Muoversi nell’entroterra marchigiano: esperienze ed idee per una nuova mobilità che rivitalizzi i territori in declino”: è il titolo dell’iniziativa, promossa dalla Filt (trasporti) Cgil  Marche. Il convegno si è svolto nella sede provinciale della Cgil di Macerata presente Stefano Malorgio, segretario nazionale Filt Cgil.  Sono intervenuti all'incontro  l’assessore regionale Angelo Sciapichetti,  l’ingegnere Flavia Rita Gentile responsabile della struttura di ingegneria della Dtp di Ancona, Stefano Belardinelli, presidente Contram spa e Fausto Del Rosso, direttore regionale Trenitalia spa. Contributi , sono venuti anche da Enzo Bontempo delegato dell’Anas e, per il territorio ascolano, da Barbara Nicolai, segretaria Camera del Lavoro Ascoli ed Enrico Diomedi presidente Start Spa.  Moderatrice dell’incontro Rachele Romagnoli, presidente del direttivo regionale della Filt Marche la quale ha invitato la sala ad osservare un minuto di silenzio in onore delle vittime del lavoro, ricordando insieme ai due dipendenti delle ferrovie morti nel deragliamento del Frecciarossa anche un autista maceratese tragicamente scomparso. 
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A dare il benvenuto ai presenti, il segretario organizzativo della Camera del lavoro di Macerata dl Daniele Principi, evidenziando i temi centrali del convegno, fondamentali per il rilancio di un territorio, le cui problematiche già preesistenti al sisma, è necessario affrontare. Tante le criticità emerse insieme alle proposte per un cambio di passo indispensabile anche per sostenere la ripresa economica.
"Insieme alla battaglia che vede impegnata CGIL per il rispetto dei diritti e della legalità nei posti di lavoro che riguardano direttamente la ricostruzione post sisma, il nostro ruolo continuiamo a svolgerlo anche sotto l’aspetto del costruire un nuovo piano di sviluppo- ha detto Principi-  noi non rinunciamo a indirizzare lo sviluppo e a dare un contributo per ricostruire un territorio che possa guardare al futuro con serenità e tranquillità e il futuro non può essere senza occupazione e senza lavoro, senza infrastrutture adeguate rispetto alle sfide e che permettano al territorio di essere competitivo . E- ha continuato Principi- rispetto a questi temi ci dobbiamo tutti interrogare. Unico antidoto alla rabbia talvolta anche giustificata dei cittadini,è necessaria una rete di impegno fatta di istituzioni, associazioni, movimenti, organizzazioni sindacali, le quali, ognuno per il proprio ambito, possano contribuire ad un futuro fatto di sviluppo, di lavoro e di sostenibilità. Ma occorre anche capacità d’ ascolto”.
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Rilanciare e contrastare lo spopolamento delle aree interne delle Marche attraverso un nuovo modello di mobilità, al centro della relazione di Valeria Talevi segretaria regionale Filt Marche, sottolineando il ruolo degli investimenti nel trasporto pubblico su ferro e gomma, nell’idea che lo sviluppo infrastrutturale possa risollevare le sorti di un entroterra in declino ma con riflessi su tutta la regione .Una sfida che dunque evoca persone, strade, rotaie, merci ma che deve fare i conti con anni di carenze infrastrutturali e, come ricordato anche da Sciapichetti, e Belardinelli con scarse risorse destinate al trasporto pubblico locale che vedono le Marche fanalino di coda per trasferimenti statali pro capite.Se in Italia il tpl è difficile, qui nelle Marche è impossibile: le risorse ammontano a 68 euro per abitante rispetto ai 130 euro pro capite della Basilicata. E’ inaccettabile - ha detto l’assessore ai trasporti- . Vorremmo essere agganciati anche solo alla penultima regione italiana, il che ci consentirebbe di fare molto. Questa è una battaglia da fare insieme, con cittadini e sindacati”. E i risvolti, come evidenziato dal presidente del Contram Belardinelli, si fanno sentire nella forte penalizzazione del settore quanto ad investimenti, trattamenti salariali, trasformazione verso l’innovazione dell’elettrico e utilizzo di carburanti più ecosostenibili e sulla stessa messa a sistema della gestione delle emergenze, necessaria per potersi trovare sempre pronti in caso di calamità. “O il sistema Paese trova la formula per snellire le procedure oppure non possiamo competere con altri paesi d'Europa- ha rimarcato Sciapichetti- Ci sono voluti due anni di trattative con l’agenzia per fare un contratto di servizio. Non ci siamo. Con regole ordinarie per una situazione straordinaria come quella che la regione sta vivendo, non andiamo da nessuna parte. A tutti i governi di qualsiasi colore abbiamo chiesto procedure facilitate che, per catastrofi di altre regioni, invece sono state utilizzate. Se vogliamo dare risposte ai cittadini, non si possono far passare 4 anni”.
Servono misure concrete per contrastare le cifre impietose del calo demografico e dello spopolamento, consentire a chi è stato costretto a lasciare il proprio paese di farvi ritorno. Tra le proposte lanciate da Valeria Talevi, quella di tariffe agevolate per reinsediare i nuclei familiari, consentendo l’accesso ai servizi locali, sanitari e scolastici. “La Filt Cgil Marche ritiene che il servizio del Trasporto Pubblico e una rete infrastrutturale ripristinata, siano necessari per il ripopolamento e lo sviluppo, non solo delle aree del cratere ma a beneficio della crescita complessiva dell’intera regione. Un’ adeguata rete infrastrutturale interconnette il sistema produttivo al suo interno e lo stesso sistema produttivo marchigiano con i grandi gate-ways verso i mercati internazionali, nonché i flussi di merce estera destinati ad altri mercati e con standard di affidabilità pari a quelli di altri Paesi Europei”. Secondo Talevi altra esigenza è quella della manutenzione e ammodernamento della rete viaria dell’interno, vista come necessità imprescindibile della ricostruzione anche per alcune strade di montagna che danno accesso agli impianti sciistici, tuttora impraticabili e indispensabili per consentire l’opportunità di rilancio di un turismo montano. E se si intende veramente andare verso un’eco-sostenibilità del pianeta, Filt ritiene che i due settori più strategici siano il Tpl su gomma e ferro. “Crediamo che la firma del contratto di servizio tra Regione Marche e Trenitalia sia un punto a favore per i cittadini marchigiani. La maggiore durata del contratto fino al 2033, dà più stabilità a tutta la filiera del Trasporto regionale, dalle officine di manutenzione, agli appalti ferroviari, agli impianti degli equipaggi su ferro, in termini di risorse e di nuovi materiali per il futuro”.
