A Pievebovigliana, il prossimo fine settimana sarà all’insegna dell'evento conclusivo di uno Spazio Costruito Insieme Aperto a Molteplici Esperienze: in una parola “S.C.I.A.M.E in festa”. Tre giornate, quelle di venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 ottobre, da vivere insieme alle Azioni partecipative della rete S.L.U.R.P,  per celebrare la conclusione del progetto “Sciame” che ha prodotto una trasformazione partecipata del cortile della nuova scuola prefabbricata di Pievebovigliana. “ Intendiamo celebrare quello che abbiamo costruito insieme – spiega Anna Lisa Pecoriello dell’associazione fiorentina “La città bambina”- Abbiamo pensato ad una festa che potesse riunire tutti gli abitanti, gli insegnanti e i bambini di Pievebovigliana. Coinvolta con la nostra associazione e con “Les Friches” che ha partecipato con noi alla costruzione del cantiere di Sciame, sarà la rete “Slurp” di cui facciamo parte e il cui acronimo sta per Spazi Ludici Urbani a Responsabilità Partecipata che sviluppa l’idea che l’elemento ludico non debba essere il semplice gioco standard che si acquista e si installa ma, qualcosa che nasca dalla creatività dei bambini stessi, per una modalità di gioco più stimolante e fantasiosa. La festa nasce dunque come conclusione del cantiere e – continua Anna Lisa Pecoriello- vorremmo farne anche un momento di riappropriazione di alcuni luoghi che attualmente vivono un po’ di abbandono, come ad esempio la vecchia piazza del paese, ormai svuotata della sua funzione, essendo tutte le case intorno lesionate e priva di riferimenti come il piccolo bar prefabbricato che ha funzionato solo nel periodo dell'emergenza. Ci piacerebbe  che la piazza Vittorio Veneto, anche solo per una sera, ritrovasse la sua funzione di luogo d’incontro tra le persone. E la festa coinvolgerà anche gli spazi intorno alle ‘casette’, all’interno delle quali si svolgeranno dei piccoli laboratori di progettazione partecipata con il coinvolgimento degli abitanti da poco rientrati in paese, per provare ad immaginare un modo per dare qualità a quegli spazi pubblici dell’area, per ora freddi e privi di elementi di riappropriazione. Insieme agli abitanti delle ‘casette’ verrà costruita anche la festa “ Sciame Super Dance”. Una festa- conclude la responsabile dell’associazione-, ispirata alla danza che usano le api per comunicare tra di loro e che è stata un po’ la metafora che ci ha portato a chiamare “Sciame “ tutto il progetto. Pievebovigliana è la città del miele, la parola richiamava allo stesso sciame sismico ma sciame, significa anche comunità e dunque possibilità di ricostruire”.

Il programma della tre giorni di “Sciame in festa”, inizia venerdì 5 ottobre con una mattinata di ‘Viandanza’, proposta di gioco per sentire e immaginare lo spazio a partire dal corpo: A seguire, gli spazi della Scuola Ugo Bassi, saranno animati dal laboratorio che vedrà coinvolti gruppi di bambini e ragazzi della scuola. Pomeriggio dedicato ala comunità che potrà vivere innanzitutto l’esperienza di “Intrecci”, sessione di lavoro partecipata, per sentire, ascoltare, condividere e immaginare lo spazio, a partire dal corpo e, successivamente, il laboratorio con gruppi di abitanti, negli spazi tra le case prefabbricate del nuovo quartiere SAE. Si continua con l’artista Valeria Muledda di Studiovuoto che guiderà alla creazione di “Sciame Super Dance”, festa condivisa ispirata alla danza delle api. Sabato 6 ottobre, mattinata caratterizzata dalle azioni partecipative con gli abitanti e realizzazione di spazi temporanei tra le casette. Pomeriggio dedicato alla preparazione e allestimento della festa serale “Sciame Super Dance” che, rivolta a tutti gli abitanti, prenderà il via in serata da piazza Vittorio Veneto, con cena condivisa “porti e offri”. Gran finale domenica 7 ottobre con “Slurp meeting”, incontro mattutino di scambio sulle pratiche della rete Slurp, aperto a insegnanti e abitanti, presso la scuola Betti di Pievebovigliana.

Carla Campetella

 

 

Come da tradizione , domenica 22  una gran massa di gente si è ritrovata nella chiesetta di Santa Maria Maddalena, sopra Caldarola ma in territorio di Pievebovigliana (oggi Valfornace) per la tradizionale festa della montagna.

Per anni  i Comuni di Cessapalombo ,Caldarola ,Fiastra , Fiordimonte e Pievebovigliana , si sono incontrati in questa chiesetta per ricordare come i nostri avi venivano con i buoi in questo poggio e per giorni rimanevano a dormire accanto agli animali mangiando qualche pagnotta con un buon bicchiere di vino, magari cotto, per avere piu’ robustezza nel lavoro.

Da un paio d’anni, complice qualche multa di troppo da parte della Forestale a gruppi di giovani locali, rei di aver piazzato la tenda sui prati protetti  ma anche dall’avvento del terremoto , la festa stava iniziando a perdere  il suo afflato per scomparire.

I Comuni purtroppo impegnati in mille problemi dal sisma non riuscivano a concentrare  gli sforzi per coordinare le risorse affinchè le varie proloco avessero potuto garantire una buona riuscita con l’offerta di una pagnotta per tutti o un caldo piatto di tagliatelle e fresco vino.

