Notizie di politica nelle Marche

Inaugurata a Pioraco in occasione della Festa dei Cartai la nuova ala della cartiera Fedrigoni. Il presidente Alessandro Fedrigoni intervenendo ha dichiarato: “Una bellissima giornata per noi del gruppo, per i piorachesi ovviamente, per i marchigiani che hanno collaborato con tutte le loro forze, le loro imprese e per i lavoratori che si sono adoperati per la riuscita di questa ricostruzione nonostante l’ubicazione del paese.

Questo stabilimento deve essere un vanto per le Marche e per il territorio”. Una risposta, l’inaugurazione della nuova ala, anche al terremoto che ha sconvolto la quotidianità degli abitanti del territorio.

Si riparte da qui. “Certamente – continua il presidente – è un passo fondamentale quello relativo alla voglia di fare, di ricostruire senza aspettare nessuno, rimboccandosi semplicemente le maniche con voglia, intelligenza, caparbietà per ricostruire un sito importantissimo non solo per la comunità locale, ma per tutte le Marche”.

Alessandro Fedrigoni

Questo pomeriggio si svolgerà la tipica manifestazione svoltasi in questo giorno che si concluderà con lo spettacolo di Max Giusti alle ore 19.

 

CARTIERA PIORACO CON VESCOVO

 

DISCORSO DI ALESSANDRO FEDRIGONI

 

INTERNO CARTIERA

 

 

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Una ricostruzione che procede con passo incerto, troppi ritardi, poca trasparenza e scarso coinvolgimento delle comunità locali. In vista della riapertura delle scuole nelle regioni del Centro Italia colpite dal terremoto, ActionAid ha analizzato lo scenario nei territori del cratere e lancia un appello a governo ed enti locali affinché facciano maggiore chiarezza sulle risorse disponibili e si mettano all’ascolto della cittadinanza.

A oltre un anno dalla prima scossa, molti bambini - degli oltre 30 mila studenti che tra pochi giorni dovranno affrontare il nuovo anno scolastico nei territori del cratere - si apprestano a tornare a scuola in strutture d’emergenza. Nelle ordinanze del Commissario straordinario specifiche sulla ricostruzione, il governo ha previsto 72 scuole di nuova costruzione nelle quattro regioni colpite dalle scosse (Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria), mentre per altre 40 sono in programma interventi per adeguare, completare, migliorare o ampliare le strutture. Dall’analisi della documentazione resa pubblica[1], non è tuttavia possibile capire quando gli studenti potranno tornare in edifici non provvisori. “Ricominciare dalle scuole” è il motto della ricostruzione post terremoto, ma sono ancora troppi i punti poco chiari sulla ricostruzione e sull’agibilità degli edifici scolastici. “Una ricostruzione efficace non può che essere trasparente e partecipata. Ad oggi non sappiamo ancora quante sono le risorse totali messe in campo grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati. Per una vera rinascita, non solo materiale, sono indispensabili strumenti di trasparenza informativa e percorsi di partecipazione mirati alla costruzione di spazi di dialogo aperto, inclusivo e informato tra istituzioni e cittadini in merito alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.

(Istituto Betti - Scuola provvisoria a Serravalle di Chienti)

Betti provvisoria Serravalle del Chienti


Nel complesso, la gestione della ricostruzione appare piuttosto accentrata: le decisioni sono prese dal Commissario Straordinario e dai governatori delle quattro regioni colpite, in qualità di vice commissari per la ricostruzione, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. Inoltre, non è chiaro perché le risorse della terza campagna di raccolta fondi post sisma - arrivata a quota 3,2 milioni di euro con l’obiettivo specifico di ricostruire le scuole - siano stati destinati anche ad altre opere pubbliche.