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L’ingegnere Flavia Rita Gentile ha parlato dei progetti a cui la struttura Dpt sta lavorando nelle Marche. Il progetto più corposo è quello dell’ elettrificazione della Civitanova- Albacina che muove da un accordo siglato nel 2016 tra Rfi e Regione Marche e che prevede due fasi funzionali, l’una già interamente finanziata per 40 mln euro, l’altra di 70mln non ancora finanziata. Per la prima fase funzionale si è già al lavoro nelle attività propedeutiche finalizzate all'elettrificazione; già realizzati interventi di adeguamento sagoma in galleria, attività di abbattimento delle barriere architettoniche e adeguamento a standard Rfi nelle stazioni di Corridonia e Morrovalle e, da qui al 2021, sono previste ancora una serie di attività analoghe per le stazioni di Tolentino e San Severino che andranno a chiusura in estate. Sempre nella prima fase funzionale che scade nel 2021 dovranno essere realizzati ulteriori adeguamenti di sagoma in galleria e, ove possibile, si sta studiando la velocizzazione di alcuni tratti di linea ferroviarie velocizzazione di alcuni ingressi in stazione attraverso le contemporaneità, con adeguamento dei moduli all’interno delle stazioni. Progetto ambizioso di Rfi della prima fase funzionale, anche una trasformazione dei vecchi impianti inserendo nuovi impianti computerizzati che consentiranno di trasformare i Piani regolatori generali delle stazioni, andandone ad aumentare la capacità prestazionale. Nella seconda fase che attende di essere definita nel finanziamento di 70 mln di euro, si procederà con elettrificazione vera e propria della linea e con la realizzazione delle 3 sottostazioni elettriche che ricadranno all’interno della tratta stazioni e con adeguamento delle cabine di testa a Civitanova e Albacina. I lavori sono in corso e potranno essere chiusi per l’estate. Sempre nell’ottica di potenziamento e sviluppo dell’infrastruttura, tra le altre attività che Dpt sta portando avanti d’intesa con la Regione c’è la nuova fermata di Macerata Università che prevede la realizzazione di marciapiede, scale, rampe e di uno spazio adibito a parcheggio. In coerenza con l’accordo firmato con l’ente regionale, prevista anche la soppressione di 71 passaggi a livello distribuiti su tutto il territorio regionale, per 23 dei quali già sono in corso le progettazioni preliminari. Infine, l’intervento di velocizzazione dell'Adriatica nell'ultima tratta rimasta finora esclusa tra Falconara e Marotta, per la quale si è in attesa del rilascio del nulla osta per attivare al più presto la velocizzazione a 200 km orari.
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Del ruolo del tpl e dei lavoratori ha parlato il presidente di Contram Spa Stefano Belardinelli ricordando che i due terzi dei lavoratori dell’azienda stanno nel cratere e pur avendo subito un dramma personale e familiare nelle ore del sisma, non hanno esitato a mettersi in viaggio per aiutare la popolazione. Ha poi mostrato come è cambiato il trasporto pubblico nelle Marche, con la stessa Contram che negli anni ha sostituito il parco mezzi storico con nuovi autobus elettrici alimentati a fotovoltaico. Tornando ad evidenziare che le Marche sono all’ultimo posto nel fondo nazionale di ripartizione delle risorse con conseguente penalizzazione nei servizi, nell’esercizio dei lavoratori e negli investimenti, ha ricordato che discrete ma sempre scarse sono le risorse per il rinnovo autobus: su 77 mln del decreto, all’intera regione Marche ne toccheranno 34 quando solo per il bacino di Macerata, servirebbero 20 mln di euro. Inesistenti o in alcuni casi molto ridotte, anche le risorse per nuovi depositi e nuovi impianti di distribuzione. Belardinelli ha anche sollevato il problema della difficoltà di reperire autisti e meccanici, proponendo di traghettare anche nelle Marche il modello della Regione Toscana dove, in accordo tra Regione- centro per impiego e aziende di trasporti, i ragazzi diciottenni si iscrivono ad un programma che prevede corsi per accedere alla patente di guida per autobus e la formazione riguarda anche la parte meccanica. Finito il percorso qualcuno potrà essere dunque inserito al lavoro come autista o meccanico. “ Su questo – ha sottolineato- noi come azienda siamo disponibili, di concerto con Regione e Centri per l’impiego; lo riteniamo un percorso importante per ridare un lavoro dignitoso sul territorio”.
Il direttore regionale di Trenitalia Fausto Del Rosso ha poi fornito i numeri del trasporto ferroviario regionale delle Marche costituito da 2200 punti vendita, 155 treni quotidiani che trasportano 28 mila persone al giorno, il tutto rapportato a 480 risorse. I treni flotta sono 55, utili per il trasporto regionale e per il rifornimento di materiale rotabile per la regione Umbria e, parte dell’ Abruzzo.
