Notizie religiose nelle Marche
Una giornata particolare quella vissuta a Visso, dove dopo 4 lunghi anni i giornali tornano ad essere distribuiti nelle edicole. Si conclude così una lunga battaglia per assicurare ai cittadini il diritto ad essere informati che ha visto impegnata in prima linea il vice sindaco Patrizia Serfaustini. 

"Finalmente ci siamo riusciti dopo averle davvero provate tutte con lettere scritte addirittura al presidente della repubblica Mattarella e al premier Conte - le parole della Serfaustini - Forutnatamente la regione ha accolto le nostre istanze concendo un contributo di 15mila euro che coprirà le spese della distribuzione per i prossimi 15 mesi. Così i cittadini di Visso torneranno a poter acquistare i giornali nelle edicole del paese senza dover essere costretti a farlo, come finora accaduto, a Pieve Torina".

Rai 011

Un servizio che viene, dunque, ripristinato e che era molto atteso dagli abitanti al punto che, come racconta Valerio Franconi, corrispondente de L'Appennino camerte, diversi cittadini hanno già provveduto a prenotare in edicola il numero del settimanale in uscita.

"Davvero un momento molto atteso - così Valerio Franconi - visto che eravamo stati privati dal giorno del terremoto di un diritto garantito anche dalla Costituzione. Un grande impegno da parte dell'amministrazione comunale, che ha agito in tutte le sedi possibili coinvolgendo anche i cittadini. Nessuno mai dimenticherà anche l'iniziativa de L'Appennino camerte, che per sensibilizzare al problema orgnizzò con la presenza di membri della redazione la distribuzione gratuita agli abitanti di Visso di un numero del settimanale. Ciò a dimostrazione non solo della vicinanza de L'appennino camerte agli abitanti, ma anche l'attaccamento dei cittadini al settimanale, al punto che sapendo del ritorno dei giornali a Visso hanno provveduto a prenotare copie in edicola. Una bella giornata assolutamente da ricordare".

f.u.
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Boom di richieste di contributo per la ricostruzione privata: alla scadenza fissata per il 30 novembre, sono 14.685 quelle presentate agli uffici regionali della ricostruzione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Rispetto alle 8.822 dello scorso anno si registra una crescita del 66,5% nelle richieste legate ai danni lievi. Risultati importanti, su cui ha inciso indubbiamente la semplificazione delle procedure voluta dal Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini e ottenuta grazie all’Ordinanza 107. A questi numeri si sommano le richieste per danni gravi e per le attività produttive, portando il totale a 19539, numeri ancora in crescita rispetto al 2019, stavolta del 62%. Attualmente, nell’intero cratere del sisma 2016, sono aperti 3.350 cantieri per la ricostruzione privata, mentre gli immobili già riparati sono 3.520.

Sul tavolo del Commissario sono arrivate richieste di contributo per un quarto degli edifici totalmente danneggiati, sono infatti circa 80 mila gli stabili che necessitano di intervento. Il Commissario Legnini sottolinea come questi dati possano significare finalmente il decollo della ricostruzione: “Sono risultati molto importanti ottenuti grazie alle semplificazioni normative introdotte con le nuove Ordinanze, al lavoro degli Uffici Speciali e al dialogo fruttuoso con i professionisti della ricostruzione che hanno responsabilmente rispettato i termini. Nel corso di questo difficile 2020, segnato dagli effetti negativi della pandemia, le domande di contributo presentate hanno fatto un balzo in avanti significativo arrivando quasi a 20 mila, cioè un quarto del totale potenziale, visto che dopo il sisma si contavano 80 mila edifici danneggiati. Si sono finalmente create le condizioni perché nel 2021 la ricostruzione del Centro Italia, che ha già registrato un’accelerazione in questi mesi, possa finalmente decollare. Sono soddisfatto dei risultati raggiunti, ma con i danni lievi abbiamo chiuso solo il primo capitolo del processo di ricostruzione. Nel 2021 ci aspetta un lavoro molto intenso: i Comuni, gli Uffici Speciali, i professionisti, le imprese,saranno chiamati ad uno sforzo eccezionale, per far sì che le numerose domande presentate arrivino alla concessione del contributo e all’apertura dei cantieri per la riparazione delle case”.
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"Una polemica sterile, inutile e che davvero fatico a capire". Replica con queste parole il sindaco di Camerino Sandro Sborgia alla presa di posizione del gruppo consiliare di minoranza "Radici al futuro" sulla gestione da parte dell'amministrazione comunale dell'auditorium dell'Accademia della Musica. Motivo del voto contrario dell'opposizione in consiglio sul regolamento l'importo dei canoni di locazione che, "pur agevolando i residenti nel cratere, rischiano di disincentivarne l'utilizzo da parte di artisti di fama che a quelle cifre non avrebbero alcun interesse nell'arrivare a Camerino, con tutte le ricadute benefiche a livello economico e d'immagine che la città potrebbe ricavarne".

