Notizie di politica nelle Marche

"Ricostruire è ritornare", il titolo del forum tenutosi all'Eremo del beato Rizzerio di Muccia, a due anni dall’inizio degli eventi sismici che hanno sconvolto l’Italia centrale, lasciando i segni della più grande devastazione soprattutto nella regione Marche. 93 mila le scosse da quel 24 agosto 2016, in un territorio determinato a reagire, nonostante il passo lento della ricostruzione. Il punto della situazione al centro del convegno che ha riunito parlamentari ed amministratori provenienti da più comuni e province. Presenti, l’arcivescovo Brugnaro il sen. Pazzaglini, l’on. Patassini, relatore di maggioranza del decreto legge ‘sisma’,  le on. Rachele Silvestri e Patrizia Terzoni, l’assessore regionale Sciapichetti, il direttore dell’Ufficio per la Ricostruzione Marche, Spuri, l’amministratore unico di ‘Quadrilatero’, Perosino, la consigliera del ministro Bonisoli, Daniela Tisi, , il prorettore di Unicam, Spaterna e la docente di Unimc in Economia della Ricostruzione, Eleonora Cutrini il capogruppo in Regione di M5S Maggi e la consigliera Romina Pergolesi.

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In evidenza nell’intervento dell’arcivescovo Brugnaro una ricostruzione che ha bisogno del rispetto del tempo, del recupero di simboli di ispirazione sia religiosa che materiale, dell’aiuto a tornare a casa, un cosmo che ruota attorno a scuola, lavoro, ritrovi di comunità. “Mettere critica nei difetti e sceverare ciò che si è fatto o che si poteva fare, non è sbagliato Sin dall’inizio dissi al commissario Errani che questo non era il terremoto dell’Emilia. Il compito di usare la critica deve essere carico di speranza perché la speranza ha bisogno di dire che all’errore c’è sempre la possibilità di trovare una soluzione migliorativa. E’ cosi che si dà credito alla speranza; sul piano della speranza si incontrano tutti e quando impari che non c’è una via di uscita, conviene usare la fantasia e supporre che le cose possano cambiare. Utilizzare dunque un atteggiamento che permetta di essere dogmatici, perchè il dogmatismo politico e amministrativo procura danni”. Ragionare insieme e cercare di risolvere questioni ancora aperte nello spirito della condivisione e non della divergenza, è quanto ha auspicato l’assessore Sciapichetti: “ Alle 3.37 della scorsa notte- ha detto- eravamo a Pescara del Tronto nel luogo dove quella notte del 24 agosto giacevano i corpi delle vittime del sisma. Questa è la più grande catastrofe che si sia mai ricordata e di fronte a un evento epocale come questo, ognuno deve fare uno sforzo, lasciando da parte le logiche politiche. Ci vuole onestà intellettuale, trovare il modo di correggere gli errori. Ma occorrono un lavoro fatto insieme, confronto e riflessione, ascolto dei territori e dei sindaci che sono i protagonisti”. Secondo l’assessore alcune questioni avrebbero potuto essere affrontate in modo diverso e l’augurio è che il parlamento intervenga con correttivi. Tra le cose che i passati governi non sono riusciti a capire, ha indicato il passaggio dei piccoli abusi edilizi che rappresentano ostacolo per l’80 % della ricostruzione dei comuni. Positiva invece la rimozione delle macerie pubbliche che ha raggiunto il recupero di 500 mila tonnellate, mentre per la raccolta di quelle private, la normativa è da semplificare.

