Notizie di cronaca nelle Marche

“Si posticipi e rateizzi la restituzione della busta paga pesante”. A chiederlo è il sindacato Cobas di Macerate (Comitati di base della scuola), tramite Veros Bartoloni di San Severino. 

Sono tanti infatti, i dipendenti scolastici che hanno espresso preoccupazione in vista della restituzione dei tributi sospesi (la cosiddetta busta paga pesante).

“Ci chiediamo - scrive in una nota il sindacato - se sia opportuno, in questo particolare momento, procedere al rimborso dei tributi sospesi dopo il sisma. Sono tante le difficoltà, anche economiche, che le popolazioni del cratere stanno continuando ad affrontare, che si sono ulteriormente aggravate dopo le recenti scosse che hanno reso inagibili altre abitazioni e peggiorato la situazione emotiva”. Secondo Cobas, sarebbe il caso di rimandare l’inizio della restituzione delle tasse sospese e di rateizzarlo in almeno 36 rate, “per alleviare l'impatto sullo stipendio dei lavoratori e non aggravare le loro già pesanti condizioni. Confidiamo che questo grido di disperazione della popolazione terremotata possa essere accolto, in caso contrario non esiteremo ad avviare una petizione per portare la questione all'attenzione del futuro governo”.
g.g.

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Mercoledì, 18 Aprile 2018 15:52

Nei guai un 29enne. Aveva 2 chili di marjiuana

Un 29enne di Macerata finisce in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti. A beccarlo, il Nucleo Mobile della Guardia di Finanza Compagnia di MacerataAveva oltre due chili di marjiuana che i militari hanno proceuto a sequestrare.

Fondamentale, si è rivelata l’intensificazione del controllo economico su tutto il territorio provinciale, soprattutto in zone ritenute “più tranquille” dagli spacciatori.

Infatti, nel corso di un servizio di pattugliamento a Piediripa di Macerata, i finanzieri hanno fermato l’autovettura condotta proprio dal ragazzo.

Date le circostanze di luogo e di tempo, i militari hanno approfondito il controllo rinvenendo, all’interno dell’autovettura, 2,129 chili di marijuana essiccata, contenuta in involucri di plastica termosaldata.

Lo stupefacente, verosimilmente destinato al “mercato” locale, è stato sottoposto a sequestro, mentre il responsabile è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione di servizio conferma il costante impegno della Guardia di Finanza a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, in difesa della salute pubblica.

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Mercoledì, 18 Aprile 2018 14:57

Caldarola, torna a casa il manoscritto del 1400

Il manoscritto del 1434 torna a casa. E' il lieto fine della vicenda di un documento dell'archivio storico comunale di Caldarola che è stato riconsegnato al sindaco del paese, Luca Maria Giuseppetti. Alla cerimonia di riconsegna, avvenuta nella sala polifunzionale Annalena Tonelli, oltre al primo cottadino erano presenti il soprintendente archivistico e bibliografico dell'Umbria e delle Marche, Sabrina Mingarelli, il comandante del nucleo dei carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Carmelo Grasso e il comandante della compagnia di Tolentino, Giacomo De Carlini. L'operazione, presentata dai militari, ha quindi riguardato uno dei più antichi documenti dell'archivio comunale, trafugata prima del 1980 e messa in vendita da un inserzionista di Varese attraverso un sito di aste telematiche. "Mysterious manuscript with dragon" il titolo dell'annuncio in lingua inglese. Probabilmente, secondo i militari, l'intenzione era quella di vendere il prezioso bene oltre i confini italiani dove documenti di questo tipo sono molto ricercati e quindi ben pagati. L'annuncio del manoscritto, però, è stato ntato da un appassionato del settore che ha segnalato il fatto alla Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche di Perugia. E' grazie a questa segnalazione e all'impegno dei militari dell'Arma che il documento è potuto tornare al proprio posto. Si tratta di un registro dei dazi del 1434, utilizzato per annotare le spese correnti. Il più antico dell'archivio di Caldarola. "Un importante pezzo di storia che torna nella nostra comunità – ha dichiarato il primo cittadino – probabilmente uno dei documenti più antichi nel quale si descriveva il modo in cui Caldarola conquistava una forma di indipendenza".

