Servono procedimenti e norme dedicate, e questo Mauro Falcucci non smette di dirlo dal 2016 e non lo fa di certo ora. Domani, in occasione della visita nel territorio maceratese della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati parteciperà anche il commissario straordinario Giovanni Legnini e il primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, lo incontrerà. Sul piatto diverse questioni urgenti: “Faremo il punto della situazione e cercheremo di sbloccare alcune impasse di carattere procedurale che ci stanno bloccando e che dobbiamo rimuovere. Questa semplificazione deve essere anche operativa e non rimanere solo sulla carta delle ordinanze. Il problema è che quando ci confrontiamo con gli organismi i tempi diventano di nuovo biblici. Abbiamo il problema della ricostruzione delle seconde generazioni - aggiunge -, per la nostra realtà questo è un tema essenziale. Ci sono persone che, anche per ragioni economiche, non intendono ricostruire, perché sono in difficoltà, e magari le seconde o terze generazioni non avranno le risorse per ricostruire la casa dei nonni laddove vi siano degli accolli. Come vogliamo risolvere? Perché non si possono lasciare buchi”. Problematiche, queste, di cui Falcucci parla da tanto, troppo tempo forse, e che fin ora non hanno trovato soluzione pur nella semplificazione che è stata apportata dal commissario Legnini. “Stiamo trattando gli interventi unitari - torna a dire - affinché ci sia sinergia tra pubblico e privato per ricostruire le frazioni che, come nel nostro caso, sono completamente distrutte. Nostro malgrado abbiamo una realtà differente dalle altre, siamo come Arquata, Accumuli, Amatrice e quindi il ragionamento per noi va fatto in maniera diversificata rispetto agli altri Comuni della provincia. Con tutto il rispetto per gli altri, noi non esistiamo più e laddove c’è questa situazione bisogna avere delle attenzioni diverse. Questo aspetto, più fisico, non può essere poi disgiunto da un rilancio di carattere economico di queste aree colpite. Ecco, con Legnini andremo a trattare di questo. Abbiamo la necessità e l’urgenza di mettere a punto e migliorare le procedure perché altrimenti si rischia che noi abbiamo portato a termine i nostri compiti ma poi dobbiamo star fermi. Ci sono degli ostacoli che vanno rimossi. Lo ripeterò all’infinito, serve la cura adeguata per ciascun malato. Le ‘terapie’ devono essere diversificate. Sappiamo - conclude - che il commissario è cosciente di questo, aspettiamo una risposta e siamo certi che arriverà”.

Gaia Gennaretti
Tutto pronto per la cerimonia di riconsegna della restaurata chiesa "Madonna della Cona". Domenica 7 novembre, alle ore 11.00, l’Arcivescovo di Camerino Mons.Francesco Massara e il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, insieme alle altre autorità, presenzieranno all'inaugurazione e benedizione della chiesetta.

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Posta a 1500 metri di altitudine su un territorio di confine tra Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo sul Nera, l’antica chiesa deve il suo nome all’immagine mariana conservata al suo interno; tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522, detta del “Pian Perduto”. A seguire alle ore 11.45 alla Sala polivalente a frazione Gualdo saluti delle Autorità presenti, illustrazione dei lavori e proiezione dei video. La cerimonia è organizzata in collaborazione con la Pro Loco.
Il progetto di recupero dai danni del sisma, è stato a cura dell'architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità. Il risultato finale ottenuto è il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della struttura.Nelle porzioni recuperabili, si è intervenuto in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile, invece nelle parti andate distrutte con il terremoto, si è deciso di utilizzare tecniche costruttive e materiali rispettosi del pre-esistente, analoghi agli originari.
Unica eccezione nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, l'impiego di elementi laterizi al posto del materiale lapideo originario, non più utilizzabile, che in origine costituiva la struttura. Rinvenuto e recuperato l’antico selciato dell’edificio e restaurato il portone e la scritta originali.