A seguito del terremoto ActionAid ha scelto di intervenire nelle scuole perché ritiene che  siano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale, così profondamente segnati dall’evento sismico. L’organizzazione ha lavorato insieme al Ministero dell’Istruzione (MIUR) per accompagnare studenti e insegnanti nella difficile ripresa dell’anno scolastico. In particolare, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace nelle Marche. ActionAid ha inoltre partecipato al corso  “A scuola di resilienza: apprendere e insegnare dopo una catastrofe”, organizzato dal MIUR con la Direzione scientifica dell’Università dell’Aquila, un percorso formativo rivolto ai docenti per accompagnarli nella difficile ripresa delle lezioni.

(Interni nuova scuola Valfornace)

Paoletti Valfornace

Nelle province di Ascoli Piceno e Macerata, ActionAid opera in tre istituti comprensivi (Pieve Torina, Camerino e Acquasanta Terme) che abbracciano otto località: Pieve Torina, Valfornace, Visso, Muccia, Camerino, Fiastra, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto.

Anche nel  cratere aquilano, dove ActionAid è presente dal 2009 ancora sono tante le domande senza risposta. Ad oggi nessun progetto di ricostruzione delle scuole pubbliche è partito e migliaia di ragazzi riprenderanno le lezioni per l’ottavo anno consecutivo in strutture “temporanee”. La struttura che ospita il maggiore liceo della città (oltre 1000 studenti) viene dichiarata inagibile e gli studenti divisi in tre differenti plessi, mentre mancano le verifiche di vulnerabilità in altre strutture di competenza comunale e provinciale.

(Caldarola - scuola secondaria De Magistris)

IC S. De Magistris Caldarola

 

(I lavori di costruzione della nuova scuola a Costa di Sarnano)

Costa di Sarnano

 

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“ Non è bella la lotta politica in un momento in cui la gente ha solo bisogno di sapere le verità”

Così il sindaco Gianluca Pasqui, senza fare polemica, intende fare chiarezza sulle Sae di Camerino ( i tre lotti dell’area Le Cortine  e la lottizzazione Vallicelle) che, come da crono programma, controfirmato da Regione e comune di Camerino, dovranno essere consegnate entro dicembre.

“ Destano in me stupore e ritengo poco credibili dichiarazioni discordanti sulla data entro la quale la Regione Marche consegnerà a Camerino le  casette”. – afferma  Pasqui-   “La Regione ha infatti firmato dei documenti ufficiali che vanno a sottolineare come la maggior parte delle Sae verrà consegnata entro novembre o comunque entro l’anno 2017. Francamente non riesco a capire come si possano creare ulteriori timori tra la popolazione, non esistendo oltretutto note ufficiali che possano attestare diversamente. Per quello che io conosco e per come stanno andando avanti i lavori- prosegue il sindaco-,  ritengo assolutamente valido il crono programma che parla di una consegna a fine novembre per la maggior parte delle “casette”. Quelle delle frazioni dovrebbero arrivare a fine gennaio, anche se ad oggi, non ho in questo caso  un documento ufficiale in grado di fissare una data certa”.

L’ordinativo totale di Camerino è riferito a 270 Sae che troveranno sistemazione per lo più nelle aree di San Paolo- Le Cortine e Vallicelle; diverse le richieste nelle frazioni, alcune delle quali raccoglieranno abitanti di più centri abitati ( come Sant’Erasmo, dove nella trentina di Sae previste, andranno ad abitare anche persone delle zone limitrofe).

“Ritengo che ormai anche Camerino possa vedere finalmente realizzate le sue “casette” entro la fine dell’anno – sottolinea Pasqui- e, come più volte ho segnalato, considerato che la nostra città non era nel primo “cratere sismico”, considerato che i nostri numeri sono molto importanti, che non possiamo metterci a gareggiare con altri comuni ( ognuno alle prese con le sue problematiche quotidiane), possiamo dire che il nostro è un percorso proiettato in avanti. Abbiamo tanti problemi da risolvere e, francamente, siamo molto dispiaciuti per affermazioni che contribuiscono solo a creare allarme tra le persone. I miei cittadini sono in attesa delle “casette” perché ne hanno una necessità reale e il nostro compito è quello di arrivare ad un risultato che possa offrire loro la tranquillità di cui hanno bisogno”.

