Notizie di politica nelle Marche

Abbiamo mantenuto in piedi tutti i servizi, dall'università alla Sanità, passando per l'Agenzia delle Entrate e l'Ufficio del Giudice di Pace, arrivando alla Compagnia dei Carabinieri , alla Tenenza della Finanza, ai Vigili del Fuoco". Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che , dopo la fatica di mesi, si trova ad affrontare con la sua ammnistrazione un'estate altrettanto impegnativa su diversi fronti. C'è ancora tanto da fare ma cominciano a percepirsi dei segnali positivi. Lo è per le Sae, per il settore del commercio che a primavera vedrà realizzata l'area di san Paolo; o per il quartiere Vallicelle che, dopo l'inaugurazione del Centro Sociale Polivalente donato da Ada e Uil, presto ospiterà anche qualche negozio. In quella che è tra le zone più colpite dal sisma , finalmente si sistemeranno alcune attività commerciali; si parla di un bar- ristorazione, un negozio di pasta fresca, una parrucchieria, un artigiano restauratore euno studio professionale. I moduli commerciali provvisori troveranno sistemazione nell'area vicina ai container che tuttora ospitano gli sfollati. Sempre nei pressi del Centro Sociale Ada , si sta valutando la possibilità di realizzare una pista di pattinaggio e da ballo; con tutta probabilità e grazie ad una donazione, anche il parco giochi di Vallicelle sarà ammodernato e arricchito di nuovi giochi.

"Per quanto riguarda le Sae la nostra città esprime un numero molto importante- ha riferito Pasqui-. E' normale che i termini di paragone sentiti in questo periodo tra Camerino ed altre località, non possano essere presi in considerazione in quanto, per ordinare una Sae, è necessario la verifica che quel soggetto che la richiede, sia in possesso di tutti i requisiti per farlo e ne abbia realmente diritto Per sapere questo- ha spiegato il sindaco- è ad esempio necessario il sopralluogo nell'abitazione del richiedente.ed è  chiaro che i sopralluoghi che ha dovuto fare Camerino, viaggiano nell'ordine del migliaio, a differenza di qualche centinaio di sopralluoghi effettuati in altri comuni. La città di Camerino inoltre viene spesso paragonata a comuni rientranti nel primo cratere, cosa che non ci riguardava dopo il 24 agosto 2016, onde per cui da noi le procedure sono partite due mesi dopo con le scosse del 26-30 ottobre. Se andiamo pertanto ad analizzare, vi sono tanti motivi per cui Camerino avrà le casette forse uno o due mesi dopo rispetto ad altri. Intanto non mi sembra il caso di fare una competizione  tra comuni su questo, ognuno avendo le sue difficoltà e i suoi problemi da gestire,inoltre, a fronte di tutto ciò e nella drammaticità di quel che viviamo, posso esprimere soddisfazione per non aver perso nessun servizio. Credo che questo sia il primo grandissimo risultato che la città di Camerino mette in campo; se dico che siamo avanti è perchè in riferimento ad alcune situazioni come quella dei commercianti, la volontà forte viene dall'amministrazione comunale che ha investito qualche centinaia di mila euro per tenere in vita il loro fondamentale settore. Un altro esempio- ha aggiunto - è quello dell'Ufficio del Giudice di Pace, in riferimento al quale, le istituzioni superiori al Comune si sono adoperate in maniera perfetta per consentirene il ritorno in città ma, è altrettanto vero che se non fosse stato l'ente locale a farsene carico, l'Ufficio non sarebbe potuto tornare. Lo stesso è avvenuto anche per l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate che sta per tornare in città o per altre istituzioni come l'Inps, che hanno fatto marcia indietro dopo aver inizialmente disdetto contratti di locazione,; anche i laboratori dei geometri dell'Antinori, avrebbero potuto prendere un 'altra strada, eppure siamo riusciti a mantenerli in casa.