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Tutte le scelte progettuali derivano da rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, compreso il palo che sorregge la campana, opera originale costruita dal Cav. Gentili, nella seconda metà del secolo scorso, che è stato restaurato e rinforzato. 
Il costo finale del recupero ammonta a circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni di privati e altri soggetti pubblici.
I lavori erano stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina.
Il progetto di restauro della Madonna della Còna, è una iniziativa promossa dalle sezioni CAI di Macerata, alla quale si sono affiancate le sezioni di San Severino Marche e Camerino. Sostegno all'iniziativa è venuto dal Cosmari srl, oltre che da enti, aziende e tanti volontari. La raccolta fondi è stata avviata grazie alla sensibilità del Macerata Opera Festival che l’ha promossa quale progetto charity nell’edizione 2018 #verdesperanza.
Più enti, aziende e tanti volontari si sono unite per il recupero di un monumento simbolo dei Monti Sibillini che unisce un territorio a cavallo tra due regioni, Marche e Umbria, da sempre punto di incontro per viandanti, pellegrini e amanti della montagna e punto di riferimento per le Comunità di Castelsantangelo sul Nera e di Castelluccio.
Il prossimo 4 luglio 2022, insieme alla Festa della Madonna della Cona verrà celebrato anche il 500° anniversario della Battaglia del Pian Perduto.
C.C.

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“Dobbiamo fare in fretta”. Una frase ricorrente quella pronunciata dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci che ha convocato un’assemblea pubblica per presentare i Piani Attuativi, invitando tutti i residenti del suo paese a depositare, prima possibile, i progetti per ricostruire la città.

Un paese, quello guidato dal primo cittadino Falcucci, epicentro di molte scosse e tagliato in due dalla faglia che ha squarciato i monti Sibillini nel 2016.

“Abbiamo tutte le carte in regola per ricostruire – esordisce il sindaco parlando all’assemblea - . Le ordinanze speciali volute dal commissario Legnini, ci autorizzano a formare consorzi, presentare i progetti e avviare la ricostruzione”

Alle parole del sindaco si aggiungono quelle del commissario Legnini che rinnova l’invito a fare in fretta e completare l’iter burocratico e, con vari appelli, sollecita le aziende edili italiane a venire a ricostruire nelle aree terremotate.

“Arrivare al traguardo prefissato era un nostro scopo e con orgoglio possiamo dire che siamo il primo comune che ha pianificato tutto. Uno dei meriti principali va all’architetto Mauro Guardascione, a capo dell'area tecnica, – tiene a ribadire Falcucci - che ha seguito tutti i lavori e che ha avuto l’intuizione del protocollo d’intesa. Uno strumento ideale per poter analizzare ogni elemento per la ricostruzione. La firma dell’architetto Boeri ha impreziosito tutto il lavoro svolto.

“Abbiamo perso 15 mesi – denuncia Falcucci – avremmo potuto presentare il P.U.A. (Piano Urbanistico Attuativo) molto prima e avere dei vantaggi nei tempi della ricostruzione, ma ora guardiamo avanti perché è tutto pronto, dal 12 agosto siamo in regola, ora tocca a voi, cari cittadini.

Attiviamoci per fare tutte le iniziative che potrebbero bloccare i progetti. Per guadagnare tempo, faremo un ulteriore sforzo come amministrazione.

Siamo a disposizione per accogliervi negli uffici tecnici e valutare le eventuali irregolarità che potrebbero avere le vostre case. Sistemarli, ci consente di accelerare la pratica ed avere l’autorizzazione ad iniziare i lavori e procedere spediti con la ricostruzione”.

Incontro Castelsantangelo sul Nera

La numerosa presenza degli abitanti e le tante domande dei privati e anche dei tecnici, è l’evidente voglia di far risorgere uno dei paesi più belli d’Italia. “Per accorciare i tempi, non si può andare a random – conclude Falcucci – ma, seguire l'iter e le regole che sono a disposizione di tutti voi. Ora tutto passa nelle vostre mani e, rispettando la vostra volontà, vi chiedo anche responsabilità”.

(nel prossimo numero dell'Appennino camerte, maggiori approfondimenti sull'incontro)

M.S.

