Stop ai bonus edilizi, Pasqui: "Rischio di ricadute drammatiche nel Cratere"

Venerdì, 17 Febbraio 2023 10:58 | Letto 741 volte   Clicca per ascolare il testo Stop ai bonus edilizi, Pasqui: "Rischio di ricadute drammatiche nel Cratere" «Apprendo la notizia che il Governo nazionale ha messo uno stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi, con un decreto legge - approvato nel Consiglio dei Ministri del 16 febbraio 2023 e poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in tarda serata - che vieta le due note procedure di opzione alternativa alla fruizione diretta per le agevolazioni fiscali che prima lo prevedevano». Così il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, preoccupato delle ricadute negative che lattuazione del decreto legge potrà comportare per le aree del Cratere sismico. «Il testo modifica la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi a spese per gli interventi in materia di recupero patrimonio edilizio(Bonus Ristrutturazioni);efficienza energetica (Ecobonus) , Superbonus 110%, misure antisismiche (Sismabonus); facciate;impianti fotovoltaici;colonnine di ricarica; barriere architettoniche (Bonus Barriere 75%) - spiega PasquiSi prevede, inoltre, labrogazione delle norme che prevedevano la possibilità di cedere i crediti relativi a spese per interventi di riqualificazione energetica e di interventi di ristrutturazione importante di primo livello (prestazione energetica) per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiore a 200mila euro; spese per interventi di riduzione del rischio sismico realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali o realizzati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che provvedano alla successiva alienazione dell’immobile.Si tratta, di fatto, di tutti i tipi di agevolazioni edilizie ad oggi esistenti.Seppur consapevole che un intervento capace di definire con certezza i confini di queste misure fosse necessario e improrogabile - prosegue il vice presidente del onsiglio regionale - sono molto preoccupato per le ricadute che l’attuazione di questo decreto legge potrà avere nell’area del cratere sismico. Siamo ormai al settimo anno dal devastante terremoto del 2016 e la ricostruzione vera ha appena visto la luce, dopo aver a lungo stentato a partire. Lo stop alle agevolazioni sull’edilizia rischia concretamente di mettere una pietra tombale sulla ripartenza dei territori colpiti dal sisma, con conseguenze devastanti su tutto il comparto edile. Non ultimo - conclude Pasqui -, questa misura andrebbe a creare una vera e propria disparità di trattamento fra gli stessi cittadini terremotati, con quelli che hanno subito pochi danni e hanno potuto usufruire delle agevolazioni e quelli del “cratere vero” i quali, oltre a non aver ancora visto la ricostruzione, non potranno avere accesso ai bonus.Faccio appello quindi alla sensibilità dei parlamentari di Forza Italia, presso i quali sarà mia premura intervenire, affinchè in sede di conversione del decreto legge, nel dibattito parlamentare possano essere apportate le opportune modifiche che vadano a tutelare i territori del sisma i quali, mai come stavolta, rischiano di scomparire definitivamente e con loro tutto il patrimonio storico, umano, culturale che da millenni conservano.
«Apprendo la notizia che il Governo nazionale ha messo uno stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi, con un decreto legge - approvato nel Consiglio dei Ministri del 16 febbraio 2023 e poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in tarda serata - che vieta le due note procedure di opzione alternativa alla fruizione diretta per le agevolazioni fiscali che prima lo prevedevano». Così il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, preoccupato delle ricadute negative che l'attuazione del decreto legge potrà comportare per le aree del Cratere sismico.

«Il testo modifica la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi a spese per gli interventi in materia di recupero patrimonio edilizio(Bonus Ristrutturazioni);efficienza energetica (Ecobonus) , Superbonus 110%, misure antisismiche (Sismabonus); facciate;impianti fotovoltaici;colonnine di ricarica; barriere architettoniche (Bonus Barriere 75%) - spiega Pasqui

Si prevede, inoltre, l'abrogazione delle norme che prevedevano la possibilità di cedere i crediti relativi a spese per interventi di riqualificazione energetica e di interventi di ristrutturazione importante di primo livello (prestazione energetica) per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiore a 200mila euro; spese per interventi di riduzione del rischio sismico realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali o realizzati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, che provvedano alla successiva alienazione dell’immobile.
Si tratta, di fatto, di tutti i tipi di agevolazioni edilizie ad oggi esistenti.

Seppur consapevole che un intervento capace di definire con certezza i confini di queste misure fosse necessario e improrogabile - prosegue il vice presidente del onsiglio regionale - sono molto preoccupato per le ricadute che l’attuazione di questo decreto legge potrà avere nell’area del cratere sismico. 
Siamo ormai al settimo anno dal devastante terremoto del 2016 e la ricostruzione vera ha appena visto la luce, dopo aver a lungo stentato a partire. 

Lo stop alle agevolazioni sull’edilizia rischia concretamente di mettere una pietra tombale sulla ripartenza dei territori colpiti dal sisma, con conseguenze devastanti su tutto il comparto edile. 

Non ultimo - conclude Pasqui -, questa misura andrebbe a creare una vera e propria disparità di trattamento fra gli stessi cittadini terremotati, con quelli che hanno subito pochi danni e hanno potuto usufruire delle agevolazioni e quelli del “cratere vero” i quali, oltre a non aver ancora visto la ricostruzione, non potranno avere accesso ai bonus.

Faccio appello quindi alla sensibilità dei parlamentari di Forza Italia, presso i quali sarà mia premura intervenire, affinchè in sede di conversione del decreto legge, nel dibattito parlamentare possano essere apportate le opportune modifiche che vadano a tutelare i territori del sisma i quali, mai come stavolta, rischiano di scomparire definitivamente e con loro tutto il patrimonio storico, umano, culturale che da millenni conservano.


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