Quello che doveva essere un normale consiglio comunale alla fine si trasforma in un' assisse particolarmente delicata per la maggioranza con due consiglieri che abbandonano l'aula.
Andiamo per ordine. I primi punti all'ordine del giorno, dopo la verifica dei presenti (assenti per la maggioranza il consigliere Gaetano Maccari, per la minoranza Sandra Gentili e Mario Cavallaro) scivolano via con gli atti dovuti e l'approvazione dei verbali delle precedenti sedute consiliari.
Al terzo punto ci sono le comunicazioni del sindaco Dario Conti, che riguardano i temi dell'agenzia dell'entrate soppressa, ma che avrà uno sportello all'interno del municipio camerte. Il tema sempre caldo è la lotta per la difesa del tribunale che vede ancora tutti i 30 sindaci dei comuni sedi dei piccoli tribunali lottare unititi in difesa dei presidi. Il sindaco ha comunicato, inoltre, che non intende concedere ancora per lungo tempo i locali del tribunale per ''ospitare '' materiale d'archivio e ha sollecitato lo sgombero entro la fine di novembre. Quarto punto l'approvazione del nuovo regolamento per il gruppo di protezione civile di Camerino, che verrà unita con il gruppo di Serravalle del Chienti, con l'approvazione di 15 articoli che garantiscono al comune camerte la guida dell'associazione e della struttura unificata. Il voto è stato unanime. Fra le pochissime persone presenti, alcuni volontari che hanno espresso contrarietà all'atto in quanto il comune di Camerino non è obbligato ad associare il servizio di protezione civile, compito invece che la regione Marche ha imposto ai comuni inferiori ai cinquemila abitanti. Gli stessi avrebbero manifestato l'intenzione di lasciare l'associazione in segno di protesta.
Quinto punto, la messa in liquidazione della società Valli Varanensi srl. L'argomento è stato illustrato dall'assessore al bilancio Roberto Mancinelli, che ha chiarito gli adempimenti del comune. La legge impone la messa in liquidazione della società Valli Varanensi. Negli ultimi tre anni la società ha sempre chiuso il bilancio in negativo e la norma per i comuni sotto trenta mila abitanti autorizza la chiusura anche in caso di un solo anno di bilancio in rosso. Valli Varanensi potrebbe mantenere un ramo d'azienda se i soci (56,6% di proprietà della Comunità Montana di Camerino, 44,4% divisa fra i 12 comuni che fanno parte della comunità con Bolognola che non partecipa e non ha quote) decidessero di far gestire il servizio idrico, dirottando i tre dipendenti nel nuovo ramo d'azienda per il quale è necessaria l'operazione di scissione.
Fra i banchi della maggioranza il vice sindaco Pasqui ha presentato sei emendamenti, denunciando poca chiarezza nella delibera che avrebbe dovuto delineare una scelta ben precisa. ''C'erano troppi condizionali – ha dichiarato Pasqui – Così abbiamo sostituito le incertezze in certezze. Il cittadino non vuole troppi se e troppi ma. Con forza abbiamo chiesto anche la tutela dei lavoratori; questo è il nostro compito e quello della politica. Essere vicini alle problematiche dei cittadini è quello che abbiamo fatto e continueremo a fare".
Il capogruppo di maggioranza Antonella Gamberoni, in risposta agli emendamenti presentati, ha precisato che la delibera permette, ma non obbliga ad usufuire di una legge. Il consigliere Bottacchiari, vista l'indecisione della maggioranza, propone così di rinviare il punto all'ordine del giorno e valutare con l'ente capofila, comunità montana e gli altri 11 comuni, di individuare un percorso comune. Proposta però respinta in quanto la decisione doveva già essere stata discussa entro il mese di settembre.
Alla proposta di Pasqui e del suo gruppo risponde anche l'assessore Pupilli, che polemizza sulla scelta del Pdl di non aver appoggiato il referendum sull'acqua e di farsi paladino soltanto ora del servizio idrico pubblico per pura opportunità elettorale. Dubbi e perplessità anche dall'altro assessore di maggioranza Sante Elisei. ''C'è un problema complesso di divergenze nella maggioranza che si trascina da anni. Gli emendamenti proposti, scritti e riscritti non tutelano i lavoratori ma li mettono a rischio". Il dibattito esplode con l'intervento di Giorgio Bottacchiari, che prima ha un battibecco con la segretaria comunale ("una seduta caratterizzata da cose dette e non dette"), poi affonda il colpo sull'assessore Pasqui "reo" di aver aperto ufficialmente la campagna elettorale. "Per Pasqui è normale – afferma Bottacchiari – A pochi mesi dal voto lui e i suoi amici trovano sempre un escamotage per farsi ritirare le deleghe, dimettersi o aprire una crisi. Ritengo che questo seduta sia stata vergognosa e per questo esco dall'aula". Con lui esce anche il consigliere Salvucci. Si procede quindi con una dichiarazione di voto del consigliere Di Girolamo, che ai microfoni di Radio C1 dichiara: "Innanzitutto bisogna dire, come giustamente ha fatto osservare il consigliere Bottacchiari, che è cominciata la campagna elettorale. Ciò si è manifestato in questo consiglio, che ha evidenziato le spaccature della maggioranza. Altro punto è, invece, la delibera e qui ci troviamo di fronte a una cosa importante, che viene trattata sempre con la solita superficialità. Ci sono due problemi, uno politico e un altro tecnico. Il problema tecnico è quello della messa in liquidazione, dovuta per legge, di queste società che sostanzialmente non fanno utili, provocano dei rossi all'interno dei bilanci. L'altra questione è politica. Nella norma c'è un cavillo che permette alla Valli Varanensi di gestire il servizio idrico e di questa facoltà si vogliono avvalere gli amministratori. Vogliono riempire di potere una scatola che è già vuota. Sono anni che tentano di riempirla, ma la riempiono con il nulla. Stiamo facendo scatole cinesi soltanto per creare piccoli posti per i trombati di turno." Sull'uscita dall'aula del consigliere Bottacchiari il vice sindaco Pasqui glissa parlando ironicamente di "stanchezza dovuta alla poca abitudine ai consigli comunali", mentre riguardo ai paventati venti di crisi lo stesso afferma che "nella maggioranza si è tutti dalla stessa parte, visto che gli emendamenti sono stati votati. Il solo partito che mi interessa si chiama territorio".