Notizie di politica nelle Marche

Procedono spediti, nel più ampio rispetto del cronoprogramma, i lavori di messa in sicurezza del ponte di Piediripa. L'opera verrà infatti conclusa, salvo imprevisti, in 24 giorni rispetto ai 70 del contratto. Completata l'asfaltatura si procederà immediatamente con la posa in opera dei nuovi giunti. Si conferma, pertanto, in tempi record l'ultimazione dei lavori per l'11 di agosto prossimo.

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La Croce Verde di Civitanova Marche ha consegnato un defibrillatore al Comune di San Severino Marche grazie a una raccolta fondi il cui ricavato ha permesso la donazione di 18 strumenti salvavita a diversi Comuni dell’area cratere del sisma.

A ricevere il macchinario di ultimissima generazione è stato l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.

Il defibrillatore sarà probabilmente collocato in una delle scuole comunali o in una delle strutture che solitamente ospitano eventi e manifestazioni. Le strutture sportive settempedane, infatti, sono tutte dotate di tale importantissimo impianto. Prima dell’installazione, si tratta comunque di un apparato mobile, sarà necessario attivare i collegamenti telematici in remoto con una centrale operativa pronta a gestire le emergenze e formare il personale che verrà dedicato all’utilizzo del defibrillatore stesso.

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Riprendiamo testualmente dalle cronache recenti: “In città in termini di demolizione è stato fatto poco o niente: ci siamo preoccupati di puntellare gli edifici sostenendo costi inaccettabili per i cittadini. Quando verranno rese pubbliche le cifre per le mancate demolizioni e per le messe in sicurezza avremo delle amare sorprese. Quindi, a causa di questo comportamento discutibile non poco e pure un po' vergognoso, c’è il paradosso di chi resta fuori casa perché una casa non ce l’ha più, e chi invece rimane senza casa perché un edificio vicino, non abbattuto e magari in attesa di demolizione, resta lì, così com’è, da mesi, rappresentando un pericolo indotto. Ma può essere?”.

Dal 26 ottobre sono passati ormai 9 mesi, ma il tempo in Viale Seneca sembra essersi fermato: la chiusura della strada crea gravi disagi alla popolazione e alla circolazione.

La cosa è a dir poco scandalosa. Ci chiediamo cosa sia successo in questi mesi.

Il Palazzo, per intenderci dove aveva la propria sede la pasticceria “Toffee”, non è stato demolito né è stato messo in sicurezza, il che comporta che sia ancora ricompreso in zona rossa.

Ci sono famiglie che hanno la propria abitazione nei pressi del palazzo che non possono rientrare nella loro casa agibile: questa inerzia determina un grave disagio per tali famiglie ed è uno sperpero di denari pubblici, visto che coloro che hanno l’inagibilità indotta percepiscono giustamente il contributo per l’autonoma sistemazione – CAS.

Il Sindaco non ha ancora deciso il da farsi: la palazzina è da demolire o meno?

Sembra che i tecnici comunali abbiano fatto una relazione dove si attesta che il palazzo non sia da demolire, ma tale relazione è stata contestata dai condomini. Non vogliamo entrare nel merito della questione tecnica, ma vogliamo sottolineare che il Sindaco ha adottato la solita tattica conservatrice: la politica dell’immobilismo, pur avendo a disposizione una serie di strumenti per affrontare le problematiche in modo efficace e soprattutto con tempismo, al fine di superare i gravi disagi alla viabilità e ai residenti.

In molti si chiedono come mai il Sindaco non abbatta nessun immobile, nemmeno le palazzine dove sono gli stessi proprietari a chiedere tale misura, come in questo caso.

E’ difficile dare una spiegazione.

Un primo indizio sembrerebbe rivelarsi dalla lettura, tra le righe, dell’ultima intervista rilasciata dal Sindaco Pasqui e pubblicata su L’Appennino Camerte del 27 luglio scorso: il primo cittadino, nel fare un bilancio dell’attività fin qui svolta, dichiara testualmente che “pur non abbassando la guardia che dovrà essere mantenuta alta anche da chi nei prossimi anni mi succederà nell’amministrazione, possiamo dire che la fase dell’emergenza è stata tutta formalizzata”.