 

consegna manoscritto tavolo

 

manoscritto

 
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Siringhe per strada. Il sindaco di San Severino Rosa Piermattei dispone immediatamente il piano straordinario di controllo e verifica dell'area. A rinvenire alcune siringhe usate per strada, nei pressi di un parcheggio del centro storico, gli agenti della Polizia Locale. Il primo cittadino è stato messo subito al corrente del fatto e tutta l'area, compresi vicoli e zone più buie, è stata ispezionata dagli agenti. 

“Alla questione ho chiesto di prestare attenzione assoluta, portando lo stato di allerta ai massimi livelli - spiega Rosa Piermattei -. Abbiamo già deciso di rafforzare, anche con la grande collaborazione che c’è con tutte le forze dell’ordine, i controlli in questa e in altre zone della città considerate sensibili. Nei giorni scorsi i militari della locale stazione dell’Arma dei Carabinieri hanno sorpreso due giovani, che sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti. E’ accaduto nei pressi dei giardini pubblici dove i controlli saranno sempre più massicci. Questi episodi vanno arginati subito. Dobbiamo poi garantire i livelli massimi di sicurezza anche per tutti gli altri cittadini e su questo fronte continueremo con  impegno. Non escludiamo nemmeno il ricorso all’utilizzo di telecamere mobili in alcuni vicoli e vie del centro”.
g.g.

pulizia

Contestualmente, è scattata anche l'operazione straordinaria di pulizia del centro storico. Impegnati nell'opera, i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile e il personale dell'ufficio manutenzione. Sono stati aperti tombini e caditoie e ripuliti vicoli e scalinate del centro storico.

pulizia

La situazione è preoccupante - sottolinea il primo cittadino - abbiamo trovato diverse siringhe usate gettate ovunque. E’ un campanello d’allarme che va subito ascoltato prima che la situazione degeneri. Chiediamo la massima collaborazione da parte di tutte le forze di polizia, auspicando, come sempre abbiamo fatto, un rafforzamento degli organici. Ma ricordo a tutti che è necessaria la collaborazione anche da parte dei cittadini. Il primo aiuto lo possono dare le persone segnalando anche singoli episodi, movimenti sospetti o situazioni che meritano di essere approfondite. Siamo molto avanti con il progetto del controllo del vicinato. Da parte del Comune posso assicurare – conclude – che il livello d’allerta è massimo nei confronti di tutti quegli episodi che possono turbare la tranquillità e il futuro della nostra comunità locale”.

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Recuperato nel lago di Castreccioni il corpo senza vita di un pescatore di Apiro. Nel pomeriggio di ieri, l'uomo era andato a pescare, ma all'ora di cena non aveva fatto rientro  a casa.I familiari avevano dato l'allarme e le ricerche erano partite immediatamente. Interrotte con il buio, sono riprese stamattina presto. Sono stati i familiari a scoprire il corpo dell'uomo immerso nell'acqua nelle vicinanze della postazione in cui si recava di solito a pescare,  in località Castreccioni. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, i sanitari del 118 e i carabinieri.
g.g.

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Nei giorni scorsi a Camerino c’è stata la visita di turisti di Milano con una modernissima auto Tesla Model X, suv della casa automobilistica TESLA, auto 100% elettrica, innovativa e pionieristica nel campo delle auto elettriche.

La notizia non è certo la presenza dell’auto nella città di Camerino, ma il motivo per cui la stessa si trovasse a Camerino e cioè che era in ricarica nell’area parcheggio della Contram S.p.A. dove, di recente, sono state installate due colonnine Tesla per la ricarica di auto elettriche, ma facciamo un piccolo passo indietro.

Circa un anno fa la Contram S.p.A., l'Università di Camerino ed il Comune di Camerino, dopo gli eventi sismici del 2016, condivisero l’idea e il progetto dello Spin-Off Istambiente s.r.l. di Camerino, di trasformare la città ducale in un modello di città ecosostenibile.

Il tema è forse marginale dopo gli eventi catastrofici del 2016, ma è centrale nella ripresa post sisma; infatti, si cerca di offrire quel servizio in più, quel vivere sano, quello stile di vita sostenibile che è raro trovare nel resto dell’intera penisola.

I bisogni della popolazione, sicuramente, ora sono altri, ma i camerinesi e le loro istituzioni non possono non sperare in un futuro diverso.

Dalle parole ai fatti: l’installazione di colonnine Tesla porta la città di Camerino ad essere l’unica nell’entroterra e una delle poche nella Regione Marche ad offrire tale servizio.