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"Una festa organizzata principalmente per i bambini e le loro famiglie che hanno vissuto momenti di autentico dramma a causa del terremoto". Così il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, ha commentato l'inaugurazione della nuova scuola in uno dei comuni più colpiti dal sisma dell'ottobre 2016 avvenuta nella mattinata di mercoledì 6 settembre. "Vogliamo assolutamente ripartire dalla scuola - ha continuato il primo cittadino, dopo la cerimonia del taglio del nastro alla presenza di diverse autorità tra cui l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro - Un ringraziamento che va in particolare al dott. Salini della ditta Impregilo, una delle più grandi società a livello internazionale per quanto riguarda la costruzione di opere complesse. Non vedevamo l'ora di ripartire mettendo a disposizione dei nostri ragazzi una splendida struttura, sicura, funzionale ed accogliente. Insieme al dott. Salini ci sono state tante altre società che hanno voluto contribuire a questa scuola donando arredi e quant'altro necessario. L'intera comunità di Valfornace, con la sua presenza, ha voluto dimostrare il proprio senso di gratitudine per il dono ricevuto".  

 

(Il momento del taglio del nastro)

valfornace taglio del nastro

 

(La firma dell'atto di donazione davanti al notaio)

 

valfornace firma notaio

 

 (L'interno della scuola)

 

valfornace scuola interno

 

(Il dott. Salini e l'arcivescovo Brugnaro)

 

salini brugnaro

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Poco più di un mese e anche i ginesini che hanno deciso di scegliere di vivere in una “casetta” di legno (SAE), dopo aver perso la possibilità di tornare nella propria abitazione a causa del terremoto, potranno varcare la soglia di una casa propria. A San Ginesio continuano a pieno ritmo i lavori per la nascita dei tre nuovi piccoli nuclei urbani in centro storico (in viale del Tramonto, per un totale di 12) e nelle frazioni di Santa Maria in Altocielo (7) e Pian di Pieca (19). Nei primi due casi sono già visibili i perimetri, gli esterni, le collocazioni, la nuova urbanizzazione, mentre a Pian di Pieca i lavori sono appena iniziati, ma comunque nel rispetto del cronoprogramma annunciato dall'amministrazione. “I tempi sono stati rispettati, ne siamo molto fieri – sottolinea il vicesindaco Eraldo Riccucci – In tutto il territorio di San Ginesio le case stanno nascendo e siamo fiduciosi che al massimo entro fine ottobre tutti i nostri concittadini in attesa da più di un anno potranno finalmente trasferirsi nelle loro nuove case e trovare una nuova quotidianità. La rinascita qui non si è mai arrestata”.

 

 

sae s. maria in altocielo

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Sono iniziati in tempi record i lavori nel centro abitato di Corridonia sulla provinciale Corridoniana nel tratto di strada adiacente alle scuole elementari ed al professionale. 

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Sono lavori attesi da tempo ci dice Pettinari. “Lavori – precisa il Presidente – realizzati grazie al reperimento di fondi dal Bilancio 2016; si tratta di fresare l'asfalto esistente e di rifare il manto. Un Intervento, questo, che fa parte dei quaranta che l'Ente sta effettuando su tutto il territorio provinciale. ”

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I lavori sono stati affidati alla ditta Siquini Costruzioni srl di Castignano alla quale il Presidente ha espressamente chiesto di completarli prima dell'inizio dell'anno scolastico per evitare disagi alla popolazione studentesca che gravita nell'area interessata.

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Questa mattina il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l'assessore Angelo Sciapichetti hanno incontrato i consorzi di ditte per la fornitura e il montaggio delle Sae, ditte individuate attraverso l'accordo quadro con la protezione civile nazionale (Cns e Arcale) per fare il punto sulla realizzazione e sulla consegna delle casette.