Questo – ha sottolineato- è uno dei primi motivi di soddisfazione, e pur non abbassando sicuramente la guardia che dovrà essere mantenuta alta anche da chi nei prossimi anni mi succederà nell'amministrare, possiamo dire che la fase dell'emergenza è stata tutta formalizzata: con questo voglio dire che per dicembre avremo le Sae nelle aree di Le Cortine e Vallicelle,, mentre anche le frazioni iniziano ad essere in un punto di tranquillità e, per marzo- aprile, anche in quelle aree ci saranno le casette. Qualche mese in più d'attesa in questo caso, dovuto al fatto che alcune delle frazioni erano in zona rossa e abbiamo dovuto fare operazioni che hanno richiesto tempi più lunghi. Molto importante il progetto che riguarda le attività commerciali , con l'università che è stata bravissima in termini tecnici a tradurre la nostra volontà; un progetto che consentirà di ritrovare 'la piazza' di Camerino circondata dal commercio; siamo riusciti ad avere anche maggiori spazi nel rispetto delle esigenze dei negozianti e reputo che, perlomeno sulla carta, questo sia un grande successo".

Secondo quanto riferito dal sindaco, a breve partirà la realizzazione della struttura che accoglierà gli alunni della Scuola Betti e, con tutta probabilità,  verrà formalizzta nei prossimi giorni anche la donazione dell'altro edificio scolastico frutto della donazione che ha per capofila la Fondazione Merloni, tuttavia non è dato sapere a quale istituto scolastico sarà destinato, trattandosi di valutazione da condividere con il Ministero dell'Istruzione: " Anche in questo caso parliamo comunque di una struttura definitiva di fondamentale importanza".

Quanto al centro storico il sindaco ha detto che le azioni di puntellamento stanno procedendo a due velocità: da un lato la velocità dell'amministrazione per i danni sotto a 40 mila euro, si scontra con una velocità più bassa per i danni che superano quella cifra; un rallentamento dovuto alle tante pratiche da smaltire della Regione cui spetta dare l'ok . " In linea di massima- ha sottolineato- stiamo uscendo dall'emergenza con dei risultati significativi come quelli di tutto rispetto dell'università che è forte di una disponibilità di oltre 1700 posti per gli studenti. Mi rendo conto che sto raccontando di positività già formalizzate su carta , se però tutto questo, da qui a qualche mese riusciremo a vederlo tradotto in maniera pratica, potrò dire davvero che quello che doveva essere fatto, è stato fatto. Per cui siamo decisi ad andare avanti con fiducia, con le normative alla mano e nell'interesse della gente, il tutto rapportato ai tempi e alle possibilità del sistema Italia. E' normale che quando la natura ti sta togliendo tutto- ha rimarcato il sindaco- mantenere tutto in piedi non è un gioco". Il primo cittadino ha infine anticipato che con la CRI nazionale si sta ragionando ad un progetto nuovo rispetto a quello originariamente pensato a Vallicelle per accogliere temporaneamente gli anziani della Casa di Riposo casa Amica. " Stiamo valutando la possibilità di realizzare una struttura più ampia e di un solo piano; forse lo spazio a disposizione nel terreno che avevamo individuato non sarà sufficiente e occorrerà valutare una sistemazione diversa".  

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Pomeriggio di festa nel quartiere Vallicelle a Camerino dove è stato inaugurato il Centro Sociale polivalente ADA, donato al comune dall’omonima Associazione di volontariato per i Diritti degli Anziani, in collaborazione con la Uil Pensionati nazionale.

Al taglio del nastro, presieduto e coordinato dalla presidente di Ada Marche Nirvana Nisi, presente anche il Segretario Generale UIL Carmelo Barbagallo.

Alla cerimonia alla quale hanno preso parte Graziano Fioretti, Segretario generale Uil Marche, Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, Claudio Pettinari, Rettore eletto dell’Università degli Studi di Camerino; sono intervenuti Alberto Oranges, Presidente Federazione nazionale Ada, Romano Bellissima, Segretario generale Uil Pensionati, Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uil. I locali sono stati benedetti da Monsignor Mariano Blanchi.

“ Un gesto di amicizia e solidarietà che testimonia l’impegno dell’Ada a sostegno delle persone più fragili, in un territorio dove moltissimi immobili, pubblici e privati, sono stati distrutti dal terremoto- ha affermato il Presidente della Federazione nazionale Ada Alberto Oranges- Un sogno che in pochi mesi è diventato realtà. Abbiamo voluto che questa inaugurazione fosse un momento di festa per la popolazione e per i giovani della città. Se oggi con un piccolo gesto siamo riusciti a compiere una significativa azione di solidarietà non possiamo che esserne orgogliosi”. L‘obiettivo quello di costituire un punto di socialità e solidarietà per le persone anziane e per tutti i cittadini del camerinese e dei comuni limitrofi, le cui comunità il sisma ha fortemente disgregato.

