Notizie di politica nelle Marche

È stata repentina la risposta della Soprintendenza delle Belle arti alla lettera che Tolentino Popolare e Forza Italia di Tolentino hanno scritto per chiedere un parere sulla struttura della scuola don Bosco.
Il contenuto della risposta è stato reso noto dagli ex assessori Alessandro Massi e Alessia Pupo, in una conferenza stampa, questa mattina.

“Si premette - si legge nella missiva spedita anche al sindaco Pezzanesi - che la Soprintendenza ha come specifico compito la tutela del patrimonio storico e monumentale, ma su tale specifico argomento risultano determinanti gli studi di vulnerabilità e prove di resistenza dei materiali. L’istituto rappresenta un episodio architettonico importante per la città e negli anni ha stratificato la propria presenza sociale nel tessuto cittadino in quanto è stata la scuola per decine di generazioni.
La conservazione della sua specifica destinazione d’uso rappresenterebbe un significativo esempio di tutela e valorizzazione per la città.
Il primo elemento di valutazione che si ritiene importante comunicare è che la parte strutturale dell’edificio ha saputo rispondere in modo adeguato alle sollecitazioni sismiche del 2016.
Le ultime esperienze tecniche nel campo di miglioramento delle capacità resistenti degli edifici in muratura potrebbero consentire un notevole miglioramento dell’esistenza strutturale fino a raggiungere l’adeguamento sismico. Tale problematica necessita comunque di una precisa e puntuale verifica da effettuare su progetto specifico. Su tale progetto questo ufficio potrà esprimere il proprio parere. Per quanto riguarda la tutela del patrimonio storico sarebbe ottimale che l’edificio, pensato come scuola, continui a mantenere tale originaria destinazione d’uso anche in futuro, supportata da verifica di vulnerabilità sismica in grado di assicurare i livelli di sicurezza. Qualora non si ritenesse opportuno continuare nell’uso originario dell’edificio, non può essere escluso che altre eventuali destinazioni possano garantire la corretta conservazione dell’edificio”.
Un documento importante con cui i due ex assessori hanno ribadito il proprio sostegno alla raccolta firme messa in campo da Azione Comune e dalle altre forze di opposizione per mostrare ai cittadini che la partita sullo spostamento della don Bosco è ancora aperta.

L’argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.

GS

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Salute, diritti, lavoro e sviluppo. Le Marche che vogliamo” lo slogan della manifestazione regionale ad Ancona, promossa da CGIL CISL UIL Marche, per sostenere le proposte delle sigle sindacali nel confronto con la giunta regionale e per richiamare l’attenzione dei cittadini sulle tante criticità della sanità. 

Massiccia la partecipazione alla giornata di mobilitazione che si è conclusa a piazza del Plebiscito. Sul palco, a rappresentare le esigenze dell'Area Vasta 3 e in particolare le problematiche della sanità dell'entroterra dell'ospedale di Camerino, la relatrice ufficiale Paola Ticani. " Buona salute a tutti noi, ma soprattutto al nostro servizio sanitario pubblico", la frase con la quale ha concluso il suo applaudito intervento, a sottolineare che le condizioni di dignità dei lavoratori della sanità, restituiscono servizi dignitosi ai cittadini.

Paola Ticani

" La mia relazione- riferisce Paola Ticani- ha approfondito le problematiche di tutta l'Area Vasta 3 per la zona montana e, soprattutto, tutta quell'area disastrosamente colpita dal terremoto del 2016. Ho rappresentato i nostri disagi che vanno dalla distruzione del sisma, alle difficoltà di accedere in maniera tempestiva ai nostri pronto soccorso.;Ho tenuto a sottolineare come nel nostro territorio, in rapporto al numero di residenti, la grande equazione determini una differenza di possibilità di accesso, rispetto a chi invece si trova a d abitare in zone più popolose. Quello che abbiamo chiesto alla politica marchigiana- spiega Ticani-  è una maggiore attenzione alle zone disagiate di tutta la regione, e con particolare riferimento alla nostra dell'Area Vasta 3, il cercare  di potenziare  la rete di emergenza -urgenza che dovrebbe essere più capillare ed efficace.  Oltre a questo, la richiesta è stata per il potenziamento della sanità sul territorio, comprensivo di azioni  sulle strutture socio sanitarie residenziali e sull'assistenza domiciliare.  Chiediamo una sanità calibrata sul territorio e che tenga conto delle esigenze e delle difficoltà degli abitanti;  sappiamo tutti quanti problemi si incontrano con le liste di attesa e,molto spesso, per noi della montagna fare una visita specialistica in tempi ragionevoli significa fare lunghi percorsi perché non c'è possibilità della prestazione nei nostri ospedali. Altro punto secondo noi fondamentale è che portando nel territorio la medicina di base, vuol dire riuscire a sgravare i centri di assistenza di secondo livello che pertanto, riuscirebbero a svolgere meglio il loro lavoro.  E poi- prosegue la portavoce dell'Area Vasta 3-  abbiamo rappresentato le difficoltà che riguardano tutto il personale, perché riteniamo che lavorare con dignità e con professionalità sicuramente metterebbe in condizioni migliori i lavoratori, anche nei confronti di chi usufruisce del servizio, tant'è che la frase finale con cui ho salutato i partecipanti alla bellissima manifestazione è stata appunto " buona salute a tutti noi, ma soprattutto al nostro servizio sanitario pubblico".