Questa installazione si può considerare come la “posa della prima pietra” e si spera di portare la Città ducale ad un completo sistema di rete di ricarica auto, scooter e biciclette, anche con possibilità di noleggio.

 

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Gemellaggio tra i Licei di Camerino e l’Istituto di Istruzione Superiore “Giuseppe Peano” di Torino. Nell’arco di più giorni,  coinvolgendo in particolare la classe terza A del Liceo Scientifico torinese, sezione Scienze Applicate, impegnata in un’attività di alternanza scuola-lavoro, i ragazzi svilupperanno l’argomento “Terremoto: cause ed effetti. il caso di Camerino”. Alunni e docenti del Liceo “Peano”, in questi giorni sono ospiti dell’ Istituto “Varano” e dell’Università di Camerino. L’ateneo proporrà  agli alunni una serie di attività, in particolare presso le sue strutture dei poli di Geologia e di Scienze e tecnologie di Ascoli Piceno. In programma anche una escursione al Monte Vettore, una gita ad Assisi e la visita delle grotte di Frasassi. Accompagnati dai docenti, gli studenti torinesi sono stati accolti dal caloroso benvenuto degli alunni dei Licei di Camerino , i quali per l'occasione hanno approntato molteplici iniziative, anche di carattere conviviale. Al gemellaggio hanno collaborato anche Comune di Camerino, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, associazione “Io non crollo” e CUS Camerino che ha messo a disposizione le strutture sportive in località Le Calvie. Arrivati in città domenica 15 aprile, i ragazzi torinesi  hanno già vissuto questa mattina un'esperienza di particolare suggestione, visitando la 'zona rossa'.  

i due licei

“E’ anzitutto un voler condividere con i pari età la brutta esperienza del terremoto e un toccare con mano la situazione- ha spiegato il dirigente Francesco Rosati- Il gemellaggio, è nato peraltro grazie a una camerinese che, attualmente in pensione, per tanti anni ha insegnato nella stessa istituzione torinese. Il contatto si è evoluto con l'idea di renderla comunque un'esperienza didatticamente significativa per i ragazzi che frequentano un liceo scientifico con sezione Scienze Applicate e dunque, a curvatura marcatamente scientifica. In uno studio per gruppi molto approfondito, gli alunni dovranno preparare un reportage sul terremoto, curando vari aspetti: da quello strettamente geologico, a quelli legati alla gestione dell'emergenza e ai risvolti sociali e antropologici. Ecco quindi che si sono potuti sviluppare più rapporti, da quello di tipo conviviale con la nostra scuola, a quello con l’ateneo di Camerino, senza trascurare la parte culturale Significativo anche l’incontro con l'associazione IoNonCrollo per raccontare l'esperienza della gestione delle emergenze e- ha aggiunto il preside- la stessa visita della zona rossa, non un giro turistico, ma un approfondimento sugli aspetti tecnici delle messe in sicurezza. Fra qualche anno i ragazzi si iscriveranno probabilmente ad Ingegneria e, riteniamo che l’esperienza vissuta a Camerino, abbia un valore non solo dal punto di vista umano ma anche didattico e formativo”.

“Lo scorso anno- ha riferito Paola Eandi, docente del Liceo di Torino - siamo partiti con l'idea di fare un qualcosa di solidale con qualcuno avesse vissuto l'esperienza del terremoto e, in occasione delle notizie che ci arrivavano da queste zone, l'idea si è evoluta in un progetto che fosse di studio, di condivisione e di solidarietà. Quanto alla visita in zona rossa – ha continuato Paola Eandi- sicuramente è stata impressionante; ero stata qui a dicembre per cominciare a capire come organizzare il tutto e qualcosa mi aspettavo ma l’emozione è stata davvero forte. Di sicuro si percepisce la desolazione, la vita che c'era e non c'è più. Spero che i miei ragazzi colgano molti aspetti e, soprattutto, che la vita ti regala aggregazione. I rapporti sociali sono importanti e mi auguro che questa comunità possa ritrovarli appieno”.

 

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Tornare nel centro storico per i ragazzi del Liceo di Camerino è stata un’emozione indescrivibile.

In me e nei miei compagni- ha dichiarato Fabio Cardona, rappresentante degli studenti- ha fatto riaffiorare ricordi della routine quotidiana: il giro in centro storico la mattina prima di entrare in classe, il rientro a casa sempre passando per il centro storico per raggiungere l’area dei parcheggi. E’ stato un po' come ritornare a un anno e otto mesi fa e, anche la visita seppure all'esterno della nostra vecchia scuola ci ha trasmesso un senso di nostalgia e di sofferenza” .