Viene il dubbio che ormai il nostro Sindaco abbia la testa altrove … pensando ad una carriera politica che vada verso altri lidi (verso Roma, direzione Ancona?). Quanto ci sta costando l’interesse personale del primo cittadino?

Comunità e Territorio

Gruppo Consiliare Comune di Camerino

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Proseguono i lavori nel centro storico di Camerino al fine di ridurre la cd.”zona rossa”. Riaperto da pochi giorni anche un tratto di via Ugo Betti, accessibile da Porta Caterina Cybo.

“ Stiamo portando avanti un lavoro in maniera molto importante- spiega il sindaco Pasqui  – La “zona rossa” di Camerino è talmente vasta e lesionata che meritava un tempo di lavoro di un certo peso, ciò nonostante, stiamo riacquistando giorno per giorno pezzi di città. Da qui a qualche giorno avrò un quadro completo che deriverà dalle autorizzazioni che la Regione deve darci e, sulle quali, dobbiamo onestamente ragionare, dal momento che alcune di esse  andranno a consentire un’apertura significativa del percorso. Ritengo che da qui a una decina di giorni, saremo in grado di fornire anche delle date- aggiunge Pasqui- Riapriremo piazza Cavour e parti importanti del centro, con le vie principali che verranno riconsegnate ai cittadini. La valenza di questo discorso è davvero considerevole, perché significa che si chiude la prima parentesi delle messe in sicurezza e si apre l’altra parentesi altrettanto importante della ricostruzione e, per alcuni cittadini, anche il rientro nelle loro abitazioni, in quanto non lesionate. Direi dunque di darci una decina di giorni per iniziare con una mappatura reale e cartografica della situazione della città. Quel che è certo è che si sta camminando ad un ritmo molto spedito e, se si considera la grandezza della città, non solo senza aver perso un’ora di tempo, ma con dei risultati rilevanti. Non essendo visibile agli occhi dei più quello che all’interno della città si sta facendo, non potendo vedere  quanto è stato definito e deciso su carta, capisco la preoccupazione dei cittadini,  tuttavia,  assicuro che da qui ad un numero di giorni nemmeno troppo lontano, il lavoro potrà essere percepito concretamente. Mi meraviglio solo del paragone con comuni più piccoli  -chiude il sindaco- Credo e intendo sottolineare che ogni comune sta facendo il massimo per quello che è, e, per le situazioni che ha; invito a non fare paragoni con altre realtà, semplicemente nel rispetto delle nostre situazioni”.

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Il dottor Remo Di Matteo, medico chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia,  è  il nuovo primario di  Ortopedia del presidio ospedaliero di  Camerino.  Nato a San Benedetto del Tronto, Di Matteo ha 41 anni e, da oltre undici è di ruolo all’ospedale di Macerata.

Tra pochi giorni verrà adottata la determina formale dell’Area Vasta 3 con la quale verrà nominato.Si insedierà a settembre - ottobre 2017. Il posto di Unità Operativa Complessa del presidio ospedaliero camerte, era vacante dal 1 marzo 2015 dopo il pensionamento del primario dott. Testiccioli.

La presentazione ufficiale è avvenuta nel corso di una conferenza stampa presso il Centro Operativo Comunale, alla presenza del direttore dell’Area Vasta 3 Maccioni, del sindaco Pasqui, del presidente dell’Unione Montana e sindaco di Pieve Torina Gentilucci e dei direttori del Presidio Unico Palazzo, del personale Trobbiani e delle Professioni sanitarie infermieristiche Buccolini.

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“ Ortopedia è per tradizione un’eccellenza delll’ospedale di Camerino- ha detto Maccioni- Con il dottor Di Matteo si proseguirà un percorso in crescita, di ulteriore sviluppo e di conferme per il reparto. Gestito ottimamente finora, il reparto non è stato mai in disarmo; oggi risolviamo non solo il problema della nomina di un primario ma possiamo altresì contare su un’unità aggiuntiva e operativa. Un primario giovane, pieno di energie ed entusiasmo, dotato dell’ambizione corretta per portare avanti le persone e il reparto. Essendo un’Area Vasta- ha aggiunto il direttore- ci dovremmo sempre di più integrare e specializzare per riuscire a dare tutte le risposte di cui necessita l’Area Vasta sanitaria e ciò vale per tutte le discipline mediche”.