"Per quanto riguarda il prezzo stabilito per l'utilizzo dell'auditorium e degli spazi riservati alle sale incisioni - controbatte il primo cittadino - lo stesso è in linea a quello fissato in analoghe strutture sparse in tutto il territorio nazionale e suggerito dagli stessi tecnici della Fondazione Bocelli. Inoltre abbiamo anche dichiarato che nulla vieta in futuro di modificare, anche al ribasso, i canoni di locazione che sono stati fissati".

Non solo canoni di locazione, ma anche la stessa gestione da parte dell'Associazione Adesso Musica che, sempre a detta della minoranza, "rischia di essere non effettiva, ma di pura facciata". "su questo punto - conclude il sindaco Sborgia - forse la minoranza non riesce ad interpretare bene gli atti dal momento che il comune ha stipulato con l'Associazione una convenzione e, proprio per venire incontro alle esigenze di tutte le associazioni e di coloro che vivono nel cratere, abbiamo fissato agevolazioni, prevedendone l'utilizzo gratuito per i residenti a Camerino e stabilendo un prezzo irrisorio per coloro che risiedono in un comune del cratere. Mi sembra, quindi, che si stia facendo polemica sul nulla".
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Nuovo protocollo di intesa stipulato oggi tra il Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani e il Presidente di FederFarma Macerata, Ida Maria Kaczmarek.

Obiettivo primario dell’accordo è quello di migliorare l’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni legati alla criminalità predatoria a danno delle farmacie della Provincia, grazie all’utilizzo di strumenti di videosorveglianza e di sicurezza antirapina, collegabili con gli apparati presenti nelle sale e le centrali operative delle forze di Polizia.
Si aggiungono poi ampie forme di collaborazione che prevedono l’attività di informazione e, soprattutto, di formazione dei titolari delle farmacie e del relativo personale a cura dei militari.

Tra gli impegni previsti dal protocollo anche quello del monitoraggio costante sui dati relativi a furti e rapine nelle farmacie, forniti periodicamente alle associazioni firmatarie a scopo statistico, per rendere più efficace la prevenzione.

"L’intesa raggiunta tra le parti - ha evidenziato il Prefetto - permette di innalzare il complessivo livello di sicurezza nelle farmacie, a tutela non solo del dipendente, ma anche dell’utente finale del servizio".

GS
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Traffico di rifiuti accertato nell'ambito dell'operazione "Fango e Cash" portata avanti dai carabinieri Forestali dell'Anconetano.
Sono stati notificati oltre 4.300 processi verbali relativi a illeciti amministrativi per un importo complessivo di 14.632.858 euro.

I verbali sono stati elevati nei confronti di 188 società con sede legale in 17 province delle Regioni Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Umbria e Lazio.

Gli illeciti riscontrati riguardano migliaia di trasporti irregolari e il relativo conferimento di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da terre e rocce di scavo e rifiuti da demolizione, in due impianti di recupero di una società con sede a Castelbellino: trasporti avvenuti senza formulario di trasporto o con formulario incompleto e inesatto.

Le 188 società, la gran parte operanti nella Regione Marche e nello specifico 125 delle quali con sede in Provincia di Ancona, 27 in Provincia Macerata, 9 in quella di Pesaro Urbino, 3 in quella di Ascoli Piceno, 1 in Provincia Fermo, hanno conferito ingenti quantità di rifiuti terrosi o da demolizione all’impianto di Castelbellino, omettendo di produrre il formulario di trasporto o scaricando in aree diverse rispetto a quelle dichiarate nei documenti.


GS
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Martedì, 01 Dicembre 2020 19:15

Riaperta la strada del Pian Perduto

I dirigenti dell’ANAS Marche hanno comunicato la conclusione dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza della SP 135 Pian Perduto resa impercorribile dal sisma del 2016.

Questa mattina nel corso di un apposito sopralluogo da parte del personale tecnico della Provincia sono state accertate le condizioni di sicurezza della suddetta strada provinciale Castel Sant’Angelo- Castelluccio.