Finalmente quest’anno c’è stata una buona ripartenza. Infatti , i Comuni hanno delegato l'unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio, concedendo un piccolo contributo pro-quota e tutto è ripartito. Tanta gente si è ritrovata accanto a Don Eraldo Pittori e Don Sandro Corradini per la processione e la benedizione dei pani e delle messi per poi assistere alla santa messa e rifocillarsi con pane,vino, lonza e ciauscolo dell’azienda Maggi Yuri di Borgiano (Serrapetrona) che a sorpresa ha sporzionato  varie teglie di fumanti vinvisgrassi  caserecci. Fuori orario è arrivato anche un furgoncino del pesce fritto che nonostante l’ora ha pressoché esaurito anch’esso le sue scorte.

Ora si prosegue e l’anno prossimo sarà occasione per guarnire la festa con altri servizi per far divertire i bambini e mettere a proprio agio le persone anziane.

Un Passo alla volta con la resilienza che serve!

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Pomeriggio d'arte, cultura e storia sabato prossimo 13 agosto a Pievebovigliana. Organizzato dall'amministrazione comunale, a partire dalle ore 17,30, nella sala consiliare del comune, avrà luogo un incontro di forte rilievo per tutto il territorio. In occasione del dono da parte di S.E. l'Ambasciatore Chiodi Cianfarani, di una preziosa madonna in terracotta del XVI sec. al museo locale,, l'amministrazione comunale ha incaricato il restauro dell'opera ad Andrea Simoncini di Comunanza. Sabato dunque, alla presenza dell'ambasciatore Chiodi Cianfarani,  avrà luogo l'inaugurazione della statua. All'incontro sarà presente  l'assessore regionale Moreno Pieroni. Dopo i saluti del sindaco Sandro Luciani, si susseguiranno gli interventi di Pierluigi Moriconi, responsabile dell'Archivio di Stato di Camerino e del prof. Gianfranco Paci, il quale si soffermerà sul rilievo storico della figura di Valerio Cianfarani, zio di S.E. l'ambasciatore e fra i maggiori archeologi del '900.  A lui è dedicata la sezione archeologica del museo Mons. Raffaele Campelli di Pievebovigliana. Ad illustrare il valore artistico della statua in terracotta, sarà il prof. Stefano Papetti. Il valore della cultura, come promozione anche economica del territorio, verrà approfondito dal prof. Dino Jajani.
Alle ore 21,30, il concerto dell'Accademia dei Musici di Fabriano, concluderà l'intensa serata.

 

I Carabinieri hanno utilizzato anche un “drone” per verificare i sospetti sul giovane.

Mirati servizi sul territorio hanno permesso ai Carabinieri della Compagnia di Camerino di rinvenire una piantagione di marijuana sul terrazzo dell’abitazione di un 30enne a Pievebovigliana . Monitorando i luoghi adiacenti alla dimora del giovane del luogo, appunto sospettato di coltivare marijuana, al termine degli accertamenti, i militari hanno deciso di intervenire perquisendo l’abitazione. Per avere conferma dell’effettiva presenza delle piante, i Carabinieri avevano utilizzato un drone; le riprese della fotocamera del piccolo elicottero radiocomandato hanno confermato il tutto. Entrati nell’abitazione i militari hanno effettivamente rinvenuto sul terrazzo tre piante di marijuana alte circa un metro in piena fioritura. L’uomo aveva anche elaborato un rudimentale sistema di irrigazione che, attraverso un tubicino proveniente dal bagno della casa, alimentava le piante con acqua e fertilizzante, in maniera da garantire una crescita rapida e costante. Le piante sono state sequestrate e per il giovane è scattata la denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

I comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte hanno deciso per la fusione. I due centri dell’entroterra, che distano pochissimi chilometri l’uno dall’altro, si mettono insieme con l’obiettivo di un notevole risparmio economico su più fronti. I due centri raggiungeranno ora un migliaio di abitanti (877 ne conta Pievebovigliana e 214 Fiordimonte). Pur mantenendo le singole identità locali i due centri potranno ora rendere più efficiente la macchina amministrativa, condividere buone prassi ed alimentare sinergie progettuali, godendo di incentivi dalla regione Marche.

Questo quanto approvato separatamente dai due consigli comunali, primo atto del complesso iter legislativo, seguito da vicino dal segretario comunale Benedetto Perroni, per poter giungere alla fusione; atto da inviare alla giunta regionale che, entro 60 giorni, dovrà presentare una proposta di legge istitutiva del nuovo comune all’ufficio di presidenza dell’assemblea legislativa che nei successivi 15 giorni la rimanda per l’approvazione ai consigli comunali interessati e alla provincia. Ricevuto il parere delle due assise comunali e dalla provincia l’assemblea avrà a disposizione 120 giorni per indire il referendum attraverso il quale i cittadini potranno esprimersi in merito alla costituzione del nuovo ente. Passaggio successivo la decadenza dei due consigli comunali e il commissariamento fino allo svolgimento delle elezioni.

Potrà allora nascere fra meno di un anno il nuovo comune di Valfornace, nome “suggerito” grazie agli studi di Elisabetta Maroni e ricavato dalla storia di Fiordimonte, anticamente nota come Fornace, dal fiume che attraversa il paese. Da qui il nome scelto dopo la fusione, con il nuovo ente che avrà sede a Pievebovigliana.

 

pievebovigliana e fiordimonte

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