La solidarietà di Compass a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. La società del Gruppo Mediobanca, leader nel credito al consumo, ha voluto dare il proprio contributo con un fundraising in favore del Comune di Camerino, uno dei territori più feriti dal sisma. Durante un evento organizzato dall'azienda per i dealer partner, il top management si è impegnato in uno show cooking d'eccezione, preparando e servendo ai propri clienti il piatto nazionale diventato simbolo delle zone terremotate, la pasta all'amatriciana. Raccolti nell’occasione 5 mila euro, cifra che poi è stata poi raddoppiata da Compass a 10 mila euro, poiché la società ha deciso di aderire in prima persona. La consegna della somma è avvenuta nelle mani del sindaco Pasqui giovedì 25 maggio presso la sede del Contram, dove provvisoriamente sono tuttora ospitati gli uffici comunali. "Siamo molto orgogliosi dell'iniziativa che abbiamo promosso per la creazione di un'area verde destinata ai più piccoli a Camerino, e, soprattutto della generosità dei nostri partner commerciali - ha dichiarato Luigi Pace, direttore centrale Marketing e Customer Management di Compass -. Un gesto di solidarietà concreta, di vicinanza e condivisione, che abbiamo deciso di raddoppiare mettendo a disposizione ulteriori 5mila euro, per dare un segno di rilancio a un luogo colpito profondamente che con grande dignità e coraggio si sta rialzando".
Alla cerimonia di consegna dell'assegno oltre al sindaco Gianluca Pasqui, e a Luigi Pace, erano presenti Antonio Manari (direttore centrale commerciale di Compass) Sandro Parcaroli di Med-Computer srl, in rappresentanza dei partner commerciali di Compass e il responsabile della filiale Compass di Macerata.
“ Un piccolo gesto- ha detto Pace- perché riteniamo che la ricostruzione debba essere innanzitutto una ricostruzione interiore e le persone di Camerino debbono sapere che anche le aziende e i soggetti lontani dalla città, stanno guardando a loro e alle loro difficoltà per dare una mano concreta. Io sono campano e ho vissuto sulla mia pelle il dramma dell’Irpinia e so bene cosa significhi- ha aggiunto-; ho capito che è molto importante dare segnali che aiutino le persone ad avere fiducia, a ricostruire interiormente una voglia di farcela. Poi sono importanti anche gesti concreti ed è per questo che come Compass e con l’aiuto dell’amico Sandro Parcaroli, abbiamo pensato a quella che è una piccola cosa, ma è un’azione concreta. Il nostro auspicio è che dietro al nostro piccolo, significativo segnale, ne vengano tanti altri ”.
“ Ci è sembrato giusto portare avanti un’ idea che ha coinvolto i nostri top dealer- ha dichiarato Antonio Manari, direttore centrale commerciale di Compass- Da subito abbiamo raccolto grande solidarietà e spirito di partecipazione. Un piccolo contributo che serve a mantener viva una speranza e una vicinanza a popolazioni che hanno bisogno di segni di affetto quotidiano. Siamo particolarmente felici che l’azione sia indirizzata verso i bambini che sono il futuro di un paese”.
“ Le mie radici e il mio lavoro sono in questa terra drammaticamente colpita- ha detto Sandro Parcaroli di Med Computer, partner commerciale della società del Gruppo Mediobanca- Portare qui la direzione della Compass, azienda italiana con la quale noi collaboriamo, e, offrire un contributo per un’area verde per i più piccoli, significa far rinascere speranza”.
“ Un piccolo gesto dal grande valore - ha commentato il responsabile della Filiale Compass di Macerata - Siamo stati felici insieme a Sandro Parcaroli di poter dare questo segnale forte per ricostruire: si riparte dai bambini e sulla strada della speranza”.
Ringraziando a nome del territorio, il sindaco Pasqui ha consegnato in omaggio lo stemma della città. ” Questa vostra bellissima azione di solidarietà si concretizzerà materialmente- ha evidenziato- ma è il gesto a monte che ha un valore profondo per la gente umile e laboriosa di questa terra che, nonostante tutto, è ancora in piedi ed è fiduciosa di raggiungere degli obiettivi “
Poco prima il sindaco aveva riferito della situazione drammatica della città, della quale i presenti hanno potuto rendersi conto con i loro occhi, facendo successivamente il giro della zona rossa.
“ Una città che tra tutte quelle del cratere- ha detto Pasqui- è la più complessa da rimettere in piedi. Non abbiamo avuto vittime e per certi versi da noi è accaduto una sorta di miracolo“, ma “ Se vogliamo onorare i morti, dobbiamo pensare ai vivi”,- ha detto il sindaco citando le parole pronunciate dal Presidente Pertini al ritorno dall’Irpinia, e rimarcando la necessità di un’attenzione alle esigenze della popolazione.
” La città - ha sottolineato- è completamente in zona rossa e devastata. Palazzi apparentemente in buono stato per il 90 per cento sono distrutti; all’interno delle mura non ci sono più persone, né attività commerciali. Su 7000 abitanti e 9000 studenti, 6200 sono le persone senza casa e in autonoma sistemazione (di cui 4500 circa residenti e il resto universitari); 500 le persone ospitate negli alberghi e 200 quelle alloggiate nei container, 220 le attività che non hanno più una sede e che stanno lavorando in tenso-strutture, devastati e inagibili tutti i musei significativi della città e tutte le chiese. Ad oggi abbiamo un’unica chiesa che l’arcivescovo è riuscito a mettere in sicurezza ed aprire ai fedeli grazie all’intervento della CEI. Debbo rappresentarvi la situazione drammatica- ha continuato Pasqui- perché oggi voi state facendo un atto d’amore e di solidarietà nei nostri confronti ed è giusto sappiate a chi lo state indirizzando. La nostra città ha un cuore che non possiamo pensare di ricostruire altrove: e lì che vogliamo tornare. Di certo siamo ripartiti e stiamo approntando soluzioni per scuole, uffici strategici e tutto quello che serve, ma poi dobbiamo valutare quello che può essere rimesso in piedi ed io, debbo poter dare una risposta ai miei cittadini sul come e quando poter rientrare in maniera sicura. E la risposta non è facile ma, a fronte dell’azione distruttiva, c’è la bellezza di una città con gente bravissima e forte che è riuscita a mantenere in piedi e a far ripartire tutto, dall’università alle scuole, dal commercio ai servizi ,e, vi garantisco che tanti aiuti di messe a disposizione, erano aiuti in uscita di gente che voleva prenderci qualcosa, non donare come state facendo voi oggi, dimostrando il vostro grande cuore”.