“ Più poteri ai sindaci”. L’europarlamentare Mussolini nelle zone terremotate

Martedì, 23 Maggio 2017 13:59 | Letto 2985 volte   Clicca per ascolare il testo “ Più poteri ai sindaci”. L’europarlamentare Mussolini nelle zone terremotate “ Più poteri ai sindaci”. L’europarlamentare Mussolini nelle zone terremotate Tappa dell’europarlamentare Alessandra Mussolini del PPE nelle zone terremotate: Dopo Visso sosta a Castelraimondo e poi a San Severino Marche. Al suo arrivo a Castelraimondo, accompagnata dal senatore Remigio Ceroni coordinatore regionale di Forza Italia e dalla sua vice Barbara Cacciolari, c’erano ad accoglierla il sindaco Renzo Marinelli, i componenti l’amministrazione comunale e le autorità militari. Ricostruzione e risposte che dall’Europa dovrebbero arrivare in materia di Protezione Civile per assicurare che l’assistenza incontri le reali esigenze della regione colpita dal sisma, al centro del breve colloquio, tenutosi nella sede comunale provvisoria, di Corso Italia. Subito Marinelli ha esposto la situazione della sua cittadina: “ Grazie per aver mantenuto la promessa ed esserci venuta a trovare- ha esordito il sindaco—Nella nostra cittadina abbiamo 800 persone fuori casa su 4600; sono tante ma 3800 cittadini fortunatamente sono a casa. Abbiamo cercato di gestire l’emergenza in modo tranquillo, ospitando oltre 1000 persone nelle strutture di accoglienza nel primo periodo ma, pian piano, hanno potuto far ritorno nelle loro abitazioni. I nostri problemi ora sono tutti quelli che hanno gli altri comuni ,anche se possiamo dirci fortunati perché andando verso la montagna c’è solo distruzione. Le nostre costruzioni risalgono agli ultimi 30-40 anni ein maniera antisismica e le vecchie case erano state ristrutturate nel 1997 quindi hanno retto; i danni sono sulle case che nel ’97 non erano state danneggiate ma, costruite negli anni 60-70 non avevano materiali consoni a resistere. La sede comunale- ha aggiunto- è completamente inagibile e a pochi giorni dal sisma di ottobre abbiamo dovuto trovare diversa sistemazione” “ Con i sindaci- ha detto il sen. Ceroni- abbiamo visitato molti comuni e il primo problema è sicuramente quello delle risorse. Il governo- ha sottolineato il deputato- ha sottovalutato l’ampiezza e la violenza di questo terremoto per cui stanziare un miliardo l’anno su 23 miliardi e mezzo di danni stimati complessivi, significa che la ricostruzione durerà almeno 25 anni” Ceroni ha poi polemizzato sulle regole che costituiscono un intralcio “ Bisognava dare poteri ai sindaci che conoscono il territorio e i problemi della popolazione, solo così avremo avuto risposte più pronte. Si è arrivati a 4 decreti sul terremoto e 25 ordinanze ed è impossibile capire la strada da intraprendere per procedere alla ricostruzione. C’è inoltre un problema di pagamenti per le famiglie e le imprese che hanno operato e provveduto a sistemare da solo le situazioni di danno, e, che non stanno ricevendo nulla come del resto i comuni al punto che in molti casi dovranno fermarsi e non poter eseguire lavori” “ Anche la Regione Marche- ha rimarcato Marinelli- ha delle grosse responsabilità . Cito ad esempio la trasmissione dalla piazza di Norcia per raccogliere fondi a favore dei 133 paesi terremotati organizzata dalla federazione Gioco Calcio, non ha fatto mai il benché minimo riferimento agli altri paesi, fuorchè Norcia e questo ci fa star male. Una manifestazione fatta sulla piazza mentre a Camerino non sarebbe stato possibile e così a Visso e Pievetorina, perché le loro piazze sono chiuse come tutti i centri storici. Ci sentiamo davvero abbandonati”. “ Quello che abbiamo constatato- ha dichiarato l’on. Mussolini- è che i mezzi d’informazione si sono focalizzati solo su un punto, come se tutto il resto non fosse stato colpito. Oggi ho visto con i miei occhi la situazione di Visso, un paese completamente distrutto. Lì non c’è andato nessuno- ha aggiunto- ma posso dire che non c’è neanche nessuno che ci lavora; dovrebbero esserci centinaia di persone a togliere le macerie e, l’errore grave è che ogni sasso deve essere catalogato. Non si può ricostruire così, di fronte ad un danno di questa portata e- ha aggiunto- di fronte a questo la preoccupazione principale deve essere per le famiglie; se non rientrano i commercianti, se non riaprono i negozi non ci sarà futuro. La vita abitativa c’è solo laddove c’è il servizio – ha continuato- e allora, visto che qui la situazione è di distruzione e non è una situazione ordinaria, i sindaci avrebbero dovuto avere ampi poteri. Invece hanno voluto accentrare. Non metto in dubbio che Errani si darà da fare ma la realtà parla di una situazione completamente bloccata. Ci si deve fidare- ha concluso- adesso bisogna ricostruire e dare ai sindaci il potere; di fronte a questa situazione drammatica la gente è anche troppo calma, c’è gente distrutta psicologicamente con le case ridotte a macerie e la verità è che nessuno si sta impegnando come deve per dare risposte”.