Della mancanza di normativa efficiente ed efficace per emergenza e ricostruzione e di linee guida adeguate, ha parlato il senatore Pazzaglini, evidenziando che l’esistenza di criteri da adottare permette di evitare scelte arbitrarie e sperequative. “ Imparando dagli errori fatti, si possono creare delle soluzioni diverse che aiuterebbero chi dovesse trovarsi in futuro nella stessa situazione. Invito tutti non tanto ad uno spirito critico, ma a fare un piccolo mea culpa e un passo indietro. E’ quando ci sono le condizioni di pace che occorre pensare alla guerra”. “Dire che il governo si è dimenticato del terremoto è una falsità - ha dichiarato l’on. Ptassini- Dal suo insediamento infatti ,la prima uscita del presidente Conte è stata nei luoghi del terremoto e la prima legge è stato il decreto sisma di conversione, al quale oggi dovremmo non tanto aggiungere, ma semplificare. La questione delle difformità urbanistiche deve invece superare delle divergenze politiche e ci sono diversità tra regione e regione, ma le Marche sono una regione corretta”. Sul cratere che andrebbe diviso per fasce, con un trattamento diverso per i comuni più colpiti, ha richiamato attenzione l’on. Rachele Silvestri evidenziando che di 45 comuni dell’intero cratere colpito in provincia di Macerata, i ricavi del commercio sono calati del 12% ; a questo dato drammatico si sommano la chiusura di 500 imprese con la perdita di 1500 posti di lavoro e lo spopolamento devastante dei territori. “ Per riportare gente serve lavoro e occorre usufruire dei benefici del terremoto per permettere agli imprenditori una sicurezza nell’investire per garantire occupazione”. Dal canto suo la consigliera del Ministro dei beni culturali Tisi ha posto l’accento sulla proposta che è priorità del ministero, di attivazione di procedure e protocolli specifici per la salvaguardia dei beni culturali in caso di emergenza, nell’ottica della prevenzione e individuazione di depositi attrezzati.

“Da tecnico- ha detto Perosino- dico che non è normale stare ancora qui a dire cosa si deve fare; il costruire è un progetto e, in un Paese altamente sismico, dovremmo ritrovarci preparati, invece, stiamo ancora a discutere su come dobbiamo affrontare emergenze. Siamo ancora fragili perché non siamo stati in grado di fare procedure certe e sicure . La priorità è la vita delle persone e lavorando insieme occorre fare dei piani che rispondano alle necessità e alle necessità singole. La Quadrilatero ad esempio non è stata una strada qualsiasi; attraversare gli Appennini non è stato facile ma in questa zona sismica la strada porta dei benefici anche di tipo sociale che evita spopolamento. Cosa importante per il futuro è partire dall’ascolto, perché le strade non si fanno senza aver prima ascoltato le comunità dei territori che si attraversano e, senza valutare la stessa utilità assoluta dell’opera. Occorre smetterla di fare opere inutili. Basta con le opere incompiute che sono lì a testimoniare l’incapacità di gestire ”.“ Il governo dia solo i finanziamenti e il parlamento dia competenze a Regione e comuni, altrimenti non si va da nessuna parte- è intervenuto l’ex sindaco di Serravalle Ronchetti, sollecitando Spuri riguardo alle risorse disponibili per la ricostruzione. “ Nessun problema di risorse – ha detto il direttore dell’Ufficio Ricostruzione- tuttavia , per le opere pubbliche, pur esistendo i fondi, i comuni non riescono a farle partire; solo cento le progettazioni in corso con soli trenta responsabili di procedimento nominati. Il sistema denota delle sofferenze nel complesso a tutti i livelli. Può avere delle semplificazioni ma occorre accettare qualche compromesso. Per la ricostruzione privata all’U.R. sono arrivate 3500 pratiche , autorizzate ne sono 1050, un altro 50 % è fermo nei comuni e per la vastità della devastazione necessiterebbero più professionisti e imprese . Ci vuole più fiducia e meno sospetto, altrimenti - ha continuato Spuri- si perde la volontà di stare sul pezzo tutti i giorni . 200 decreti al mese sono 2400 decreti all’anno e per fare 10 mila cantieri ci vogliono più di 10 anni. Se ognuno di noi vede il suo segmento e non è conciliabile alla fine con la vita delle persone , il risultato dell’equazione è perfetta, ma il paziente intanto è morto”. Altri interventi della serata quelli dell’on. Terzoni, della consigliera regionale Pergolesi, dell’assessore folignate Gubbini, del prorettore Spaterna e della docente Cutrini, seguiti da Maggi e dai sindaci Baroni e Piermattei.

