Potrebbe riaccendersi una speranza per il Tribunale di Camerino soppresso nel 2013 insieme a trenta altre sedi giudiziarie della penisola. Da tempo,  il Coordinamento Nazionale dei fori soppressi domanda l’applicazione del punto 12 del contratto di Governo e la rivisitazione della geografia giudiziaria sottolineando l’inutilità degli sportelli di prossimità.e chiedendo  il ripristino dei Fori soppressi. Diverse le sedi interessate dal provvedimento di chiusura, tra quelle rappresentate nella delegazione composta da togati e amministratori che è stata ricevuta a Roma dal Ministro di Giustizia Alfonso Bonafede. Un incontro che i partecipanti hanno definito positivo, nel corso del quale il Ministro Bonafede ha manifestato un’apertura nel senso di volere pianificare l’impegno del ripristino dei Tribunali soppressi all’interno di un progetto nel tempo rispondente, alle aspettative dei territori e alle capacità di spesa del Governo. Sembra che il Guardasigilli si sia detto disponibile a consentire l’utilizzo delle strutture giudiziarie già sede dei Tribunali, a patto che vengano ripristinate a spese degli Enti Locali. Non molto semplice la strada per il ripristino dell’immobile già sede del presidio della giustizia di Camerino, inagibile a causa del sisma e per il quale si dovrebbe trovare una sede alternativa. Di certo l’apertura manifestata dal Ministro, potrebbe essere vista come un’opportunità e come un bel segnale per il futuro di un territorio martoriato.

Presenti nella Capitale le rappresentanze del Coordinamento Nazionale per la giustizia di prossimità di Sala Consilina, oltre che di Ariano Irpino, Lucera, Mistretta, Modica, Nicosia, Sant’Angelo dei Lombardi, Tolmezzo e Vigevano, tra i comuni che come Camerino e tanti altri hanno subito la riforma della geografia giudiziaria. L’avvocato camerte Sabrina Carnevali ha fatto notare l’assenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle professioni forensi del territorio camerte, lamentando come sia sintomatica del fatto che la vita forense e la giustizia non interessino al comune di Camerino. Tra gli altri aspetti evidenziati dalla legale, anche la mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale nel portare avanti il programma di ricostruzione di un carcere che formalmente non è stato ancora chiuso. Quest’ultimo punto era stato sottolineato anche dal Comitato Amici di Dario Conti che, in un articolo sul settimanale Appennino Camerte, richiamando all’unità d’intenti senza colori politici per la ricostruzione e il rilancio economico del territorio, vede la ricostruzione e riapertura della struttura penitenziaria come uno dei veicoli importanti nel riportare lavoro e prospettive di rilancio.

C.C.

E' in programma a Camerino domenica 24 marzo, alle ore 17:30 presso l’aula magna del polo scolastico provinciale,  l’ultimo appuntamento della 49^ Stagione Concertistica organizzata da Gioventù Musicale e MUSICAMDO. La Rassegna di concerti, che ha riscosso un importante riscontro di pubblico, ospiterà come ultima data il concerto jazz del giovanissimo trio capitanato dal pianista Tommaso Perazzo, vincitore nel 2018 del prestigioso Premio Internazionale Massimo Urbani, concorso per solisti jazz, che ogni anno si svolge a Camerino con l’organizzazione e la direzione artistica di Musicamdo Jazz.

Il Tommaso Perazzo Trio si forma durante gli studi e le esperienze artistiche del Conservatorio di Amsterdam, dove i componenti del gruppo attualmente studiano. Il Trio è formato da tre giovanissimi promettenti musicisti italiani e si sta facendo apprezzare nei maggiori palchi nazionali ed internazionali.

Tommaso Perazzo, classe 1996 è un giovane pianista genovese del Conservatorio di Amsterdam. Vincitore assoluto del Premio Internazionale Massimo Urbani 2018 – XXII edizione. Sempre nel 2018 partecipa al “Keep an Eye International Jazz Award” di Amsterdam, vincendo il secondo premio in trio e il primo premio come miglior solista. Marcello Cardillo classe 1997 è un giovane batterista di Napoli studente del Conservatorio di Amsterdam. Giuseppe Romagnoli, classe 1993 è un giovane contrabbassista romano diplomato al Conservatorio di Amsterdam.

