Si è spento lo scultore Giuseppe Gentili, "artigiano del ferro"

Lunedì, 16 Aprile 2018 10:29 | Letto 3779 volte   Clicca per ascolare il testo Si è spento lo scultore Giuseppe Gentili, "artigiano del ferro" Si è spento alletà di 76 anni Giuseppe Gentili, scultore artigiano del ferro, come amava definirsi, personaggio misterioso e affascinante, un lupo solitario che ha scelto la scultura come arma per combattere le sue battaglie per la vita, la pace, la giustizia, la libertà, ha scritto di lui Aldo Forbice. Nato a Pollenza nel 1942 è vissuto per molti anni a Camerino, dove ha creato la maggior parte delle proprie opere. Frequentati gli studi artistici, alletà di 24 anni espone la sua prima produzione, realizzando una personale di scultura presso il teatro Lauro Rossi di Macerata. Inizia a realizzare opere in ferro e nel 1966 è presente alla VII Biennale Nazionale di Arte Sacra Contemporanea. Il primo premio alla sua arte Gentili lo riceve a Nizza, dove guadagna la placchetta doro Statue de la Libertè sezione scultura. Le sue opere entrano a far parte delle collezioni di personaggi famosi, quali Charlie Chaplin, Pablo Picasso, Federico Fellini. Nel 1981 il comune di Macerata acquista e colloca nei Giardini Diaz lopera Don Chisciotte, scultura di 7 metri che lo vede impegnato dal 1976 al 1981. La morte dello scultore Giuseppe Gentili e il ricordo del vescovo Brugnaro. “ Il mondo si gira dallaltra parte “ . Questa frase pronunciata dal papa in occasione degli sbarchi degli immigrati a Lampedusa ha ispirato anche una scultura Mi commuove – ha dichiarato il vescovo appena saputo della scomparsa dello scultore - la velocità e la sensibilità con cui Giuseppe Gentili ha interpretato il discorso fatto dal papà quando dopo essere stato in visita a Lampedusa ha detto: “ cè una parte del mondo in particolare del mondo ricco occidentale e europeo, che si gira dallaltra parte” mentre dal Mediterraneo arrivano popolazioni bisognose di aiuto affamate e oppresse. Gentili ha interpretato e rappresentato su una una conchiglia che ha sopra una mano aperta di un questuante con sopra una croce e poi una persona che certamente denutrita che tiene insieme queste tre realtà e dietro a questa persona sopraelevata che è sopra un piccolo mappamondo non regolare, quattro personaggi che non guardano la persona ammirati ma si girano dallaltra parte con la testa e il segno massimo di indifferenza. Credo abbia saputo interpretare in maniera creativa e adatta alla sua formazione anche al suo tipo di sensibilità e con questo grande momento che stiamo vivendo tutti dellemigrazione

Si è spento all'età di 76 anni Giuseppe Gentili, scultore "artigiano del ferro", come amava definirsi, "personaggio misterioso e affascinante, un lupo solitario che ha scelto la scultura come arma per combattere le sue battaglie per la vita, la pace, la giustizia, la libertà", ha scritto di lui Aldo Forbice.

Nato a Pollenza nel 1942 è vissuto per molti anni a Camerino, dove ha creato la maggior parte delle proprie opere. Frequentati gli studi artistici, all'età di 24 anni espone la sua prima produzione, realizzando una personale di scultura presso il teatro "Lauro Rossi" di Macerata.

Inizia a realizzare opere in ferro e nel 1966 è presente alla VII Biennale Nazionale di Arte Sacra Contemporanea.

Il primo premio alla sua arte Gentili lo riceve a Nizza, dove guadagna la placchetta d'oro "Statue de la Libertè" sezione scultura.

Le sue opere entrano a far parte delle collezioni di personaggi famosi, quali Charlie Chaplin, Pablo Picasso, Federico Fellini.

Nel 1981 il comune di Macerata acquista e colloca nei Giardini Diaz l'opera "Don Chisciotte", scultura di 7 metri che lo vede impegnato dal 1976 al 1981.

La morte dello scultore Giuseppe Gentili e il ricordo del vescovo Brugnaro.

Il mondo si gira dall'altra parte “ . Questa frase pronunciata dal papa in occasione degli sbarchi degli immigrati a Lampedusa ha ispirato anche una scultura

Mi commuove – ha dichiarato il vescovo appena saputo della scomparsa dello scultore - la velocità e la sensibilità con cui Giuseppe Gentili ha interpretato il discorso fatto dal papà quando dopo essere stato in visita a Lampedusa ha detto: “ c'è una parte del mondo in particolare del mondo ricco occidentale e europeo, che si gira dall'altra parte” mentre dal Mediterraneo arrivano popolazioni bisognose di aiuto affamate e oppresse.

Gentili ha interpretato e rappresentato su una una conchiglia che ha sopra una mano aperta di un questuante con sopra una croce e poi una persona che certamente denutrita che tiene insieme queste tre realtà e dietro a questa persona sopraelevata che è sopra un piccolo mappamondo non regolare, quattro personaggi che non guardano la persona ammirati ma si girano dall'altra parte con la testa e il segno massimo di indifferenza.

Credo abbia saputo interpretare in maniera creativa e adatta alla sua formazione anche al suo tipo di sensibilità e con questo grande momento che stiamo vivendo tutti dell'emigrazione

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