Unioni montane, piu' forza ai comuni

Venerdì, 18 Ottobre 2013 02:00 | Letto 1057 volte   Clicca per ascolare il testo Unioni montane, piu' forza ai comuni Più forza ai comuni montani: è lobbiettivo che vuole centrare la legge che martedì 22 ottobre giungerà in consiglio regionale, cambiando il meccanismo di governo delle comunità montane che si trasformeranno in unioni montane a partire dal gennaio 2015. Relatore di minoranza del provvedimento nellassise regionale il consigliere Pdl Francesco Massi. Punti fondamentali della proposta il fatto che le future unioni montante possono essere formate dai comuni che oggi fanno parte della comunità montana corrispondente per territorio, ma con possibilità di adesione anche da parte dei comuni confinanti, la non obbligatorietà di adesione per i comuni, il mantenimento delle funzioni proprie delle attuali comunità montane in aggiunta a quelle che i comuni dellunione vorranno “associare” nella gestione per conseguire risparmi ed efficienza nellerogazione dei servizi. Una riforma – così Francesco Massi - che può dare una svolta dinamica al modo di gestire i territori più deboli e svantaggiati come quelli montani proprio perché si mette a loro disposizione una modalità di governance più incisiva e, quindi, più forte anche dal punto di vista contrattuale. Per lo stato – continua Massi - le comunità montane erano da sopprimere senza individuare altri enti che governassero i territori montani. Anche nelle nostra regione cera chi voleva tagliare e sopprimere non pensando alle opportunità di rilievo economico e di qualità del nostro entroterra. E chiaro che questa legge lancia una sfida a chi governa la regione e per i prossimi bilanci: sostenere ed incentivare le Unioni Montane sarà un investimento contro gli sprechi ed a favore della qualità dei servizi. Non possiamo permetterci lulteriore impoverimento dei territori montani!”. Il tema, quanto mai stimolante, sarà sviscerato nel corso della trasmissione “Un territorio” in onda questo venerdì alle ore 22 sulle frequenze di Radio C1 inblu ed al quale partecipano, oltre allo stesso Francesco Massi, i presidenti delle tre comunità montane Feliciotti, Chiappa, Scaficchia, il presidente dellunione delle comunità montane Michele Maiani, Giuseppe Fabbroni, dirigente di un ente montano, lex sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci e alcuni primi cittadini dei comuni del territorio montano.    

Più forza ai comuni montani: è l'obbiettivo che vuole centrare la legge che martedì 22 ottobre giungerà in consiglio regionale, cambiando il meccanismo di governo delle comunità montane che si trasformeranno in unioni montane a partire dal gennaio 2015. Relatore di minoranza del provvedimento nell'assise regionale il consigliere Pdl Francesco Massi. Punti fondamentali della proposta il fatto che le future unioni montante possono essere formate dai comuni che oggi fanno parte della comunità montana corrispondente per territorio, ma con possibilità di adesione anche da parte dei comuni confinanti, la non obbligatorietà di adesione per i comuni, il mantenimento delle funzioni proprie delle attuali comunità montane in aggiunta a quelle che i comuni dell'unione vorranno “associare” nella gestione per conseguire risparmi ed efficienza nell'erogazione dei servizi. Una riforma – così Francesco Massi - che può dare una svolta dinamica al modo di gestire i territori più deboli e svantaggiati come quelli montani proprio perché si mette a loro disposizione una modalità di governance più incisiva e, quindi, più forte anche dal punto di vista contrattuale. Per lo stato – continua Massi - le comunità montane erano da sopprimere senza individuare altri enti che governassero i territori montani. Anche nelle nostra regione c'era chi voleva tagliare e sopprimere non pensando alle opportunità di rilievo economico e di qualità del nostro entroterra. E' chiaro che questa legge lancia una sfida a chi governa la regione e per i prossimi bilanci: sostenere ed incentivare le Unioni Montane sarà un investimento contro gli sprechi ed a favore della qualità dei servizi. Non possiamo permetterci l'ulteriore impoverimento dei territori montani!”. Il tema, quanto mai stimolante, sarà sviscerato nel corso della trasmissione “Un territorio” in onda questo venerdì alle ore 22 sulle frequenze di Radio C1 inblu ed al quale partecipano, oltre allo stesso Francesco Massi, i presidenti delle tre comunità montane Feliciotti, Chiappa, Scaficchia, il presidente dell'unione delle comunità montane Michele Maiani, Giuseppe Fabbroni, dirigente di un ente montano, l'ex sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci e alcuni primi cittadini dei comuni del territorio montano.

 

 

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