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Del Rosso ha anche detto che prima di arrivare al contratto di servizio con la Regione, nell’arco di 4 anni e mezzo la puntualità ha potuto migliorarsi di quasi 5 punti percentuali; qualità , pulizia, puntualità hanno permesso a Trenitalia di conquistare la fiducia dell’utenza e della regione, rispetto al prodotto erogato. Tra i particolari del contratto di servizio stipulato, l’incremento del numero dei treni e della capillarità del servizio ferroviario la cui offerta si cerca di orientare sempre più in aderenza ai bisogni delle persone e tenendo conto anche delle caratteristiche del territorio. Buoni risultati anche dalla sperimentazione della intermobilità avviata la scorsa estate, con la promozione del territorio attraverso una linea ferroviaria dedicata nel week end estivo o con esperimenti di promozione delle bellezze del territorio regionale come il Conero link e il Fermo link, utili per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico. “Siamo poi arrivati ad un contratto di servizio un filino sofferto. Molto sfidante però  in quanto ci ha messi nella condizione di dire esattamente la nostra bravura o meno nel fare un servizio di trasporto pubblico. Sfida importante fatta anche con la speranza che tutto ciò possa incentivare seriamente il trasporto pubblico e che spinga sempre più persone ad utilizzarlo. Investiamo nei treni: cambieremo tutta la flotta delle Marche per un totale di 26 treni e, con uno sforzo epocale, nel 2021 li porteremo da un’età media di 6 anni. Mezzi nuovi, riciclabili, a basso consumo, con grandi prestazioni e quanto di meglio la tecnologia oggi può offrire. Importante- ha concluso Del Rosso- è vedere la Regione Marche come un insieme, con una mobilità degna di essere chiamata tale e nel vero e grande rispetto di quello che sono l’ambiente e l’utenza. E’ una grande sfida ma, tignosi come siamo, la vinceremo”.
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Una riflessione che affronti lo spopolamento del Paese nelle conclusioni del segretario nazionale Filt Cgil Stefano Malorgio. “ Dentro questa vicenda generale di spopolamento, il terremoto è intervenuto come acceleratore su un processo già esistente. C’è dunque il bisogno di comprendere e di fare una sintesi rispetto alle tante questioni che ho ascoltato, tutte molto ambiziose e nessuna sbagliata in termini assoluti. Dato però che si fa il conto con risorse definite, occorre capire quali sono le priorità e qui deve entrare in gioco la politica. Qual è la priorità di questo Paese ? Possiamo assistere allo spopolamento di enormi aree costantemente? Questo è il primo problema del Paese. Se si permette la desertificazione, ogni territorio desertificato per essere ripopolato costerà 5 volte. Se non si pone il tema dello sviluppo del Paese non si va da nessuna parte. E’ necessaria una profonda riforma delle leggi e, prima di compiere scelte strategiche, il Paese ha bisogno di cambiare se stesso. I partiti politici oggi non sono capaci. Occorrono scelte strategiche del Paese ma abbiamo bisogno di un Paese che decida di governare se stesso e di cosa voler fare nel futuro. Questi sono gli aspetti fondamentali sui quali io credo che il sindacato possa rispondere con la forza e l’energia di donne e uomini mettendosi a servizio di questa battaglia, seppur complicatissima. Questo è il nostro ruolo storico perché, senza quella battaglia sulla trasformazione del Paese, l’Italia non si salva e noi affondiamo con il Paese”.
c.c.
"Fondamentale è rimettere al centro delle politiche economiche il lavoro e la persona. C'è bisogno di lavoro, dell'industria grande ma anche di quella piccola che rimanga sul territorio e sia in grado di offrire servizi di qualità". Così il presidente di Contram Spa Stefano Belardinelli ha chiuso l'incontro Contram 20.20, evento di fine anno attraverso il quale l'azienda di trasporto pubblico ha inteso "comunicare  passato, presente e futuro". Un messaggio già annunciato e ben veicolato dai mezzi disposti sul piazzale della sede di via Le Mosse, dove accanto al pullman anni 50-60 facevano bella mostra l'autobus di ultima generazione, la navetta elettrica, il nuovo mezzo noleggiabile e le bike elettriche. All'incontro condotto da  Marco Moscatelli hanno preso parte diversi sindaci dei comuni soci dell'azienda, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci, il vicesindaco di Fabriano Ioselito Arcioni, l'A D della Esitour Daniele Crognaletti. 
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Sala convegni, gremita di dipendenti e di un nutrito gruppo di ospiti. Ricordare quello che è stato fatto, quello che si sta facendo e cosa bolle in pentola per il futuro, scopo della serata alla quale, come da tradizione, è stato abbinata la premiazione e il saluto ai lavoratori in quiescenza, quale riconoscimento per l'impegno portato avanti quotidianamente, svolgendo con professionalità un'attività utile e di fondamentale importanza per tutta la comunità.
IL  PASSATO
Nel corso della prima parte il presidente Belardinelli ha ripercorso i legami con il passato tracciando le origini dell'azienda, nata in un periodo in cui le imprese storiche del trasporto che operavano nel maceratese, cominciavano ad essere in sofferenza, per via di un mercato difficile che richiedeva comunque di sopperire alle esigenze di garantire un servizio di trasporto pubblico per tutti, anche nei luoghi più isolati. Difficoltà che viene superata da un Consorzio pubblico nel 1977. Alcuni camerinesi di buona situazione finanziaria, mettendo delle quote, fondarono una società per azioni che garantiva un collegamento con la ferrovia e la stazione più vicina di Castelraimondo.
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"Nasce dunque un consorzio pubblico che si sostituisce al privato - ha ricordato Belardinelli, sottolineando come il tema sia ancora attuale- C'è bisogno di un servizio ma il privato non ha le condizioni operative per poterlo svolgere per cui il pubblico si sostituisce in alcuni casi ai capitali privati  o lo fa in società con i capitali privati come poi noi  abbiamo fatto con le società consortili miste che sono state peraltro una grandissima esperienza".