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Dopo la posa della prima pietra avvenuta a fine giugno,procedono nel quartiere di Fonte San Venanzio i lavori per la realizzazione della nuova struttura della Scuola dell'infanzia Maria Ausiliatrice  Di recente è stata gettata la piattaforma in cemento armato che farà da base al nuovo istituto della parrocchia di San Venanzio. Un altro passo in avanti per la nuova scuola paritaria dell'infanzia di Camerino che, grazie alla donazione di una onlus cattolica di Cremona guidata dall’imprenditore Giovanni Arvedi, potrà presto diventare realtà.

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“ La costruzione sta procedendo con passo spedito - dichiara il parroco don Marco Gentilucci-. E’ già stata realizzata la piattaforma e, nei primi giorni di settembre inizieremo a montare la nuova struttura. Una volta completata la maturazione tecnica del cemento armato, credo che i lavori potranno essere anche molto veloci e comunque tutto procede come previsto; ovvio che l’anno scolastico inizierà ancora nella sede provvisoria, ma l’auspicio è che le operazioni necessarie procedano con celerità, in modo da poter inaugurare il nuovo edificio scolastico e permettere ai bambini di potervisi trasferire al più presto. La nuova struttura, sarà anche leggermente più grande rispetto al progetto iniziale, toccando i 400 metri quadrati di ampiezza, senza considerare la grande pergola che verrà predisposta al di fuori. Una struttura assolutamente antisismica, realizzata con tecniche innovative- spiega don Marco- un edificio passivo con tetto a verde, pieno di ogni confort, un vero dono alla comunità da parte della onlus che fa capo al cav. Arvedi. La scuola dell’infanzia Maria Ausiliatrice, rappresenta una tradizione importante per la nostra città e per la nostra comunità cristiana- conclude il parroco- E’ proprio per questo motivo che, dopo il terremoto, nonostante si siano dovute affrontare grandi difficoltà, non abbiamo mai pensato di chiuderla. Riteniamo che rappresenti anche la scelta chiara che la Chiesa ha sempre fatto, nell’educazione e nello stare vicino ai bambini e alle famiglie; poter avere una struttura nuova, trovo che spinga noi tutti a credere alla garanzia di un futuro stabile per questa istituzione”.

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“Ricostruire è ritornare”.  Un titolo simbolico per il convegno che, a due anni dal sisma del Centro Italia, si svolgerà a Muccia  presso l’Eremo del Beato Rizzerio. L’incontro dibattito è previsto questo venerdì 24 agosto alle ore 17.00. Vi prenderanno parte  l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il direttore dell’Ufficio per la Ricostruzione Cesare Spuri, l’Amministratore Unico Quadrilatero Marche-Umbria Guido Perosino, il senatore Giuliano Pazzaglini, gli onorevoli  Mario Morgoni, Rachele Silvestri, Patrizia Terzoni  e il relatore di maggioranza alla Camera del D.L. n.55 sisma on. Tullio Patassini, il consigliere Ministro Beni Culturali Daniela Tisi, i prorettori di Unicam Andrea Spaterna e di Unimc Eleonora Cutrini, l’arcivescovo di Camerino- San Severino Marche Francesco Giovanni Brugnaro, i consiglieri regionali Giovanni Maggi, (capogruppo del M5S) e  Romina Pergolesi. Al convegno, la cui conduzione è affidata al giornalista Maurizio Verdenelli,  prenderanno parte anche i sindaci e delegati  dei comuni di Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelsantangelo sul Nera,  Colfiorito, Fabriano, Foligno, Muccia, Montecavallo, Sarnano, San Severino Marche, Sassoferrato e il “sindaco del terremoto 1997” Venanzo Ronchetti.

“ A due anni dal sisma del 24 agosto 2016- dichiara il sindaco di Muccia Mario Baroni- l’incontro servirà a fare il punto della situazione. Lo stesso titolo dato al convegno è un messaggio forte che si vuol lanciare: “ Ricostruire è ritornare” per dire che se non rendiamo concreta la ricostruzione, le persone non tornano, non si riparte con le attività e non c’è comunità. La partecipazione dei sindaci e delegati dei comuni del territorio è molto significativa e sarà di sicuro apporto ad una discussione e riflessione approfondita; di particolare importanza la presenza dei delegati del comune di Foligno, anche per l’aggancio che stiamo costruendo con la città umbra, testimoniato da un percorso già iniziato e del quale proprio nell’occasione del convegno metteremo le basi”.