"Un forte segnale. Fatti non parole". Così il rettore eletto Pettinari ha commentato la donazione. " L'associazione Ada insieme alla Uil hanno consegnato un bellissimo fabbricato dove loro chiedono possano svolgersi tante attività, principalmente per gli anziani del territorio e per far riacquistare loro importanti occasioni di aggregazione ma anche per i giovani. Hanno chiesto una mano all'università e noi siamo davvero felici di poter collaborare; hanno chiesto il nostro supporto per attività formative e di ricerca che in sinergia potremo svolgere nel futuro. L'anziano- ha sottolineato Pettinari- è uno dei temi da attenzionare in riferimento alla nostra montagna. Le persone anziane hanno infatti bisogno di alimentazione adeguata, di tenere la mente allenata, e, tutto questo potremo farlo come ateneo fornendo il supporto delle nostre competenze a servizio del territorio. Ancora una volta, grazie alle associazioni no profit e alla possibilità di utilizzare il 5 X mille in progetti finalizzati al bene comune, ha dimostrato che è una buona strada da percorrere. Il nostro Corso di laurea delle Scienze sociali per gli Enti no profit dovrà sfornare persone come queste e che potranno essere gestori, manager di associazioni no profit con l'unico fine del bene delle nostre comunità. Sicuramente la classe L37, l'Ada e la Uil, potranno mettersi a disposizione e ottenre a vicenda dei benefici per la formazione di professionisti più capaci". 

inaugurazione

Promessa mantenuta dopo quell’Arrivederci a Camerino, con il quale il progetto era stato presentato a primavera, nel corso dell’Assemblea nazionale Ada. Posizionato in una amena area verde del quartiere Vallicelle, il Centro sociale è stato realizzato utilizzando le risorse della solidarietà nazionale, raccolte con il 5xmille a favore della stessa Federazione

“La solitudine e la perdita di punti di aggregazione e di socialità sono drammi dentro alla più grande tragedia del terremoto.– ha dichiarato Romano Bellissima, Segretario generale Uil Pensionati –. Ad essere maggiormente colpite sono proprio le persone anziane. Un progetto che consideriamo importante e al quale daremo tutto il nostro sostegno organizzativo, affinché il Centro polivalente possa diventare un punto di riferimento per tutta la popolazione anziana del territorio”.

“Una città che è sempre stata la stella polare di un territorio che non può permettersi di flettere - le parole del sindaco Pasqui - Un segnale, quello di oggi, che va incontro alla popolazione più fragile. Un gesto vero di ripartenza e un’iniezione di fiducia e coraggio. Lavorando insieme si è riusciti a mettere la prima pietra di uno dei quartieri della città. Un tassello fondamentale non solo come strumento di amore, ma uno dei punti essenziali della nostra ripartenza”.

Taglio nastro ADA

Ad arricchire la festa momenti di musica e spettacolo. “Pop intercontinentale” per Juliàn Corradini in arte,Julico. giovane cantante italo -argentino nato in argentina e cresciuto nelle Marche. Ad accompagnare la sua bellissima voce , Simone Giorgini, contrabbasso e voce ; Pablo Corradini, piano e flauto traverso; Luca Cingolani, batteria. 

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A cura deibravissimi allievi di Etra, Accademia delle Arti Sceniche e Visive di Camerino, diretta da Maria Sole Cingolani,  l'applaudita improvvisazione teatrale e musicale intitolata "Impro Show",

partecipanti

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I problemi delle emittenti regionali al centro di una lettera del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, inviata ai parlamentari marchigiani, in occasione della discussione, da parte delle Commissioni di Camera e Senato, delle procedure di erogazione relative alle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. L’esame dello stesso atto è già stato calendarizzato al Senato per mercoledì 19 e alla Camera per giovedì 20 luglio.