Il repertorio presentato dal Tommaso Perazzo Trio è formato da composizioni originali, caratterizzate da temi melodici e incisivi e da arrangiamenti moderni di brani standard. L’impronta blues, il rispetto della tradizione riletta in chiave moderna, echi mediterranei e nord-europei sono elementi che contraddistinguono la musica del Trio. Nel 2018 il Tommaso Perazzo Trio si è esibito: al Macerata Jazz Festival, al Young Jazz di Foligno, al Bimhuis di Amsterdam.

In occasione del concerto verrà presentato il primo disco del Trio, appena uscito, dal titolo “What’s coming next?”.  

 

Dagli organizzatori

 

Da un'idea dell'Associazione "Amore per Amore" di Camerino e del Prof. Giuseppe Capriotti dell'Università di Macerata, l’iniziativa di pellegrinaggi e incontri volti a favorire la conoscenza di una piccola parte della vita di Santa Camilla Battista Varano, dal punto di vista storico e religioso.

Il primo appuntamento “Sulle tracce di Santa Camilla Battista Varano nei luoghi della sua vita”, è previsto domenica 7 aprile 2019 con la visita di Urbino, del palazzo ducale, del museo, del centro storico e del monastero di Santa Chiara, quello stesso monastero in cui Camilla entrò per vivere la Regola di santa Chiara prendendo il nome di Suor Battista. La visita prevede anche un momento spirituale e la guida del prof. Giuseppe Capriotti, per gli aspetti storici e storico-artistici della città.

Fissata per domenica 5 maggio 2019 la data del successivo pellegrinaggio, che in un programma ancora da definirsi nei dettagli, toccherà la città di Atri, uno dei centri storicamente e artisticamente più significativi dell’Italia centro-meridionale, in provincia di Teramo.

In entrambi i casi, la partenza avverrà da Camerino alle 7.00 del mattino, con pranzo al sacco e rientro in città per le ore 20.00

A Camerino, lunedì 27 maggio 2019, all'interno della manifestazione Corsa alla Spada e palio, il prof. Giuseppe Capriotti terrà una relazione dal titolo "In guerra senza armi. La battaglia spirituale di sora Baptista negli stalli del coro delle clarisse di Camerino". L’incontro è in programma al Monastero di Santa Chiara.

Sempre nell’ambito  della manifestazione Corsa alla Spada e palio, l’associazione Amore per Amore sta definendo l’organizzazione di altre iniziative.

Le prenotazioni per la visita di Urbino si ricevono entro il 28 marzo 2019.

Per info : 3334908040

C.C.

Il prossimo 6 aprile alle 16, al Museo di Palazzo Bonafede a Monte San Giusto sarà inaugurata la mostra “Devozione Ducale, i dipinti del Monastero di Santa Chiara a Camerino”, a cura di Pierluigi Moriconi e Stefano Papetti. Altri nomi d’eccezione che costituiscono il comitato scientifico sono quello di Giuseppe Capriotti (Unimc), Simone Settembri (dei Musei Vaticani), Sonia Melideo (Soprintendenza di Ancona) Monsignor Sandro Corradini e Giacomo Maranesi che hanno arricchito coi loro scritti il catalogo della mostra.  

L’esposizione durerà fino al 16 giugno e ospiterà le tele del Monastero di Camerino danneggiato dal sisma. Fra le opere in esposizione, due grandi tele di Ernst Van Schayck, e Orazio Orazi oltre ad un ritratto di San Francesco d’Assisi attribuito al Guercino.

“Abbiamo accettato con entusiasmo la proposta della Soprintendenza di ospitare questa mostra - commenta il vicesindaco Mauro Spinelli -, un’occasione unica per valorizzare il nostro museo rafforzando il binomio con la chiesa di Santa Maria della Pietà dove si trova la pala di Lorenzo Lotto. Ringraziamo sentitamente Madre Chiara Laura Serboli e le sorelle povere del Monastero di Santa Chiara per la disponibilità a concedere queste splendide opere d’arte”. L’iniziativa è sostenuta dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Fermo e dalle aziende Miami Srl e Eddy Ricami. “L’amministrazione di Monte San Giusto continua così ad investire nell’arte riconoscendone il ruolo centrale nella politica turistica e di promozione del territorio”. 

Un nome d’eccezione quello di Stefano Papetti che lo scorso anno aveva curato la mostra “Da Guercino a Fontana”, realizzata dall’amministrazione sangiustese mentre la Chiesa di Santa Maria in Telusiano, dove è custodita la “Crocefissione” del Lotto, era chiusa a causa del sisma. “L’esposizione - dice Papetti - ha rappresentato per  molti turisti una valida alternativa alla contemplazione del capolavoro lottesco e per gli abitanti della cittadina una utile occasione per meglio conoscere il patrimonio storico-artistico conservato nella chiese di Monte San Giusto, consentendo il restauro dei dipinti che ornano il tempio di Sant’Agostino. Ma oggi che la “Crocefissione” di Lotto è tornata ad attrarre migliaia di turisti, grazie anche al volano pubblicitario della mostra di Macerata, Monte San Giusto non rinuncia a proporsi come meta di un qualificato turismo culturale”.

