Manutenzione a carico cittadini. Sciapichetti: "Oltre al danno anche la beffa"

Lunedì, 08 Giugno 2020 19:12 | Letto 1002 volte   Clicca per ascolare il testo Manutenzione a carico cittadini. Sciapichetti: "Oltre al danno anche la beffa" Contrarietà immediata sullipotesi formulata di accollo dell’onere delle spese per la manutenzione delle messe in sicurezza sui proprietari di case danneggiate dal sisma è stata espressa dal presidente Luca Ceriscioli e dallintera  giunta regionale che si schierano dunque dalla parte dei sindaci, amministratori locali e cittadini che in queste ore hanno fatto sentire la loro disapprovazione  A rappresentarlo è lassessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti informando che già nel pomeriggio di venerdì 5 giugno, attraverso una nota scritta, si è subito adoperato  per far pervenire al capo dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, la dichiarata  totale contrarietà all’ipotesi formulata, in quanto i terremotati stessi si vedrebbero gravati di un ingiusto e ingiustificabile onere a loro carico e questo sarebbe fonte di una ulteriore tensione sociale in un momento di grave difficoltà economica dovuta all’ulteriore emergenza del coronavirus.  Non condividiamo assolutamente questa prroposta- spiega lassessore Angelo Sciapichetti-. Nel contrastare in ogni modo lipotesi paventata siamo con i sindaci e i cittadini e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per scongiurarla. Non possiamo aggiungere anche questo ulteriore aggravio  al danno di uneccessiva burocrazia e di un lentissimo percorso della ricostruzione che ha ostacolato i cittadini anche nella presentaziine delle domande - continua Sciapichetti-. Se cè da fare una messa in sicurezza non è che possiamo far pagare il costo a dei cittadini che non hanno nessuna colpa. E dunque necessario che gli eventuali costi siano a carico della Protezione civile nella contabilità speciale, come lo erano le messe in sicurezza iniziali. Non possiamo cambiare adesso. E per questo che ci siamo confrontati con il Capo della Protezione civile nazionale Borrelli al quale non sarà difficile comprendere le motivazioni dei sindaci, della Regione e dei cittadini. Con larrivo del nuovo Commissario Legnini e con lemissione dellordinanza 100 di velocizzazione - aggiunge lassessore- si è creato anche un clima di aspettative. I cittadini inziano infatti un percorso nuovo che potrebbe aiutarli a snellire le procedure e la burocrazia e non possiamo adesso gettare una secchiata di acqua fredda su queste persone che hanno ricominciato a sperare. E quindi necessario  che su questo punto si faccia chiarezza e credo che con il buon senso, si possa affrontare la questione così come lo è stato in passato. Non è colpa dei cittadini se le messe in sicurezza fatte 4 anni fa  oggi hanno bisogno di manutenzione ed essere riviste. E chiaro- sottolinea- che non possiamo accollarla a dei cittadini che non hanno responsabilità alcuna  di questo stato di cose. Ci deve essere un margine pertanto per poter intervenire su questa ipotesi che ci vede contrari- conclude Sciapichetti- e credo che ci si possa ritornare anche con il Commissario alla ricostruzione, ragionando insieme. Non possiamo chiamare a pagare i cittadini perché oltre al danno di non aver potuto presentare i progetti di ricostruzione delle loro case, verrebbero ad essere beffati da un atto che a mio avviso è veramente irresponsabile.C.C.   
Contrarietà immediata sull'ipotesi formulata di accollo dell’onere delle spese per la manutenzione delle messe in sicurezza sui proprietari di case danneggiate dal sisma è stata espressa dal presidente Luca Ceriscioli e dall'intera  giunta regionale che si schierano dunque dalla parte dei sindaci, amministratori locali e cittadini che in queste ore hanno fatto sentire la loro disapprovazione  
A rappresentarlo è l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti informando che già nel pomeriggio di venerdì 5 giugno, attraverso una nota scritta, si è subito adoperato 
 per far pervenire al capo dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, la dichiarata  totale contrarietà all’ipotesi formulata, in quanto i terremotati stessi si vedrebbero gravati di un ingiusto e ingiustificabile onere a loro carico e questo sarebbe fonte di una ulteriore tensione sociale in un momento di grave difficoltà economica dovuta all’ulteriore emergenza del coronavirus. 
" Non condividiamo assolutamente questa prroposta- spiega l'assessore Angelo Sciapichetti-. Nel contrastare in ogni modo l'ipotesi paventata siamo con i sindaci e i cittadini e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per scongiurarla. Non possiamo aggiungere anche questo ulteriore aggravio  al danno di un'eccessiva burocrazia e di un lentissimo percorso della ricostruzione che ha ostacolato i cittadini anche nella presentaziine delle domande - continua Sciapichetti-. Se c'è da fare una messa in sicurezza non è che possiamo far pagare il costo a dei cittadini che non hanno nessuna colpa. E' dunque necessario che gli eventuali costi siano a carico della Protezione civile nella contabilità speciale, come lo erano le messe in sicurezza iniziali. Non possiamo cambiare adesso. E' per questo che ci siamo confrontati con il Capo della Protezione civile nazionale Borrelli al quale non sarà difficile comprendere le motivazioni dei sindaci, della Regione e dei cittadini. Con l'arrivo del nuovo Commissario Legnini e con l'emissione dell'ordinanza 100 di velocizzazione - aggiunge l'assessore- si è creato anche un clima di aspettative. I cittadini inziano infatti un percorso nuovo che potrebbe aiutarli a snellire le procedure e la burocrazia e non possiamo adesso gettare una secchiata di acqua fredda su queste persone che hanno ricominciato a sperare. E' quindi necessario  che su questo punto si faccia chiarezza e credo che con il buon senso, si possa affrontare la questione così come lo è stato in passato. Non è colpa dei cittadini se le messe in sicurezza fatte 4 anni fa  oggi hanno bisogno di manutenzione ed essere riviste. E' chiaro- sottolinea- che non possiamo accollarla a dei cittadini che non hanno responsabilità alcuna  di questo stato di cose. Ci deve essere un margine pertanto per poter intervenire su questa ipotesi che ci vede contrari- conclude Sciapichetti- e credo che ci si possa ritornare anche con il Commissario alla ricostruzione, ragionando insieme. Non possiamo chiamare a pagare i cittadini perché oltre al danno di non aver potuto presentare i progetti di ricostruzione delle loro case, verrebbero ad essere beffati da un atto che a mio avviso è veramente irresponsabile".
C.C.   

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