Al relais Torre del Parco, sabato 26 maggio serata anteprima per l’undicesima edizione del “Ducato in un bicchiere. Nico Speranza, titolare della Cantina “Vittorini ”di Monsampietro Morico ( Fermo) è “ Il vignaiolo dell’anno”. La Cantina “Serenelli “ Vigne Magiche in Varano (An) è risultata vincitrice tra “ Le cantine dell’eccellenza”. I premi sono stati assegnati nel corso di una elegante cerimonia seguita da una gustosa cena con menù degustazione in abbinamento ai vini di produzione del vincitore del premio “ Il vignaiolo”. Alla presenza del presidente dell’associazione Sergio Gubinelli e del vicepresidente Sergio Poeta, dell’assessore al Bilancio del Comune di Camerino Roberto Mancinelli e del rettore di Unicam Claudio Pettinari, sono stati consegnati i riconoscimenti ai titolari delle due cantine, rispettivamente Nico Speranza e Aldo Serenelli.

 

Foto di copertina: Aldo Serenelli e Nico Speranza

 

 

Nella foto sotto il vignaiolo dell'anno Nico Speranza, titolare della Cantina Vittorini

Nico Speranza

Alberto Serenelli

Nella foto sopra Aldo Serenelli della omonima Cantina 

Grande attesa ora per quella che sarà la giornata clou della manifestazione” Il ducato in un bicchiere” in programma il prossimo sabato 2 giugno all’interno della suggestiva cornice dei giardini del relaisTorre del Parco dove, a partire dalle ore 15.30 prenderà il via il percorso enologico con la partecipazione di oltre 25 cantine da tutta la regione e dell’”ospite straniero" della manifestazione, quest'anno la cantina abruzzese Josci e Marchesani.

Stand- degustazione, gastronomia, mostre collaterali, mercatini e concerti jazz, arricchiranno l’undicesima edizione di un evento che nel tempo ha conquistato sempre più apprezzamento. Possibili anche visite guidate ai locali della Torre rinascimentale fatta edificare da Giovanni Da Varano. 

Cantina Vittorini

Cantina Serenelli

 

Rottura dell'acquedotto comunitario Acquasanta in loc. Pintura di Lucciano-Zona PIP 2 a Pieve Torina. Interrotta l'erogazione dell'acqua a servizio dei Comuni di Camerino e Muccia, al fine di procedere all'urgente riparazione tramite  ditta specializzata di fiducia che è stata tempestivamente incaricata dall’unione Montana di Camerino proprietaria  dell’ infrastruttura idrica in questione.

Si è provveduto allo svuotamento con pompa del pozzetto posto in corrispondenza dell'intersezione tra l'acquedotto comunitario e quello di Collattoni-M. Cavallo (sempre a servizio del Comune di Camerino), oltre che una linea di metano, ritenendo necessario ricercare la perdita esternamente allo stesso, mediante uso di escavatore. A causa di tale complicazione, si ritiene che la riparazione difficilmente possa essere conclusa prima di sabato sera salvo ulteriori imprevisti. Pertanto i Comuni di Camerino e Muccia sono stati invitati a predisporre cautelativamente servizi sostitutivi

per garantire l'approvvigionamento idropotabile alle rispettive popolazioni, invitate anche a fare un uso responsabile della risorsa idrica per il massimo risparmio dell'attuale dotazione. 

acquedotto

Iniziati a Camerino, i lavori di completamento e ampliamento del polo scolastico provinciale. A disposizione la somma di 2,6 milioni di euro che verranno utilizzati per la realizzazione di laboratori didattici, per la sistemazione dell’ingresso a monte, la copertura del campetto esterno e per il completamento dell’auditorium. I 2,6 milioni di euro provengono da due finanziamenti; il primo di 1,6 milioni di euro, era già destinato al polo scolastico come somma accantonata dalle economie del sisma del 1997; la parte restante è stata invece messa a disposizione dalla protezione civile a seguito del terremoto del 2016.