“Autentico e non identico”. Sarà così il Castelsantangelo sul Nera del futuro. Un Comune tra i più colpiti dal sisma del 2016 che ora, a cinque anni dal sisma, si prepara a dare la decisa accelerazione che porterà alla sua ricostruzione. Nella seduta del consiglio comunale di metà settimana è stato infatti approvato il Piano Urbanistico Attuativo: è il primo Comune ad averlo fatto.

“Un approvazione arrivata all’unanimità da parte del consiglio, a testimonianza di come il percorso sia stato fortemente condiviso da tutti gli attori politici del nostro Comune – sottolinea il sindaco Mauro Falcucci – . Un tassello importante ed essenziale nel mosaico della ricostruzione per il nostro territorio. E’ stata una giornata molto importante, una seduta storica del Consiglio Comunale: viene scritta la pagina della rinascita”.

Attraverso il Piano Urbanistico Attuativo, il Comune di Castelsantangelo sul Nera si è dotato di uno strumento normativo che potrà governare la ricostruzione nei connotati di una variante al Piano Regolatore: uno strumento che guarda non solo la ricostruzione fisica, ma anche la rigenerazione sociale ed economica del paese. Nei fatti, ora a Castelsantangelo potranno partire le progettazioni e le cantierizzazioni senza ulteriori indugi burocratici a livello comunale. Inoltre, grazie all’Ordinanza 114 del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, i sottoservizi nelle frazioni sono stati finanziati. “Con questo atto – spiega ancora Falcucci – , il nostro compito è concluso”.

Un primo cittadino particolarmente orgoglioso, che ha sottolineato come “le scelte fatte in materia di ricostruzione siano state particolarmente coraggiose. Ci siamo trovati a dover pensare e progettare la rinascita di un paese che non esiste più. Siamo stati tra i primi a ottenere le perimetrazioni nel dicembre del 2017. L’unico rammarico è stato quello di una lunghissima attesa per i finanziamenti. I ritardi prima e la pandemia poi hanno fatto slittare di molto la ripartenza – conclude Falcucci – , ma ora possiamo orgogliosamente procedere verso il nuovo Castelsantangelo sul Nera, con gli attestati di stima e il plauso del Commissario Legnini e dei vertici regionali. Il giusto premio per un lavoro di gruppo eccezionale”.

Intanto, con la firma delle ultime Ordinanze commissariali, sono stati finanziati oltre 40 milioni di euro per la mitigazione del dissesto idrogeologico nell’alto maceratese: tra i Comuni che ne beneficeranno, anche lo stesso Castelsantangelo sul Nera. “La mitigazione dei rischi di dissesto idrogeologico è un passaggio fondamentale per garantire che la ricostruzione sia fondata su basi solide e durature” hanno fatto sapere dalla struttura commissariale.

l.c.
Sono solo tredici le iscrizioni per la sezione Moda del’Ipsia Frau di Tolentino, non abbastanza per formare una classe, almeno secondo l’Ufficio scolastico regionale. Così una studentessa disabile dell’alto maceratese, all’alba del suo percorso di studi superiori, sarebbe costretta a 180 km al giorno per frequentare la scuola dei suoi sogni. L’istituto più vicino sarebbe infatti quello di Civitanova.

Una difficoltà, l’ennesima per chi vive nell’entroterra, quella che la giovanissima è costretta ora ad affrontare per trovare il modo di studiare quello che vorrebbe. Non ci stanno però gli amministratori locali. I sindaci di Tolentino e Castelsantangelo sul Nera (la giovane dovrebbe essere residente proprio a Castelsantangelo, ndr), Giuseppe Pezzanesi e Mauro Falcucci, si sono immediatamente attivati. Particolarmente dure proprio le parole di Pezzanesi nei confronti dell’Ufficio scolastico regionale: “È aberrante – afferma il primo cittadino di Tolentino, Comune che ospita l’istituto scelto dalla ragazza – . Non ci sono altre parole per descrivere l’atteggiamento e soprattutto il modo di affrontare il problema da parte di Filisetti (direttore dell’USR, ndr). Le norme parlano chiaro: sulla base del decreto Sostegni e delle deroghe previste per chi vive nel cratere sismico, non ci sarebbero ostacoli alla formazione di un primo superiore al netto delle iscrizioni. Questo testimonia ancora una volta l’inadeguatezza del Direttore dell’USR e la sua assoluta mancanza di rispetto per i territori fortemente colpiti dal sisma – sottolinea Pezzanesi – . Garantire il diritto allo studio è una priorità. Insieme a Falcucci (sindaco di Castelsantangelo sul Nera, ndr) e al Presidente della Regione andremo in fondo a questa storia”.

