Una Circolare che spiega gli effetti delle nuove norme varate in materia di ricostruzione post sisma è stata firmata dal Commissario Giovanni Legnini per chiarire alcuni dubbi interpretativi sollevati da amministratori e professionisti.

La normativa sulla ricostruzione del Centro Italia ha subìto una profonda trasformazione con le Ordinanze e con i Decreti varati da Governo e Parlamento, con una fortissima semplificazione e lo snellimento delle procedure – così il Commissario Legnini - E’ quasi naturale che ci siano, tra i professionisti, come nelle amministrazioni, dei dubbi interpretativi sull’applicazione di queste nuove regole. La Circolare ne chiarisce alcune importanti, e vanno tutte nel senso di una reale semplificazione del lavoro che c’è da fare per accelerare la ricostruzione e far tornare al più presto i cittadini nelle loro case”.

In concreto la Circolare chiarisce che anche le demolizioni e le ricostruzioni nei centri storici, se conformi al preesistente legittimo, possono tollerare una modifica dei prospetti senza autorizzazioni, e non necessitano di autorizzazione paesaggistica. Si spiega come i Comuni devono attestare l’assenza di procedimenti sanzionatori o di condoni entro i 30 giorni, e soprattutto quali sono i limiti, rilevanti, al loro possibile intervento dopo quel termine che fa scattare il silenzio assenso.

Nella Circolare si specifica il limite delle tolleranze ammesse per considerare “gravi” gli eventuali abusi edilizi (che devono quindi essere sanati prima del contributo), si chiarisce che gli oneri di costruzione e di urbanizzazione non sono dovuti per le ricostruzioni, ad eccezione delle delocalizzazioni volontari. Viene definito anche un nuovo criterio per la ricostruzione degli edifici misti, stabilendo che dove la proprietà pubblica è maggioritaria rispetto al privato, il finanziamento dell’intervento è a carico della contabilità speciale per le opere pubbliche e non segue il criterio del credito di imposta.

La facoltà dei professionisti incaricati dei progetti di avvalersi di collaboratori viene interpretata in senso meno restrittivo, mentre si sottolinea un criterio più rigoroso per gli affidamenti, nelle gare pubbliche, dei servizi di ingegneria e progettazione di valore pari o superiore ai 75 mila euro.

f.u.
Il Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini sarà a Camerino il prossimo lunedì 4 maggio. Riparte con la visita del commissario nella città ducale la ripresa dell'attività dei cantieri dopo lo stop imposto a causa dell'emergenza Covid19. Il nuovo commissario alla ricostruzione che, anche in questo periodo è stato in costante contatto col sindaco Sandro Sborgia, ha accolto proprio l'invito del primo cittadino a Camerino. Una visita che vuole essere il simbolo di una ripartenza, in quello che è il comune con la zona rossa più estesa del cratere.