Le emittenti radiotelevisive delle Marche – sottolinea Mastrovincenzo- hanno ripetutamente rappresentato, nel corso degli incontri a cui ho partecipato insieme al Presidente del Corecom, forti preoccupazioni rispetto ad alcune rilevanti novità contenute nello schema di regolamento, che non possiamo non raccogliere e condividere”

Mastrovincenzo si sofferma sui requisiti per l’ammissione ad usufruire dei contributi statali e, in particolare, sul criterio di sbarramento di almeno 16 dipendenti, di cui quattro giornalisti, per ciascuna emittente nei territori con popolazione compresa fra 1,5 e 4,5 milioni di abitanti. “Se dovesse trovare approvazione – scrive il Presidente – la quasi totalità dei nostri operatori del settore si troverebbe esclusa da tali misure di sostegno, con ripercussioni facilmente comprensibili. Accanto al venire meno del pluralismo in ambito informativo, i nostri timori riguardano anche il livello occupazionale.

Buona parte delle emittenti marchigiane che operano nelle aree interne, già fortemente provate dalla crisi economica ed ultimamente devastate anche dagli eventi sismici”.

Pur condividendo l’obiettivo di evitare la distribuzione a pioggia dei contributi statali, il Presidente del Consiglio chiede ai parlamentari “un intervento correttivo, che tenga conto della realtà marchigiana, con il suo tessuto produttivo specifico del settore e la dimensione media delle imprese che vi operano.

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Negli ultimi venti anni l’Appennino centrale è stato colpito da tre devastanti terremoti e più di 120 geologi provenienti da tutto il mondo si riuniranno a Camerino per discutere “insieme e sul campo” sullo stato dell’arte nella valutazione della pericolosità sismica, parametro fondamentale per la riduzione del rischio sismico.  

L’international field trip “From 1997 to 2016: Three Destructive Earthquakes Along The Central Apennine Fault System, Italy” (sito web: http://convegni.unicam.it/TDEq_centralItaly) che si terrà dal 19 al 22 luglio 2017 vede tra gli organizzatori i maggiori esperti di terremoti europei, facenti parte del gruppo EMERGEO, immediatamente operativo per i rilievi geologici post sisma.  Praticamente un convegno itinerante, che partirà da Camerino e toccherà le tre aree epicentrali degli eventi che hanno colpito il centro Italia negli ultimi 20 anni: Colfiorito (terremoto dell’Umbria-Marche del 1997, Mw=6,0); L’Aquilano (Terremoto de L’Aquila del 2009, Mw=6,3) e Castelluccio (terremoto di Amatrice-Visso e Norcia del 2016, Mw=6,5), nonché alcuni dei centri abitati più colpiti quali Camerino, Norcia e L’Aquila.

“Abbiamo fortemente voluto organizzare questa escursione nelle aree epicentrali degli ultimi terremoti che hanno colpito il centro Italia – ha dichiarato il prof. Emanuele Tondi, responsabile della sezione di Geologia di Unicam e presidente del comitato organizzatore dell’evento – in quanto rappresentano una situazione unica per osservare da vicino le faglie attive, appartenenti ad un unico sistema di faglie coerenti ed interagenti, che sono state attivate con evidenze in superficie. Sulla base degli studi condotti prima di questi eventi sismici, saremo in grado di valutare la validità degli studi geologici finalizzati alla valutazione della pericolosità sismica”.

L’evento si aprirà a Camerino nel pomeriggio di mercoledì 19 luglio presso il campus universitario, con i saluti del Rettore Unicam Flavio Corradini, del Presidente INGV Carlo Doglioni e del Responsabile della sezione di Geologia Unicam Emanuele Tondi, dopodiché seguiranno gli interventi di ricercatori che illustreranno nel dettaglio gli eventi sismici che hanno interessato Marche e Umbria nel 1997, L’Aquila nel 2009 e Amatrice-Visso-Norcia nel 2016.

Il 20 luglio tutto il gruppo si sposterà nell’area epicentrale del terremoto del 1997 che ha colpito il confine tra Marche ed Umbria, il 21 luglio sarà la volta dell’area epicentrale dei terremoti del 2016, nella zona del Monte Vettore, mentre sabato 22 l’escursione si concluderà a L’Aquila, dopo una tavola rotonda che farà il punto sulla conoscenza scientifica relativa al fenomeno terremoto.

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E’ in discussione in questi giorni al Senato l’emendamento presentato dai senatori marchigiani sugli “Organici Scuola” del DL Mezzogiorno che prevede che nei Comuni colpiti dal terremoto, indipendentemente dal numero degli iscritti, siano confermati gli stessi organici assegnati prima degli eventi sismici. La Regione Marche, che si è fatta portavoce sin da subito delle forti preoccupazioni espresse da amministratori locali, genitori e docenti delle aree del cratere, segue costantemente l’iter del provvedimento contando sul sostegno e la collaborazione dei parlamentari marchigiani.