Immediato anche il commento dello stesso Governatore, Francesco Acquaroli, che in mattinata ha affidato queste parole alla sua pagina Facebook: “Insieme all'assessore Giorgia Latini, abbiamo scritto al Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi, per sottolineare una vicenda che racconta una problematica che vivono le Regioni con aree interne e montane – scrive Acquaroli sui social – . Comunità che annualmente vedono vacillare le scelte in materia scolastica e di diritto all'istruzione a causa di meri criteri matematici e numerici che non tengono conto delle particolarità dei nostri territori. […] Questa vicenda racconta una criticità che costantemente viviamo sui nostri territori, soprattutto quelli montani e colpiti dal sisma, dove ogni anno si lotta per garantire ai cittadini il minimo diritto allo studio e l'apertura delle classi. Abbiamo chiesto al ministro di verificare la possibilità di agire in deroga alla normativa, in attesa che si possa giungere a breve a un intervento legislativo che sia più aderente alle reali esigenze locali dei territori. È incredibile che nel 2021 non sia garantito a tutti il diritto allo studio e in particolare alle fasce di popolazione più fragili”.

l.c.
Quella che doveva essere la prima domenica di grande afflusso nelle piane di Castelluccio, caratterizzate in questo periodo dell’anno dallo spettacolo della fioritura, si è rivelata invece un buco nell’acqua: poche le auto, pochissimi i visitatori. “Una decisione senza senso”. Ha parlato così il vicesindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi, che in una nota ha espresso il rammarico per la decisione di contingentare gli accessi.

Nella nota si legge come la scelta di “militarizzare - questa la parola scelta da Franchi - gli accessi i primi due week end di luglio rischia di avere pessime conseguenze sull’economia di un territorio già gravemente provato dal sisma di cinque anni fa. Un flop vero e proprio - continua Franchi - , dovuto a come sono state gestite le cose e in particolare alla strategia del Comune di Norcia, che ha deciso di chiudere di fatto gli accessi da Castelsantangelo e da Arquata”.

Il primo territorio a pagare lo scotto di queste scelte è stato proprio quello di Castelluccio: “Oggi doveva essere uno dei giorni clou della fioritura di Castelluccio, ma l'affluenza alla piana è stata fortemente deludente. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso gli autoveicoli che sono transitati nel nostro territorio sono stati nettamente inferiori. Chiederò formalmente alle autorità - chiude il vice sindaco Franchi - di riaprire il traffico senza eccezioni”.

A fare eco alla nota diramata da Michele Franchi il primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, che ha sottolineato un’altra criticità oltre a quelle economiche e turistiche: “Non ha senso chiudere gli accessi alle auto per motivi ambientali quando poi le moto sono libere di accedere al sito: in alcuni casi sono addirittura più inquinanti. Hanno cercato di coprire la scelta di chiudere gli accessi, a cui faremo ricorso perché è inaccettabile - prosegue Falcucci - , con il servizio navetta da Visso. Un servizio che si è dimostrato fallimentare: lo testimoniano i risultati. È impensabile coprire una tratta così lunga con una navetta, i turisti lo hanno capito e hanno scelto altri luoghi. Queste - chiude Falcucci - sono decisioni che fanno male alle nostre montagne e allontanano le persone”.

l.c.
Lo spettacolo naturale della Fioritura di Castelluccio, ma soprattutto la presa di posizione di Legambiente Marche e Umbria, che parla “di enti marchigiani che, con il loro disimpegno, hanno fatto perdere a tutto il territorio la grande occasione di avviare subito un percorso condiviso non solo a tutela della natura e dell’ambiente, ma soprattutto per la ripartenza di un territorio pesantemente provato dal sisma e dall’emergenza sanitaria”, ha provocato la reazione dei sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, Visso, Luigi Spiganti Maurizi, Arquata del Tronto, Michele Franchi, Montegallo, Sergio Fabiani, Montemonaco, Francesca Grilli, che attraverso una nota congiunta intendono fare chiarezza sulla vicenda e nello stesso tempo tutelare i propri diritti.