IL PRESENTE
Oggi Contram può dire di aver fatto la sua strada anche sotto il punto di vista del collegamento con il territorio; grande il lavoro che l'azienda svolge sulla provincia di Macerata  all'interno di una società consortile mista fatta da altri partner e raggiungendo  anche moltre altre località al di fuori della Regione ( Perugia- Terni- Roma). Numerosi i servizi svolti anche nella provincia anconetana, coprendo  Fabriano, Genga, Loreto. 
Il presente di Contram è dunque quello di un gruppo societario che partecipa ad altre società  e il cui fatturato complessivo è  di circa  60 milioni di euro. Solo Contram ha oltre 200 dipendenti,  243 mezzi (tra autobus e miniautobus) 12 sedi, copre molte linee extraurbane per  oltre 7 milioni di km e altrettanti passeggeri trasportati.  " Il valore aggiunto di Contram - ha tenuto a sottolineare Belardinelli- con grande significato sociale, viene ripartito prevalentemente come stipendi, oltre alle doverose imposte che vanno pagate. La spesa per oneri finanziari è di 84 mila euro su un bilancio finanziario che raggiunge circa 20 milioni di euro di volume d'affari e le risorse che guadagniamo vanno nelle tasche dei lavoratori e soprattutto nelle famiglie".
Quanto ai servizi che vengono svolti, oltre a quelli ordinari, scolastici e spostamento casa lavoro, collegamenti con i principali nodi nazionali rappresentati dalle stazioni ferroviarie  e attualmente anche da alcune linee internazionali in mano a dei vettori o società come Flixbus. Si aggiungono i  servizi in emergenza come quelli svolti nel dopo sisma o in tutte le situazioni di emergenza dovute al maltempo. Anche con due metri di neve, a differenza dei treni, Contram non si è mai fermata e anzi, in quelle giornate difficili, diventa il vettore più importante. Spazio viene dedicato anche alle aree sae della Regione Marche. Collegamenti sono attivi nelle aree di Camerino dove peraltro proprio nell'ultimo periodo la Regione ha emesso un provvedimento che autorizza la realizzazione di pensiline di fermata. Collegamenti per aree sae sono ugualmente serviti a  San Severino, Ussita e Visso. 
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La comunicazione con l'utenza avviene oltre che attraverso il sito aziendale e il tradizionale numero verde, anche tramite servizi innovativi ,aggiornamento della pagina Facebook, applicazioni per android: " In tempi rapidi siamo riusciti anche a far funzionare le paline AVM collegate al sistema a bordo che fornisce alla palina dei dati reali sui tempi di arrivo o di partenza della corsa e altre utili informazioni per avvertire l'utenza su possibili variazioni di percorso". Il presidente ha poi voluto evidenziare l'aspetto dell'attenzione al sociale e la dedizione particolare dei dipendenti alle persone diversamente abili. In questa direzione va la collaborazione con Anfass per una formazione dei lavoratori sempre più mirata ad accogliere e rispondere a tali esigenze. Lo stesso avviene anche per poter offrire un servizio sempre più consono all'utenza di altre nazioni.
In collaborazione con l'università di Camerino, sono in atto dei percorsi di alfabetizzazione in lingua inglese per i dipendenti e la presenza in azienda di uno Psicologo del lavoro è utile per migliorare le relazioni di lavoro all'esterno e all'interno dell'azienda. L'attenzione alla persona si  manifesta anche con la previsione di posti di cortesia che sugli autobus sono dedicati alle  donne in gravidanza. Tra le attività commerciali di Contram quella del noleggio senza conducente, che si rivolge a cittadini che per due o tre ore ad esempio avessero necesità di un furgone per spostare mobilio da una casa inagibile o per qualsiasi altra esigenza di spostamento. Da un'attività sempre più improntata anche al turismo un altro aspetto è quello che vede sempre più viaggiare sulle fiancate degli autobus, la promozione di luoghi d'interesse e delle bellezze del territorio, grazie ad immagini pubblicitarie d'effetto. Molto interessante è stata definita la collaborazione con Esitour che oltre a organizzare attività di trasporto in eventi quali i mercatini di Natale, si sta dedicando anche ad un turismo incoming di collegamento di paesi stranieri con  il territorio per tour enogastronomici o camp estivi  olimpionicii ed eventi sportivi di grosso richiamo.  Altri settori considerati d'interesse quello del bike tour che il trasporto rende concreto portando persone sui territori o quello dei raduni delle federazioni di atletica leggera. Sempre con riferimento a quello che si sta facendo, un'altra realtà è rappresentata dalle navette elettriche che tanto successo hanno avuto a Camerino durante le giornate del Fai e che si ripeteranno anche nei week end natalizi della città ducale.
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Progetti speciali queli del bici in bus che per tutti i fine settimana dell'estate con un mezzo 4x4 è arrivato addirittura al Cristo delle nevi di Frontignano, facendo lo stesso servizio della seggiovia monoposto non più in funzione dopo il sisma. " Tutto questo- ha detto Belardinelli- non ci impedisce di guardare al futuro e alle tecnologie. Da diversi anni utilizziamo l'energia prodotta dai fotovoltaici e adesso la soddisfazione è che con quella produzione ci carichiamo direttamente la navetta del servizio urbano di Camerino. Cercando poi di capire cos'è la tecnologia dell'elettrico abbiamo realizzato anche la nostra stazione di biciclette già funzionante sul piazzale del Contram che ha dimostrato di essere molto apprezzata.   La fase intermedia di passaggio più consistente all'elettrico, per la quale i produttori non sono ancora pronti, la stiamo comunque gestendo con gli autobus a metano".

