Ad Unicam si parla di Fondi Europei

Giovedì, 17 Ottobre 2013 02:00 | Letto 883 volte   Clicca per ascolare il testo Ad Unicam si parla di Fondi Europei Si è aperto in una Sala della Muta dellateneo camerte gremita da più di trecento partecipanti, lincontro organizzato dalla regione Marche con luniversità di Camerino dal titolo  “Una regione  intelligente, sostenibile  e inclusiva.” Si tratta del secondo appuntamento di ascolto che la regione Marche ha messo in campo per disegnare il futuro dei fondi strutturali e della programmazione 2014/2020. I lavori sono stati aperti dallassessore regionale alle Politiche Comunitarie Paola Giorgi, che ha sottolineato la volontà della regione di organizzare un incontro su questi temi proprio alluniversità di Camerino, sia per il ruolo che lateneo camerte ricopre,  sia perché è senzaltro fondamentale la presenza dellistituzione regionale in unarea interna ricchissima, che può esprimere  una peculiarità enorme di contenuti e opportunità. “La scelta di Camerino è chiara e precisa – ha affermato lassessore Giorgi – questo secondo appuntamento è importantissimo per la crescita di tutto il territorio. E fondamentale infatti ascoltare le istanze di chi, quotidianamente, si misura con le contingenze produttive e sociali di questo momento storico”. Nel corso dellintervento, lassessore ha poi sottolineato la necessità di concentrare le risorse su obiettivi  strategici, facendo convergere su di essi i vari fondi a disposizione, senza mai perdere di vista la strategia macro regionale. “Quanto la regione Marche sta proponendo ai nostri territori, con questo spirito di apertura internazionale, nella certezza che stiamo tutti investendo nel nostro futuro, è fondamentale – ha sottolineato nel suo discorso il rettore Flavio Corradini – Cè una questione di consapevolezza: chi è attento allo sviluppo dei nostri territori non può che vedere lEuropa come lunico vero e reale interlocutore di supporto finanziario. Lalternativa sarebbe accontentarsi delle briciole ma questo lItalia, le nostre imprese, non possono permetterselo. Per questo è importante imparare a conoscere lEuropa, il linguaggio europeo, gli strumenti delle politiche comunitarie e della relativa programmazione. E lunica via di uscita, bisogna fare rete, lavorare e crederci!”. A questo proposito il rettore ha anche sottolineato limportanza di considerare la ricerca e linnovazione come motori di sviluppo economico: una maggiore sinergia e messa in rete di uffici e laboratori sulle tematiche europee già esistenti non potrà che aiutare. Il prof. Fulvio Esposito, già rettore dellateneo camerte, ora capo della segreteria tecnica del Ministero dellUniversità e della Ricerca Scientifica, ha poi illustrato il quadro generale europeo con particolare riferimento alle attività che Miur e Mise stanno portando avanti, in collaborazione con le regioni, per riprendere quel circolo virtuoso dellincontro tra domanda e offerta di ricerca ed innovazione: “LItalia è indietro, occorre aumentare la velocità della performance innovativa – ha affermato Esposito - Quando ci troviamo di fronte ad uno stallo di questa performance le conseguenze incidono pesantemente sulla produttività del lavoro. E necessario interrompere questo stallo e riprendere il circolo virtuoso interrotto”. Istituzioni locali, imprese, terzo settore e mondo dellassociazionismo, consulenti, tecnici, parti sociali si sono confrontati in quattro workshop paralleli dedicati alle seguenti tematiche per lo sviluppo regionale: “Ricerca, innovazione, competitività, internazionalizzazione delle PMI;”  “Agenda Digitale”; “Energia e mobilità sostenibile, clima e rischi ambientali”; “Attrattività turistica e valorizzazione delle risorse culturali nelle aree rurali”.

Si è aperto in una Sala della Muta dell'ateneo camerte gremita da più di trecento partecipanti, l'incontro organizzato dalla regione Marche con l'università di Camerino dal titolo  “Una regione  intelligente, sostenibile  e inclusiva.” Si tratta del secondo appuntamento di ascolto che la regione Marche ha messo in campo per disegnare il futuro dei fondi strutturali e della programmazione 2014/2020. I lavori sono stati aperti dall'assessore regionale alle Politiche Comunitarie Paola Giorgi, che ha sottolineato la volontà della regione di organizzare un incontro su questi temi proprio all'università di Camerino, sia per il ruolo che l'ateneo camerte ricopre,  sia perché è senz'altro fondamentale la presenza dell'istituzione regionale in un'area interna ricchissima, che può esprimere  una peculiarità enorme di contenuti e opportunità. “La scelta di Camerino è chiara e precisa – ha affermato l'assessore Giorgi – questo secondo appuntamento è importantissimo per la crescita di tutto il territorio. E' fondamentale infatti ascoltare le istanze di chi, quotidianamente, si misura con le contingenze produttive e sociali di questo momento storico”. Nel corso dell'intervento, l'assessore ha poi sottolineato la necessità di concentrare le risorse su obiettivi  strategici, facendo convergere su di essi i vari fondi a disposizione, senza mai perdere di vista la strategia macro regionale. “Quanto la regione Marche sta proponendo ai nostri territori, con questo spirito di apertura internazionale, nella certezza che stiamo tutti investendo nel nostro futuro, è fondamentale – ha sottolineato nel suo discorso il rettore Flavio Corradini – C'è una questione di consapevolezza: chi è attento allo sviluppo dei nostri territori non può che vedere l'Europa come l'unico vero e reale interlocutore di supporto finanziario. L'alternativa sarebbe accontentarsi delle briciole ma questo l'Italia, le nostre imprese, non possono permetterselo. Per questo è importante imparare a conoscere l'Europa, il linguaggio europeo, gli strumenti delle politiche comunitarie e della relativa programmazione. E' l'unica via di uscita, bisogna fare rete, lavorare e crederci!”. A questo proposito il rettore ha anche sottolineato l'importanza di considerare la ricerca e l'innovazione come motori di sviluppo economico: una maggiore sinergia e messa in rete di uffici e laboratori sulle tematiche europee già esistenti non potrà che aiutare. Il prof. Fulvio Esposito, già rettore dell'ateneo camerte, ora capo della segreteria tecnica del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, ha poi illustrato il quadro generale europeo con particolare riferimento alle attività che Miur e Mise stanno portando avanti, in collaborazione con le regioni, per riprendere quel circolo virtuoso dell'incontro tra domanda e offerta di ricerca ed innovazione: “L'Italia è indietro, occorre aumentare la velocità della performance innovativa – ha affermato Esposito - Quando ci troviamo di fronte ad uno stallo di questa performance le conseguenze incidono pesantemente sulla produttività del lavoro. E' necessario interrompere questo stallo e riprendere il circolo virtuoso interrotto”. Istituzioni locali, imprese, terzo settore e mondo dell'associazionismo, consulenti, tecnici, parti sociali si sono confrontati in quattro workshop paralleli dedicati alle seguenti tematiche per lo sviluppo regionale: “Ricerca, innovazione, competitività, internazionalizzazione delle PMI;”  “Agenda Digitale”; “Energia e mobilità sostenibile, clima e rischi ambientali”; “Attrattività turistica e valorizzazione delle risorse culturali nelle aree rurali”.

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