“Premesso che le sentenze vanno rispettate e che su tale problema ci siamo sempre confrontati nelle riunioni che sono iniziate sin dal novembre 2020, abbiamo più volte ribadito l’impossibilità di individuare aree di parcheggio idonee sia per l’orografia del territorio, sia per i vincoli imposti dalla sentenza che sono pari anche nei nostri territori- dichiarano all’unisono i 5 primi cittadini dei comuni interessati - Abbiamo sempre avanzato la proposta di non interrompere in nessuna maniera la possibilità di transito, o al massimo limitandolo solo verso Norcia per ragioni di parcheggio, ma mantenere la percorribilità verso l’altro versante marchigiano dell’ascolano. In sostanza si chiedeva al Comune di Norcia di organizzare una viabilità di solo scorrimento considerato che l’evento avviene nel suo territorio. Tale proposta, illustrata per nostro conto, perché non invitati, nell’ultima riunione del 22 giugno presso la Prefettura di Perugia dai Prefetti di Macerata e Ascoli Piceno, purtroppo, non ha trovato accoglimento. Ribadiamo che interdire e chiudere al transito l’unica strada di interconnessione tra due Regioni e tra due Province marchigiane, specialmente nel periodo di massima affluenza turistica nelle nostre zone, significa infliggere un ulteriore colpo mortale all’economia dei nostri territori che hanno dovuto subire sofferenze derivanti prima dal Sisma 2016, poi dalla pandemia Covid19 e oggi, paradossalmente, anche dalla Fioritura di Castelluccio 2021".

I sindaci dei suddetti comuni avevano anche individuato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini l’Ente che poteva, essendo un Istituzione sovracomunale che vede tutti territori nel proprio perimetro, coordinare questo spettacolo che ogni anno offre la natura, ma anche questa possibile soluzione non è stata presa in considerazione. senza però trovarne disponibilità e riscontro.

"Quanto accaduto, con le varie comunicazione al riguardo, spesso non aderenti alla verità, potrebbe già aver originato un ripensamento sul venire nei nostri territori con un danno nei confronti delle attività economiche che eroicamente resistono in un comprensorio che aspetta da anni di poter ripartire - conclude la nota - Ci appelliamo alla Comunità marchigiana e non solo affinché questo possibile disagio non si rifletta su chi ha la sola colpa di essere confinante con un magnifico territorio che, come già detto, offre uno spettacolo naturale unico grazie all’opera dell’uomo. In attesa delle determinazioni ufficiali che verranno intraprese dagli Enti competenti, nel rinnovare fiducia per un ripensamento ma, laddove non sin dovesse verificare, saremo estremamente attenti far valere i nostri diritti”.
C'è chi ha voluto sottolineare che non sia stata specificata la ricostruzione nel programma di governo presentato ieri dal Premier incaricato, Mario Draghi, in Senato.
Ma il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, evidenzia come la questione fosse implicita e placa le preoccupazioni: "Non ci sono dubbi - dice - . Nel discorso sono state presenti le aree interne e noi tutti sappiamo che nelle nostre aree interne c'è stato il terremoto.
È ovvio che il discorso era implicito: non può essere assente una questione che sono qualche settimana fa è stata presentata dal Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, nel Recovery Plan.