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“Partita la prima tranche di lavori, nell'ambito del piano di completamento della struttura che verrà sviluppato in più anni - spiega il dirigente dei licei Francesco Rosati-; al terzo piano del polo scolastico la ditta ha iniziato a realizzare le nuove aule polivalenti, in un locale ancora a grezzo e che in origine avrebbe dovuto essere destinato a mensa. Nello specifico, si tratta di tre nuovi laboratori scientifici, informatici e linguistici; già da settembre saranno a disposizione degli studenti dei Licei. Progetto pronto anche per la copertura del campetto esterno da calcio e tennis n erba sintetica che condividiamo con gli studenti dell'Istituto Antinori, opera per la quale, comportando una modifica del prospetto esterno, è stato necessario attendere il parere favorevole del comune. Con la copertura del campetto, avremo una ulteriore palestra esattamente sopra a quella precedente. Le due scuole dell’ Antinori e dei Licei,- continua Rosati- oltre ad una sala ginnica, avranno a disposizione due ampie palestre. Altro lavoro che partirà a ridosso, secondo le informazioni che giungono dall’ufficio tecnico della provincia, quello relativo al completamento dell'auditorium che sarà utile anche all'intera cittadinanza. Una struttura molto bella, con capienza di circa 400 persone e che spero possa essere utilizzata anche per altre attività, oltre a quelle scolastiche prioritarie. C’è poi la sistemazione dell’area principale a monte, con l'ingresso definitivo della scuola e la realizzazione di parcheggi, lavori che, come molti sanno, si dovrebbero integrare con quelli che la Protezione Civile sta attuando per la realizzazione della strada che collegherà Madonna delle Carceri con l’area delle  SAE e,anche lì speriamo nella prossima consegna. Tutta questa zona si arricchisce: qui verrà costruito anche il nuovo plesso Betti; siamo vicinissimi all'Università di Camerino che raggiungiamo spesso a piedi per recarci nei loro laboratori: si ricrea dunque un Polo scolastico che va dall'infanzia fino alle superiori, mentre la città si ripopola poco lontano e, sempre con l'idea e la prospettiva di fare il prima possibile per riappropriarci del nostro amato centro storico. C’è comunque da dire che, rispetto ad altre realtà, noi abbiamo almeno una ‘cittadina di studi’ che diventa attrattiva. Una dimostrazione lo è il fatto che nel marzo scorso abbiamo avuto anche un ottimo riscontro da parte delle iscrizioni; a metà maggio il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale ha assegnato le classi per l'anno scolastico 2018/19 e, come da tre anni a questa parte, confermiamo 8 classi prime e il gap tra diplomati e matricole quest'anno è di più 50, per cui arriveremo a contare circa 750 studenti. Siamo orgogliosi di questo risultato- conclude Rosati-; 6 anni fa eravamo poco sopra i 500 per cui l’aumento è considerevole. Come le famiglie e gli studenti sanno, noi badiamo soprattutto alla qualità, tuttavia i numeri sono importanti perché, ne consegue anche un aumento del personale e, negli ultimi 4 anni, da noi sono passati di ruolo molti giovani insegnanti che hanno creato un ricambio e un’integrazione molto buona con i docenti più esperti. Ne risulta pertanto arricchita la struttura scolastica, di studenti, di personale, di docenti e, adesso, anche di opere, grazie alla provincia che si sta impegnando molto su questo”.

C.C.

Sotto il campetto di calcio dove sorgerà la nuova palestra

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 Nella foro sotto l'auditorium dacompletare 

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 La strada d'accesso da sistemareIMG 20180523 121745815

Lavori in corso nell'area laboratori IMG 20180523 121243341

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“Un segnale di grande vicinanza e di grande affetto”. Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha definito l’evento “ Milano per Camerino”, tenutosi nella chiesa di San Fedele a due passi dal Duomo di Milano.Un organico formato da 100 elementi, tra coristi delle civiche milanesi e della Cappella Musicale del Duomo coro universitario di Camerino, insieme a 40 orchestrali, ha potuto vivere un’esperienza di altissimo profilo. Sul podio Mario Valsecchi che ha guidato cori ed orchestra nell’esecuzione del Requiem di John Rutten scritto nel 1985 per la morte del padre. Segni profondi lasciati anche nella musica, quelli del sisma nella città ducale, con il danneggiamento di chiese, piazze e teatro e lo smarrimento di non avere più luoghi dove poter cantare.  