“La priorità resta quella di consegnare il 90 per cento delle Sae entro dicembre – spiega Sciapichetti – abbiamo chiesto alle ditte di aumentare il più possibile il personale nelle aree urbanizzate e pronte per il montaggio. Il presidente ha chiesto inoltre che le ditte si attrezzino per agire sui cantieri anche in caso di neve”.

Le ditte hanno dato la loro massima disponibilità per lavorare il più celermente possibile per consegnare le Sae il prima possibile, una volta terminata la prima fase delle urbanizzazioni e preparate le piazzole. Si effettuerà inoltre una verifica sul campo per verificare area per area e aumentare, dove serve, il numero degli operai.

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Sono 3,275 milioni di euro le risorse che la Giunta regionale mette a disposizione delle agevolazioni tariffarie per il trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Il periodo di riferimento va dal primo settembre 2017 al 31 agosto 2018. Inoltre, a valere sull’anno 2016, la Giunta regionale ha incrementato di 937mila euro le risorse dedicate alle agevolazioni, sulla base dei rendiconti presentati dalle aziende di trasporto. Le risorse coprono il 95% delle spese sostenute dalle aziende di trasporto per il rilascio dei titoli di viaggio agevolati, mentre il restante 5% è a carico dei comuni. “Oltre 4,2 milioni di euro vanno a sostenere la fruizione agevolata dei servizi di trasporto pubblico locale destinata ad utenti socialmente deboli – sottolinea l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti – si tratta di circa 19mila soggetti in tutta la regione, che si dividono in invalidi e portatori d’handicap, pensionati ultrasessantacinquenni, lavoratori dipendenti, studenti, disoccupati e donne in gravidanza o con neonati. Circa il 56%% dei beneficiari sono studenti, mentre circa il 30% sono invalidi e portatori di handicap. L’andamento tendenziale delle richieste di titoli di viaggio agevolati è in aumento, per questo abbiamo deciso di mantenere la misura agevolativa che ha una duplice valenza positiva: da un lato si sostiene il reddito di fasce deboli, dall’altro si incentiva l’uso dei mezzi pubblici, a vantaggio dell’ambiente”. In particolare, i titoli di viaggio a tariffa agevolata sono costituiti da abbonamenti mensili, trimestrali o annuali, per il trasporto su gomma,senza limitazione del numero delle corse, validi su un’area urbana determinata ovvero su una linea extraurbana prescelta, eventualmente estesa ad un’area urbana connessa. Relativamente al trasporto ferroviario, sono previsti abbonamenti mensili validi su una tratta prescelta compresa nel territorio delle Marche. Previsti anche i titoli di viaggio integrati (“Treno Marche Bus” e “Picchio”). Il monitoraggio dell’andamento delle richieste e della connessa spesa, permetterà agli uffici regionali di modulare gli stanziamenti qualora si discostassero dalle stime effettuate.

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Un inizio mese foriero di belle notizie per l’ateneo.e per la città di Camerino

Risultati degni di nota da una riunione in videoconferenza con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, cui hanno preso parte, il rettore uscente di Unicam Flavio Corradini, il rettore eletto Claudio Pettinari e il sindaco Gianluca Pasqui.

Concessa all’ateneo di Camerino l'autorizzazione ad avviare i lavori per la realizzazione di moduli abitativi nei pressi del Campus universitario, il che consentirà la disponibilità di ulteriori 250 posti letto. agli universitari"Realizzato grazie alla preziosa collaborazione del Comune – ha detto Pettinari . questo nuovo progetto consentirà di  garantire altri alloggi ai nostri studenti” . Secondo la tabella di marcia dei tecnici comunali, alloggi e mensa  dovrebbero essere pronti  entro il 31 ottobre. Fissata al 20 settembre la data di inizio lavori di urbanizzazione con consegna dei primi 84 posti letto,  prevista per il 16 ottobre.