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Dopo gli attacchi subiti da esponenti della Lega, con in testa il deputato Tullio Patassini, per la questione relativa ai lavori di ampliamento della casa di famiglia dell'ex rettore di Unicam Flavio Corradini, allo stesso giunge la piena solidarietà del Partito Democratico di camerino attraverso la nota che di seguito pubblichiamo.

Vorremo esprimere tutta la solidarietà a Flavio Corradini, oggetto negli ultimi giorni di una Campagna diffamatoria non degna di un paese civile. Tullio Patassini neo eletto deputato alla Camera invece di occuparsi dei problemi del nostro territorio, pensa bene di inscenare una pagliacciata dalla fonte vicina alla casa di famiglia dell'ex rettore dell'Università di Camerino con tanto di ripresa video. Può essere questo il modo giusto di portare avanti un mandato così importante?

Tutto questo solo perchè l'ex rettore intende ristrutturare la sua proprietà aumentando la volumetria come la legge permette a chiunque?

Patassini pensa che la gente voglia questo? Quali risultati ha portato a casa ad oggi per i territori colpiti dal sisma?

In questo momento più che mai ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra solidarietà ad una persona che ha invece dato molto alla città di Camerino soprattutto dopo gli eventi sismici. Uno dei pochi che ha affrontato la situazione con prontezza e coraggio assumendosi responsabilità in prima persona per far ripartire l' ateneo della città di Camerino. Ciò mentre molti amministratori si sono comportati da burocrati ed hanno preferito trincerarsi dietro i più fantasiosi pareri tecnici. Mentre lui prendeva su due piedi decisioni importanti per il futuro del territorio altri apparivano preoccupati soprattutto a rifarsi il trucco per comparire su articoli di giornale e palinsesti televisivi. Il territorio ha bisogno di progetti seri e non di opere denigratorie. Alcune persone ci hanno riferito che anche i nostri governanti più prossimi probabilmente anche loro saliti sul carro Lega, abbiano partecipato in prima persona alla campagna diffamatoria diffondendo messaggi tra i loro contatti, speriamo sia soltanto una diceria poiché sarebbe gravissimo che invece di pensare alla città abbiano perso tempo nel denigrare la figura dell'ex Rettore.

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Per le scuole danneggiate dal terremoto del 2016, "l'attenzione è massima, arriveremo a soddisfare tutte le richieste e le esigenze delle scuole colpite dal sisma di due anni fa". Lo ha detto il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti, a margine della sua visita a Pesaro e a Urbino, elogiando le Marche che ha definito regione stupenda, da valorizzare. Già il Sottosegretario al Miur Salvatore Giuliano, nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione del nuovo studentato dell’Università di Camerino del 6 agosto scorso, aveva fornito rassicurazioni in tal senso. “ Mi auguro davvero che vi sia la giusta attenzione per le nostre esigenze”. Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che segue attentamente la questione del ridimensionamento dell’organico delle scuole cittadine. “ Mi sono battuto anche con l’Anci nazionale- ha dichiarato il sindaco- affinché fosse inserito un emendamento che salvasse gli organici e scongiurasse la chiusura di classi. A onore del vero, debbo ricordare che lo stesso Presidente della Regione Marche ha sostenuto questa causa; l’aver sentito dal Sottosegretario Giuliano prendere questo impegno e dare certezza di attenzione, per noi significa tantissimo, soprattutto, per un’ amministrazione come la nostra che sin dall’inizio del percorso ha avuto ben chiaro che il futuro di questa terra passasse dai giovani e dai meno giovani. Oggi più che mai pensiamo che il futuro passi proprio dai nostri figli e da chi ha radici forti, come quelle dei nostri genitori, dei nostri nonni e di chi ci ha insegnato che quelli sono valori fondanti per il futuro di questa terra”.