Il tema del sisma non può essere sottovalutato, è talmente implicito. Anzi stavolta che non è stato detto magari sarà fatto. Perchè spesso abbiamo assistito a comunicazioni che poi si sono perse nel tempo e forse qualcuno se ne era addirittura dimenticato. Giochiamo all'inverso questa volta, consideriamo che l'implicito delle aree interne si trasformi in fatti.
Nel programma sono inclusi aspetti economici e sociali di ripresa del territorio: si parlava di borghi sostenibili, di telemedicina, di una rinascita economica e sociale. È stata fatta una descrizione mirata di tutti quegli interventi che servono in questo momento nelle aree interne e dunque nelle aree terremotate. Il problema è che questo Paese debba ripartire quanto prima. La pandemia ha ralletato tutti noi e, oltre alla paura, la strada per il raggiungimento dell'obiettivo si allunga. Si fanno solo videoconferenze, i tempi sono lunghi, gli uffici lavorano in smartworking.
Sono questi i veri problemi".

GS
Il Comune di Castelsantangelo sul Nera è il primo nell'area del sisma ad aver avuto consegnata la bozza dei piani attuativi sulle perimetrazioni che si estende all'intero territorio comunale.
L' annuncio è stato dato sui social dall'architetto Stefano Boeri che col gruppo Mate,  si sta occupando della "rinascenza" del Borgo, gravemente  colpito dagli eventi sismici del 2016.

Soddisfazione per questo traguardo molto laborioso è stata espressa dal sindaco Mauro Falcucci: " È un primo passo. Ê pervenuta tutta la documentazione ed ora,  da parte degli uffici, è in  atto l'istruttoria di tutti i documenti pervenuti per poi procedere con la fase di adozione in Consiglio comunale, dopodiché avrà luogo la presentazione ufficiale anche alla collettività e agli organi di stampa da parte del presidente della Regione Acquaroli, insieme all'assessore alla ricostruzione Castelli e al Commissario Legnini e, ovviamente, pensiamo che potranno essere presenti anche l'architetto Boeri e i professori Braga e Prestininzi, che fanno parte appunto del gruppo MATE che si è aggiudicata la gara.
Si è dunque arrivati a compimento- continua il sindaco Falcucci- Ê un primo passo e, fatta la procedura di adozione, sarà come  un nuovo piano regolatore.  Attenderemo e valuteremo le eventuali osservazioni che perverranno, dopodiché  si sottoporrà il tutto al Commissario straordinario, per la convocazione della Conferenza permanente e per l'approvazione definitiva dello strumento straordinario di ricostruzione che sarà il nuovo piano regolatore di Castelsantangelo. Nonostante tutto e nonostante gli impedimenti del Covid che ci hanno paralizzato anche nei contatti con i vari cittadini, ci siamo arrivati. Adesso, ci auguriamo per Pasqua di arrivare ad avere questo strumento operativo per rinascere e per cominciare a ricostruire realmente, spostando tutto quello che c'è da spostare. I Piani Attuativi - spiega Falcucci- consentono infatti di modificare le ampiezze e la conformazione degli edifici, per garantire le vie di fuga necessarie in caso di emergenza. Sono questi i parametri e auspichiamo di ripartire. Da lì,- sottolinea- speriamo che ci sia un futuro per la montagna, unitamente ai servizi alla persona che sono essenziali, non dimenticando l'aspetto più fondamentale che è quello socio-economico della sostenibilità e della possibilità di vedere fiscalità agevolate
 Altrimenti - conclude il sindaco di Castelsantangelo- dopo il sisma e dopo questa pandemia, non solo tutto l'entroterra maceratese, ma tutto l'entroterra marchigiano rischia l'estinzione totale". 
c.c.



"Babbo voleva tornare a Castello". Queste le prime parole del figlio Giovanni Lattanzi che per ricordare Giulio, dopo la sua morte avvenuta sabato 23 gennaio a Roma presso l’ospedale Sandro Pertini a seguito di una malattia, ha voluto portarlo a Castelsantangelo sul Nera, per un ultimo saluto. 
Un saluto in forma laica presso la sala “Amici del Trentino” con parole di ricordo pronunciate dalle istituzioni e da chi gli voleva bene e che ha potuto essere presente. Da un lato il feretro e dall'altra parte le immagini di Giulio, sorridente, insieme alla famiglia o sulle montagne che amava. Un sottofondo musicale accompagna quei volti, con le canzoni che piacevano a lui e sua moglie Angela, nata in questo paese, motivo fondante per Giulio per considerare Castello e le montagne dei Sibillini “casa”. 