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Ad esprimerlo, in una lettera inviata alla rivista musicale Amadeus, una corista camerte. E’ stata proprio la Civica scuola di musica Claudio Abbado a raccogliere l’appello e a rendere possibile un concerto, rimasto in sospeso. 

  Il tutto si è concretizzato nella chiesa di san Fedele alle ore 17 di domenica 20 maggio. “ Un abbraccio d'amore che la città di Milano ci ha voluto dare – ha commentato il sindaco presente al bellissimo concerto, vicino all'assessore al turismo del capoluogo lombardo –. Debbo ringraziare per questa opportunità offerta alla nostra città, l’iniziativa della dottoressa Roberta Grifantini. Pubblicata su “Amadeus”, la sua lettera ha rappresentato il punto di partenza di tutto l’iter di conoscenza con uno dei centri più significativi di cultura musicale di Milano che, generosamente, ha raccolto la richiesta d’aiuto. Ringrazio di cuore il direttore Melis, resosi promotore di un evento a dir poco commovente; ottima l’ esecuzione che le nostre orecchie hanno potuto ascoltare, supportata dal plauso degli illustri esperti presenti. Per la nostra comunità-ha proseguito Pasqui- è stato un momento assolutamente significativo e, come ci siamo detti con l'assessore al turismo del Comune di Milano, con il direttore Melis, nonché con il direttore generale e il presidente delle civiche, rappresenta solo il punto d'inizio di un proficuo percorso che continueremo a fare insieme. All'interno del bellissimo evento abbiamo anche avuto l’occasione di riabbracciare la squadra dei vigili del fuoco di Milano, giunta a Camerino già nelle primissime ore del post sisma e dalla quale, abbiamo avuto testimonianza di forte vicinanza e spirito di servizio. E’ stato un piacere poter riabbracciare queste persone con le quali si è instaurato un bellissimo rapporto di amicizia; abbiamo voluto evidenziarlo offrendo loro un piccolo riconoscimento, una medaglia che rappresenta la nostra città. Grande soddisfazione per un pomeriggio da ricordare e grande l’orgoglio per la realtà stessa del nostro coro Cappella musicale del Duomo, veramente straordinario, sia nel concerto del Requiem che in tutta la perfetta amalgama con le civiche Scuole di musica milanesi. Vorrei soprattutto evidenziare la grande capacità e professionalità del coro nel sapersi porre all'attenzione musicale di una platea estremamente qualificata come quella milanese. Il mio grazie va in particolare all'ex presidente Donatella Fedeli e ai maestri preparatori Silvio Catalini e Luciano Feliciani che, in tutti questi anni di guida, hanno saputo tenere altissimo il valore di un fiore all'occhiello musicale della nostra città, la cui preparazione è indiscussa e molto qualificata ”.

Carla Campetella

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Donato da Intesa Sanpaolo il Trofeo della 37esima edizione della Corsa alla Spada di Camerino. Svelato nel corso della conferenza stampa di presentazione degli atleti e delle atlete che correranno domenica sul percorso dello scorso anno. I trenta corridori si contenderanno la spada del peso di otto chili, forgiata a mano dal fabbro artigiano camerte Stefano Bellesi,. Alla confernza stampa ha partecipatom anche il direttore Area Retail di Banca Intesa Pier Bruno Emiliani, dettosi onorato e orgoglioso di aver donato il trofeo per una manifestazione così sentita. " E' un segnale forte che vgliamo dare a questi territori sofferenti. Lo facciamo come Banca e come persone".  Quale  auspicio di resurrezione dalle macerie del sisma, l'artigiano ha voluto imprimere sul trofeo la  fenice che rinasce dal fuoco. " Una manifestazione- ha detto la presidente dell'associazione Sandra Gentili- che è momento di intensità per tutti, per ricordarci la nostra storia e lo stare insieme, un modo per mantenere alti i valori dello sport e della socializzazione. Mi auguro che domenica 20 maggio, sia una giornata di 'sole' in tutti i sensi". 

Nel ringraziare tutti coloro che a vario titolo si sono dati da fare per realizzare la nuova edizione della rievocazione storica camerte, il vice sindaco Roberto Lucarelli ha voluto sottolineare l'intensità dei pochi minuti della corsa che richiedono la preparazione  atletica di un anno" So cosa vuol dire- ha affermato- conosco l'ansia degli ultimi minuti decisivi del percorso".