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Proseguono a Camerino le consegne di 'casette' nelle aree appositamente dedicate del territorio comunale. Oggi pomeriggio, tante persone riunite, a ricevere le chiavi dalle mani del sindaco Gianluca Pasqui. Con le  17 SAE consegnate nella parte alta dell'area Cortine Est, salgono a 218 le soluzioni abitative di emergenza consegnate in città. Prossime all'appello saranno le aree della frazione di Sant'Erasmo, poi Vallicelle e altre frazioni, per un numero complessivo di 92 nuclei familiari ancora da sistemare. Il sindaco ha assicurato che le consegne successive avverranno per la gran parte entro il mese di agosto; al massimo, entro la prima decade di settembre, si raggiungerà il risultato completo.

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Strette di mano e calorosi abbracci hanno caratterizzato un altro rientro pieno di emozioni. Palpabile il carico di malinconia e fatica di chi ha trascorso quasi due anni fuori città, nelle situazioni di alloggio provvisorie che si sono trovate disponibili.

" Una gioia falsata quella che si prova- dce Sabrina appena entrata nel suo nuovo nido- Ci lasciamo alle spalle due anni davvero brutti e qualcosa dentro di noi si è spezzato. Speriamo di ritrovare la serenità che abbiamo perso e di poter ripartire come paese. Io e il mio compagno abbiamo trascorso otto mesi in camper e successivamente ci hanno ospitato i suoi genitori. Essendo una piccola abitazione, la convivenza è stata difficile per tutti e non vedevamo l'ora di riappropiarci di qualcsa di nostro, ritrovando un po' di intimità".

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Nell'accogliere il 'rientro a casa' delle 17 famiglie il sindaco Pasqui si è detto felice di rivedere i volti dei concittadini : " C'è gioia non solo nel vederli finalmente prendere possesso di un'abitazione, ma per il loro ritorno in una comunità che continua a fare il suo percorso anche se, con i tempi dettati dal sistema Italia. La soddisfazionbe è di vedere una città che comunque non si è mai fermata e che sta andando avanti, riappropriandosi pian piano di tutto. Questo credo che sia sicuramente di buon auspicio per il futuro".   

C.C.

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Il belvedere al piano superiore della Rocca Borgesca di Camerino, porterà per sempre il nome di Maria Grazia Capulli. La cerimonia d’intitolazione, voluta dall’amministrazione comunale, è prevista per sabato 25 agosto alle ore 12.00. La spettacolare rotonda che si affaccia sui Monti Sibillini, uno dei luoghi più suggestivi della città, ben rappresenta  spiritualità e  bellezza, temi molto cari alla giornalista Rai prematuramente scomparsa il 21 ottobre del 2015. La città che l'ha vista crescere e studiare e nella quale sono racchiusi i suoi affetti insieme a molti dei suoi ricordi,  ha inteso renderle omaggio in questo modo. Alla cerimonia di sabato, prenderanno parte familiari ed amici, scrittori, politici e nomi di spicco del giornalismo Rai e dell’ambiente televisivo.

“ Ritengo che quell’angolo speciale della Rocca, che lei stessa amava tanto- dichiara il sindaco Gianluca Pasqui- sia quello che più si addice allo splendore esteriore e soprattutto interiore di Maria Grazia Capulli, una concittadina che vogliamo ricordare con grande affetto, una donna che ha dato molto alla nostra nazione, alla cultura e a tutte le persone alle quali si è avvicinata donando la sua intelligenza e sensibilità. Una donna che ci ha dato testimonianza dei grandi valori dei quali era portatrice e alla quale, noi cittadini di Camerino, dobbiamo veramente tanto. Personalmente- aggiunge Pasqui- la ricordo anche da giovanissimo allievo quando, appena laureata, mi diede delle lezioni di latino e greco, trasmettendomi delle lezioni di vita. Il minimo che potevamo fare era intitolare a Maria Grazia Capulli un angolo che rispecchiasse “tutto il bello che c'è”; quel bello Maria Grazia lo aveva tutto e lo ha tutto tramandato alla nostra terra. L’intitolazione del belvedere avrebbe dovuto tenersi due anni fa; gli eventi che tutti conosciamo, ci hanno obbligato a spostarne la data, seppure mai l'attenzione, perché il pensiero di dedicarle quell'angolo stupendo c'è sempre stato. In questi due anni, si è dovuto lavorare per poter restituire un minimo di dignità ai nostri cittadini, oggi – conclude il sindaco- siamo pronti a intitolare quello splendido angolo della nostra città ad una delle cittadine più illustri, soprattutto per quanto hanno dato all'interiorità di ognuno di noi”.

