Assemblea Marche, si' a quattro province

Lunedì, 22 Ottobre 2012 02:00 | Letto 937 volte   Clicca per ascolare il testo Assemblea Marche, si' a quattro province 19 voti favorevoli, 17 contrari, 1 astenuto. Con questi numeri lassemblea legislativa delle Marche ha approvato, a stretta maggioranza, la proposta di riordino delle province che prevede un assetto a 4: Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno-Fermo. "Sono soddisfatto – ha commento a caldo il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari – Riconosco che il consiglio regionale ha agito non sulla base di spinte localistiche, ma sul piano della razionalità individuando la migliore riorganizzazione, sulla base di aree vaste, del nostro territorio. Stante lesiguità delle risorse, per mantenere la qualità dei servizi è necessario che il territorio sia organizzato sulla base di omogeneità e affinità. E la riorganizzazione in quattro province è lunica strada percorribile". La questione ora passa al governo e il presidente Pettinari si dichiara fiducioso, soprattutto dellopera che può essere svolta dal Parlamento. "Lassemblea parlamentare – continua Pettinari – dovrà legiferare sulla base delle proposte che perverranno dalle regioni. La legge, dunque, dovrà essere in linea con le necessità che ciascun territorio regionale proporrà attraverso i suoi organismi". Alla soddisfazione di Pettinari si aggiunge anche quella del consigliere Francesco Massi. "Era il risultato che ci aspettavamo – le sue parole – Ora non resta che vedere se il governo continuerà ad essere intransigente sullipotesi delle tre province. Sono comunque soddifatto dellesito della votazione che ha tagliato trasversalmente tutti i partiti e tutte le forze politiche. Se le province debbono continuare ad esserci, non è giusto che il centro sud delle Marche abbia una provincia di oltre 740000 abitanti, come avverrebbe nella riorganizzazione proposta dal governo. Occorre che nel territorio ci sia una situazione di equità". “Ha prevalso il buon senso”. Questo il commento di Angelo Sciapichetti. “È stata rispettata la volontà del Cal - dice il consigliere regionale del Partito Democratico - delle forze sociali, economiche e culturali che si erano espressi per il ritorno alle quattro Province storiche. Adesso la partita si sposta a Roma e spetta al Governo e al Parlamento recepire la proposta di riordino avanzata dalla Regione Marche, mentre ad Ancona non è più rinviabile una verifica allinterno della maggiornaza di governo”.

19 voti favorevoli, 17 contrari, 1 astenuto. Con questi numeri l'assemblea legislativa delle Marche ha approvato, a stretta maggioranza, la proposta di riordino delle province che prevede un assetto a 4: Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno-Fermo. "Sono soddisfatto – ha commento a caldo il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari – Riconosco che il consiglio regionale ha agito non sulla base di spinte localistiche, ma sul piano della razionalità individuando la migliore riorganizzazione, sulla base di aree vaste, del nostro territorio. Stante l'esiguità delle risorse, per mantenere la qualità dei servizi è necessario che il territorio sia organizzato sulla base di omogeneità e affinità. E la riorganizzazione in quattro province è l'unica strada percorribile". La questione ora passa al governo e il presidente Pettinari si dichiara fiducioso, soprattutto dell'opera che può essere svolta dal Parlamento. "L'assemblea parlamentare – continua Pettinari – dovrà legiferare sulla base delle proposte che perverranno dalle regioni. La legge, dunque, dovrà essere in linea con le necessità che ciascun territorio regionale proporrà attraverso i suoi organismi". Alla soddisfazione di Pettinari si aggiunge anche quella del consigliere Francesco Massi. "Era il risultato che ci aspettavamo – le sue parole – Ora non resta che vedere se il governo continuerà ad essere intransigente sull'ipotesi delle tre province. Sono comunque soddifatto dell'esito della votazione che ha tagliato trasversalmente tutti i partiti e tutte le forze politiche. Se le province debbono continuare ad esserci, non è giusto che il centro sud delle Marche abbia una provincia di oltre 740000 abitanti, come avverrebbe nella riorganizzazione proposta dal governo. Occorre che nel territorio ci sia una situazione di equità". “Ha prevalso il buon senso”. Questo il commento di Angelo Sciapichetti. “È stata rispettata la volontà del Cal - dice il consigliere regionale del Partito Democratico - delle forze sociali, economiche e culturali che si erano espressi per il ritorno alle quattro Province storiche. Adesso la partita si sposta a Roma e spetta al Governo e al Parlamento recepire la proposta di riordino avanzata dalla Regione Marche, mentre ad Ancona non è più rinviabile una verifica all'interno della maggiornaza di governo”.

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