Due i trofei in gioco nella domenica clou della rievocazione; oltre alla spada il drappo del palio, a seguito del sisma rimasto per diversi mesi all'interno della cattedrale dove era custodito. Erano stati i vigili del fuoco a recuperarlo e ha ancora impressa la mano impolverata di chi è riuscito a portarlo fuori dalla chiesa inagibile; un'impronta volutamente lasciata, come segno di quello che è accaduto.

Al tavolo delle presentazioni si sono poi susseguiti i rappresentanti dei tre terzieri di Sossanta,  reduce dalla vittoria di entrambi i trofei, di Mezzo e di Muralto.

Samuele Grasselli per Sossanta ha parlato di squadra giovane e determinata e che, anche grazie alle nuove leve, sarà in grado di andare avanti con energia negli anni. Sono riusciti a rimanere forti e uniti gli atleti di Mezzo,terziere che occupa per la maggior parte la zona rossa della città  e che, -ha detto Giacomo Nalli- nonostante le difficoltà di essere sfollati, si giocheranno il palio fino alla fine". 

" Noi siamo mine vaganti- ha affermato il rappresentante di Muralto Federico Lucarini- fino all'ultimo non sappiamo quello che accadrà, ma ce la metteremo tutta: la nostra quest'anno è una squadra rivoluzionata rispetto alle ultime corse. Abbiamo diversi ragazzi in più, venuti a darci una mano, e tra questi c'è anche un giovane di Pieve Torina che ci ha cercati per unirsi a noi, come segno di solidarietà verso il suo paese distrutto".

Nel ricordare come la rievocazione di Camerino si differenzi da ogni altra manifestazione del Paese, essendo una corsa a piedi a caratterizzarla, Sandra Gentili ha introdotto quella che, da qualche anno a questa parte, è una bella novità al femminile; partita quasi per gioco, infatti la 'staffetta rosa' è diventata parimenti una vera competizione per l'impegno di 30 atlete, che domenica prossima correranno prima dei colleghi maschi . A parlare per loro è stata Agnese Marucci del terziere di Muralto" Mi auguro che la gara sia divertente, che tutti si possa essere partecipi e coinvolti  e che, lo spirito che ci unisce , non muoia mai". 

Presente in sala il rettore di Unicam Claudio Pettinari il quale, nelle passate edizioni, ha vestito i panni di Signore della città e di atleta. E' proprio da atleta della corsa che il rettore ha voluto evidenziare che correre per la rievocazione e desiderare di farlo dà qualcosa in più: " Per un anno di allenamento- ha detto- qualcuno lo ha fatto per 37 edizioni; si corre con uno spirito combattivo e fiero e, con lealtà. Durante l'anno tutti gli atleti si incontrano, vivono insieme in relazione, si trasmettono un qualcosa di forte e arrivati al fatidico giorno, non si guardano negli occhi. Ognuno corre per i colori del proprio terziero e darà tutto se stesso. E' una dura prova e l'invito alla cittadinanza è ad incitare i corridori, a sorreggerli fino alla fine, perchè è una vittoria per gli atleti e una vittoria per la città". 

Dall'artigiano che l'ha realizzata, la spiegazione del segno che ha voluto imprimere sulla spada dell'edizione numero 37. " Uno scudo con la fenice, uccello che rinasce, come simbolo da offrire a Camerino, affinchè anche la città possa rinascere dal dramma che l'ha colpita. Per me è un onore partecipare a questo evento con un oggetto realizzato con le mie mani . Spero che la vinca il migliore".  E domenica 20 maggio, sarà lo stesso Stefano Bellesi  a sfilare in corteo imbracciando  il trofeo, fino al piazzale della Libertà.  

