Le Marche premiate a Bruxelles

Venerdì, 08 Novembre 2013 01:00 | Letto 929 volte   Clicca per ascolare il testo Le Marche premiate a Bruxelles (BRUXELLES) - “Un riconoscimento europeo che premia la capacità di valorizzare il ruolo economico e sociale delle aree protette, superando quello del semplice vincolo con cui vengono spesso identificate. Il certificato che i Parchi delle Marche hanno ricevuto rappresenta un riconoscimento della visione strategica che, come Regione, abbiamo voluto promuovere per perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio”. Lo ha affermato lassessore regionale allAmbiente, Maura Malaspina, alla cerimonia di consegna della Carta europea del turismo sostenibile (Cets), conferita ai parchi regionali della Gola della Rossa Frasassi, del Conero, del Sasso Simone e Simoncello, del San Bartolo, e confermata al Parco nazionale dei Monti Sibillini. Per il Parco nazionale dei monti Sibillini si tratta del terzo attestato europeo: nel 2002 i Sibillini diventano il primo parco nazionale italiano a essere certificato; la carta viene poi rinnovata una prima volta dopo il primo quinquennio di attuazione, mentre quello conferito nei giorni scorsi è il secondo rinnovo ed è relativo alla strategia quinquennale 2013-2017. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è già al lavoro per lattuazione della prossima strategia quinquennale sul turismo sostenibile, documento sulla base del quale viene conferita la certificazione di Europarc. Si tratta di una vera e propria strategia che indirizza la gestione delle aree protette e che, ormai da anni, per il parco dei Sibillini costituisce la base operativa del lavoro che si svolge in ambito turistico, attraverso la quale lente coinvolge operatori e istituzioni del territorio. La Cets è stata assegnata da Europarc (Federazione della natura e dei parchi nazionali dEuropa), presso il Parlamento europeo. La cerimonia è stata preceduta dallOttava riunione della Rete europea della Carta, che si è tenuta presso la rappresentanza della Regione Marche a Bruxelles. Con le ultime Carte consegnate, i parchi europei certificati salgono a 119 e sono distribuiti in 13 paesi, mentre le aree protette italiane che aderiscono alla Carta salgono a 20. A Bruxelles, oltre al Parco dei Sibillini, era presente una nutrita delegazione di aree protette marchigiane che negli ultimi anni hanno intrapreso con successo il percorso previsto dalla Carta. La Regione Marche, unica in Italia ad avere tutte le aree protette del suo territorio certificate, ha infatti fortemente puntato alla Carta Europea del turismo sostenibile grazie, in particolare, allimpegno dellAssessorato allAmbiente guidato da Maura Malaspina. “Questo risultato testimonia la nostra capacità di orientamento secondo le linee della Strategia europea 2020, che promuove un nuovo modello di crescita, basato su uno sviluppo economico sostenibile e solidale - ha aggiunto lassessore - Abbiamo puntato sulla qualità dello sviluppo e promosso la cultura europea delle reti, che ci consente di affrontare i temi della biodiversità in maniera sistemica, evitando interventi episodici e frammentati”. Malaspina ha poi indicato nel Programma triennale aree protette 2013-2015, approvato dalla Regione, “lo strumento fondamentale per guidare le comunità locali nella gestione naturalistica e paesaggistica del territorio”. Ha quindi evidenziato come agricoltura e ambiente rappresentino “due pilastri fondamentali di una stessa strategia di crescita e sviluppo. Le Marche sono state la prima regione italiana ad attivare gli Accordi agroambientali, che vedono i Parchi operare a fianco degli agricoltori per superare le criticità ambientali, utilizzando i benefici economici garantiti dal Piano di sviluppo regionale”. Lassessore ha infine ricordato alcune azioni attivate dai Parchi regionali in accordo con la Carta Europea del turismo sostenibile: “Sono iniziative costruite in rete che valorizzano il nostro brand di economia turistica. Come la mobilità dolce, che abbiamo sviluppato attraverso lo Schema quadro dei percorsi interregionali e regionali, che vede nella Ciclovia dei parchi delladriatico un ambizioso progetto per collegare i nostri itinerari a quelli transnazionali che provengono dal nord, dal centro Europa e dallarea dei Balcani, nel quadro della Macroregione Adriatico Ionica”.