IL FUTURO

Guardando al futuro, la società continuerà  con i bus elettrici che verranno inseriti per l'urbano anche a San Severino Marche e Fabriano mentre gli impianti fotovoltaici verranno avviati anche a Treia e Corridonia. Altri progetti che guardano in avanti quelli legati al ciclabile come quello di collegamento delle zone universitarie di Camerino e, collegamenti extraurbani allo studio con Unione Montana di san Severino e altri comuni per un sistema ciclabile a pedalata assistita in cui la bicicletta possa essere utilizzata per percorsi un po' più lunghi. In previsione anche la realizzazione di una ciclostazione extraurbana nel Parco dei Sibillini e l'inserimento di mezzi a guida autonoma con a bordo l'assistenza dei dipendenti Contram, sul modello della navetta attiva a Merano.
" Vorremmo anche migliorare il trasporto nelle aree montane che stiamo già facendo e valuteremo  l'acquisto di un mezzo speciale come la joelette elettrica per il trasporto delle persone diversamente abili in zone  impervie.
Ma il nostro sogno è un trasporto adattato al cliente sul modello del paratransit americano che è una via di mezzo tra trasporto pubblico e taxi, utile per disabili, per anziani o per una donna che viaggi con un neonato. Una via di mezzo quindi tra il trasporto pubblico e un servizio personalizzato che rappresenta il nostro sogno e la cui utilità sarebbe grande per queste zone un po' disagiate. Il futuro dunque lo guardiamo non solo con occhi rivolti alle tecnologie ma soprattutto con uno sguardo di attenzione e centralità in più per la persona". 
A conclusione della prima parte della serata è stato proiettato un video che ha sintetizzato per immagini quanto il personale del Contram sia vicino agli utenti.  Regia e produzione del fillmato sono stati curati da Francesco Concetti e Giuseppe Di Paola della Eunited Media. Protagonisti delle scene i camerinesi Gabriella Lucarini, Giulia Carloni e l'autista Lanfranco Mariani.
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Storia, coraggio, umanità legano il filo delle immagini, attraverso le quali viene raccontato quanto quotidianamente e per anni, dall'adoloscenza all'età adulta vivono direttamente i passeggeri e gli stessi conducenti degli autobus Contram. Storie di vite in viaggio, storie di persone e di un'azienda che va avanti con coraggio e con un' umanità  da trasmettere.
A chiudere la serata  le premiazioni delle persone che in Contram hanno fatto la loro parte e che da oggi sono in meritata quiescenza.  I riconoscimenti per un'attività svolta con impegno e professionalità hanno raggiunto  Elio Appignanesi, Roberto Baiocco, Giorgio Bartoli, Alberto Bartoloni, Antonio Battaglini, Marco Bazzi, Luigi Bugiolacchio, Enzo Cinquantini, Renato Fraticelli, Antonella Gentili, Claudio Gigli, Franco Morosi, Sante Rocchegiani e Roberto Vitali.  
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E' fissato per sabato 23 novembre alle ore 16.00 a Palazzo Sabbieti, il ritorno di Giulia Varano in terra natìa. A 39 anni dal suo furto avvenuto il 13 luglio nell'allora pinacoteca di San Francesco, il dipinto attribuito al grande pittore Dosso Dossi, farà ritorno a Camerino.
Alla conferenza stampa di presentazione dell'evento sono intervenuti questo pomeriggio il sindaco Sandro Sborgia, l'assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori, il Capogabinetto della Presidenza del Consiglio regionale Daniele Salvi, il rettore Claudio Pettinari, la direttirice dei Musei Civici e diocesani Barbara Mastrocola.
Il dipinto che ritrae Giulia da Varano bambina, figlia del duca Giovanni Maria Varano e Caterina Cybo, proveniente dalla galleria Varano di Ferrara, fu acquistato dal comune di Camerino nel 1988 e faceva parte di una quadreria di 44 opere  ritraente la dinastia dei da Varano. Quella notte tra il 12 e il 13 luglio, insieme all'olio su tela di Giulia bambina ne furono trafugati altri 12. Il ritrovamento si deve ai Carabinieri del Nucleo Tutela e Patrimonio di Genova che sabato prossimo illustreranno i dettagli di tutto l'intricato ritrovamento che ha i connotati del giallo. 
Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore Sartori per i contorni di una felice storia che  sembra quasi un segno del destino. Un ritorno a casa in un momento così difficile e delicato, appare quasi un segno di protezione da parte di una figlia della città che torna a difenderla.
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"Giulia da Varano che torna a Casa - ha detto Giovanna Sartori- si inserisce in un progetto più ampio che è " La bellezza ritrovata e i luoghi per la città" progetto finanziato dalla Regione Marche al quale l'amministrazione comunale, ente capofila, ha partecipato in partenariato con Unicam e l'arcidiocesi, con la  direzione scientifica di Barbara Mastrocola.
