Legnini: "In estate i primi frutti della semplificazione"

Sabato, 02 Maggio 2020 12:30 | Letto 1493 volte   Clicca per ascolare il testo Legnini: "In estate i primi frutti della semplificazione" I frutti dellordinanza madre che riguarda la semplificazione si cominceranno a vedere in estate.Al quarto Commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, insediato da due mesi, spetta non solo il compito di accelerare i tempi di ripartenza nelle terre del sisma, ma anche quello di riappropriarsi di una fiducia che, dal 2016, in queli luoghi, è andata man mano affievolendosi.Tranquillizza, così, infatti, nellesporre i contenuti delle quattro ordinanze firmate questa mattina su cui era stata raggiunta lintesa due giorni fa.Un segnale in controtendenza con gli altri Commissari arriva già dalle modalità: una videoconferenza con i giornalisti che mai si era svolta negli anni precedenti: Ho voluto come addetto stampa un ottimo giornalista (Mario Sensini ndr) che è anche un profondo conoscitore delle problematiche della ricostruzione e dei territori ricompresi nel cratere. Io penso - ha detto - che la comunicazione, da parte della struttura commissariale, e l’informazione sono decisive per assolvere ad un dovere di trasparenza nelle decisioni e nella loro attuazione. Non può essere un accompagnamento, ma è un fattore coessenziale all’esercizio delle funzioni commissariali perché si tratta di recuperare un apprezabile grado di fiducia da parte dei cittadini.Da questa premessa la spiegazione dellordinanza principale: Si tratta di una mezza rivoluzione copernicana - ha spiegato - . Non è la prima volta che si parla di semplificazione, noi in questo caso la facciamo: l’abbiamo deliberata e scandita in norme. Dora in poi il proprietario del fabbricato danneggiato, insieme al progettista, decide come ricostruire, calcola il contributo, acquisisce titoli e nulla osta. Sono loro che depositano tutto all’ufficio speciale per la ricostruzione che non deve fare più una istruttoria, come accadeva oggi, ma deve controllare la completezza della documentazione, dopodichè esercita il controllo e se ci sono errori o omissioni sarà rigettata altrimenti sarà accolta. Questo - ha chiarito - richiede severa e rigorosa capacità di controllo da parte degli uffici specail e un controllo di legalità che sia efficace.Buone notizie anche per chi ha già presentato le domande: Questo nuovo procedimento - ha annunciato Legnini - può essere adottato anche da coloro che hanno presentato le domande che sono in istruttoria. Questo perchè, quando questo sistema andrà a regime, consentiremo a tutti di ripresentare la domanda, altrimenti proseguirà con il procedimento precedente.Effetti visibili già dallestate, a cui non mancheranno importanti controlli già annunciati e contenuti nelle ordinanze.La seconda ordinanza riguarda, invece, la delega ai Comuni per l’istruttoria delle pratica: I Comuni che vogliono gestire l’istruttoria delle pratiche possono farlo raggiungendo una intesa con gli uffici di ricostruzione sisma - ha detto - . Al momento nessun Comune delle Marche ha fatto richiesta. Nel chiarire le motivazioni che hanno portato a stilare un primo elenco dei Comuni maggiormente colpiti, a cui ne seguiranno altri, Legnini ha chiarito che Non esiste il doppio cratere perché non vi è alcuna differenziazione tra distribuzione di risorse e diritti. C’è solo la possibilità di richiedere la deroga da parte dei Comuni. Vi sono centi, borghi, frazioni, nuclei, che hanno necessità di queste deroghe e altri che possono ricostruire seguendo la procedura. Una norma che prevde anche la possibilità di includere tra i più danneggiati non solo lintero comune ma anche una sola parte di esso.Ma se queste semplificazioni riguardano la ricostruzione privata, è per quella pubblica che il Commissario chiede con forza dei cambiamenti al Governo: Se vogliamo far sì che parta anche questa - ha detto - occorrono norme straordinarie, noi ne prevediamo due: Lapplicazione generalizzata e il potere straordinario in capo al Commissario per provvedere, in deroga, nelle situazioni più critiche e complesse dove vi sono impedimenti.E necessaria una norma per l’economia per lo sviluppo di questi territori che si trovano ad affrontare tre emergenze: lo spopolamento precedente al 2016, il sisma, il coronavirus. Bisogna introdurre una misura stabile per sostenere attività produttive, turismo, cultura, infrastrutturazione digitale. Infine ciediamo altre 200 assunzioni per rafforzare la struttura commissariale che, così come è stata concepita, è disorganizzata e non è idonea per far fronte alla necessità di produrre una svolta alla ricostruzione. Questo completerebbe il quadro e ci metterebbe nelle condizioni di contribuire a far sì che la ricostruzione non solo costituisca un atto di giustizia per le popolazioni colpite, ma costituisca una leva per l’economia delle 4 regioni e di tutto il Paese.Infine il problema delle macerie e delle finanze per il pagamento delle ditte che se ne stanno occupando: Il problema delle macerie è serio - ha ammesso - , lo sto affrontando. Conto di definirlo in tempi ristretti perché sto facendo verifiche amministrative e finanziaerie.Erano stati stanziati 100 milioni di euro da parte della Protezione Civile qundi, ad oggi, la struttura commissariale non era intervenuta. Sembrerebbe che quei fondi siano esauriti e in quel caso dobbiamo stanziare noi le risorse. Ho già acquisito uno stato sulla situazione delle macerie nelle 4 regioni, ho chiesto un parere all’ufficio deputato e già lunedì prossimo mi confronterò con la Protezione Civile per un confronto. Qualora quelle risorse non risultassero più disponibili, provvederò a stanziarne altre.Giulia SancriccaLargomento sarà approfondito nella prossima edizione de LAppennino Camerte.