“ Più poteri ai sindaci”. L’europarlamentare Mussolini nelle zone terremotate

Tappa dell’europarlamentare Alessandra Mussolini del PPE nelle zone terremotate: Dopo Visso sosta a Castelraimondo e poi a San Severino Marche.

Al suo arrivo a Castelraimondo, accompagnata dal senatore Remigio Ceroni coordinatore regionale di Forza Italia e dalla sua vice Barbara Cacciolari, c’erano ad accoglierla il sindaco Renzo Marinelli, i componenti l’amministrazione comunale e le autorità militari. Ricostruzione e risposte che dall’Europa dovrebbero arrivare in materia di Protezione Civile per assicurare che l’assistenza incontri le reali esigenze della regione colpita dal sisma, al centro del breve colloquio, tenutosi nella sede comunale provvisoria, di Corso Italia.

Subito Marinelli ha esposto la situazione della sua cittadina: “ Grazie per aver mantenuto la promessa ed esserci venuta a trovare- ha esordito il sindaco—Nella nostra cittadina abbiamo 800 persone fuori casa su 4600; sono tante ma 3800 cittadini fortunatamente sono a casa. Abbiamo cercato di gestire l’emergenza in modo tranquillo, ospitando oltre 1000 persone nelle strutture di accoglienza nel primo periodo ma, pian piano, hanno potuto far ritorno nelle loro abitazioni. I nostri problemi ora sono tutti quelli che hanno gli altri comuni ,anche se possiamo dirci fortunati perché andando verso la montagna c’è solo distruzione. Le nostre costruzioni risalgono agli ultimi 30-40 anni ein maniera antisismica e le vecchie case erano state ristrutturate nel 1997 quindi hanno retto; i danni sono sulle case che nel ’97 non erano state danneggiate ma, costruite negli anni 60-70 non avevano materiali consoni a resistere. La sede comunale- ha aggiunto- è completamente inagibile e a pochi giorni dal sisma di ottobre abbiamo dovuto trovare diversa sistemazione”

“ Con i sindaci- ha detto il sen. Ceroni- abbiamo visitato molti comuni e il primo problema è sicuramente quello delle risorse. Il governo- ha sottolineato il deputato- ha sottovalutato l’ampiezza e la violenza di questo terremoto per cui stanziare un miliardo l’anno su 23 miliardi e mezzo di danni stimati complessivi, significa che la ricostruzione durerà almeno 25 anni” Ceroni ha poi polemizzato sulle regole che costituiscono un intralcio “ Bisognava dare poteri ai sindaci che conoscono il territorio e i problemi della popolazione, solo così avremo avuto risposte più pronte. Si è arrivati a 4 decreti sul terremoto e 25 ordinanze ed è impossibile capire la strada da intraprendere per procedere alla ricostruzione. C’è inoltre un problema di pagamenti per le famiglie e le imprese che hanno operato e provveduto a sistemare da solo le situazioni di danno, e, che non stanno ricevendo nulla come del resto i comuni al punto che in molti casi dovranno fermarsi e non poter eseguire lavori”

“ Anche la Regione Marche- ha rimarcato Marinelli- ha delle grosse responsabilità . Cito ad esempio la trasmissione dalla piazza di Norcia per raccogliere fondi a favore dei 133 paesi terremotati organizzata dalla federazione Gioco Calcio, non ha fatto mai il benché minimo riferimento agli altri paesi, fuorchè Norcia e questo ci fa star male. Una manifestazione fatta sulla piazza mentre a Camerino non sarebbe stato possibile e così a Visso e Pievetorina, perché le loro piazze sono chiuse come tutti i centri storici. Ci sentiamo davvero abbandonati”.

“ Quello che abbiamo constatato- ha dichiarato l’on. Mussolini- è che i mezzi d’informazione si sono focalizzati solo su un punto, come se tutto il resto non fosse stato colpito. Oggi ho visto con i miei occhi la situazione di Visso, un paese completamente distrutto. Lì non c’è andato nessuno- ha aggiunto- ma posso dire che non c’è neanche nessuno che ci lavora; dovrebbero esserci centinaia di persone a togliere le macerie e, l’errore grave è che ogni sasso deve essere catalogato. Non si può ricostruire così, di fronte ad un danno di questa portata e- ha aggiunto- di fronte a questo la preoccupazione principale deve essere per le famiglie; se non rientrano i commercianti, se non riaprono i negozi non ci sarà futuro. La vita abitativa c’è solo laddove c’è il servizio – ha continuato- e allora, visto che qui la situazione è di distruzione e non è una situazione ordinaria, i sindaci avrebbero dovuto avere ampi poteri. Invece hanno voluto accentrare. Non metto in dubbio che Errani si darà da fare ma la realtà parla di una situazione completamente bloccata. Ci si deve fidare- ha concluso- adesso bisogna ricostruire e dare ai sindaci il potere; di fronte a questa situazione drammatica la gente è anche troppo calma, c’è gente distrutta psicologicamente con le case ridotte a macerie e la verità è che nessuno si sta impegnando come deve per dare risposte”.

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