corteoCisl

Una manifestazione molto partecipata che ha inteso riportare al centro dell’attenzione la situazione della sanità, sostenendo che il diritto alla salute e alle cure, deve essere  garantito su livelli adeguati in ogni territorio.

" E' fondamentale su tutto il territorio- rimarca Paola Ticani-  e, per quel che ci riguarda,  ripartendo dall'entroterra e con dei servizi dedicati. Noi abbiamo bisogno dell'assistenza di supporto, delle lungodegenze, di continuità assistenziale, delle guardie mediche che  negli ultimi anni sono consistentemente diminuite: Abbiamo necessità della  guardia medica pediatrica, di una radiologia funzionante, di centri prelievi dislocati nei vari comuni perché, se numerose sono le persone che sono tornate ad abitare nelle casette dei piccoli centri , poi si trovano a dover raggiungere Camerino per fare un semplice prelievo e allora, c'è qualcosa che non quadra e occorre ripristinare quantomeno i punti di poliambulatori e distretti che c'erano anche prima del terremoto. L'augurio è che quello che abbiamo rappresentato a gran voce- conclude Ticani- possa rientrare nel  Piano sanitario regionale con delle risposte adeguate e, tenendo conto, non solo dei numeri ma anche e soprattutto delle persone perché chi ha scelto di vivere in montagna ha fatto una scelta ben precisa, e ha gli stessi diritti di chi per scelta vive in altre zone della nostra regione!"

C.C.

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 "A ridosso delle elezioni, l’amministrazione comunale di Camerino continua a giocare d’azzardo sulla pelle dei cittadini". A scriverlo, in un comunicato polemico a sua firma, è il presidente del comitato "Concentrico " Francesco Nobili, il quale interviene sulla recente modifica alle perimetrazioni, approvata a maggioranza nell'ultimo consiglio comunale

 " Dopo aver tentato invano il bluff della consultazione popolare- continua Nobili -  la maggioranza ha estratto l’asso dalla manica dell’emendamento che prevede lo stralcio dalle perimetrazioni di buona parte del centro storico, ed è andata a “vedere” le carte dell’USR della Regione Marche, che dovrà passare al vaglio quanto deliberato in consiglio.

Non sono da escludere ulteriori passaggi intermedi di modifica a questa, che è la SESTA versione delle perimetrazioni. Da notare - prosegue Nobili- che questa politica “rivoluzionaria” di accelerazione è stata applicata solo al centro e in parte al quartiere Vallicelle, mentre le frazioni sono state lasciate perimetrate dietro la vana promessa di una loro riqualificazione complessiva, che la normativa purtroppo prevede solo in maniera molto limitata e sfumata, non finanziando ad esempio il rifacimento dei sottoservizi se non danneggiati in maniera inequivocabile dal sisma. Non è quindi chiaro perché, in queste zone, debba perdurare questo stallo completo. Ma anche per quelle zone che nel centro storico sono appena uscite dalle perimetrazioni, non va molto meglio. L’amministrazione si è sbilanciata in trionfanti proclami del tipo “Da domani potete presentare i progetti”, ma- sostiene Francesco Nobili-  in realtà si tratta solo dell’ennesimo bluff. Da domani, tranne rare eccezioni nel cui dettaglio per ora non entriamo per non annoiare con tecnicismi, non è possibile presentare, praticamente, nulla. Né dentro né fuori dalle perimetrazioni. Intanto, bisogna attendere l’approvazione e la decretazione da parte dell’USR dello schema approvato in consiglio comunale. Dopodiché, si apre una voragine amministrativa nella quale, nelle aree deperimetrate, ben pochi potranno muoversi velocemente. Infatti, nella fretta di calare le carte, l’amministrazione ha indicato degli “isolati” (la cui definizione non è contemplata nella normativa) ma ha dimenticato di definire e deliberare gli aggregati, ossia i gruppi di edifici strutturalmente interagenti all’interno dei quali dovranno essere realizzati gli interventi. In assenza della definizione degli aggregati, sarà una impresa titanica per i privati potersi costituire in consorzi volontari, soprattutto a causa della carenza di informazioni derivante da questa lacuna. Ben che vada, passati i sessanta giorni annunciati tutto tornerà quindi nelle mani del Comune per la definizione, si spera, degli aggregati e dei consorzi. Comune che - conclude il presidente del comitato Concentrico  - ha già dato ampia dimostrazione della ben nota efficienza e velocità di cui è capace. Nel frattempo si impone una riflessione: non è possibile continuare a giocare d’azzardo con le aspettative, le proprietà e le vite dei cittadini, per di più ignorando le regole del gioco".