Un dipinto di Orazio Orazi ritrae la morte di Camilla Battista Varano e proprio un particolare di quel quadro è stato usato come simbolo della mostra. “La santa è raffigurata in molti dipinti esposti a Monte San Giusto e spesso è rappresentata accanto al convento in cui visse, oggi danneggiato dal terremoto: tanto forte è stata nel corso del tempo la devozione popolare nei confronti della suora da venire interpretata coma una rappresentazione d ella sua morte un dipinto cinquecentesco che raffigura invece la “Dormitio Virginis”, probabile opera di un artista camerte influenzato da Bernardino di Mariotto”.

Fra le opere che saranno esposte e provenienti da Camerino figurano anche una tela che ritrae San Francesco e la mostra è il frutto della generosità della madre superiora del convento di Camerino “che ha compreso come il relegare le opere d'arte rimosse dai locali danneggiati dal sisma in un deposito non visitabile - afferma Papetti - avrebbe costituito un ulteriore danno per l'identità culturale e religiosa della città ducale, già notevolmente penalizzata dai recenti eventi tellurici. Un esempio per tante altre istituzioni che hanno invece deciso di segregare in luoghi inaccessibili le opere d'arte di loro pertinenza, privando cittadini e  turisti della loro visione e favorendone l’oblio”.

Gaia Gennaretti

"Le conquiste del mondo femminile nel Diritto": è il titolo dell'incontro organizzato dall'Inner Wheel Club di Camerino col patrocinio del Comune. L'appuntamento  è per domenica 17 marzo alle ore 17.45 nella sala consiliare del Comune di Camerino " Essendo noi un club fenmminile- afferma la prof.ssa Michela Acciarresi, presidente dell'Inner Wheel di Camerino- abbiamo ritenuto che  allargare il discorso su questa tematica  fosse importante .  Si partirà dal  libro " Dieci donne. Storia delle prime dieci elettrici italiane" scritto qualche anno fa dal professore Marco Severini, docente di Storia dell'Italia contemporanea all'Università  di Macerata e- spiega Michela Acciarresi- sarà lo stesso autore a raccontare di queste prime donne marchigiane che ottennero il diritto di voto, dieci maestre di Senigallia. Abbiamo dunque ritenuto opportuno invitare il professore per illustrare questo argomento e poi, grazie all'intervento della Dott.ssa Rossana Mancino, Consigliere della Corte di Cassazione,  si farà anche un excursus sulle principali tappe raggiunte dalle donne.Prevista anche la relazione della prof.ssa Lidia Pupilli, direttrice scientifica dell'Associazione di Storia contemporanea".

Un incontro per riscoprire l'immagine della determinazione del mondo femminile e, il coraggio atraverso il quale si è potuto costituire quel terreno su cui si è sviluppata la civiltà del nostro Paese

C.C.

 

  

Anziana trovata morta in casa nell'area Sae Le Cortine a Camerino. Si tratta dell'ottantatreenne Anna Maria Leonardi, conosciuta per essere stata in passato professoressa di francese nelle scuole cittadine. L'allarme è partito dalla vicina di abitazione che, non vedendola uscire di casa come era solita fare, ha bussato invano alla sua porta, dopodichè, insospettita dal silenzio, ha allertato la Compagnia Carabinieri di Camerino. Sul posto, oltre ai militari, anche il medico legale che ha appurato il decesso della donna per cause naturali. Di carattere schivo e solitario, la signora Anna Maria era legatissima alla sorella, a sua volta docente in materie letterarie e, scomparsa oltre un anno fa nel periodo in cui sfollate dalla città, alloggiavano insieme in uno degli alberghi della costa. La donna, la cui abitazione di via Roma è inagibile, viveva da sola nella Sae. Accertata la morte avvenuta per cause naturali, la Procura ha dato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari per la celebrazione dei funerali 

C.C.

Celebrata la solennità di Sant’Ansovino vescovo, co-patrono di Camerino. Nella ricorrenza, l’arcivescovo Francesco Massara ha presieduto la liturgia presso il Centro Comunità di San Paolo, gremito di fedeli. Sacerdoti e parroci hanno concelebrato la Santa Messa, presenti le confraternite cittadine. Sull’altare, le reliquie del santo, vescovo di Camerino alla metà del IX secolo. 