Non solo, naturalmente. "Una visita che reputo anche molto importante - spiega il sindaco Sandro Sborgia - perché sarà l'occasione per confrontarsi sulle esigenze e le necessità di un intero territorio colpito dal sisma 2016 nel quale la ricostruzione non è praticamente mai partita. Non possiamo più aspettare - continua Sborgia - Io credo in un'Italia che funziona, come è stato mostrato a Genova, in questi giorni, per la ricostruzione del Ponte Morandi, lo stesso deve accadere qui e nelle zone colpite dal sisma. Non si può più rimandare: servono decisioni concrete e una forte inversione di marcia. Da Camerino riparta la ricostruzione". Dopo una visita nel centro storico della città per verificare lo stato delle messe in sicurezza, il sindaco Sandro Sborgia, insieme al commissario Giovanni Legnini si sposterà al mattatoio, anch'esso danneggiato dal sisma, dove nei mesi scorsi è partito il cantiere e sono iniziati i lavori di ristrutturazione. "Era stato già finanziato il suo recupero nel 2017 - spiega il primo cittadino - finalmente siamo riusciti a sbloccare la pratica e avviare l'opera di recupero che diventa fondamentale per i nostri allevatori che in questi oltre tre anni si sono visti costretti ad andare lontano da qui per la macellazione del bestiame".
Il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini sabato scorso ha incontrato in videoconferenza oltre quaranta rappresentanti delle associazioni dei cittadini dei comuni colpiti dal sisma. Nel corso dell'incontro Legnini ha preso una serie di impegni precisi nei loro confronti e annunciato diverse azioni imminenti: varo in tempi rapidissimi dell’Ordinanza sulla semplificazione delle procedure e poi entro l’estate un testo unico delle Ordinanze sulla ricostruzione privata e pubblica, un canale diretto di comunicazione con i Comitati dei cittadini per una maggiore condivisone delle decisioni, sostegno alla creazione di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio cui affidare la regia delle ricostruzioni dopo le catastrofi naturali. Con comitati e associazioni Legnini ha detto di voler instaurare un rapporto continuativo di ascolto e scambio, pensato con modalità stabili e che dagli stessi attende suggerimenti, segnalazioni come che siano evidenziate problematiche, inefficienze e omissioni". Molti dei rappresentanti video collegati hanno ribadito al quarto Commissario la richiesta di arrivare ad un assetto stabile delle ricostruzionie che il Commissario ha dimostrato di aver ben compreso; ha poi assicurato che entro pochi giorni  sarà emanata l’ordinanza che attua il principio dell’autocertificazione dei progetti di ricostruzione da parte dei tecnici “che definirà anche tempi certi, e comunque molto più brevi di quelli attuali, per l’esame delle pratiche e l’avvio dei lavori”. Gli uffici speciali dovranno concentrarsi essenzialmente sui controlli. “Dobbiamo coniugare l’efficienza e la rapidità con il controllo di legalità, su cui dobbiamo essere inflessibili” ha aggiunto Legnini, sottolineando l’opportunità di un intervento normativo per l’accelerazione della ricostruzione pubblica, che nell’area del cratere è sostanzialmente ferma.
Tra coloro che hanno partecipato alla video conferenza, anche Diego Camillozzi del comitato "La Terra Trema Noi no". 
"L'impressione è quella di una figura molto preparata e che ha voglia di cominciare a smuovere un po' acque rimaste finora alquanto ferme- dichiara Camillozzi-. Ho notato che la voglia c'è e la speranza ora è che al Commissario si diano 'leggi speciali' e strumenti necessari, in maniera tale da poter vedere una concreta accelerazione della ricostruzione. Ci auguriamo anche di avere più tempo per poter rappresentare meglio tutta la serie di problematiche generali che riguardano le 4 regioni colpite dal sisma del 2016 nonchè quelle riferite in particolare ai singoli comuni. Noi comunque stiamo già cercando di fare una sorta di linea guida, stilando un documento sul quale confrontarci anche con le altre associazioni e comitati, individuando una sintesi di pochi punti in grado di riassumere le varie richieste che essenzialmente sono riferite alla velocizzazione della ricostruzione ma anche all'attenzione che richiedono le difficoltà sociali". Oltre alla volontà di proseguire con un canale diretto di comunicazione con le associazioni, Legnini ha annunciato che sta lavorando al testo unico delle Ordinanze su ricostruzione privata e pubblica pronto per l'estate e che, prossimo passo, sarà l'ordinanza sulla cosiddetta 'semplificazione' in base alla quale verranno ad essere potenziati i poteri del Commissario in tema di ricostruzione privata, a cominciare dalla facoltà di decidere in quali casi sarà possibile applicare la procedura di 'autocertificazione' dei professionisti.
" Uno dei temi che non siamo riusciti ad affrontare meglio - continua Camillozzi- è proprio quello dell'ultima ordinanza riferita all'autocertificazione dei tecnici; una forma di semplificazione sulla quale, i vari studi e i vari ordini di ingegneri, architetti e geometri che abbiamo sentito, hanno espresso delle perplessità. Credo dunque che anche questo aspetto sia da affrontarsi con più attenzione. Di certo la semplificazione andrà  necessariamente calata su alcuni punti essenziali: se una pratica oggi deve superare un iter di 16 passaggi, è chiaro che qualcosa dovrà essere tagliato via, come da rivedere è il sistema del MUD che si sta rivelando molto lento e di certo non agevola le tempistiche. Il nostro scetticismo- prosegue Camillozzi- è anche riferito alle misure stanziate che secondo noi di sicuro sono insufficienti". Diversi gli interventi che si sono soffermati anche su una possibile differenziazione del cratere e sulla creazione di condizioni economiche che contrastino lo spopolamento, soprattutto della parte appenninica devastata dal sisma. "Quello che sosteniamo- spiega Diego Camillozzi- è la creazione di forme particolari di sostegno come una Zona Franca esentasse per comuni dove la percentuale di edifici lesionati è superiore al 50-60 per cento. La perdita per lo Stato non sarebbe così consistente perchè nella maggior parte dei casi parliamo di piccoli comuni come Muccia, Visso, Pieve Torina, Castelsantangelo, Arquata, nei quali questa misura economica servirebbe a rilanciare, evitare spopolamento, incentivare il commercio e le attività produttive. Gli accolli della ricostruzione per le attività economiche, per le piccole imprese o per gli alberghi saranno notevoli: quanti di loro saranno disposti ad investire su un territorio che a tutt'oggi non ha certezze   erisposte concrete? Una Zona franca rilancerebbe pertanto anche tutto l'indotto che risulterebbe favorito dalla stessa partenza immediata della ricostruzione che rappresenterebbe un rilancio di tutta l'economia del Paese. Quello che ci auguriamo come associazioni e comitati- conclude - è che questa fase di ascolto che si è aperta e della quale ringraziamo il nuovo Commissario, sia seguita  dai i fatti concreti, dal vero inizio dei cantieri e da vere azioni a livello sociale".    
Nel corso dell’incontro è stata affrontata anche la questione dell’impatto del coronavirus sulle attività nel cratere. A questo proposito il Commissario ha preannunciato che è allo studio l’ipotesi di destinare una quota importante dei 30 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro fermi dal 2017 , proprio alla sicurezza sanitaria nei cantieri al momento della loro riapertura . 
C.C.
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