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 Stefano Bellesi e la sua opera

Etica e volontariato” il tema della interessante relazione tenuta dall’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro nella sala riunioni del Relais Villa Fornari, in occasione dell’incontro organizzato dal Lions Club Camerino Alto Maceratese . Presenti noive associazioni di volontariato giunte da 6 diverse città del territorio provinciale, il presidente prof. Dino Jajani ha introdotto l'autorevole relatore della serata, volta ad approfondire e riflettere sull’importanza dello svolgimento dell’attività di servizio a favore degli altri , in virtù dei valori etici e per un’evoluzione positiva della comunità. “ Il principio e il senso della comunità- ha osservato il presidente Jajani,- salvano le persone,nella loro dignità e dalla omologazione delle personalità dovuta alla globalizzazione. L’appartenenza e lo spirito autenticamente solidale delle persone protagoniste di ogni forma di associazionismo e volontariato, è infatti occasione positiva per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della collettività, con un ruolo di promozione del progresso civile e sociale. Etica come riflessione dell’azione volontaria soggetta alla legge assoluta del dovere e, spirito volontaristico che come, sottolineato dall’arcivescovo, non può prescindere da quella 'compassione cristiana' insita nel mettersi nella situazione della persona che ha bisogno, calandosi nella sua dimensione, per trasformarla completamente. Partendo dalla parabola del buon samaritano, le parole dell’arcivescovo Francesco hanno aiutato a comprendere, come il volontariato non solo sia una grande risorsa, ma abbia anche un’origine che è data dall’esperienza della vita della Chiesa e della vita del popolo cristiano, ma anche dalla sensibilità delle comunità le quali, volendo rispondere alle esigenze delle persone che si trovano nelle varie difficoltà, che possono riguardare la salute, la cultura , l’istruzione, l’accoglienza agli stranieri , naturalmente “ hanno potuto maturare competenze, assistenza, aiuto e concretezza, che hanno permesso  di far nascere quel volontariato che è di varia ispirazione- ha sottolineato Brugnaro- ma che trova soprattutto nell'esperienza cattolica la matrice più autentica e fondata . Ma l’alto profilo alle azioni lo dà la fraternità; non basta  solo la solidarietà che è raccomandata dalla legge, dal buon senso e dalla ragione, bisogna fare un atto in più : cercare cioè di risarcire e di dare, non secondo la misura che ho stabilito io, bensì secondo la misura del bisogno dell'altro e allora, solo la fraternità supplisce a questo; solo con la fraternità io do all'altro secondo il bisogno che lui ha e non secondo quello che io decido. Altrimenti, può essere un atto di generosità lodevole ma, se rimane all'altro qualcosa di insoddisfatto e di incompiuto, vuol dire che ancora non sono maturato fino alla fraternità” 

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Oltre al rispetto del rigore etico e morale, nella relazione è stato approfondito il ruolo sociale e politico del volontariato.

“ Il volontariato significa che la persona ha bisogno di mettersi insieme  quindi di far nascere comunità e le comunità operano dentro delle strutture che sono tipiche proprio dello Stato; creano spazi all'interno del quale lo Stato magari non dà sicurezza e allora, c'è un momento democrazia perché diverse libertà si mettano insieme anche con aspetti critici nei confronti dello Stato e, qualora non si raggiungano adeguatamente le mete che lo Stato si propone, magari  formare una nuova mentalità politica dei responsabili che hanno il compito di trasformare le leggi e dare strumenti ai cittadini, in modo da evitare i danni e i mali che non permettono ai cittadini una vita decorosa”.

“ Abbiamo trovato molto interessanti gli approfondimenti suggeriti dalle parole del nostro arcivescovo - ha detto Jajani- E’ necessario un punto di vista unitario per affrontare tutti i problemi relativi al volontariato, in primo luogo per valutare le necessità della competenza, della gratuità e poi, per operare in modo tale da essere veramente di aiuto agli altri, per ricostruire un senso di comunità, attraverso la solidarietà e nel rispetto delle leggi”. Un appuntamento molto gradito e apprezzato da tutti i presenti, convinti che una riflessione sul proprio operato, sia utile per ogni azione futura , ai fini di un servizio più efficiente e più efficace, a servizio degli altri .