“Gli organici della scuola assegnati dall’Ufficio scolastico regionale - afferma l’assessore all’Istruzione Loretta Bravi -  non sono sufficienti a rispondere alle esigenze determinate dal sisma sui territori colpiti. Attraverso l’emendamento riteniamo si possa porre rimedio alla grave situazione sul territorio, così da mitigare le difficoltà di quanti vivono la ricostruzione e vanno supportati con servizi essenziali, come la scuola, in termini efficienti e compiutamente funzionali, oltre a quelle dei docenti che, diversamente, debbono affrontare ingiustificati trasferimenti. Purtroppo – prosegue l’assessore Bravi - nonostante il dimensionamento della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2017/2018 di cui alla DGR n. 84/2017, i numerosi incontri di cui la Regione si è fatta promotrice, con amministratori e rappresentanti sindacali, ci si trova ancora di fronte ad una distribuzione degli organici esasperatamente ancorata a soli principi numerici e medie aritmetiche, inadeguata a rispondere al grave evento del sisma. L’Ufficio scolastico regionale delle Marche infatti, non ha voluto cogliere neppure l’indirizzo del MIUR che, con la Circolare n. 0021315.15-05-2017, invitava gli Uffici scolastici regionali a garantire, nei Comuni colpiti, indipendentemente dal numero degli iscritti, gli stessi organici assegnati prima degli eventi sismici”

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Venerdì, 14 Luglio 2017 16:31

Casette, ultima chiamata per i cittadini

La prima frontiera del post emergenza terremoto, in attesa che inizi la ricostruzione vera e propria, è quella costituita dall'arrivo delle ormai famose casette. In quasi tutti i paesi del cratere sono, infatti, iniziati, e in alcuni casi anche completati, i lavori per l'allestimento delle aree destinate ad ospitare le nuove abitazioni per i cittadini che, avendo avuta danneggiata la propria casa, ne hanno fatto richiesta. Da più parti, però, è stato lanciato dagli amministratori locali il grido di allarme perchè qualcuno che aveva richiesto il modulo abitativo di emergenza ora sembra intenzionato a rinunciarvi, adducendo il fatto che la propria situazione personale e le relative necessità sono con il tempo mutate. I motivi di tali rinunce sono sicuramente legittimi, ma portano con sè la conseguenza di provocare un danno alle casse dell'erario visto che l'urbanizzazione delle aree prescelte comporta per i comuni un costo ragguardevole per le relative opere (sbancamenti, sistema fognario, strade, illuminazione tanto per citare alcuni esempi). In taluni casi, tuttavia, dette rinunce possono essere "autorizzate" dallo Stato attraverso l'acquisto di immobili immediatamente disponibili nei quali, previo assenso da parte del comune, alloggiare provvisoriamente i cittadini sfollati. Una scelta dettata da ottiche di risparmio circa la costruzione di casette in legno che tra qualche anno saranno, gioco forza, inutilizzabili e di investimento sull'acquisto di immobili che restano nel patrimonio statale e che potranno essere sempre concessi in futuro in locazione. Così lo Stato lancia ai cittadini l'ultima chiamata concedendo loro la possibilità di scegliere di "entrare" in tali appartamenti in alternativa alla casetta. E' questa, ad esempio, la strada intrapresa fin da subito dal comune di Tolentino dove il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha preferito non ordinare alcuna casetta predisponendo un piano che prevede il ritorno nelle proprie abitazioni, una volta restaurate, dei cittadini (circa 300) oggi ospitati nei container, mentre per coloro che sono alloggiati fuori città, in strutture alberghiere o in autonoma sistemazione, è previsto il "rientro" negli appartamenti che il comune intende acquisire al proprio patrimonio. Se, invece, qualcuno rinunciasse alla casetta dopo che la stessa è già stata ordinata da parte del proprio comune, e quindi si è dato il via alla costruzione della stessa, ecco che sarà soggetto al pagamento di una penale corrispondente al costo sopportato dallo Stato. Un "rischio" del quale comunque i cittadini sono già stati informati.   

