“ E’ stata onorata la richiesta che lo scorso anno feci al presidente Mattarella, nell’occasione della sua visita ad Ussita”. Così il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, la cui comunità, insieme a quelle di Pieve Torina e Visso, si prepara ad accogliere il Capo dello Stato questo mercoledì 8 novembre .

Credo che le immagini che lui vedrà saranno più emblematiche di qualsiasi altra parola. - afferma Falcucci-  Lo stato dell’arte si vede guardando e, aggiungere parole, è davvero superfluo.

Quello che potrò soltanto chiedere al Presidente- prosegue il primo cittadino-, è che la vicinanza istituzionale si traduca in un sollecito costante a chi deve fare le scelte. Il suo, non è un ruolo di Governo ma un alto ruolo di rappresentanza istituzionale; la sua presenza sicuramente ci onora dell’attenzione, ma si deve tradurre in azioni concrete che da tempo chiediamo, e che, seppure   paradossalmente tutti ci dicono che sono sensate, stranamente nessuno attiva. Dopo un anno- sottolinea il sindaco- è necessario un cambio di passo: la Zona Franca Urbana non può essere per 138 comuni; non può esserci un uguale trattamento normativo e scadenze  identiche per tutti i 138 comuni, perché non è così.

Le nostre necessità sono ormai evidenti da tempo: abbiamo l’urgenza di conoscere con indagini idrogeologiche in microzonazione  e, a livello centrale, debbono darci risposte concrete che servono a poter fare le scelte conseguenti, per sapere quanto costa ricostruire, per poi dare delle risposte alla gente e con scadenze precise. E’ ora di finirla con delle promesse che poi sono come quelle del marinaio che finiscono quando cambiamo il porto”.

Come per gli altri comuni di Pieve Torina e Visso, anche a Castelsantangelo sul Nera, la visita di Mattarella si ridurrà alla constatazione del dramma che si è catastroficamente abbattuto sulla comunità.

“Si evidenzierà che purtroppo e per ragioni oggettive, mancano le persone, vuoi per i ritardi nella consegna delle ‘casette’, vuoi perché è partita anche una sorta di desertificazione dovuta al fatto che molti cittadini, non vedendo disponibilità d’alloggi si stanno, speriamo temporaneamente, sistemando altrove”.

 Forti dubbi il sindaco esprime anche sulla consegna delle SAE per Natale; ci si avvìa  infatti verso condizioni meteorologiche più critiche rispetto a quelle avute finora. 

 “ Per le SAE avremmo dovuto probabilmente pianificare una tempestività di interventi, dettati anche dalle priorità - osserva Falcucci-  e, per chi ha sofferto da prima, non soltanto temporali ma anche climatiche, valutando la collocazione in alta montagna e le difficoltà stagionali cui si è più esposti. Forse valeva anche la pena di recuperare i tempi dettati dalla difficoltà d’ individuazione dei luoghi, partendo dall’alto e poi scendendo più in basso. E’ stata invece attuata un’altra politica che è quella della comodità e adesso, si rischia  di avere per prime le ‘casette’ pronte, dove non nevica.

Le cose debbono cambiare - conclude Falcucci- e quello che ci attendiamo dalla visita della massima carica dello Stato è che la vicinanza del Presidente si traduca in azioni concrete da parte di chi governa; è il Governo che sceglie e il Commissario è uno strumento.   E se alcuni impianti come quello del terremoto non hanno funzionato, attendere ulteriormente significa allungare i tempi ed evidenziare, ancora una volta, l’incapacità di scegliere del Governo.

”.    

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