 

Ad un anno e sette mesi dal sisma, a Camerino tornerà ad essere percorribile via Parisani. Ultimate le messe in sicurezza nelle parti danneggiate della basilica di San Venanzio che avrebbero potuto costituire pericolo per l’incolumità pubblica, con l’avvicinarsi della vigilia della festa del patrono e gli eventi dell' Offerta dei ceri e accensione del tradizionale falò, la via tornerà ad essere fruibile. La conferma viene dall’ingegnere Marco Orioli, dell’ufficio tecnico comunale: “ Stiamo predisponendo la riapertura; in un paio di giorni confidiamo infatti di riuscire ad ultimare le pulizie generali e a completare le verifiche finali per consentire il ripristino della viabilità sulla via che gira intorno al complesso di San Venanzio. Salvo condizioni meteo avverse – aggiunge l’ingegnere Orioli- tempo 2-3 giorni dovremmo riuscire a riaprire anche viale Giacomo Leopardi; come noto la chiusura era stata determinata da un problema riscontrato in un edificio a torre incombente sul tratto di strada di largo Et Poi Si more. Si sta lavorando per il ripristino della normale viabilità anche in via Farnese, interdetta a causa di un peggioramento delle condizioni dell’Arco Vannucci, per il quale si è provveduto subito ad avviare con urgenza le procedure di messa in sicurezza e, anche in questo caso, tempo due –tre giorni la via verrà riaperta”. Tempi più lunghi di attesa invece per poter rientrare in piazza Cavour: La problematica in questo caso è riferita ai campanili della cattedrale che hanno subito un peggioramento del danno in seguito alla scossa di aprile. “ Ho visto un progetto di massima redatto dal tecnico che lo sta affinando - afferma Orioli- tuttavia, considerata anche la mole dei campanili, da una prima analisi si è capito che l’ intervento da farsi è abbastanza rilevante. Mi riservo i prossimi giorni di verificarlo, credo comunque che i lavori da eseguire saranno di un certo livello”.

Siamo costretti a chiudere anche Via Farnese” – Lo ha annunciato il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, a seguito del sopralluogo effettuato questa mattina dall’ingegner Marco Orioli, dell’Ufficio Tecnico comunale. “Questa mattina (7 maggio) – ha proseguito Pasqui – abbiamo ricevuto a mezzo PEC la segnalazione di un peggioramento danni dell’edificio denominato Arco Vannucci, da parte dell’ingegner Sauro Liberati a seguito delle scosse degli ultimi giorni di aprile. Immediatamente abbiamo disposto il sopralluogo da parte del nostro ufficio tecnico, che ha confermato quanto già riscontrato dall’ingegner Liberati. Ci troviamo, quindi, costretti a chiudere via Farnese e, vista l’importanza dell’arteria, abbiamo provveduto in somma urgenza ad avviare le procedure di messa in sicurezza, così da poter ripristinare la normale circolazione nel minor tempo possibile”.

Nuovo inizio per TravelBuy Viaggi e Turismo filiale di Camerino. Inaugurati nel pomeriggio di sabato 5 maggio, in via Ridolfini n.19, i nuovi spazi dell’agenzia di viaggi di cui è titolare Anthony Sciortino. Un nuovo capitolo da festeggiare insieme agli amici e ai tanti clienti, arrivati per brindare alla determinazione e alla caparbietà di chi non ha voluto lasciare la città ducale e magari delocalizzare altrove la propria attività. Sorrisi, abbracci e strette di mano calorose in segno di sincero affetto nei confronti del giovane e brillante titolare, la cui originaria sede di lavoro è inagibile e in piena zona rossa . “ La voglia di ripartire è tanta- dice entusiasta Anthony- Speriamo di toglierci tante soddisfazioni un po' come avevamo fatto già nella precedente location di via Largo Feliciangeli, luogo a cui ero tanto affezionato. Tenendo i bei ricordi- continua- oggi ci buttiamo alle spalle un lungo periodo difficile e sono contento di ripartire proprio da qui, all’inizio del centro storico. Il messaggio che voglio lanciare è che c’è il passato ma da qui riparte il futuro”. Nell’accogliente locale, sono stati traslocati gli arredi della precedente sede di TravelBuy .