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  Soddisfatto dell’essere riuscito a rispondere positivamente alla promessa fatta sin dal primo incontro successivo al suo insediamento avvenuto proprio a Camerino nel 2015, Maccioni, originario di Cingoli, ha tenuto a sottolineare che la montagna è una risorsa e, anche per la sanità, si deve ragionare tenendone conto. “ Appena arrivato alla direzione nominai i due primari di Pronto Soccorso e Cardiologia e, in quella sede feci una promessa al sindaco e alla città; dissi  che avrei proceduto presto anche alla nomina dell’ Unità Operativa di Ortopedia. Il sistema sanitario regionale  si è dunque adoperato per giungere a questo risultato”.

 La parola è passata quindi al dott. Di Matteo, per la presentazione della sua esperienza e professionalità “ E’ la prima volta che vengo a Camerino – ha esordito- e a settembre/ ottobre rivestirò il ruolo conferitomi. Accolgo l’incarico come un onore, e, riconosco l’onere non indifferente di mantenere gli standard qualitativi e quantitativi che l’Ortopedia di Camerino ha offerto e sempre mantenuto negli anni. Ricordo l’incontro che ci fu tra il sindaco Pasqui e il direttore quando, in epoca pre-sismica, venne annunciata e ribadita la necessità di formare un primario per il nosocomio camerte. Il mio lavoro si è svolto finora a Macerata e, - ha precisato - come comunità dell’entroterra montano, interpreto questa nomina come un  segnale forte di rafforzamento dell’identità territoriale, al tempo stesso però bisogna riconoscere l’onere richiesto dall’Area vasta del  confrontarsi su larga scala e solgere un ruolo da attore e non da comparsa affinché Camerino nell’ambito della rete pubblica, abbia una propria identità”.

Il nuovo primario si è laureato e specializzato in Abruzzo; già nel 2000 e per due anni volontario,  ha iniziato a frequentare il reparto di Macerata, Successivamente ha ricoperto incarichi in Abruzzo e poi a Jesi. Nel 2006 è arrivata l’assunzione di ruolo a Macerata.  “ Sono convinto- ha dichiarato-  di trovare un ambiente favorevole ad una progettualità futura. Il reparto è giovane e l’importante è che si vada tutti d’accordo nel perseguire un unico obiettivo. Mi auguro di poter consolidare e rafforzare l’idea che nella popolazione c’è del reparto Ortopedia di Camerino”.

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" Con questa nomina il territorio acquisisce un valore aggiunto- così il presidente Gentilucci nel dare il benvenuto del territorio a Di Matteo- Non sono state parole al vento quelle pronunciate nel 2015 dal direttore Maccioni e la presentazione del terzo primario per l'ospedale di Camerino, è indice della volontà regionale, provinciale e locale di voler puntare su questo presidio come servizio alla comunità. La politica comune che portiamo avanti con il sindaco Pasqui è quella di riportare i servizi per riportare comunità. Il che vale a corroborare l'ottica sinergica tra Istituzioni, territorio,sindaci. Un primario giovane significa portare vitalità all'interno del reparto e pensare in grande. Pensare a qualcosa che possa sviluppare quell'eccellenza che già c'è, ma che può crescere ancora. Confidiamo nell'opera produttiva e proficua del dott. Di Matteo nel rispondere alle esigenze dei nostri cittadini".

Oltre che a parole ,il grazie dellla città e del territorio tutto è stato espresso dal sindaco Pasqui anche con l'omaggio di una moneta simbolo della città, consegnata al nuovo primario e al direttore di Area Vasta" Proprio in questo momento che è uno dei più difficili della nostra esistenza- ha osservato Pasqui-  avere questo importante risultato, significa anche avere una maggiore forza nell'affronare il presente, in proiezione futura, per garantire un'esistenza dignitosa e un servizio basilare per le persone di questa terra.Tutta la comunità sono certo che si stringa al dottor Di Matteo in un amorevole abbraccio, nel formulare l'augurio di buon lavoro". 

 

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