Il progetto ha ottenuto il finanziamento regionale - ha spiegato- proprio perchè serve a mettere in collegamento i luoghi della città ancora fruibili e visitabili nonostante il terremoto e che ci auguriamo possano essere sempre di più andando avanti nei mesi e negli anni della ricostruzione". Il collegamento sia fisico che artistico del progetto sarà tra la basilica di San Venanzio, il deposito attrezzato Venanzina Pennesi dove avverrà il posizionamento del dipinto e che prorogherà per l'occasione la mostra "Dalla Polvere alla luce" fino  al 6 gennaio 2020. Altro collegamento avverrà con il Planetario dell'Università di Camerino da poco inaugurato e, grazie alla collaborazione con Contram SPA nei week end del mese di dicembre, i turisti e i visitatori che raggiungeranno la città avranno a disposizione l'innovativa navetta elettrica con guida turistica a bordo che metterà in collegamento con le varie attrattive culturali e d'arte della città. " Siamo molto sodisfatti - ha concluso l'assessore - perchè il progetto contribuirà ad arricchire l'offerta del nostro cartellone delle festività natalizie". 
Felice Sandro Sborgia del ritrovamento dell'opera da parte dell'Arma e in particolare di essere il sindaco a riceverne consegna da parte dei Carabinieri del Patrimonio e Tutela Beni culturali.
"Solo un tassello di un mosaico più grande - ha detto il primo cittadino- che riguarda la ripresa e la ricostruzione della città da un punto di vista storico, culturale ed artistico ".
Sborgia ha anche anticipato che a breve e in altra sede rispetto all'attuale, riaprirà la Biblioteca Valentiniana. La Sovrintendenza ha infatti espresso parere favorevole in merito all'adeguatezza dei locali che, grazie all'università, potranno ospitare gran parte dei volumi. L'edificio del Rotary verrà quindi liberato e potrà essere sottoposto ai lavori di recupero.  " Per la città dunque un ulteriore passo in avanti  nel riappropriarsi del suo patrimonio".
Simbolico il titolo dato alla riconsegna del dipinto secondo il rettore Claudio Pettinari:" Fin da subito dopo le scosse- ha affermato- abbiamo immaginato di ripartire da subito dai beni culturali , come punto di forza universalmente riconosciuto di questo territorio e che può essere motivo per muovere uno dei motori fondamentali dell'economia italiana come il turismo. Particolare significato riveste quest'opera- ha aggiunto- in quanto la dinastia dei da Varano è molto legata all'università sin dalle sue origini. E i due destini della città e della stessa università sono sempre stati collegati tra loro". Nel rivolgere un sentito ringraziamento ai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali, Daniele Salvi  ha detto che il ritorno del quadro si inserisce in una triste tradizione che riguarda le Marche e che ha visto la regione privata, depredata ed espogliata di un ingente quantitativo di opere d'arte dalla portata devastante. " Segnale importante di controtendenza il ritorno della duchessa bambina che per la città di Camerino quasi evoca della necessità che tanti bambini nascano da queste parti. Altro elemento significativo- ha sottolineato- il fatto che la cultura accompagna la ricostruzione e il riguadagnare progressivamente spazi. Importante che appena si riapre uno spazio se ne rivitalizzi il valore". Di quanto sia raro riappropriarsi di opere oggetto di furto ha parlato la direttrice dei Musei Barbara Mastrocola, la quale ha in particolare evidenziato che è proprio in seguito all'acquisto del nucleo di 44 quadri della dinastia dei da Varano del quale faceva parte anche il dipinto di Giulia bambina, che nacque e si formò la pinacoteca civica. Fu Milziade Santoni che sapeva dei dipinti messi all'asta a Ferrara ad acquistare per conto del Comune di Camerino tutto il fondo da Varano della Corte estense, pagandolo 44 lire. Dei tredici quadri rubati nel 1980, tutti di piccola taglia e facilmente celabili, quello di Giulia è il più importante anche per la mano che lo ha dipinto. L'opera è infatti attribuita al pittore ferrarese Dosso Dossi e per Camerino ha il valore di un Raffaello.
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Grande successo questa mattina al Sottocorte Village di Camerino, in occasione dell’evento organizzato da CONTRAM per la Settimana Europea della Mobilità, con iniziative ed appuntamenti volti a promuovere gli spostamenti sostenibili: dalla bici alle passeggiate, passando per i mezzi elettrici e non solo. 

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Molto partecipato tutto l'evento che ha visto la presenza di oltre 100 studenti degli istituti scolastici della città .  Sono stati messi in evidenza i servizi di mobilità pubblica collettiva e le relative innovazioni tecnologiche, con particolare riferimento alla mobilità elettrica. Tra gli intervenuti il presidente di Contram Spa Dott Stefano Belardinelli, l’assessore regionale ai trasporti Angelo Sciapichetti e il consigliere comunale di Camerino  ing. Luca Marassi. Interventi tecnici da parte del dott Alessandro Campanelli ( Contram) e dell’ing. Stelvio Calafiore ( Istambiente Spin Off UNICAM). A conclusione della mattinata,  molto apprezzata la performance del giovane rapper marchigiano Stylo
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Cambiata la viabilità a Camerino e Contram spa risponde alle rinnovate esigenze attraverso un nuovo orario di trasporto urbano. A partire da lunedì 8 luglio e fino al 15 settembre, infatti, proprio per venire incontro alle esigenze dettate dalla nascita di nuovi quartieri e di nuove strade l’azienda di trasporti ha previsto delle modifiche ai propri servizi. Gli utenti possono trovare i dépliant presso tutte le rivendite Contram di Camerino, a bordo degli autobus, presso la biglietteria Contram, presso l’agenzia viaggi Camars, on line sul sito www.contram.it, e dall’8 luglio anche ad ogni fermata.