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Durante quest'anno- spiega Anthony- abbiamo lo stesso portato avanti la nostra attività da casa; ci siamo adeguati un po' a tutto quelle che sono state le esigenze del post sisma e si è lavorato anche dentro le case dei nostri clienti. Ci hanno ospitato loro davanti ad una tazzina di caffè e, nel bene e nel male, non ci siamo mai persi d'animo senza fermarci e questo, è positivo; lo scorso anno abbiamo fatto partire tanti clienti di Camerino e non e, ora ci auguriamo che ci vengano a trovare nella nuova filiale e di costruire insieme qualcosa di bello. Ci riproviamo, contenti di essere rimasti come sede di lavoro a Camerino. Insieme al titolare torna al lavoro anche Vania Valeri, da cinque anni collaboratrice dell’ agenzia e per circa due anni rimasta inattiva. “ Ridarle un’occupazione in un momento così duro- spiega Antony – è per me motivo di grande soddisfazione. Siamo pronti e più forti di prima; speriamo di toglierci tante soddisfazioni personali e professionali . Abbiamo già numerose offerte da proporre e, nei prossimi giorni le pubblicizzeremo tramite la nostra pagina Facebook. Ci stiamo organizzando per rendere la nostra attività, non la solita agenzia ma vogliamo fare più che altro dei consulenti di viaggi quindi l'agenzia sarà aperta con degli orari ridotti; lavoreremo principalmente su appuntamento e l'obiettivo che mi pongo è quella proprio di fare una consulenza viaggi a 360 gradi per i clienti che si affideranno a me e allo staff”. Felice nuovo inizio e buon viaggio a tutti con TravelBuy !!!

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Sala gremita per l’incontro di presentazione di “ Concentrico”, comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino. Un comitato aperto che, anche nel corso della stessa serata di presentazione, ha potuto incrementare le già numerose adesioni . In apertura il presidente del comitato Francesco Nobili ha introdotto gli scopi del comitato: aggregare persone e idee, informare in merito alla situazione del centro, anche con incontri divulgativi, proporre idee su cui confrontarsi, monitorare l’andamento della ricostruzione.
È stata ringraziata l’amministrazione per la disponibilità ad intavolare un dialogo costruttivo, ed è stato posto l’accento sulla necessità di ricreare il tessuto sociale ed economico che gravitava intorno al centro.
Prima richiesta avanzata da 'Concentrico' all’amministrazione, quella di  informare la cittadinanza sullo stato e sul programma delle messe in sicurezza del centro storico, pur nella consapevolezza di una situazione in continua evoluzione.
Sono stati introdotti alcuni dei temi dei prossimi incontri divulgativi, su microzonazioni e sismicità storica, mentre  è stato dato appuntamento per la prossima assemblea del comitato al 9 maggio ore 21,30 presso il centro sociale di San Paolo

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Le parole della Ricostruzione, illustrate dall’ingegnere Roberto di Girolamo sono state la prima voce del tavolo degli interventi, al quale sedevano il presidente di ‘Concentrico’ Francesco Nobili, il sindaco Gianluca Pasqui e gli architetti Angelo Tonnarelli e Giovanni Marucci.

