostro. Per poter ripartire confidiamo in una struttura alternativa che possa essere multi funzionale in modo da poter sopperire a quello che era l’uso della casa che, purtroppo, sarà da demolire”. Un comune, quello di Cessapalombo, che aveva fatto del turismo il volano della propria economia, come conferma anche lo stesso sindaco Giammario Ottavi. “Abbiamo progettato, lavorato, lottato, cercato di rilanciare il nostro paesaggio, il nostro ambiente e ci stavamo riuscendo. Avevamo alcune attività che stavano prendendo piede, come il Giardino delle Farfalle, Palazzo Simonelli, che facevano registrare circa cinquemila presenze l’anno. Purtroppo il terremoto è stata un’autentica catastrofe, ci ha distrutto e dobbiamo ricominciare da zero. Però non ci arrendiamo perché i nostri luoghi sono meravigliosi e devono essere riportati allo stato in cui erano prima del sisma. Questo è il nostro obiettivo e inizieremo cercando di far ripartire quelle attività che sono in difficoltà. Come amministrazione comunale abbiamo in progetto di riaprire quanto prima il Giardino delle Farfalle, grazie anche ai tanti enti e privati che hanno aderito e che ci mostrano continuamente la loro solidarietà. Se riusciremo ad allestire una struttura alternativa idonea, contiamo a Maggio di poter riaprire la nostra fattoria didattica e attraverso i nostri prodotti tipici rilanciare anche questo territorio. Abbiamo in animo anche di ripensare le altre manifestazioni che si svolgevano nel nostro comune, come la Taverna del Castello, che ovviamente non potrà essere nella sua sede tradizionale. La solidarietà ci dà la forza di lottare, ma abbiamo bisogno anche di un forte aiuto da parte dello Stato”. Un dramma che sta mettendo a dura prova la popolazione. “In molti – continua il primo cittadino – sono rimasti senza casa. Io stesso sono attualmente ospite nell’abitazione di un mio amico. Una situazione non facile da vivere, ma la speranza di tutti è quella di poter rientrare nelle nostre case e riprendere, così, la nostra quotidianità. Molte famiglie sono disorientate ed è nostro compito aiutarle perché tutti insieme ce la possiamo fare”.

 

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Il futuro di Unicam non crolla, anzi, rilancia. Un nuovo Campus e tanti progetti ambiziosi, per rendere sempre più attrattiva la forza inarrestabile dell’ateneo.

Si parte dal nuovo studentato che vedrà il suo sviluppo in un’area di proprietà dell’università di Camerino contigua all’attuale Campus costruito come risposta al sisma del 1997. Donato ad Unicam dalla  Provincia autonoma di Trento e di Bolzano, il nuovo Campus prevede 450 posti per studentesse e studenti“ Si tratta di palazzine molto attrattive da 50-60 posti - dichiara il rettore Flavio Corradini-; gli appartamenti prevedono al più tre stanze doppie, con bagno in camera e cucina per ognuno. Vi saranno anche spazi per la socializzazione degli studenti e, accanto all’area, verranno realizzati  ampi parcheggi.Di tutta l’area stiamo curando ogni aspetto tecnico amministrativo – aggiunge  Corradini-  in quanto la soluzione logistica che abbiamo individuato non può essere troppo a lungo termine. Ci stiamo lavorando in maniera importante e, trattandosi di un comparto, anche acquisendo i pareri del vicino proprietario. C’è già l’impegno di vendita per realizzare infattiun Campus un po’ più grande, ma saremo sempre accanto alla città di Camerino e, attraverso il Polo delle Scienze in via Madonna delle Carceri, potremo reinnestarci di nuovo all’interno del centro storico, per recuperare le grandi proprietà del nostro ateneo, come i palazzi Battibocca,e dell’Incubatore d’Impresa, il palazzo Sabbieti, il palazzo ducale sede della Scuola di Giurisprudenza e vari altri uffici, incluso il rettorato. Le idee sono piuttosto chiare- sottolinea il rettore-; in un’altra area di nostra proprietà lungo Madonna delle Carceri, proprio di fronte al Polo delle Scienze, stiamo pensando di costruire degli edifici per tutto il comparto dell’innovazione. L’idea- conclude Corradini-  è di realizzare un grande Innnovation Lab, costituito da un lato, dai i poli scientifici dove si fa attività di ricerca e, dall’altro, dall’area Unicam dell’ innovazione. Progetti che guardano al futuro per una università che sarà temuta anche dai più grandi centri di ricerca mondiali”.