“ L’università sta procedendo a gonfie vele- ha commentato il rettore uscente CorradiniAbbiamo già quasi la disponibilità dei posti letto che avevamo nei mesi precedenti al sisma  e, attorno a tutto questo, c’è la qualità dei nostri corsi e delle attività di ricerca che il terremoto non è riuscito a mettere in discussione e sui quali abbiamo puntato tutto. I risultati confermano che si è lavorato bene; adesso è da rafforzare la comunità e la socialità  ma grazie all’ affinità e alla  grande disponibilità dell’amministrazione comunale, sono certo che ricostruiremo prestissimo anche questi aspetti. Abbiamo due cantieri a buon punto, riferiti alle strutture abitative per studenti e ad aule ed uffici per il personale e, quanto alle iscrizioni che scadono a novembre, già dalle prime rivelazioni riscontriamo percentuali molto incoraggianti di crescita e possiamo già contare su un terzo delle matricole che avevamo lo scorso anno.  ”.

Dalla riunione in videoconferenza del 1 settembre, interessanti sviluppi anche per l’amministrazione comunale che, secondo quanto riferito dal sindaco, , ha ottenuto significative garanzie dal capo della Protezione Civile nazionale, a vantaggio della nuova area commerciale di San Paolo. “ Pronto il progetto relativo a quell’area- ha detto Pasqui- ci si è purtroppo resi conto dell’insufficienza dell’impegno economico di circa tre milioni di euro  previsti e concessi in prima battuta dalla Regione. In realtà avremmo bisogno di una cifra sostanzialmente raddoppiata e proprio in occasione dell’’incontro per l’autorizzazione all’avvio lavori circa la realizzazione di moduli abitativi per gli studenti nella zona di “ Camerino 2”, presente anche il responsabile di Protezione civile regionale, abbiamo rappresentato a Borrelli questa nostra difficoltà. Ebbene, il capo della Protezione civile nazionale, ha immediatamente compreso l’importanza assoluta di avere per i commercianti un progetto che vada oltre il container e che sia capace di ridare una socialità, garantendoci contestualmente, nel momento in cui la Regione Marche non dovesse avere la forza per impegnarsi, un sostegno economico. Possiamo dunque affermare che, anche se solo verbalmente ma davanti a tutti i presenti alla riunione , la promessa e l’impegno reale è stato preso, per cui, a questo punto non ho dubbi che  verrà concretizzata la fattibilità di quel progetto che consentirà il rilancio della nostra città e del territorio. Riavremo una piazza circondata dai commercianti, a pochi metri dall’attuale e dal nuovo Campus universitario; avremo tanti giovani e una città che tornerà a vivere. Aggiungasi il rientro delle persone che hanno scelto la sistemazione nelle diverse aree delle Sae, dove i lavori sono iniziati e stanno procedendo a buon ritmo. Quella del 1 settembre, è dunque una giornata da segnare sul calendario perché si cominciano ad intravedere segnali positivi che, dopo giorni di grande fatica, aiutano ad andare avanti con tutta la forza, di cui avremo ancora tanto bisogno”.     

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Il clima politico camerte sembra deliniarsi con una diversa visione della minoranza consigliare.

Se le ultime dichiarazioni di " pace " del consigliere di minoranza Pietro Tapanelli avevano fatto tornare "un'arcobaleno" di pace, il PD camerte, per voce del segretario Andrea Caprodossi, attacca decisamente il primo cittadino e l'accusa questa volta è  Piazza Cavuor e i ritardi sui sopralluoghi.

" Il Sindaco non perde occasione per andare sui giornali e parlare, parlare, parlare, ma, come recitava una canzone “sono solo parole”. Mentre di fatti se ne annoverano ben pochi! "

Inizia così il comunicato stampa che vi alleghiamo per intero.

E’ di pochi giorni fa l’intervista sulla riapertura di piazza Cavour (tra l’altro già annunciata svariate volte). Facciamo presente al Sindaco, qualora non ne avesse notizia, che molti cittadini del centro aspettano ancora il sopralluogo pubblico per sapere se la loro abitazione è agibile o meno, sarà il caso di velocizzare i sopralluoghi?