Tutti i presenti hanno ricordato il rapporto forte del carrarese (Giulio era toscano di origini) con il nostro territorio, per cui si è battuto scrivendo e conducendo confronti politici anche aspri. 

"Desiderava essere ricordato come Sindacalista e Mazziniano" ha detto il figlio che ha parlato a nome della famiglia, citando anche le 2 bandiere presenti: quella del Movimento Federalista Europeo (Giulio era un europeista convinto) e l'altra dell'associazione Mazziniana di Camerino. 

"Il pensiero, l’operosità nella vita sociale, civile e familiare. Le parole di Mazzini babbo le portava avanti tutti i giorni". Quell’operosità che lo ha portato da sindacalista UIL in giro per l’Italia e a condurre iniziative sociali e civili.
Dopo il figlio si sono alternati i ricordi di chi ha conosciuto Giulio, in una sala in cui gli abitanti dell’Altonera non sono voluti mancare. Inizia il Rettore Unicam Claudio Pettinari, che definisce Giulio un “combattente” e ricorda come non si sia mai arreso alla situazione di stallo del periodo post terremoto. Dai temi dei diritti alla salute, a quelli del ritorno dei giornali, Lattanzi è stato “Un incredibile esempio per i giovani che continueranno a vivere in questo territorio”. 

Di “Esempio di coerenza e convinzione. Un compagno di viaggio importante.” parla Graziano Fioretti, ex segretario della UIL Marche, che saluta Giulio anche a nome dell’associazione mazziniana.
Poi il ricordo di un giovane amico che dice che la sua casa era aperta a chiunque per condividere una idea o un pasto. 
Francesco Rocchetti dell’Anpi ricorda il Giulio scrittore e dell’attesa di tanta gente di leggere il suo pensiero, le sue “lettere”, citando la canzone di De Gregori “La storia siamo noi”, sulle pagine de “L’Appennino Camerte” dove Lattanzi ha scritto per anni.

“Ho perso una persona che stimavo, un amico. Stimate sempre una persona che vi dice quando sbagliate.” Così Mauro Falcucci, Sindaco di Castelsantangelo sul Nera, ricorda il protagonista di un territorio, sempre pronto alla critica costruttiva, un uomo che ha amato e difeso questa terra.  

Poi c’è stato anche il ricordo di chi scrive. Ho parlato di Giulio come di una persona dal pensiero moderno, dai grandi valori civili da cui, da cittadini, dovremo prendere esempio. 
Fernando Pallocchini direttore de “La Rucola”, altro giornale con cui collaborava, ha citato la sua capacità di critica e analisi e ricordato l’uscita imminente del suo ultimo articolo.

Sono stati centinaia e da tutta Italia i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia in questi giorni, alcuni anche in video come quello dell’ex Segretario Generale della UIL, Giorgio Benvenuto. “E’ stato un grande sindacalista. Avete avuto un padre di cui andare orgogliosi.” 

Il Direttore de Il Parco Nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema, dice nel video “Chi combatte non perde mai”.

Grande commozione alla fine anche da parte della amata nipote Marta Cristianini, che ha ringraziato i presenti e ha parlato anche a nome di sua mamma Laura e di sua sorella Sara. “Tutti avete detto cose bellissime e vere. Anche solo l'aver ascoltato nonno per una volta, si riusciva a capire come immaginava il futuro per questo Paese. Per nonno la verità era importante.”

Giulio dopo la cremazione riposerà in un’urna nel cimitero di Castello vicino a sua moglie Angela. Poi nel tempo i suoi ideali e il suo pensiero verranno raccontati in un libro, quello che avrebbe dovuto scrivere con suo figlio Giovanni, testimone ed erede di future battaglie di cui il territorio ha estremo bisogno.

Barbara Olmai

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