Un cuore per Camerino. Perfettamente riuscito " In 200 uniti per non mollare"

Giovedì, 02 Novembre 2017 09:44 | Letto 16459 volte   Clicca per ascolare il testo Un cuore per Camerino. Perfettamente riuscito " In 200 uniti per non mollare" Il cuore della città continua a battere. E’ perfettamente riuscito “In 200 uniti per non mollare”. Un bellissimo sole e una gioiosa moltitudine di camerinesi hanno favorito il formarsi del grande cuore in piazza Cavour. Non solo i diretti protagonisti, ma molte altre persone si sono ritrovate all’appuntamento delle ore 11.00. La giornata di festa della ricorrenza di “Ognissanti” ha richiamato a Camerino presenze anche da fuori; si è approfittato per rivedere la piazza da poco riaperta e condividere la sorpresa di una singolare manifestazione d’amore cittadina. Voglia di futuro e di rinascita nel cuore dei camerti, determinati ad andare oltre le ferite inferte dal sisma; muniti di caschetti colorati hanno risposto sì all’iniziativa ideata dal fotografo Roberto Conti. Poche indicazioni e, in un’atmosfera finalmente serena si è potuto formare il grande cuore umano, immortalato dal drone e centrato dall’obiettivo. Per sollevare il più possibile il punto di ripresa, il fotografo Conti si è avvalso di una piattaforma aerea messa a disposizione dall’amministrazione comunale. All’evento, che sarà inserito nel Progetto Fotografico “ La mia vita prima della zona rossa”, hanno partecipato anche la Croce Rossa Italiana con il presidente della sezione cittadina Gianfranco Broglia e i volontari di Protezione civile.  Spirito d’aggregazione, positività e voglia di non mollare, si sono liberati nel corale abbraccio all’ amata città. “ Questa volta siamo stati favoriti da una magnifica giornata- ha commentato con soddisfazione il fotografo Roberto Conti- Un bellissimo sole e assenza di vento, condizioni ideali per far volare il drone e per realizzare quello che avevamo in mente. Il grande cuore è il segno del nostro amore e della grande voglia di riprendere possesso della città. Il gesto simbolico dedicato a Camerino è perfettamente riuscito anche grazie all’aiuto e alla collaborazione degli amici Carlo Orsolini, Francesco, Elisabetta, di mia moglie Anna Lisa e della nostra figlia Elisa; tutti hanno messo del loro nella preparazione dello scatto e nelle riprese realizzate. Ringrazio tutti i camerinesi che sono saliti in piazza Cavour per prestarsi solidarmente a questo segno. Un’altra bella pagina che inserirò nel Progetto “ La mia vita nella zona rossa”, un omaggio fotografico che, in primis, ho voluto dedicare ai miei amici commercianti, perché è  la categoria che ha subito i maggiori disagi  e, tuttora, è in sofferenza. Molti di loro stanno svolgendo la loro attività in condizioni limite, altri debbono ancora ripartire. Per chi vive del proprio lavoro e della propria attività - ha aggiunto- la situazione è davvero dura. E’ un messaggio che vorrei lanciare alle istituzioni, non tanto a quelle comunali che hanno fatto, stanno facendo e, scommetto, che faranno tanto, bensì più in alto, rivolgendomi alla Regione e la Governo centrale. C’è bisogno di visioni per il futuro di Camerino; da parte nostra ce la metteremo tutta, ma lo Stato deve essere più presente, più vicino alle popolazioni e anche più veloce. Le persone non possono più aspettare. E’ passato un anno, ed è troppo”.  Carla Campetella        

Il cuore della città continua a battere. E’ perfettamente riuscito “In 200 uniti per non mollare”. Un bellissimo sole e una gioiosa moltitudine di camerinesi hanno favorito il formarsi del grande cuore in piazza Cavour. Non solo i diretti protagonisti, ma molte altre persone si sono ritrovate all’appuntamento delle ore 11.00. La giornata di festa della ricorrenza di “Ognissanti” ha richiamato a Camerino presenze anche da fuori; si è approfittato per rivedere la piazza da poco riaperta e condividere la sorpresa di una singolare manifestazione d’amore cittadina.

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Voglia di futuro e di rinascita nel cuore dei camerti, determinati ad andare oltre le ferite inferte dal sisma; muniti di caschetti colorati hanno risposto sì all’iniziativa ideata dal fotografo Roberto Conti. Poche indicazioni e, in un’atmosfera finalmente serena si è potuto formare il grande cuore umano, immortalato dal drone e centrato dall’obiettivo. Per sollevare il più possibile il punto di ripresa, il fotografo Conti si è avvalso di una piattaforma aerea messa a disposizione dall’amministrazione comunale. All’evento, che sarà inserito nel Progetto Fotografico “ La mia vita prima della zona rossa”, hanno partecipato anche la Croce Rossa Italiana con il presidente della sezione cittadina Gianfranco Broglia e i volontari di Protezione civile.  Spirito d’aggregazione, positività e voglia di non mollare, si sono liberati nel corale abbraccio all’ amata città.

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“ Questa volta siamo stati favoriti da una magnifica giornata- ha commentato con soddisfazione il fotografo Roberto Conti- Un bellissimo sole e assenza di vento, condizioni ideali per far volare il drone e per realizzare quello che avevamo in mente. Il grande cuore è il segno del nostro amore e della grande voglia di riprendere possesso della città. Il gesto simbolico dedicato a Camerino è perfettamente riuscito anche grazie all’aiuto e alla collaborazione degli amici Carlo Orsolini, Francesco, Elisabetta, di mia moglie Anna Lisa e della nostra figlia Elisa; tutti hanno messo del loro nella preparazione dello scatto e nelle riprese realizzate. Ringrazio tutti i camerinesi che sono saliti in piazza Cavour per prestarsi solidarmente a questo segno.

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Un’altra bella pagina che inserirò nel Progetto “ La mia vita nella zona rossa”, un omaggio fotografico che, in primis, ho voluto dedicare ai miei amici commercianti, perché è  la categoria che ha subito i maggiori disagi  e, tuttora, è in sofferenza. Molti di loro stanno svolgendo la loro attività in condizioni limite, altri debbono ancora ripartire. Per chi vive del proprio lavoro e della propria attività - ha aggiunto- la situazione è davvero dura. E’ un messaggio che vorrei lanciare alle istituzioni, non tanto a quelle comunali che hanno fatto, stanno facendo e, scommetto, che faranno tanto, bensì più in alto, rivolgendomi alla Regione e la Governo centrale. C’è bisogno di visioni per il futuro di Camerino; da parte nostra ce la metteremo tutta, ma lo Stato deve essere più presente, più vicino alle popolazioni e anche più veloce. Le persone non possono più aspettare. E’ passato un anno, ed è troppo”. 

Carla Campetella  

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