Altare e celebrazione

Il Coro Cappella musicale del duomo, diretto dal maestro Luciano Feliciani, ha accompagnato con i canti tutta la celebrazione, conclusa dall’inno in latino dedicato al santo. Toccante l’omelia dell’arcivescovo che ha voluto affidare la città a Sant’Ansovino, affinché possa illuminare e alleviare le sofferenze di ogni famiglia, ogni donna e uomo. Dalle parole di Mons. Massara, l’augurio che, sapendo di essere sotto la sua protezione, tutta la comunità possa ritrovare speranza e gioia per la rinascita, illuminati dalla santità di un uomo vissuto nella fede, nella perseveranza e nella carità. Al termine della liturgia, l’occasione per ricordare la concomitanza con un’altra felice ricorrenza, quella del 54° anno di sacerdozio di mons. Francesco Gregori, parroco del duomo di Camerino. “ Ogni qual volta un sacerdote celebra l’anniversario della sua ordinazione- ha detto Massara- è un po’ come festeggiare un compleanno. Un momento di gioia e di grazia che è anche l’occasione per pregare, affinché il Signore mandi nuove sante vocazioni, per la città di Camerino e per l’intera diocesi”.

C.C.

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Sotto: Il busto di Sant'Ansovino nella cattedrale, prima del sisma

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"Michele ha vinto!!". Un grido unanime accolse Michele Scarponi al taglio del traguardo della sesta tappa della Tirreno Adriatico. Era il 16 marzo di dieci anni fa quando l’entusiasmo e le braccia alzate del grande campione, avvolsero quell’indimenticabile arrivo in piazza Cavour, prima e unica vittoria nella sua regione. Da quel giorno nacque anche una reciproca ammirazione e un forte legame con Camerino, che lo portò anche ad essere testimonial della Granfondo Terre dei Varano. A ricordo del grande campione marchigiano, il prossimo sabato 16 marzo alle ore 10.30 verrà scoperta una targa in piazza Cavour: un segno tangibile che la città vuole ricordare per sempre Michele Scarponi e quel giorno. L’evento promosso dalla Fondazione Michele Scarponi dall’Ads Frecce Azzurre, si avvale della collaborazione di Unicam e del Comune di Camerino. Nell’omaggio al campione, saranno presenti volti noti del mondo delle due ruote, dello sport e del giornalismo: da Ivan Basso a Stefano Garzelli, da Gianni Savio a Beppe Martinelli, da Enzo Vicennati ad Alessandra De Stefano, al ginnasta Yuri Chechi.

Per l’occasione verrà riaperta piazza del duomo, chiusa da un anno a seguito dell’aggravamento delle lesioni delle torri campanarie della cattedrale, delle quali è stata completata la messa in sicurezza.

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“ Due momenti estremamente significativi- sottolinea il sindaco Gianluca Pasqui- Con la targa ricorderemo per sempre il nostro campione Michele Scarponi e, per l’occasione, verrà riaperto questo luogo caro ai camerinesi. L’omaggio al campione delle due ruote era doveroso; credo che sarà molto toccante ricordarlo, anche a ragione dei segni della sua particolare vicinanza alla nostra città e a tutto il territorio. Poco prima dell’incidente fatale- ricorda il sindaco- volle destinare alle popolazioni terremotate i fondi raccolti in occasione dell’evento sportivo annuale di Recanati. E volle dare un segnale in particolare a Camerino, città che lo aveva visto ripartire dopo un periodo non troppo felice della sua carriera sportiva, siglando con la vittoria il taglio del traguardo in Piazza Cavour. Ecco perché vogliamo ricordarlo e perché siamo grati al presidente Sandro Santacchi che con l’ Avis Frecce Azzurre, ha sentito di fare questo omaggio e proporne l’iniziativa all'amministrazione comunale. Altro aspetto estremamente significativo – prosegue Pasqui- sarà l'apertura della nostra piazza che non è da considerarsi né un momento di festa, né il taglio di un nastro. Già ho letto i soliti commenti privi di senso da parte di qualcuno sui social e, desidero sottolineare che, al pari di tutti, nemmeno io mi sto divertendo. In questo momento, ogni pezzetto di città che riapre è una conquista; se si è dovuto di nuovo chiudere la piazza, non è imputabile ad alcuno e tantomeno al sindaco, bensì ad un altro evento sismico che ha aggravato la situazione. Credo dunque- continua il sindaco- che la volontà di fare accuse, di puntare l'indice e di voler screditare, non porti alcun giovamento. Da parte mia, il non voler festeggiare l'apertura di una piazza, trae motivazione dal fatto che i festeggiamenti ci saranno, solo a Camerino ricostruita. Vedo questa riapertura, solo ed esclusivamente come un altro momento di speranza che però non è l'unico. Gli occhi di questa amministrazione, gli occhi del sindaco e di tutti coloro che stanno lavorando per il futuro della città, sono di certo puntati sul centro storico ma – sottolinea Pasqui- in maniera paritaria, lo sono sui quartieri e sulle frazioni. Non esiste, come qualcuno sta continuando ad affermare, una Camerino Scalo; esiste una Camerino e, il Comune di Camerino ha un' importanza nel suo essere in simbiosi, in totalità con tutti i suoi cittadini e con i risultati che andremo ad ottenere insieme. La riapertura di piazza Cavour non è una festa ma un punto che ci fa pensare che può esserci un futuro e anzi che quel futuro sarà certo, pur nelle difficoltà che ci sono e che vanno tenute presenti”.