"I frutti dell'ordinanza 'madre' che riguarda la semplificazione si cominceranno a vedere in estate".
Al quarto Commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, insediato da due mesi, spetta non solo il compito di accelerare i tempi di ripartenza nelle terre del sisma, ma anche quello di riappropriarsi di una fiducia che, dal 2016, in queli luoghi, è andata man mano affievolendosi.
Tranquillizza, così, infatti, nell'esporre i contenuti delle quattro ordinanze firmate questa mattina su cui era stata raggiunta l'intesa due giorni fa.
Un segnale in controtendenza con gli altri Commissari arriva già dalle modalità: una videoconferenza con i giornalisti che mai si era svolta negli anni precedenti: "Ho voluto come addetto stampa un ottimo giornalista (Mario Sensini ndr) che è anche un profondo conoscitore delle problematiche della ricostruzione e dei territori ricompresi nel cratere. Io penso - ha detto - che la comunicazione, da parte della struttura commissariale, e l’informazione sono decisive per assolvere ad un dovere di trasparenza nelle decisioni e nella loro attuazione. Non può essere un accompagnamento, ma è un fattore coessenziale all’esercizio delle funzioni commissariali perché si tratta di recuperare un apprezabile grado di fiducia da parte dei cittadini".
Da questa premessa la spiegazione dell'ordinanza principale: "Si tratta di una mezza rivoluzione copernicana - ha spiegato - . Non è la prima volta che si parla di semplificazione, noi in questo caso la facciamo: l’abbiamo deliberata e scandita in norme. D'ora in poi il proprietario del fabbricato danneggiato, insieme al progettista, decide come ricostruire, calcola il contributo, acquisisce titoli e nulla osta. Sono loro che depositano tutto all’ufficio speciale per la ricostruzione che non deve fare più una istruttoria, come accadeva oggi, ma deve controllare la completezza della documentazione, dopodichè esercita il controllo e se ci sono errori o omissioni sarà rigettata altrimenti sarà accolta. Questo - ha chiarito - richiede severa e rigorosa capacità di controllo da parte degli uffici specail e un controllo di legalità che sia efficace".
Buone notizie anche per chi ha già presentato le domande: "Questo nuovo procedimento - ha annunciato Legnini - può essere adottato anche da coloro che hanno presentato le domande che sono in istruttoria. Questo perchè, quando questo sistema andrà a regime, consentiremo a tutti di ripresentare la domanda, altrimenti proseguirà con il procedimento precedente".
Effetti visibili già dall'estate, a cui non mancheranno importanti controlli già annunciati e contenuti nelle ordinanze.
La seconda ordinanza riguarda, invece, la delega ai Comuni per l’istruttoria delle pratica: I Comuni che vogliono gestire l’istruttoria delle pratiche possono farlo raggiungendo una intesa con gli uffici di ricostruzione sisma - ha detto - ". Al momento nessun Comune delle Marche ha fatto richiesta. 
Nel chiarire le motivazioni che hanno portato a stilare un primo elenco dei Comuni maggiormente colpiti, a cui ne seguiranno altri, Legnini ha chiarito che "Non esiste il doppio cratere perché non vi è alcuna differenziazione tra distribuzione di risorse e diritti. C’è solo la possibilità di richiedere la deroga da parte dei Comuni. Vi sono centi, borghi, frazioni, nuclei, che hanno necessità di queste deroghe e altri che possono ricostruire seguendo la procedura. Una norma che prevde anche la possibilità di includere tra i più danneggiati non solo l'intero comune ma anche una sola parte di esso".
Ma se queste semplificazioni riguardano la ricostruzione privata, è per quella pubblica che il Commissario chiede con forza dei cambiamenti al Governo: "Se vogliamo far sì che parta anche questa - ha detto - occorrono norme straordinarie, noi ne prevediamo due: L'applicazione generalizzata e il potere straordinario in capo al Commissario per provvedere, in deroga, nelle situazioni più critiche e complesse dove vi sono impedimenti.
E' necessaria una norma per l’economia per lo sviluppo di questi territori che si trovano ad affrontare tre emergenze: lo spopolamento precedente al 2016, il sisma, il coronavirus. Bisogna introdurre una misura stabile per sostenere attività produttive, turismo, cultura, infrastrutturazione digitale. Infine ciediamo altre 200 assunzioni per rafforzare la struttura commissariale che, così come è stata concepita, è disorganizzata e non è idonea per far fronte alla necessità di produrre una svolta alla ricostruzione. Questo completerebbe il quadro e ci metterebbe nelle condizioni di contribuire a far sì che la ricostruzione non solo costituisca un atto di giustizia per le popolazioni colpite, ma costituisca una leva per l’economia delle 4 regioni e di tutto il Paese".
Infine il problema delle macerie e delle finanze per il pagamento delle ditte che se ne stanno occupando: "Il problema delle macerie è serio - ha ammesso - , lo sto affrontando. Conto di definirlo in tempi ristretti perché sto facendo verifiche amministrative e finanziaerie.
Erano stati stanziati 100 milioni di euro da parte della Protezione Civile qundi, ad oggi, la struttura commissariale non era intervenuta. Sembrerebbe che quei fondi siano esauriti e in quel caso dobbiamo stanziare noi le risorse.
Ho già acquisito uno stato sulla situazione delle macerie nelle 4 regioni, ho chiesto un parere all’ufficio deputato e già lunedì prossimo mi confronterò con la Protezione Civile per un confronto. Qualora quelle risorse non risultassero più disponibili, provvederò a stanziarne altre".

Giulia Sancricca

L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.






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