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Ancora un’iniezione di solidarietà e di fiducia per l’Istituto “Simone De Magistris” di Caldarola, che ha vissuto un fine settimana davvero intenso. Sabato 4 marzo, infatti, alcune rappresentanti della Fondazione "Marisa Bellisario", con in testa la presidente, onorevole Lella Golfo, hanno fatto visita alla scuola per donare banchi e sedie studiati con una tecnologia e un design di ultima generazione per permettere ai bambini di fare lavori di gruppo supportati dalle più moderne tecnologie. Questi tavoli componibili possono formare una sorta di margherita, quindi una forma circolare, che consente agli alunni di lavorare in gruppo con al centro computer o tablet.

“Si è trattato di una delle tante donazioni che sono state indirizzate per la scuola – ha detto il sindaco Luca Giuseppetti – Una donazione importante che rappresenta anche un modo diverso di concepire la scuola, perchè in questi tavoli i bambini vengono disposti in modo diverso da come siamo abituati a vederli per permettere loro di lavorare insieme in stile di collaborazione. Una Fondazione, la “Marisa Bellisario”, che si è dimostrata particolarmente sensibile alle problematiche causate dal terremoto che ha colpito il nostro territorio e che ha deciso di donare alla nostra scuola queste strutture di nuovissima generazione. Ciò ci ha fatto particolarmente piacere perchè, come dico spesso, i bambini sono il nostro futuro e dobbiamo lavorare per loro”.

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“Un dono che solo fino a poco tempo fa era un sogno – dichiara un'emozionata dirigente scolastica Fabiola Scagnetti – Sono arredi studiati per l'apprendimento cooperativo e l'utilizzo delle tecnologie nella didattica. Sono arredi belli, funzionali, finalizzati ad una didattica sempre migliore per i ragazzi che dopo aver subito tutte le conseguenze tristi del terremoto possono guardare avanti con fiducia e pensare di studiare più serenamente e con un senso veramente profondo nel loro fare. Le imprenditrici che rappresentano questa Fondazione hanno subito compreso la nostra idea e l'hanno concretizzata.

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Quindi un esempio anche per noi nel darci da fare e guardare avanti facendo il nostro lavoro con tanta buona volontà e riconoscenza verso chi continua a darci questa spinta”. “La Fondazione “Marisa Bellisario” è da sempre attenta alle necessità delle popolazioni colpite da simili calamità – così la presidente Lella Golfo – Siamo intervenuti dopo il terremoto de L'Aquila, donando arredi per un asilo nido, e lo abbiamo fatto anche a Caldarola, pensando agli arredi per le classi quarta e quinta elementare. Questo nostro aiuto penso possa essere quella goccia nell'Oceano che possa, se non altro, strappare un sorriso a chi ha tanto sofferto”.

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I nuovi arredi studiati, per formare gruppi di lavoro con dispositivi digitali, sono pensati, progettati e prodotti da Eugeni Tecnologie di Magliano di Tenna. “Grazie alla Fondazione Belisario - ha affermato Flavio Eugeni, titolare dell’azienda marchigiana in grado di offrire prodotti innovativi per la scuola 3.0 - viene donato all’Istituto De Magistris di Caldarola un arredo che segue il nuovo concetto d’insegnamento a gruppi con banchi di forma trapezoidale che permettono di conformare varie soluzioni all’interno dell’aula per un concetto d’insegnamento capovolto, dove l’allievo segue un progetto assistito dal docente, ma viene responsabilizzato.