C.C.

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il poster 6x3 in Piazza Cavour

Alle università delle Marche, 51 nuovi assegni di ricerca , per un totale di 1.013.013 euro per il 2019, che saliranno a 2.991.482 euro il prossimo anno. Arriveranno dal Piano straordinario per il reclutamento di nuovi ricercatori universitari. Lo ha riferito il deputato di Osimo M5s Paolo Giuliodori ricordando le risorse che arriveranno negli atenei delle Marche  "come stabilito dal Movimento 5 Stelle in Legge di bilancio", emesso dal ministero dell'istruzione: stanzia 30 milioni di euro per il 2019 e 88,6 milioni nel 2020 per assumere 1.511 ricercatore di tipo B.

 Le spettanze per le università nel dettaglio vedono  18 posti alla Politecnica Marche (357.817 euro per il 2019, 1.055.817 euro per il 2020); 14 alla 'Carlo Bo' di Urbino (277.962 euro e 821.191 euro); 10 all'Università di Macerata (198.544 euro e 586.565 euro; 9 postiall'Università di Camerino (178.690 euro e 527.909). "Finalmente - dice Giuliodori - dopo molti, troppi anni di blocco del turn over, torniamo ad assumere personale nelle Università".

   

Tra coloro che hanno dichiarato pubblicamente di non partecipare alla corsa del 26 maggio per le amministrative, c’è il capogruppo di "Comunità e territorio" Fabio Trojani.

“ La mia scelta – ha affermato - è molto condizionata dagli impegni di lavoro. Gestisco l’emergenza direttamente sul campo come segretario comunale, per cui la mia idea è di non continuare l';esperienza amministrativa ma di dare comunque un sostegno a chi si lancerà in questa avventura, tuttavia direttamente ho deciso di non candidarmi”
Quanto agli altri componenti del suo gruppo, Trojani fa sapere che sono in corso incontri e confronti e pertanto, si sta sicuramente ragionando sulla possibilità di scendere in campo. 

“Chiaro che vedendo una città senza una strategia per il futuro, verrebbe veramente la voglia di impegnarsi in modo serio e che chi andrà ad amministrare dovrà prestare un servizio direi a tempo pieno; ecco perché gli impegni personali di lavoro mi precludono questa possibilità. Come gruppo sono convinto che comunque la nostra esperienza debba essere ripresa”. Sull'’esperienza personale di questi anni, come capogruppo della minoranza, Trojani parla di un bilancio con luci e ombre. “Le ombre sono soprattutto legate al'esperienza del terremoto che ha cambiato completamente la nostra agenda politica e purtroppo quello che abbiamo più volte lamentato e rimproverato al sindaco è di non aver coinvolto nelle scelte strategiche di Camerino e nella maniera più assoluta, né la minoranza, né i cittadini. Le luci invece vengono dall'esperienza che abbiamo avuto a livello istituzionale, a volte anche con delle proposte a servizio dei cittadini. Nel complesso dunque ritengo personalmente positiva l’ esperienza. Poi, chiaro che si sarebbe potuta fare in mille altri modi ma, ripeto, il nostro cammino è stato profondamente condizionato dal sisma del 2016 che, prima ad agosto e soprattutto ad ottobre, ha fortemente influito poi in tutto l'iter della mandatura”.

C.C.

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