Vaccinazioni: "Priorità a chi vive nelle Sae e centri terremotati

Mercoledì, 07 Aprile 2021 11:14 | Letto 738 volte   Clicca per ascolare il testo Vaccinazioni: "Priorità a chi vive nelle Sae e centri terremotati Vaccinazioni anti Covid prioritarie per i residenti delle zone colpite dal terremoto del 2016  e in particolare per chi vive nelle Sae, Mapre e in altri alloggi di emergenza. La richiesta viene dai sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, tra i comuni dellAppennino più danneggiati dagli eventi sismici, al punto tale che la quasi totalità della popolazione residente vive nelle strutture emergenziali. Firmata da Mauro Falcucci, Silvia Bernardini e Gian Luigi Spiganti Maurizi, la proposta è stata inviata al commissario straordinario per lemergenza pandemica generale Figliuolo, al capo della Protezione civile nazionale Curcio, al presidente della Regione Marche Acquaroli e allassessore regionale alla Sanità Saltamartini. In deroga ai criteri generali adottati a livello nazionale per contenere la possibilità di diffusione dellepidemia, nellambito del Piano vaccinale anti Covid-19 i tre sindaci chiedono appunto  di prevedere la possibilità di eseguire la vaccinazione di tutte le persone residenti nei Comuni colpiti dal sisma, in particolare di coloro che vivono nelle soluzioni abitative di emergenza.  Da noi purtroppo registriamo parecchi contagiati- afferma il sindaco di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi - e si tratta nella maggior parte dei casi di nuclei familiari che attualemte risiedono in soluzioni abitative di ridotte dimensioni. Nei 40- 60 metri quadri di una SAE, munite di un solo bagno, facile capire che un adeguato distanziamento è molto difficile da praticare e complicatissimo è isolarsi allinterno di queste casette nel caso vi sia uno dei familiari positivo. Ad una lettura attenta- continua il sindaco di Visso-  risulta appunto che i casi di positività sono stati registrati nei nuclei familiari delle casette, proprio per la difficoltà che cè a mantenere un distanziamento. In considerazione dei ridotti numeri di persone residenti nei comuni colpiti dal sisma e che vivono nelle soluzioni emergenziali, senza sostanziali ripercussioni sulla campagna vaccinale nazionale, la deroga consentirebbe di assicurare il raggiungimento dell immunità di gregge per piccole comunità della montagna che hanno anche difficoltà  a garantire servizi di assistenza domiciliare.I sindaci auspicano inoltre  che  lanticipo di vaccinazione possa riguardare anche i dipendenti comunali.  c.c.
Vaccinazioni anti Covid prioritarie per i residenti delle zone colpite dal terremoto del 2016  e in particolare per chi vive nelle Sae, Mapre e in altri alloggi di emergenza. La richiesta viene dai sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, tra i comuni dell'Appennino più danneggiati dagli eventi sismici, al punto tale che la quasi totalità della popolazione residente vive nelle strutture emergenziali. Firmata da Mauro Falcucci, Silvia Bernardini e Gian Luigi Spiganti Maurizi, la proposta è stata inviata al commissario straordinario per l'emergenza pandemica generale Figliuolo, al capo della Protezione civile nazionale Curcio, al presidente della Regione Marche Acquaroli e all'assessore regionale alla Sanità Saltamartini. In deroga ai criteri generali adottati a livello nazionale per contenere la possibilità di diffusione dell'epidemia, nell'ambito del Piano vaccinale anti Covid-19 i tre sindaci chiedono appunto  di prevedere la possibilità di eseguire la vaccinazione di tutte le persone residenti nei Comuni colpiti dal sisma, in particolare di coloro che vivono nelle soluzioni abitative di emergenza. 
"Da noi purtroppo registriamo parecchi contagiati- afferma il sindaco di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi - e si tratta nella maggior parte dei casi di nuclei familiari che attualemte risiedono in soluzioni abitative di ridotte dimensioni. Nei 40- 60 metri quadri di una SAE, munite di un solo bagno, facile capire che un adeguato distanziamento è molto difficile da praticare e complicatissimo è isolarsi all'interno di queste casette nel caso vi sia uno dei familiari positivo. Ad una lettura attenta- continua il sindaco di Visso-  risulta appunto che i casi di positività sono stati registrati nei nuclei familiari delle casette, proprio per la difficoltà che c'è a mantenere un distanziamento". 
In considerazione dei ridotti numeri di persone residenti nei comuni colpiti dal sisma e che vivono nelle soluzioni emergenziali, senza sostanziali ripercussioni sulla campagna vaccinale nazionale, la deroga consentirebbe di assicurare il raggiungimento dell' immunità di gregge per piccole comunità della montagna che hanno anche difficoltà  a garantire servizi di assistenza domiciliare.
I sindaci auspicano inoltre  che  l'anticipo di vaccinazione possa riguardare anche i dipendenti comunali. 
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