Con piacere vediamo la possibilità per queste zone, duramente colpite dal sisma di potersi dotare di soluzioni che sono prerogativa solo di gruppi di istituti scolastici all’avanguardia o ben finanziati nel territorio italiano. Un dono fatto con il cuore dalla Fondazione Belisario, anche in previsione della nuova struttura scolastica che sorgerà dopo la demolizione dell’edificio inagibile. E’ stata la stessa presidente Golfo a curare di persona la scelta di un prodotto da donare che potesse durare nel tempo, sia come materiale e soprattutto come concetto, portando un po’ d’innovazione in una cosa semplice come l’arredo”.

Diamoci una mano” è invece il progetto del gemellaggio che vede coinvolti gli studenti delle classi prima e seconda media. Domenica 5 marzo, hanno raggiunto Caldarola il sindaco del comune di Pedrengo, provincia di Bergamo, Gabriele Gabbiadini, insieme al dirigente scolastico Luigi Airoldi per dare vita ad un progetto svolto in collaborazione con l'Oratorio del comune bergamasco, l'Associazione degli Alpini e il comitato dei genitori.

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Diciotto ragazzi delle prime due classi della scuola media saranno per tutta la settimana ospiti delle famiglie dei coetanei che hanno aderito all'iniziativa, trascorrendo le giornate di scuola in classe insieme a loro. Una settimana di gemellaggio culturale, fatto non solo di studio, ma anche di tante attività collaterali anche di carattere ludico-sportivo che sicuramente arricchirà i partecipanti di nuove esperienze.

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La FIPSAS, ( Federazione Italiana Regionale Pesca Sportiva e Attività Subaccquee) ha donato una lavagna interattiva multi-touch alle scuole elementari di Pievebovigliana. La consegna della Lim è avvenuta nella mattinata di venerdì 4 marzo alla presenza dell’assessore regionale Moreno Pieroni, del presidente regionale della Fisaps Sandro Fiorentini, di Flavio Eugeni titolare di Eugeni Tecnologie, di Sandro Luciani , già sindaco della cittadina recentemente fusa con Fiordimonte in Valfornace

lim grazie

Un coro di grazie dai bambini, le cui lezioni scolastiche, ormai da circa quattro mesi si svolgono all’interno di una tenso-struttura. E’ stato lo stesso assessore regionale a spiegare ai piccoli alunni il significato del gesto di solidarietà. “ Siete una delle prime scuole che usufruisce di questo strumento tecnologicamente avanzato che vi permetterà di apprendere in modo modernoe il merito è della Federazione regionale dei pescatori sportivi”. “In verità - ha puntualizzato il presidente di Fipsas Marche Sandro Fiorentini- abbiamo subito fatto nostra l’idea lanciata dall’assessore Pieroni. Ci tenevamo a donare qualcosa di concreto, qualcosa che potesse arrecare utilità e, parlando con Sandro Luciani abbiamo potuto capire quali fossero le esigenze di questa realtà che, a differenza di altri paesi, ha poco risalto sui media”.

Grazie disegni

I loro ringraziamenti gli alunni delle scuole di Pievebovigliana li hanno voluti esprimere anche lasciando in ricordo alcuni disegni.

Lim Eugeni

“ Siamo lusingati del fatto che vengano scelti i nostri prodotti per i doni da portare in queste zone così duramente colpite - ha dichiarato Flavio Eugeni titolare della omonima  ditta di Magliano di Tenna che produce strumenti innovativi per la scuola 3.0. – Si tratta di una Lim con display Digiquadro. a infrarossi. In pratica succede alla classica Lim con video proiettore – ha spiegato- Consente molteplici funzioni, ha un pc integrato e non ha bisogno di installazione a muro; è infatti dotata di carrello, il che la fa essere particolarmente adatta in situazioni di emergenza e provvisorie. Venire per la consegna diretta in questo territorio- ha commentato Eugeni- ci riempie di forti sentimenti. Di solito lavoriamo con rivenditori specializzati che propongono i nostri prodotti alle scuole, ma essere qui di persona e vedere la felicità dei bambini è un’altra cosa”.