Al sopralluogo ha partecipato anche il Presidente Pettinari. La Provincia ha preso atto che l’ANAS ha comunicato che gli interventi di completamento relativi alla pavimentazione verranno eseguiti nella prossima primavera senza la necessita di chiudere nuovamente al transito l’arteria.

Pertanto la Provincia in data odierna, con apposita ordinanza, ha disposto la riapertura immediata nei due sensi di marcia del SP 135.

Con lo stesso provvedimento ha disposto il limite di velocita massima di 60 Km/orari nel tratto dal Km. 8+ 000 al Km 13+ 395 (confine con l’Umbria)

“Si tratta di una notizia - commenta il Presidente Pettinari - che avrei voluto dare molto prima considerati i disagi causati da tale chiusura trattandosi di una arteria fondamentale non solo per i cittadini residenti ma anche strategica per l’intero sistema socio economico del Parco dei Sibillini. Tuttavia non va dimenticato che si è trattato di un intervento senz’altro complesso e molto impegnativo che ha visto oltre l’impegno del’ANAS anche la la costante collaborazione del Comune di Castelsantangelo, della stessa Prefettura nonché degli altri Enti interessati.”

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I cittadini che lo vorranno, tra pochi giorni, potranno eseguire presso le farmacie il test diagnostico rapido per la ricerca di anticorpi anti SARS-CoV-2. È quanto stabilisce l’accordo tra la Regione Marche, la Federfarma Marche e la Confservizi Assofarm Marche il cui schema è stato approvato oggi con una deliberazione dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini e che sarà sottoscritto a breve.

“Si tratta di un utile strumento di prevenzione – spiega l’assessore Saltamartini – perché se il test molecolare rimane il riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2, i test rapidi possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone in quanto può accelerare la diagnosi. Rappresenta quindi un valido strumento per effettuare indagini sierologiche ed epidemiologiche su ampie parti della popolazione utili per il controllo della pandemia”.

L’esecuzione del test avviene in modalità di auto-somministrazione da parte dell’assistito, sotto la sorveglianza del farmacista o del personale qualificato e attenderà la risposta che si manifesta indicativamente in circa 15 minuti. Il farmacista, nel rispetto delle norme di contenimento della diffusione del virus, verificherà la corretta esecuzione dei passaggi, preservando la sua persona da potenziali rischi di esposizione. In ogni caso saranno rispettate rigorose misure di sicurezza (uso obbligatorio della mascherina chirurgica o FFP2/KN95, igienizzazione delle mani, controllo della temperatura corporea, distanziamento) e con prenotazione telefonica obbligatoria. I risultati sono poi trasmessi al Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR per valutare se sottoporre il cittadino al test molecolare. La Regione ha concordato il prezzo massimo consigliato di 19 euro a carico del cliente. L’accordo, che durerà fino al 30 giugno prossimo, stabilisce anche che in caso di rilevazione delle immunoglobuline l’assistito si impegna ad eseguire il tampone naso-faringeo come disposto dall’ASUR Marche.

“Siamo molto soddisfatti – ha proseguito Saltamartini – di aver instaurato su questa azione di profilassi un proficuo rapporto di collaborazione con i farmacisti convenzionati perché le farmacie sono state durante la prima ondata del contagio e restano ora, un punto di riferimento e un’antenna in una logica di prossimità, indispensabile sul territorio. Un grazie dunque a chi ha scelto ancora una volta di sentirsi parte attiva del sistema sanitario regionale mettendo a disposizione la propria professionalità”.
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La classifica sulla qualità della vita nelle province d’Italia, stilata dall’Università “La Sapienza” di Roma e da ItaliaOggi ha premiato le Marche: Ascoli Piceno è la quinta città in Italia, mentre Macerata è undicesima. Un attestato di stima importante per il territorio marchigiano.

Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, che al momento del suo insediamento aveva dichiarato di voler fare della città di Macerata “un’Atene d’Italia” ne è soddisfatto, ma punta ancora più in alto: “Non ci adagiamo sugli allori, continuiamo anzi a lavorare con la giunta per portare sempre più in alto il livello della nostra città. Sicuramente è motivo di orgoglio aver avuto questo attestato di stima che ci qualifica tra le più belle città d’Italia e quelle in cui si vive meglio. Senz’altro ci sono dei parametri, come quello sulla sicurezza, che vanno assolutamente migliorati: per questo lavoreremo duramente e proprio oggi ho incontrato il nuovo Questore, mi auguro che ci sia un bel rapporto come con Pignataro per continuare ad agire bene sul tema sicurezza”.