Il programma prevede l'intervento del sindaco Gianluca Pasqui; le proiezioni dei servizi  televisivi realizzati da Maria Grazia Capulli per il Centro Millecolori e per il Palazzo della Musica e di quello realizzato dalla Redazione delTg2 in ricordo della giornalista. A cura dei Filarmonici camerti i vari momenti musicali che inframezzeranno la cerimonia che,  arricchita dal ricordo di amici e colleghi.si concluderà con lo scoprimento della targa. 

Carla Campetella

 

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Felice riscontro per la serata PieveTorinacuore”. Amore per la terra, condivisione e speranza, gli ingredienti di una vivace vigilia di Ferragosto, vissuta intensamente da tutti i partecipanti alla cena, preparata ‘col cuore’ dalle attività di ristorazione locali, e, al successivo spettacolo; entrambi gli eventi si sono tenuti negli ampi spazi della nuova scuola del paese. Una intera comunità riunita per una festa dal sapore speciale, arricchita dalla presenza di un pubblico numeroso giunto anche dai paesi vicini; dopo tante angosce, finalmente una gioiosa occasione per ritrovarsi e trascorrere qualche ora di sana normalità .

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A fare gli onori di casa il sindaco Alessandro Gentilucci dal quale, proprio nel corso della lunga serata, è arrivato l’annuncio di una buona notizia." Insieme agli auguri di Buon Ferragosto- spiega il sindaco- il Capo dipartimento di Protezione Civile nazionale Borrelli, ci ha infatti informati che, a seguito di un lungo lavoro durato oltre un anno, l’ultima ordinanza già pubblicata, apre per Pieve Torina la certezza di costruire altri 12 appartamenti. Si tratta di immobili definitivi che potranno essere provvisoriamente utilizzati come alloggio dagli abitanti terremotati e che, successivamente, diventeranno abitazioni per le giovani coppie del paese. Onorato dunque di aver potuto comunicare questa bellissima notizia nell’occasione di un evento molto partecipato. Una serata molto significativa che ha assommato il piacere di ritrovarsi vicini a tavola tra residenti e non, con l’emozione dello spettacolo di altissimo livello di Allì Caracciolo, apprezzato da tutti quelli che hanno letteralmente affollato le scalinate della nostra nuova scuola”. In scena gli attori del Teatro Sperimentale A e gli artisti del gruppo di ricerca e canto popolare La Macina.

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Operetta morale, dialogo di un attore di teatro e un passeggere” il titolo del concerto per voci recitanti, canto, musica solista e danza dedicato alla Terra di Marche, alla sua bellezza, alla sua gente e ad ogni rinascita. Una rinascita che la cittadina, tra le più colpite dagli eventi sismici, sta cercando di perseguire con grande tenacia, pur di ricreare fiducia e alimentare prospettive di futuro. “Adesso- sottolinea il sindaco- la nostra politica si sostanzia nell’attenzione a tre elementi fondamentali, rappresentati dai servizi e quindi le scuole, l’asilo, il nido e la palestra, progetti che in parte sono già stati realizzati e per il resto sono in via di realizzazione; si parla di abitazioni e ,oltre alle SAE che da noi sono state tutte consegnate ormai da quasi un anno, l'ordinanza di protezione civile che ci consente di costruire 12 appartamenti definitivi , va in quella direzione. Quello su cui ci preme investire sono sicuramente le opportunità di lavoro. Al riguardo- conclude Gentilucci- sono già stati avviati dei proficui contatti con alcuni investitori interessati che possano prendere in considerazione le nostre zone, per creare delle circostanze favorevoli a vantaggio dell’intero territorio”.

C.C.

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“ Le uniche parole da pronunciare oggi sono 'scusa' e 'grazie'. Non è una festa ma sicuramente è una grande gioia, per me e per voi. Sono segnali di un percorso certo, che porterà i suoi risultati”

Così il sindaco Gianluca Pasqui nell’accogliere il rientro a casa delle numerose famiglie di Camerino, alle quali sono state consegnate le SAE suddivise in tre delle aree comunali. In tutto 72 le chiavi distribuite ad altrettanti nuclei nei 'piccoli villagg'i realizzati nelle aree della frazione Piegusciano, del quartiere di San Paolo e di Cortine est nella parte più in basso.