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“Oggi è una giornata di festa e di gioia- ha commentato l’assessore regionale Moreno Pieroni – lo è per noi che abbiamo ruoli istituzionali, per la Regione Marche e per Pieveboviglina ma lo è soprattutto per tutti i ragazzi delle scuole elementari che, grazie all’intuizione e ad una raccolta fondi fatta dall’associazione Pesca Sportiva delle Marche e dal suo presidente Fiorentini, oggi possono godere di una lavagna tecnologicamente avanzata e tra le più qualificate della regione. Credo che questo sia un bel momento- ha aggiunto Pieroni- ma naturalmente non ci deve distogliere dalle giuste attenzioni che quotidianamente dobbiamo porre, per cercare man mano di normalizzare questo nostro sistema marchigiano in tutti i settori, per far sì che tutti i nostri concittadini che hanno vissuto questi drammatici eventi sismici, possano ritornare e fruire sempre più delle strutture che avevano negli anni passati”.

“ Molto felici di fare questa donazione.- ha dichiarato Fiorentini- Tutti i soci della federazione marchigiana hanno aderito e, in tempi brevi, siamo riusciti a mettere insieme una somma che abbiamo deciso di utilizzare per donare un oggetto che potesse rimanere ed essere fruito dai bambini per le loro lezioni, e nel contempo, utile supporto per la scuola”.

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L'Associazione "Irland for Italy", formata da Italiani ed Irlandesi residenti in Irlanda, ha deciso di donare 150 sedie alla scuola Aldo Moro.
Giorgia Rossini, componente dell'Associazione, in visita nel periodo del terremoto a Fabriano dove risiede la famiglia, ha deciso di attivarsi con la sua Associazione per aiutare la nostra Città colpita dal sisma che, da agosto 2016, ha interessato tutto ilCentro Italia ed ha causato a Fabriano lo sgombero di 235 famiglie.
L' Associazione ha voluto dare un aiuto concreto e tangibile alla nostra comunità, il Presidente di "Ireland for Italy"Claudio Zaninha contattato l'Assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Pallucca ed insieme hanno condiviso la scelta di donare delle sedie alla mensa della scuola elementare Aldo Moro, sedie non solo molto più comode delle panche fino a ieri presenti nel refettorio, ma sicuramente più adatte anche per lo svolgimento delle prove di evacuazione che i bambini realizzano con una cadenza programmata dopo gli eventi sismici del 2016.

Questa mattina le sedie sono state consegnate dagli operatori dell’ufficio economato nella mensa della scuola ed i bambini insieme alle maestre, al Dirigente scolastico Andrea Boldrini ed all'Assessore Barbara Pallucca hanno voluto ringraziare a modo loro, con entusiasmo ed allegria, tutti i componenti del gruppo "Ireland for Italy" per il gradito dono ricevuto.

"Questa donazione – ha dichiarato Claudio Zanin - e' un piccolo gesto che la nostra Associazione ha voluto fare con lo scopo di aiutare tutta la popolazione a ripartire con una vita più serena, per affrontarla con maggiore serenità .
L'Associazione "Irland for Italy" nasce grazie all'incontro di alcuni ragazzi italiani e irlandesi che a seguito dei drammatici eventi ha iniziato a creare alcuni eventi con lo scopo di raccogliere fondi e sensibilizzare la popolazione. Il risultato e' stato decisamente sopra le nostre attese e a seguito di alcune ricerche, siamo venuti in contatto con l'Amministrazione di Fabriano che ci ha prontamente spiegato il progetto a cui parte del ricavato abbiamo voluto devolvere

Fabriano 2

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