Ragazzi dei Licei di Camerino davanti alla sede loro scuola

Impressioni forti anche per l'altro rappresentante degli studenti, Samuele Di Pillo: “ Non mettevamo più piede in quelle zone dal 26 ottobre 2016, e abbiamo provato sensazioni indescrivibili; passare in un paese quasi 18 anni della vita e, da un momento all'altro, non riuscire più a rientrare in quella che in realtà era la nostra casa, sono state emozioni veramente forti. E’ stato come rivivere un sogno che fino a due anni fa sembrava infinito, ma che da un giorno all'altro è tramontato.. Il bello sono azioni solidali come quelle del Liceo “Peano” che non possiamo che qualificare come un enorme atto di umanità”. “Il fatto di aver ospitato questi ragazzi in una situazione che non è solo verifica della distruzione ma anche inizio di ricostruzione- ha aggiunto Fabio Cardona- vale a dimostrare che studenti, cittadini e commercianti, stanno provando a rialzarsi e a ritornare alla vecchia e cara quotidianità”.

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“Sono davvero rimasto molto impressionato anche dal silenzio surreale che c’è- ha commentato Alessio Peirot del liceo 'Peano'-; ho immaginato la città piena di persone e la scena opposta, di chi all’interno delle mura ci abitava e, tornandoci, la trovi disastrata e vuota. Tutto questo è orribile e spaventoso. La situazione è alquanto critica e davvero le immagini su internet non rendono assolutamente quello che realmente è accaduto; c'è bisogno di un aiuto da parte di tutta Italia per questa città”.

Ad accogliere i ragazzi nella loro visita in centro storico, c’era l’assessore Antonella Nalli che ha definito il gemellaggio tra le due scuole, un altro segnale di speranza e di grande solidarietà.

Quello della solidarietà, in un momento dove le istituzioni purtroppo non hanno svolto ancora perfettamente la loro parte, è l'unico motore che ha dimostrato di funzionare perfettamente; vedere questi ragazzi a Camerino e volerli incontrare personalmente come amministrazione comunale al piazzale della Vittoria, significa dire a questi giovani, che loro comunque hanno vinto. Piazzale della Vittoria è la zona dove c'erano i ragazzi, dove ci sono le scuole e dove spero ritorni vitalità. La Rocca borgesca, è l'unico posto bellissimo,, rimasto agibile da subito dopo il sisma. Quindi l’ invito a tornarci è rivolto a tutti, soprattutto ai nostri giovani che magari a volte, quasi si dimenticano che c’è. E’ ora di riappropriarci piano piano della nostra città. E’ un appello che rivolgo ai giovani che ci danno forza e che ci dicono che a volte, basta il semplice gesto di prendersi per mano. Insieme ce la possiamo fare” .

Carla Campetella

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Si è spento all'età di 76 anni Giuseppe Gentili, scultore "artigiano del ferro", come amava definirsi, "personaggio misterioso e affascinante, un lupo solitario che ha scelto la scultura come arma per combattere le sue battaglie per la vita, la pace, la giustizia, la libertà", ha scritto di lui Aldo Forbice.

Nato a Pollenza nel 1942 è vissuto per molti anni a Camerino, dove ha creato la maggior parte delle proprie opere. Frequentati gli studi artistici, all'età di 24 anni espone la sua prima produzione, realizzando una personale di scultura presso il teatro "Lauro Rossi" di Macerata.

Inizia a realizzare opere in ferro e nel 1966 è presente alla VII Biennale Nazionale di Arte Sacra Contemporanea.

Il primo premio alla sua arte Gentili lo riceve a Nizza, dove guadagna la placchetta d'oro "Statue de la Libertè" sezione scultura.

Le sue opere entrano a far parte delle collezioni di personaggi famosi, quali Charlie Chaplin, Pablo Picasso, Federico Fellini.

Nel 1981 il comune di Macerata acquista e colloca nei Giardini Diaz l'opera "Don Chisciotte", scultura di 7 metri che lo vede impegnato dal 1976 al 1981.

La morte dello scultore Giuseppe Gentili e il ricordo del vescovo Brugnaro.