9 le famiglie di Piegusciano, 49 quelle dell’area di San Paolo prossima a Fonte San Venanzio, 14 quelle di Cortine est, riunite, non senza emozione sotto il sole cocente d’agosto e pronte per un nuovo inizio pieno di speranza.

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Le istituzioni devono per prima cosa chiedere scusa per una tempistica che non è quella propria del percorso emergenziale- ha detto il sindaco di Camerino- L'emergenza dovrebbe essere sanata prima ma è altrettanto vero però che i lavori che sono stati fatti sono lavori importanti e condizionati da quello che è il percorso che lo Stato Italiano ha deciso per far fronte a questa emergenza; non era né migliorabile ne peggiorabile era questo Debbo anche dire che nonostante qualche notte insonne che ho trascorso e, lo dico anche con grandissima umiltà, mano a mano che stiamo consegnando 'casette'  sto acquisendo  una consapevolezza sempre maggiore  che mi fa dire che la strada che si è scelta è la migliore situazione che si poteva ottenere. Lo dico con umiltà e lo ripeto oggi dopo che sono state già consegnate delle SAE  nella frazione di Piegusciano e di Mergnano pochi giorni fa. La domanda che mi sono posto più volte- ha aggiunto Pasqui-  è se sarebbe stata la stessa cosa se avessimo preferito un terreno  a valle.  Sarebbe stato forse molto più semplice: anziché 12 aree  ne avremmo fatte una o due; poi però  la domanda è se le nostre frazioni, sarebbero comunque esistite fra 10 - 15 anni  .

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  Io credo che invece sia giusto aver  riportato la gente di quei luoghi in quei luoghi e, per quei luoghi che sono la realtà di Camerino; una volta si parlava di di San Paolo o di Fonte San Venanzio come le zone residenziali di questa comunità, personalmente, ad un certo punto ho pensato che non era più vero e invece debbo dire che tenere tutto insieme ha il suo valore.  Qua vicino abbiamo le scuole, qua vicino avremo il nuovo centro commerciale insieme alla nostra  nuova piazza, avremo la Camerino temporanea per i prossimi anni, Certo - ha sottolineato- non si può pensare che domani mattina si tornerà a ricostruire e  questo, probabilmente per mia incapacità ed incompetenzanon ve lo posso dire.  Non lo escludo, ma non sono capace di dirvelo e lascio la competenza a chi pensa che domani questa città può essere ricostruita;  non sono tuttavia nemmeno capace di raccontare le barzellette perchè è cosa che non mi appartiene. Sono capace di dire la verità che è quella di fare un percorso insieme dopo aver fatto rientrare tutte le persone e dopo aver dato una temporaneità certa, per un futuro certo. Vi ringrazio  perché i vostri silenzi  sono stati la forza di questa amministrazione; a fronte di chi non è contento e ci critica , c'è stato un popolo  silenzioso che ha continuato a sostenere con grande coraggio la propria voglia di rimanere e, credendo nelle istituzioni e in questa terra, ha continuato a dare fiducia ad un percorso che fino ad oggi i numeri  stanno dando  per vincente.  Ne riparleremo a fine anno ma io sono convinto che  dopo la consegna delle SAE e dopo che vedremo realizzata quell'area commerciale cinsieme alla nuova piazza di una comunità, coglieremo una luce diversa. La colpa è di nessuno: è accaduta una disgrazia e quella disgrazia va gestita al massimo delle nostre possibilità ed allora sono certo che questo popolo che ha creduto anche nelle istituzioni continuerà a fare il percorso insieme a tutti coloro che ci saranno in quel momento per dare un futuro ai nostri figli". 