Francesco Nobili,  Presidente del Comitato Concentrico di Camerino

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Anche l’ex sindaco di Caldarola, Fabio Lambertucci, è fuori dalla lista “Il futuro per Caldarola” che vede come candidato sindaco il giovane Davide De Angelis. Se l’uscita di scena dell’ex primo cittadino Mauro Capenti era stata ufficializzata da lui stesso, annunciando comunque di essere pronto a sostenere il gruppo e a mettere a disposizione la sua esperienza, quella di Fabio Lambertucci sarebbe una indiscrezione dell’ultima ora. L’ex sindaco, noto a Caldarola per aver affiancato Fedro Buscalferri nella ricostruzione del paese dopo il sisma del 1997 e per la mostra su Simone De Magistris, non farebbe quindi parte della lista che alle prossime elezioni concorrerà con quella del sindaco uscente Luca Maria Giuseppetti. Nelle prossime ore la presentazione ufficiale del gruppo. Intanto “Il futuro per Caldarola” ha già diffuso le date dei prossimi incontri con i cittadini da cui ne scaturirà il programma elettorale. Primo appuntamento questa sera alle 21:00 al circolo di Pievefavera e domani alle 18 al capannone della ex Millecolori.

GS

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Giovedì, 11 Aprile 2019 09:23

Belforte. Alessio Vita sfida Paoloni

Confermata l’indiscrezione sul nome che sfiderà il sindaco uscente di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, alle prossime elezioni amministrative. E’ il 30enne Alessio Vita il candidato “di una compagine molto eterogenea – come si legge nella nota del gruppo - , sia per età che per competenze, che vede all’interno esponenti dei due gruppi di minoranza che hanno accompagnato l’attuale amministrazione nei suoi 5 anni di mandato. Infatti, proprio come l’araba fenice che risorge dalle ceneri, questo gruppo nasce dalla volontà di ripartire da un volto nuovo che metta d’accordo tutte e due le parti. Alessio Vita ha guidato il gruppo di lavoro dei giovani che ha saputo coniugare i vari suggerimenti ed è stato quindi individuato come il candidato giusto per questo compito vista la sua presenza a 360° nella vita di tutti i giorni della comunità belfortese”. Nato e cresciuto a Belforte del Chienti, da anni volontario del gruppo comunale di protezione civile e giocatore della Belfortese, Vita ha praticato il tiro con l’arco e ha lavorato per molto tempo in un noto locale del paese. Dopo la laurea con lode in Ingegneria Meccanica alla Politecnica di Ancona ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria Industriale e ad oggi lavora come ricercatore sempre nel capoluogo di Regione. “A sostenere il candidato sindaco in questo progetto – prosegue la nota - , oltre al suo gruppo giovane, dinamico e motivato, che ha come obiettivo il bene della comunità locale, senza secondi fini, ci sono  componenti più esperti della squadra che hanno delegato ai nuovi la definitiva stesura del programma per la dovuta condivisione finale. Definita anche la lista dei candidati che verranno presentati nei prossimi giorni”. Ieri sera, una foto quasi sibillina sul profilo Facebook di Alessio Vita lo vedeva ritratto nella corsa nel campo sportivo del suo paese, con il capoluogo che campeggiava in alto. Ad accompagnare lo scatto la frase “Ama il tuo paese, difendine i colori”. 