Il mondo si gira dall'altra parte “ . Questa frase pronunciata dal papa in occasione degli sbarchi degli immigrati a Lampedusa ha ispirato anche una scultura

Mi commuove – ha dichiarato il vescovo appena saputo della scomparsa dello scultore - la velocità e la sensibilità con cui Giuseppe Gentili ha interpretato il discorso fatto dal papà quando dopo essere stato in visita a Lampedusa ha detto: “ c'è una parte del mondo in particolare del mondo ricco occidentale e europeo, che si gira dall'altra parte” mentre dal Mediterraneo arrivano popolazioni bisognose di aiuto affamate e oppresse.

Gentili ha interpretato e rappresentato su una una conchiglia che ha sopra una mano aperta di un questuante con sopra una croce e poi una persona che certamente denutrita che tiene insieme queste tre realtà e dietro a questa persona sopraelevata che è sopra un piccolo mappamondo non regolare, quattro personaggi che non guardano la persona ammirati ma si girano dall'altra parte con la testa e il segno massimo di indifferenza.

Credo abbia saputo interpretare in maniera creativa e adatta alla sua formazione anche al suo tipo di sensibilità e con questo grande momento che stiamo vivendo tutti dell'emigrazione

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Felicità, abbracci, regali e anche tanta commozione per il nuovo inizio di" Flair hair stylist". Inaugurati in via Pallotta i bellissimi nuovi locali della 'storica'parrucchieria di Camerino. Un'attività che riparte grazie allo spirito coraggioso e grintoso di Sabina Pelagaggi e Tatiana Fabiani. Si lasciano alle spalle mesi e mesi difficilissimi, pieni di dubbi e pensieri pesanti le due titolari che, a malincuore, poco tempo fa hanno dovuto lasciare i locali  di via Pieragostini, da dove la loro storia era iniziata oltre vent'anni addietro. Ricordi indelebili fatti di lavoro e di bellissimi rapporti di amicizia intrecciatisi nel tempo, tra un'acconciatura e l'altra, con tante clienti, "Aver chiuso quella maledetta transenna alle nostre spalle e sapere di non poter più rientrare, è stato dolorosissimo- dice Sabina- . Ma oggi è un altro giorno, un giorno che guarda al domani con l'energia e la fiducia di chi non si è mai dato per vinto. Tante le persone che hanno voluto esserci per testimoniare affetto e trasmettere ancora più forza alle due giovani parrucchiere, visibilmente commosse di fronte a tanta partecipazione. Da quel 26 ottobre 2016 Sabina e Tatiana hanno saltuariamente continuato a lavorare utilizzando le loro abitazioni, non senza difficoltà; incontenibile la gioia di avere finalmente una sistemazione definitiva per la loro attività che, grazie a spazi adeguati e un arredamento moderno e funzionale potrà svolgersi al meglio. Accogliente e di grande impatto visivo la nuova sede di Flair, arricchita da una luminosa veranda che funge da sala d'attesa.

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Presente all'inaugurazione anche l'assesore alle attività produttive Erika Cervelli: " Per me è davvero una doppia gioia essere qui, in qualità di amica e affezionata cliente e anche nella veste di amministratrice comunale. Vedere un'altra attività che rimboccandosi le maniche è potuta ripartire è un bellissimo segnale per tutta la comunità". " Se siamo qui oggi- aggiunge Sabina- lo dobbiamo all'amore e al sostegno di tante persone, a cominciare dalle clienti e dai colleghi parrucchieri che ci hanno trasmesso davvero la forza giusta e la voglia di andare avanti. In tanti hanno creduto in noi e, forti di questa fiducia e di questo abbraccio, non possiamo che restituire energia e rinnovata passione per un mestiere che amiamo e che oggi, con ottimismo, è in grado di ripartire".

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Grave incidente questo pomeriggio, intorno alle 17, a Valcimarra, una frazione di Caldarola sopra al lago di Caccamo. A perdere il controllo della sua moto e ad andare fuori strada è stato un 45enne di Camerino. L’uomo era in sella alla due ruote e viaggiava in direzione della città ducale quando vicino al cimitero di Valcimarra, all’altezza di una curva stretta, avrebbe perso il controllo della sua moto finendo sulla strada. Pare che non siano stati coinvolti altri mezzi. Sul posto, immediatamente sono giunti i sanitari del 118 che hanno ritenuto necessario l’intervento dell’eliambulanza per trasportare il centauro all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Anche i carabinieri della locale stazione sono arrivati sul luogo dell’incidente per i rilievi del caso.
g.g.

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