Verso una mobilità sostenibile nelle Marche. Contram S.p.A, non solo immagina il futuro, ma ci sta già lavorando. Inaugurati i nuovi mezzi in dotazione all’azienda, fiore all’occhiello di tutto il territorio provinciale e regionale, determinata  a perseguire ambiziosi obiettivi a favore di un vasto territorio.  Dedicato alla Mobilità Sostenibile e Elettrica, il confronto che ha avuto luogo nella sede del Contram; si è parlato  dei nuovi mezzi pubblici diesel euro 6 ( nove quelli del nuovo parco Contram), di quelli elettrici e a metano liquido GNL, della mobilità in E-Bike, delle auto elettriche e delle nuove applicazioniAperto dal presidente Stefano Belardinelli, il convegno ha visto i contributi  dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti, del presidente della Provincia Antonio Pettinari, del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, del rettore di Unicam Claudio Pettinari, del presidente dell'Unione Montana Alessandro Gentilucci, del responsabile dello Spin off Unicam Istambiente Stelvio Calafiore, del presidente di eV Now Daniele Invernizzi, di Marco Monaldo responsabile settore Italia di Goldengas,  di Renato De Leone Mobility manager di Unicam, del presidente di Avis Frecce Azzurre Sandro Santacchi.   "Partire dai bisogni primari della gente è  il messaggio per il quale non possiamo sbagliare”.Così Belardinelli, parlando del futuro a cui guarda un'azienda, forte di oltre 40 anni di esperienza e di un bilancio in utile di esercizio dal 1993. Un futuro che è già iniziato, con le attività che Contram sta portando avanti per offrire un'integrazione stabile, tra la mobilità lenta e la mobilità veloce e con azioni mirate per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. Nel programma di acquisizione dell'azienda, due gli autobus elettrici presto in funzione per il servizio urbano di Camerino e di Fabriano.  " Guardiamo al futuro- ha detto Belardinelli- teniamo i conti in ordine e guardiamo alle nuove auto elettriche, ai nuovi autobus e alle nuove tecnologie, considerando primario il continuare ad offrire servizi  alla popolazione: portare i ragazzi a scuola, essere attenti al sociale, rispondere ai semplici bisogni delle comunità come  può essere anche andare a un mercato settimanale, ciò deve avvenire in ogni parte del territorio e in ogni condizione, anche con l'emergenza. Guardando al futuro, ci piacerebbe vedere una mobilità integrata dove da una piazza, dalla stazione di un autobus, scendendo dal mezzo pubblico  o dall'auto propria, ci sia la possibilità di accedere ad un servizio di car sharing  o,  meglio ancora,  potersi servire di biciclette elettriche integrando la mobilità lenta con autobus di moderna produzione ed elettrici. Vorremmo fare tutto questo e per  un vasto territorio. Le nuove tecnologie- ha continuato Belardinelli-  non debbono essere solo una bellissima giostra per attrarre turisti ma debbono essere utili ai cittadini che abitano queste zone, per muoversi, andare al lavoro o a scuola. In questo contesto credo sia  molto importante anche la valorizzazione della viabilità secondaria di sentieri”. Tra le nuove tecnologie, l’esempio delle navette elettriche a guida autonoma e assistita, senz’altro da privilegiare rispetto ad altre infrastrutture costose ed impattanti per il territorio “ molto utili per collegare il Campus universitario e per muoversi tra le stradine dei piccoli centri”. Nel suo intervento, Belardinelli non ha mancato di evidenziare la decennale penalizzazione dei fondi erogati per il Trasporto Pubblico Locale alla Regione Marche: "Nell'ultima fase del governo, grazie al ministro Delrio e  al governo regionale, c’è stato uno sblocco delle risorse per gli  investimenti che ci sta permettendo  di risolvere parzialmente il problema dei nuovi autobus. Rimane però  il problema dei soldi necessari a far camminare i mezzi. Speriamo che  il nuovo Governo nazionale si ponga questo problema, distribuendo  le risorse in modo equo tra le regioni "

belardinelli

Presentato dall’ing Calafiore, il progetto di mobilità integrata E-Bike, curato dalla start up Istambiente di Unicam, che prevede stazioni di ricarica per biciclette elettriche a pedalata assistita, con copertura intercomunale e provinciale. Una delle stazioni verrà installata proprio davanti alla sede del Contram. Con Unicam e Contram coinvolti nella sinergia sono il Comune di Camerino e l’ Unione Montana.