(BRUXELLES) - “Un riconoscimento europeo che premia la capacità di valorizzare il ruolo economico e sociale delle aree protette, superando quello del semplice vincolo con cui vengono spesso identificate. Il certificato che i Parchi delle Marche hanno ricevuto rappresenta un riconoscimento della visione strategica che, come Regione, abbiamo voluto promuovere per perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio”.

Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente, Maura Malaspina, alla cerimonia di consegna della Carta europea del turismo sostenibile (Cets), conferita ai parchi regionali della Gola della Rossa Frasassi, del Conero, del Sasso Simone e Simoncello, del San Bartolo, e confermata al Parco nazionale dei Monti Sibillini. Per il Parco nazionale dei monti Sibillini si tratta del terzo attestato europeo: nel 2002 i Sibillini diventano il primo parco nazionale italiano a essere certificato; la carta viene poi rinnovata una prima volta dopo il primo quinquennio di attuazione, mentre quello conferito nei giorni scorsi è il secondo rinnovo ed è relativo alla strategia quinquennale 2013-2017. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è già al lavoro per l'attuazione della prossima strategia quinquennale sul turismo sostenibile, documento sulla base del quale viene conferita la certificazione di Europarc. Si tratta di una vera e propria strategia che indirizza la gestione delle aree protette e che, ormai da anni, per il parco dei Sibillini costituisce la base operativa del lavoro che si svolge in ambito turistico, attraverso la quale l'ente coinvolge operatori e istituzioni del territorio.

La Cets è stata assegnata da Europarc (Federazione della natura e dei parchi nazionali d'Europa), presso il Parlamento europeo. La cerimonia è stata preceduta dall'Ottava riunione della Rete europea della Carta, che si è tenuta presso la rappresentanza della Regione Marche a Bruxelles.

Con le ultime Carte consegnate, i parchi europei certificati salgono a 119 e sono distribuiti in 13 paesi, mentre le aree protette italiane che aderiscono alla Carta salgono a 20. A Bruxelles, oltre al Parco dei Sibillini, era presente una nutrita delegazione di aree protette marchigiane che negli ultimi anni hanno intrapreso con successo il percorso previsto dalla Carta. La Regione Marche, unica in Italia ad avere tutte le aree protette del suo territorio certificate, ha infatti fortemente puntato alla Carta Europea del turismo sostenibile grazie, in particolare, all'impegno dell'Assessorato all'Ambiente guidato da Maura Malaspina.

Questo risultato testimonia la nostra capacità di orientamento secondo le linee della Strategia europea 2020, che promuove un nuovo modello di crescita, basato su uno sviluppo economico sostenibile e solidale - ha aggiunto l'assessore - Abbiamo puntato sulla qualità dello sviluppo e promosso la cultura europea delle reti, che ci consente di affrontare i temi della biodiversità in maniera sistemica, evitando interventi episodici e frammentati”.

Malaspina ha poi indicato nel Programma triennale aree protette 2013-2015, approvato dalla Regione, “lo strumento fondamentale per guidare le comunità locali nella gestione naturalistica e paesaggistica del territorio”. Ha quindi evidenziato come agricoltura e ambiente rappresentino “due pilastri fondamentali di una stessa strategia di crescita e sviluppo. Le Marche sono state la prima regione italiana ad attivare gli Accordi agroambientali, che vedono i Parchi operare a fianco degli agricoltori per superare le criticità ambientali, utilizzando i benefici economici garantiti dal Piano di sviluppo regionale”.

L'assessore ha infine ricordato alcune azioni attivate dai Parchi regionali in accordo con la Carta Europea del turismo sostenibile: “Sono iniziative costruite in rete che valorizzano il nostro brand di economia turistica. Come la mobilità dolce, che abbiamo sviluppato attraverso lo Schema quadro dei percorsi interregionali e regionali, che vede nella Ciclovia dei parchi dell'adriatico un ambizioso progetto per collegare i nostri itinerari a quelli transnazionali che provengono dal nord, dal centro Europa e dall'area dei Balcani, nel quadro della Macroregione Adriatico Ionica”.

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