Red.
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Ricostruzione non significa soltanto recuperare i luoghi distrutti dal sisma, ma anche saper trovare nuove strade. È quello che è successo a Frontignano: dopo essere rimasto senza una chiesa, il comune di Ussita ha scoperto una piccola chiesa che per anni era stata rifugio per i pastori. Dopo un sopralluogo del’Arcivescovo Massara, che ha fatto luce sulle origine di quella costruzione tra gli alberi, il Comune ha deciso di restituirla alla comunità. La sindaca Silvia Bernardini ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Il terremoto ci ha portato via quasi tutto, ma ci ha fatto scoprire delle cose nuove, che possono diventare simboli per il nostro territorio e restituirci un po’ di normalità. L’Arcivescovo Massara ci ha aiutato in questo e ha aderito al nostro progetto di riqualificare questa chiesetta in un posto davvero stupendo in mezzo al verde. La Curia investirà in quello che potrà essere un simbolo per la nostra comunità: sarebbe la prima chiesa a essere ricostruita qui e diventerebbe il nostro luogo di culto insieme alla struttura che ci è stata donata da Papa Francesco. Io credo che sia importante al netto della nostra fede: per noi ussitani significa ricominciare dal poco che ci è rimasto”.

Red.
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Nuovi consiglieri per la Provincia di Macerata. Dopo le ultime elezioni comunali è stato necessario, come previsto dalla normativa, modificare di conseguenza il Consiglio provinciale poiché Enrico Marcolini, Paolo Micozzi e Deborah Pantana non sono più consiglieri comunali, mentre Paolo Renna è diventato assessore.

Il Consiglio è stato così ricostituito con la surroga, seguendo la graduatoria delle varie liste di appartenenza dei consiglieri alle ultime elezioni provinciali: pertanto sono entrati Sonia Dignani, Andrea Marinelli, Anna Quercetti e Flavio Zura.

Si uniscono agli altri consiglieri eletti nel 2018 Francesco Acquaroli, Tarcisio Antognozzi, Debora Brugnola, Fabrizio Ciarapica, Rosella Ruani, Filippo Saltamartini, Stefania Settimi e Rosalba Ubaldi.

“Voglio ringraziare i consiglieri uscenti - ha dichiarato il Presidente Antonio Pettinari - ed esprimo gratitudine per l’operato svolto, al tempo stesso dò il benvenuto ai nuovi consiglieri augurando loro un buon lavoro”.

Temi importanti all’ordine del giorno presentati da Pettinari e approvati dal Consiglio: la maggior parte della seduta si è concentrata sulle questioni economiche dell’Ente con le variazioni al bilancio di previsione 2020-22 e la verifica della salvaguardia equilibri ed assestamento generale del bilancio.

“Ci sono delle modifiche dovute alla situazione di emergenza in cui tutto il Paese si è trovato - ha affermato il Presidente - che hanno comportato delle minori entrate per gli enti locali, compresa la nostra Provincia. La nota positiva l’abbiamo avuta dal MIT - Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti - che ha finalmente messo a disposizione delle province le risorse necessarie per gli investimenti sulle strade, a cui abbiamo aggiunto anche fondi propri derivanti dalle dismissioni. La nostra Amministrazione ha già eseguito tutti gli interventi stradali del 2020 e ha pressoché ultimato le progettazioni del 2021; anzi in qualche caso siamo alla fase dell’appalto. Anche il MIUR - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - ha destinato risorse molto importanti per l’edilizia scolastica che ci permetteranno di eseguire numerosi interventi, tra cui quello corposo sull’Istituto d’Arte di Macerata con l’adeguamento sismico dell’intero edificio. In bilancio anche la realizzazione della nuova scuola innovativa, grazie al bando di quasi 10 milioni di euro che ci siamo aggiudicati”.

La riunione è proceduta con l’approvazione del bilancio consolidato relativo all’esercizio finanziario 2019, mentre l’ultimo punto, anch’esso approvato, è stato sulla programmazione delle rete scolastica e dell’offerta formativa. Come già condiviso con le autorità scolastiche del territorio, tenendo conto della situazione di crisi sanitaria che ha caratterizzato tutto l’anno 2020, la Provincia ha ritenuto opportuno congelare l’organizzazione della rete scolastica e della rete formativa, garantendo il mantenimento di tutti gli istituti comprensivi ed escludendo qualsiasi accorpamento, anche degli istituti superiori.

f.u.
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