Calafiore

“Come Spin Off - ha detto il responsabile-  il nostro obiettivo è stato quello di trovare un elemento comune fra i diversi enti coinvolti, per offrire un sistema di mobilità  che non sia esclusivamente turistico o  alternativo agli autobus, ma che vada ad integrarli in modo ecosostenibile.  Parliamo di una bicicletta a pedalata assistita, adatta a qualsiasi persona, dal ragazzino all'anziano, che permetta di raggiungere anche i piccoli centri della montagna e utilizzabile negli spostamenti da comune a comune, o da ciclostazione a ciclostazione. Nostro interesse è quello di far sì che tutto il bacino di utenza Contram, migliori questo servizio integrativo”.  

invernizzi

Il presidente di Ev-Now Invernizzi, ha a sua volta posto in risalto come da Paese storicamente indietro riguardo alle soluzioni ad impatto ridotto sull'ambiente, l'Italia abbia fatto grandi passi in avanti nel campo della tecnologia elettrica, sottolineando come ormai le stazioni di ricarica Destination Charging, siano equamente distribuite su tutta la penisola .  "Obiettivo è quello di diffondere la mobilità elettrica per tutte le case automobilistiche  e per tutti i settori di veicoli, da quello urbano, ai più grandi". Nello spiegare le caratteristiche generali delle auto Tesla, ne ha evidenziato il ricchissimo parco batteria in dotazione; tanta energia a bordo, strutturata per un'efficienza elevata. La macchina  a trazione integrale e a basso consumo energetico, permette di percorrere più di 400 km, portando sei passeggeri comodi a bordo. Ultrarapida l'infrastruttura di ricarica vicina alle dorsali autostradali, dove si impiega circa una mezz'ora per fare il pieno.  I vantaggi del GNLgas naturale liquefatto per il trasporto pesante a lungo raggio, sono stati spiegati dal responsabile di Goldengas Marco Morando. Autonomie molto limitate quelle del gas metano naturale compresso finora utilizzato; con il gas metano in forma liquida, a meno 160 gradi, il volume occupato nel serbatoio di un camion è invece 600 volte quello del gas compresso, con un'autonomia di 1600 chilometri ". Della necessità di potenziare i collegamenti con il Campus e le diverse sedi dell’ateneo, si è fatto portavoce Renato De Leone, manager alla mobilità Unicam. Sottolineati dall’assessore Sciapichetti, gli straordinari investimenti di 31 milioni di euro messi in campo dalla Regione Marche per il rinnovo del parco mezzi del TPL, anticipando che, entro il 2023, le tratte su ferro marchigiane avranno 23 nuovi treni. A seguire gli interventi del sindaco Pasqui, del rettore Pettinari, del presidente dell’Unione Montana Gentilucci. La mobilità tra i temi essenziali della strategia Barca per le aree interne, ormai prossima a partire; mobilità richiamata come pilastro indispensabile dal presidente della provincia Pettinari, incitando a fare sistema tra pubblico e privato.

A Camerino presso la sede della Contram, nella mattinata di venerdì 24 novembre  il presidente Stefano Belardinelli ha consegnato una fornitura di materiale specifico per nuclei cinofili (gilet e pantaloni alta visibilità, scarponcini, caschi e occhiali antinfortunistici) ai coordinatori del nucleo cinofilo della Protezione Civile di Sefro. In particolare erano presenti Claudio Mariani, coordinatore del nucleo e istruttore cinofilo ENCI e FISA, Valentina Polidori, coordinatore del gruppo della Protezione Civile di Sefro, Valentina Papa conduttore cinofilo e naturalmente il volontario più importante, Ettore, l’husky siberiano che a breve terminerà il suo percorso di formazione diventando operativo a tutti gli effetti.

I volontari hanno tenuto a ricordare le importanti attività che stanno portando avanti: addestramento e preparazione dei cani e degli operatori, impegno nel sociale attraverso incontri con i ragazzi delle scuole, ma soprattutto lo scopo primario per i quale nasce il nucleo, ovvero il recupero di superstiti in caso di calamità naturali e ricerca in superficie di persone scomparse. L'importanza di fare rete è stata sottolineata dal Presidente della Contram Spa Stefano Belardinelli : " L'ultima esperienza del sisma- ha detto - ci ha dimostrato come sia stato fondamentale  l'esserci organizzati un attimo prima noi come Conf-servizi pubblici Marche (comprendente tutte le aziende di servizi pubblici che erogano servizi pubblici di gas, acqua, rifiuti e trasporti), insieme a Ptrotezione civile regionale e unità locali di protezione civile.Quando in condizioni di noirmalità  si firmano protocolli- ha aggiunto- talvolta non gli si dà un gran peso; in realtà come si è attivata l'emergenza noi questa volta siamo stati immediatamente operativi portando avanti un impegno solidale. Gli autisti che per primi si sono trovati nei luoghi devastati dal sisma,  hanno prestato i primi soccorsi alla popolazione. E' dunque auspicabile un lavoro da svolgere  insieme con la Protezione civile e in questo caso con l'unità cinofila ai fini di una formazione più appropriata dei nostri operatori. Come Contram Spa, in segno di ringraziamento e come base fondante di un futuro operare insieme- ha concluso Belardinelli- si è deciso di donare all'unità cinofila un poi' di materiale tecnico". 

Il presidente ha quindi auspicato una più stretta collaborazione con il nucleo della protezione civile, attraverso l’istituzione di momenti formativi  per il personale Contram, per una preparazione adeguata nell' affrontare situazioni di emergenza e le calamità naturali." Noi abbiamo bisogno delle giuste conoscenze e di sapere come tecnicamente si realizzano le azioni di protezione civile e dunque siamo ben propensi ad una collaborazione"

Il coordinatore Claudio Mariani ha accolto con molto piacere la proposta del presidente Belardinelli, dicendosi  disposto ad organizzare un corso di formazione, già dal mese di gennaio 2018.

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