Buldorini: "Aumentano i contagi, Appignano rischia il cartellino rosso"

Sabato, 17 Aprile 2021 17:47 | Letto 480 volte   Clicca per ascolare il testo Buldorini: "Aumentano i contagi, Appignano rischia il cartellino rosso" Con l’Italia alla vigilia della riapertura, Appignano rischia di restare al palo perché può diventare zona rossa. Il sindaco Calamita la smetta con le scelte di casacca e ci dia una mano: il rosso nel Covid non è il colore del merito, ma della vergogna.”Parole dure quelle di Luca Buldorini, coordinatore della Lega Appignano e responsabile organizzativo del partito a livello regionale, sulla difficilissima situazione che sta vivendo la città, tra le poche delle Marche che vede crescere il numero dei soggetti positivi. Situazione per la quale chiama in causa il primo cittadino. “Secondo i parametri introdotti dall’ultimo decreto ci sono le condizioni per fare dichiarare Appignano una specie di lazzaretto con tutte le ricadute sociali ed economiche negative del caso che ricadrebbero su una cittadina già allo stremo – le parole di Buldorini – Un paradosso di fronte alle imminenti riaperture in cui appare ancora più assurdo che il sindaco si limiti a consigliare l’osservanza delle regole e recitare orazioni funebri al bisogno. L’ amministrazione comunale ha avuto mesi e la collaborazione totale della Lega per fare la sua parte nel limitare i contagi e ritornare alla vita: perché si arrocca nella sua incapacità preferendo mantenere immacolata la casacca politica a spese dei cittadini? È arrivato il tempo che faccia un esame di coscienza e si rimbocchi le maniche con chi, come la Lega, non ha mai guardato al colore, ma alla salute degli appignanesi”.“Siamo stati gli unici ad impegnarci per il contenimento dei contagi - ricorda Buldorini - test sierologici alla cittadinanza già nel corso della prima ondata, 4 termoscanner donati a scuole ed asilo, il suggerimento e la disponibilità alla collaborazione per instaurare controlli con l’aiuto dei volontari della protezione civile, l’avvio delle procedure per l’apertura di un centro vaccinale per cui abbiamo ricevuto la disponibilità da parte della Croce Rossa di Macerata per un’ambulanza e relativo equipaggio. Tutto mentre il sindaco Calamita e i suoi continuano a sperare nel buon Dio senza mettere in campo anche la risolutezza degli uomini solo perché gli uomini in questione sono della Lega”f.u.
Con l’Italia alla vigilia della riapertura, Appignano rischia di restare al palo perché può diventare zona rossa. Il sindaco Calamita la smetta con le scelte di casacca e ci dia una mano: il rosso nel Covid non è il colore del merito, ma della vergogna.

Parole dure quelle di Luca Buldorini, coordinatore della Lega Appignano e responsabile organizzativo del partito a livello regionale, sulla difficilissima situazione che sta vivendo la città, tra le poche delle Marche che vede crescere il numero dei soggetti positivi. Situazione per la quale chiama in causa il primo cittadino.

“Secondo i parametri introdotti dall’ultimo decreto ci sono le condizioni per fare dichiarare Appignano una specie di lazzaretto con tutte le ricadute sociali ed economiche negative del caso che ricadrebbero su una cittadina già allo stremo – le parole di Buldorini – Un paradosso di fronte alle imminenti riaperture in cui appare ancora più assurdo che il sindaco si limiti a consigliare l’osservanza delle regole e recitare orazioni funebri al bisogno. L’ amministrazione comunale ha avuto mesi e la collaborazione totale della Lega per fare la sua parte nel limitare i contagi e ritornare alla vita: perché si arrocca nella sua incapacità preferendo mantenere immacolata la casacca politica a spese dei cittadini? È arrivato il tempo che faccia un esame di coscienza e si rimbocchi le maniche con chi, come la Lega, non ha mai guardato al colore, ma alla salute degli appignanesi”.

“Siamo stati gli unici ad impegnarci per il contenimento dei contagi - ricorda Buldorini - test sierologici alla cittadinanza già nel corso della prima ondata, 4 termoscanner donati a scuole ed asilo, il suggerimento e la disponibilità alla collaborazione per instaurare controlli con l’aiuto dei volontari della protezione civile, l’avvio delle procedure per l’apertura di un centro vaccinale per cui abbiamo ricevuto la disponibilità da parte della Croce Rossa di Macerata per un’ambulanza e relativo equipaggio. Tutto mentre il sindaco Calamita e i suoi continuano a sperare nel buon Dio senza mettere in campo anche la risolutezza degli uomini solo perché gli uomini in questione sono della Lega

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