Una città quella di Camerino, i cui dati riferiti a CAS e SAE richieste, forniscono la misura della distruzione e disgregazione sociale prodotta dal sisma . Supera il 60 per cento la percentuale delle famiglie che usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione , ed è del 10,1 per cento il dato riferito alle famiglie residenti che hanno richiesto Soluzioni Abitative d’Emergenza. I dati sono stati elaborati dallo stesso ingegnere Di Girolamo che di seguito ha snocciolato tutti gli altri termini riferiti alla devastazione: agibilità, inagibilità, livelli di danno, riparazioni, adeguamento e miglioramento sismico, microzonazione sismica, perimetrazioni, ai quali i tecnici sono chiamati a trovare risposte efficaci ,muovendosi in un marasma di norme e “ in un tempo che passa e che rischia di essere distruttivo per la società” come detto dall’architetto Marucci, che auspica una progettazione urbanistica che guardi lontano, per” una città che si identifica nel suo centro , le cui mura storiche racchiudono circa 32 ettari, quasi interamente in zona rossa”. L’architetto è fermo sostenitore di una ricostruzione in cui abbiano la precedenza edifici simbolo della città, attrattori di economia e turismo, quali il teatro Marchetti , i musei, la Casa della musica. Ad evidenziare tale priorità è la stessa petizione che si intende inviare al Presidente della Repubblica, forte di 5000 firme già raccolte.                                                                                                         A sollecitare interventi programmati per far tornare a vivere il centro storico, anche l’architetto  Tonnarelli, il quale, nel ricordare l’ infanzia trascorsa nelle vie e piazze della città ducale, ne ha esaltato le caratteristiche di ” luogo della nostra memoria e della nostra cultura. “ Sin da piccoli abbiamo imparato a relazionarci con la gente che conoscevamo tutta e a rispettarla. Se oggi siamo così- ha sottolineato- è perché abbiamo vissuto in un certo modo con una importantissima vita di relazione che è andata cambiando a motivo di un diverso abitare, disperso in tanti nuclei lontani. Ciò ha portato ad una prima disgregazione e, con l’evento del 2016, la chiusura del centro ci ha privati di tutta la nostra storia. Da qui l’urgenza di discutere di diversi problemi per i quali sono necessari interventi programmati e azioni per riportare la vita nel centro della città, custode della nostra memoria”. Secondo Tonnarelli occorre un piano strategico dettagliato che dica ‘quando’ il centro potrà essere riaperto, fornendo delle ‘date’ che possano permettere alle persone di programmare la loro vita. “Numerose sono le decisioni programmatiche che riguardano la popolazione e sulle quali non si può più aspettare: riportare  gli esercizi commerciali  dentro la città, pensare al turismo, alla viabilità, agli insediamenti produttivi” Pasqui comitatoParole di compiacimento dal sindaco Gianluca Pasqui, per l’istituzione di un comitato di cittadini :" E’ il modo migliore per vivere insieme e portare la voce tra i cittadini. Vedere le questioni dal di fuori, non dà la misura di quello che ci troviamo ad amministrare; viviamo giorno dopo giorno nella più grande delle incertezze; la programmazione andrebbe fatta al secondo ma è impossibile, perché si lavora per livelli, da quello locale, a quello regionale al nazionale. Per fare delle programmazioni, sono necessarie delle certezze ma , giorno dopo giorno, c’è una novità che ci mette a terra. Si è parlato di tempo e priorità – ha continuato il sindaco- ma tempo e priorità non possono essere dati quando un cratere racchiude 138 comuni . Tempo e priorità ( e qui la battaglia la dobbiamo fare tutti insieme), li cadenzano i livelli di danno; non siamo purtroppo tutti uguali . Noi non abbiamo una piazza su cui 5000 persone si ritrovano a cantare davanti ad un palazzo comunale vivo. Nel dire questo, torno a ripetere che non si vuole togliere qualcosa a qualcuno, bensì rimanere tutti insieme uniti con degli interventi che tuttavia danno delle priorità. Se non si arriva a fare prima di tutto questo passo, parleremo solo di ipotesi stupende, mai attuabili . E intanto l’emergenza continua; stiamo controllando ancora edifici, si apre una strada e se ne chiudono due. Per quel che concerne la ricostruzione, la domanda è ancora: come ricostruiamo con questa normativa? Un edificio in centro potrebbe diventare sicuro come quello che sta fuori le mura ma solo se c’è il valore economico che la norma ci attribuisce per poterlo fare . Ma il punto è se questa è una normativa che ci permette di ricostruire in sicurezza ,oppure no, e magari siamo di nuovo di fronte a quello che abbiamo già vissuto nel 1997. E a questo non ho mai ricevuto risposta. Sulla programmazione i problemi sono davvero grandi e insieme dobbiamo fare un percorso. E’ per questo che sono contento che c’è un comitato perché il percorso futuro e le scelte coraggiose vanno affrontate insieme, con tutta la comunità ”.

Da ultimo l’intervento del prof. Pierluigi Pieruccini che, reduce dall’incontro di presentazione dei risultati della microzonazione di III livello tenutasi a Roma, ha riferito che il complesso delle perimetrazioni, ha riguardato l’86 per cento del totale della popolazione coinvolta, su 500 mila persone. A Camerino la microzonazione di III livello è stata effettuata sulla perimetrazione di tutto il centro storico, comprese le zone di Montagnano e Vallicelle, escluse le frazioni. “ Ove l’amministrazione volesse estendere anche alle frazioni tale strumento- ha affermato- consiglierei di cercare dei fondi privati. Del resto si parla di cifre ‘irrisorie’, nell’ordine di qualche migliaio di euro ”. Il docente ha anche assicurato che, con il Centro di Microzonazione Sismica, si provvederà ad organizzare degli incontri sia con la popolazione, sia con i tecnici, per far capire qual è l’operazione che è stata fatta , a cosa serve e, quali sono i risultati.

 

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