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Prosegue il lavoro della Regione Marche sulle Sae. I cantieri aperti che stanno operando contemporaneamente per la realizzazione delle casette su tutto il territorio colpito dal sisma sono 54 per 1508  Sae. Sono coinvolte oltre 100 imprese, principalmente del territorio marchigiano. In merito alle macerie sono state rimosse oltre 90 mila tonnellate, gran parte su strade e luoghi pubblici.

Per le Sae Questa settimana validate le aree per:

-                    le SAE per le monache di clausura evacuate dal Monastero di Caldarola. Approvato il progetto esecutivo dell’area per un importo dei lavori di € 223.699,41

-          Gagliole area Selvalagli per un importo per i lavori di  € 104.565,58 IVA esclusa (4 Sae per 8 abitanti)

In gara per Camerino:

-          i 3 lotti dell’area Le Cortine di Camerino (132 Sae) :

-          lotto 1 Zona Ovest importo gara € 2.539.643,00 oltre all’IVA

-          lotto 2 Zona Centro importo gara € 3.345.887,01, oltre all’IVA

-                    lotto 3 Zona Est importo gara 3.492.885,48, oltre all’IVA

-          Valicelle area del Comune di Camerino per € 3.878.399,85 (40 Sae),

Per Castel Santangelo:

-                    l’area Piazzale Piccinini per € 2.087.724,45

-                    Comune di Castelraimondo area Impianti Sportivi € 533.262,84 oltre all’IVA

 

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Castelsantangelo sul Nera riparte dalla nuova sede del municipio inaugurata questa mattina alla presenza del Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e delle autorità civili e militari.

"Siamo consapevoli - ha detto Ceriscioli - che la ricostruzione non significa solo ripristinare le strutture andate distrutte, ma creare ulteriori opportunità, come il lavoro, vero motore di una comunità. Uno degli obiettivi della Regione Marche è quello delle scuole. Infatti, molti Comuni ci hanno chiesto di poter realizzare scuole nuove invece di mettere a posto scuole costruite tanti anni fa e la differenza dei costi sarà coperta dalla Regione attraverso i fondi strutturali". " Le valide aspettative non possono essere disattese per il futuro della nostra collettività e per la nostra montagna. Dobbiamo essere sinergici con gli altri Comuni  per agire con efficacia" ha detto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci nel portare i saluti ai presenti.

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Il nuovo municipio sarà realizzato in zona Pip di Castelsantangelo sul Nera. Sono previsti all'interno della struttura l'ufficio del sindaco, gli uffici tecnici, amministrativi, gli uffici del sisma e la sala consiliare.

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"Tutto è fermo, quasi immobile, tranne ciò che è stato distrutto... La protezione civile di Bertolaso era una macchina perfetta che funzionava in base a due parametri essenziali: la leadership riconosciuta e la possibilità di andare in deroga delle norme ordinarie, aspetto fondamentale in condizioni di emergenza – urgenza. Con questo terremoto Errani ha proposto il suo modello e francamente, secondo me, anche il suo fallimento... La gestione di una gravissima emergenza, quale quella che sta vivendo la provincia di Macerata che registra l'80% dei comuni terremotati delle Marche, non si poteva di certo affrontare con la medicina canonica della pubblica amministrazione italiana, caratterizzata da troppi centri di potere e non di responsabilità, e da un numero considerevole di strutture amministrative che continuano a condizionarsi a vicenda... Gli aspetti del fallimento sono infiniti..." Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Barbara Cacciolari, vice coordinatrice di Forza Italia Marche in esclusiva al settimanale "L'appennino camerte" in edicola questa settimana.

Non solo gestione dell'emergenza terremoto, ma anche un'analisi delle ultime elezioni amministrative con uno sguardo alle ormai imminenti elezioni politiche del 2018 nell'intervista che sarà possibile leggere anche consultando la versione digitale sul sito www.radioc1inblu.it.

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“Il gesto della donazione è una scelta preziosa e importante che la politica e le istituzioni hanno il dovere di preservare" Così il presidente della regione Marche nel dare notizia che la cabina di coordinamento, per evitare ogni polemica o dubbio sull'utilizzo dei fondi solidali ha deciso di finanziare la ciclovia con le risorse strutturali europee.

"I 5 milioni - ha affermato Ceriscioli -verranno utilizzati per le scuole e il recupero del municipio di Arquata del Tronto come simbolo del ricordo, della ricostruzione e della rinascita dal terremoto”.

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