Infine un ringraziamento rivolto agli uffici “perché sono una macchina che sta lavorando, con il cuore sin dal primo momento e, a perfezione per quello che abbiamo. Ringrazio le ditte che hanno lavorato in maniera eccellente e il consorzio Arcale per le strutture che ha realizzato in tutte le nostre aree. Soluzioni abitative d'emergenza,- ha concluso-  ma se le guardiamo con gli occhi di chi ha subìto la disgrazia e se pensiamo che sono figlie di una tragedia non ci sono parole per commentare: cerchiamo di guardarle con ottimismo, per il cammino di un percorso che ci vedrà vincenti"

A Camerino le Sae ancora da consegnare sono in totale 109: 19 a Vallicelle C; 16 a Sant'Erasmo; 10 a Varano; 8 Arcofiato; 39  Cortine ampliamento; 17 Cortine Est parte alta.

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Foto sotto nell'Area Cortine Est

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 Sotto la consegna a Piegusciano

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Giustificate dal sindaco e accolte come legittima divergenza di opinioni sulle scelte intraprese dall’amministrazione comunale (seppur con una nota di dispiacere per un percorso condiviso per un ventennio) ad Esanatoglia, le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici e consigliere di maggioranza  Massimiliano Brandi , continuano ad essere uno degli argomenti di più accesa discussione dell’opposizione in consiglio comunale. A detta del consigliere di minoranza Claudio Modesti, del gruppo Nuova Esa, la dipartita di una figura rappresentativa della maggioranza potrebbe essere stata determinata da divergenze nell'operato del sindaco, per talune scelte intraprese.  .

“ Di recente- sostiene  Claudio Modesti- ci siamo accorti che vengono presi dei provvedimenti, che sembrano andare più a favore di altri comuni che della popolazione di Esanatoglia, Premetto che c’è stata l’emergenza del terremoto e noi dell’opposizione abbiamo sempre collaborato con il comune, adesso però ci troviamo a nutrire più di un dubbio sulle dimissioni dell’assessore Brandi, le quali sembrerebbero riconducibili a dissapori interni alla maggioranza stessa e riconducibili all’operato del sindaco, in particolare, riguardo all'accorpamento di alcuni servizi con altri comuni dell’area montana. L' accorpamento viene  fatto per ottenere un reale vantaggio per il comune; in realtà- osserva Modesti- il nostro comune è uno dei pochi a non avere alcun dissesto e quindi avremmo potuto ad esempio mantenere il servizio riscossione tributi che dovrebbe andare in opera insieme a quello della Unione montana. In un momento successivo alla proposta fatta al riguardo in consiglio comunale, veniamo però a sapere che la gestione dei tributi, verrebbe a costare 19.000 euro e, se da un lato magari snellirebbe la riscossione coattiva dei tributi che è compito gravoso, alla fine quella che si pone in essere appare una gestione davvero troppo costosa. Un altro punto critico – continua Modesti- quello riferito alla possibilità per Esanatoglia, di accedere ad un finanziamento per migliorare delle opere riguardanti gli impianti e le strutture sportive, al quale tra l'altro hanno avuto accesso altri comuni con bilanci più disastrati del nostro e  con un risparmio del 50 per cento. Ebbene- prosegue il consigliere- siamo venuti a sapere che in realtà era stato dato un incarico ad un professionista, addirittura a titolo gratuito, e poi nulla se ne è fatto. A mio avviso, questo tipo di situazioni non è sicuramente imputabile al terremoto e non vorrei che anche le dimissioni possano pertanto scaturire da questa anomalie comportamentali che sembrano favorire più alcuni comuni dell’Unione Montana che la popolazione di Esanatoglia. E’ questa la sostanza dell’interrogativo specifico che ho posto in consiglio comunale e delle critiche mosse all’operato del sindaco- conclude Modesti- . Il primo cittadino ha risposto che viviamo i problemi e le difficoltà del post sisma, in verità credo che la stessa nostra situazione  ci accomuni a tutti gli altri centri, anzi, molti comuni terremotati anche più disastrati del nostro, hanno avuto accesso ad un finanziamento per le opere sportive. Per cui, voci di popolo ma anche le suddette costatazioni, potrebbero far pensare a dei comportamenti che, sia da parte del sindaco che dell’amministrazione, non sono consoni a quelle che potrebbero essere le caratteristiche e le situazioni da improntare per la nostra cittadina”.

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