Volendo si potrebbe organizzare un viaggio-studio per il Sindaco, con tutta la giunta al seguito, nelle città limitrofe a Camerino, non per fare una gara a chi arriva prima (come dice lui), ma per capire come mai si è ultimi in troppe cose! Vogliamo andare a Pievetorina, per vedere una città più colpita della nostra ma con le aree per le SAE pronte e con parte di queste terminate ed assegnate, come pure a Fiastra e Montecavallo. Oppure vogliamo andare a San Severino, dove ci sono stati meno danni, ma la città ha più abitanti, le SAE sono in fase di completamento e le demolizioni sono cominciate da tempo. Un viaggio studio che comprenda anche un ripasso di geografia, in modo da rinfrescare nozioni basilari, tipo che San Severino è nella Regione Marche ed il Sindaco firma ordinanze di demolizioni senza che la Regione glielo impedisca! Come mai Pasqui non può firmarle?

Basta farsi prendere in giro, il Sindaco di Camerino non vuole rischiare nulla, pensa a se stesso e al suo futuro politico, mette in sicurezza anche immobili fatiscenti, come l’immobile dove risiedevano le famiglie dei carabinieri, sperperando migliaia di euro per non rischiare ricorsi e avvisi, tanto lui pensa che tra un anno sarà lontano.

I cittadini hanno il diritto di sapere, ad esempio, a che punto si è con l’iter relativo alla Scuola Betti, o che fine ha fatto il CAS, che sul sito della famigerata Regione risulta pagato fino a luglio mentre a Camerino è fermo a maggio.

Sarà forse colpa dell’atteggiamento che il Sindaco ha verso la Regione, fino a due mesi fa, eravamo di fronte al miglior Presidente di sempre, ora non perde occasione per addossare alla Regione Marche ogni ritardo.

Abbiamo inoltrato come gruppo di opposizione diverse interrogazioni per conoscere lo stato dell’arte di alcuni importanti argomenti, ma le risposte, se e quando ci sono pervenute, sono state parziali.

Noi siamo stati i primi a metterci a disposizione per aiutare la città, abbiamo calorosamente invitato il Sindaco ad usare misure alternative per velocizzare la risoluzione delle problematiche, come la “somma urgenza”. Tale comportamento è stato tenuto dai Sindaci delle cittadine a noi vicine e come tutti possono vedere i risultati sono arrivati.

Dicono che il Sindaco non voglia procedere a questa soluzione, perché teme le denunce dell’opposizione.

Non si capisce perché dovremmo denunciarlo se le attività sono legittime e trasparenti, crediamo invece che questo sia un venticello fatto soffiare ad hoc per allontanare le nuvole dalle varie beghe che aleggiano sopra la sua giunta.

Non è possibile bloccare una città per paura di un eventuale avviso di garanzia, che non si capisce perché dovrebbe arrivare se si lavora con perizia e limpidezza. Ci chiediamo, i Sindaci di San Severino e di Pievetorina sono dei pazzi visto che neanche si pongono un problema del genere?

Un Sindaco deve essere al servizio dei cittadini, prendendo su di sé oneri ed onori che ciò comporta, e non dovrebbe usare il ruolo che ricopre come trampolino di lancio per una futura carriera politica.

Le elezioni politiche ci saranno forse a primavera 2018, vogliamo tenere in stallo la situazione di Camerino fino ad allora?

In ultimo vorremmo comunicarvi una buona notizia, ovvero che ci siamo recati in Regione per avere notizie sullo stato di avanzamento dei lavori inerenti agli stabili per le attività commerciali camerti, ci è stato riferito che il piccolo lotto di prefabbricati che verranno collocati nel quartiere vallicelle, la cui procedura è stata gestita direttamente dalla Regione verranno completati alla fine del mese p. v.

Partito Democratico

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