"Sbagliate e fuori misura le affermazioni del sindaco Pezzanesi su presunte classificazioni tra città terremotate di serie A e di serie B". Dopo il commento del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, a seguito della lettera di alcuni sindaci dell'entroterra inviata ai neo parlamentari, interviene anche l’associazione “Città in Comune” nata da iscritti e simpatizzanti della lista "Tolentino in Comune" che ha partecipato alla scorsa tornata elettorale amministrativa. "Pezzanesi si sente discriminato? – si legge nella nota pubblicata anche sulla pagina Facebook dell’associazione - Dopo che, a un anno e mezzo dal sisma, ha rifiutato categoricamente di installare una sola SAE perché a Tolentino non servono, ora si agita perché i sindaci dei comuni montani che hanno subito danni molto pesanti chiedono comprensibilmente di poter differenziare il cratere. Dopo che a Tolentino sono piovuti 20 milioni per interventi sugli edifici senza che in un anno e mezzo lui abbia costruito nulla per i terremotati, avendo prodotto solo carta, mentre i sindaci che hanno seguito scrupolosamente e responsabilmente le direttive della protezione civile e i protocolli per la gestione dell’emergenza devono ancora vedersi completare la consegna delle casette". L’associazione non si trova d’accordo, dunque, con quanto dichiarato dal sindaco in merito alla gestione dell’emergenza dopo il sisma. "A Pezzanesi occorrono ripetizioni di logica – prosegue la nota - di misura e di senso del bene comune. O il terremoto a Tolentino ha fatto danni gravi e allora si attrezzi per dare risposte abitative subito e costruisca le SAE per chi ha diritto, oppure abbia la decenza di tacere di fronte a comunità distrutte o semidistrutte dal terremoto. Non solo sta ignorando i bisogni dei tolentinati che hanno perso la casa e ritardando irresponsabilmente l’adozione di risposte concrete, ora sta anche pregiudicando con atteggiamenti arroganti il ruolo che Tolentino riveste quale avamposto naturale e storico del territorio montano della provincia".