GS

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Sarà Luca Piergentili – attuale assessore ai lavori pubblici, sport ed ambiente – il candidato sindaco di Sarnano alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio per la lista civica “La Buona Amministrazione”, compagine che attualmente amministra con il sindaco Franco Ceregioli (già sindaco per due mandati consecutivi e quindi non ricandidabile in tale ruolo).

"La candidatura di Luca Piergentili - scrive il gruppo in una nota - sulla quale vi è stata la piena convergenza di tutto il gruppo consiliare, è nel segno della continuità, sia dal punto di vista amministrativo, che da quello del mantenimento dei principi e dei valori che hanno negli ultimi cinque anni ispirato l'azione del gruppo "La Buona Amministrazione".

La lista che si presenterà alle elezioni sarà una giusta miscela di esperienza, garantita dalla presenza di amministratori uscenti, e di rinnovamento, apportato da nuove forze provenienti dalla società civile di Sarnano.

Il programma amministrativo che verrà proposto agli elettori per il mandato 2019/2024 manterrà fermi due caposaldi che il nostro gruppo ritiene imprescindibili per Sarnano ed i sarnanesi: il rafforzamento della coesione sociale ed il proseguimento del percorso di crescita che Sarnano ha imboccato negli ultimi dieci anni".

"Avevo auspicato - commenta il sindaco uscente Franco Ceregioli - , subordinando il mio impegno amministrativo a questa condizione, che il nuovo candidato sindaco fosse espressione dell'amministrazione uscente, perché sono assolutamente convinto che solo garantendo la continuità amministrativa si potrà affrontare al meglio il grandissimo lavoro che ci si prospetta davanti, ottenendo così gli importanti risultati sperati. Per questo ringrazio Luca Piergentili per la disponibilità manifestata alla candidatura".

Il candidato sindaco, Luca Piergentili dice invece: "Ringrazio il gruppo "La Buona Amministrazione" per la fiducia riposta sulla mia persona: farò di tutto per ripagare questa grande attestazione di stima con l'impegno e la passione con cui svolgerò il mandato di sindaco, qualora questa dovesse essere la volontà dei miei concittadini sarnanesi il prossimo 26 maggio. Ho svolto questi cinque anni di attività amministrativa da assessore mettendomi al servizio della comunità sarnanese e "servizio" sarà la mia parola d'ordine anche da sindaco".

GS

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Scioglie la riserva il gruppo di “Pioraco nel cuore” che, forte di nuovi nomi in gran parte giovani, parteciperà alle prossime elezioni comunali di maggio. A dichiararlo è la dott.ssa Luisella Tamagnini, prima sindaco donna del paese della carta, la quale ha tenuto a precisare che pur facendo parte della nuova compagine, non correrà per il secondo mandato.

“ La nostra - afferma Luisella Tamagnini- è una lista nuova. Verrà presentata nei tempi dovuti, ma intanto posso dire che all’originaria nostra squadra, si sono aggiunti diversi giovani. Non è stato facile trovare queste nuove forze, ma sono sicura che coloro che si sono offerti per questo percorso, potranno dare garanzia di entusiasmo e voglia di fare, fondamentali in un periodo come questo. Ci auguriamo dunque che il nuovo gruppo appena formato, abbia successo. Non sarò io la candidato sindaco- aggiunge Luisella Tamagnini- ma per la continuità, farò parte comunque della lista, in modo da poter riuscire a portare a termine i lavori che sono stati iniziati”. Sul nome di chi guiderà la squadra e su quello degli altri partecipanti, la dottoressa Tamagnini non si sbilancia. Per conoscerli bisognerà dunque attendere l’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste; unica certezza è che il gruppo è ufficialmente deciso a ripresentarsi, grazie ad una serie di persone già individuate e,determinate a spendersi per il bene della comunità.

C.C.

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Non è caduto nel vuoto il grido di allarme del sindaco di Camporotondo, Emanuele Tondi, sui tagli alle classi e ai docenti che hanno interessato il suo paese. Dopo il post del primo cittadino è arrivata pronta la risposta dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, pronto a dimostrare impegno e vicinanza al sindaco. “Il grido di allarme del sindaco Tondi – spiega Sciapichetti - che si aggiunge a quello di altri sindaci del cratere, non può cadere nel vuoto. L'ufficio scolastico regionale deve capire con le buone o con le cattive che le scuole nei Comuni del cratere hanno la priorità assoluta. Non sono accettabili pertanto ulteriori tagli al personale scolastico cosi come paventato da alcuni sindaci. La Regione condivide totalmente la battaglia dei sindaci del cratere  e l'assessore regionale con delega all'istruzione,  Loretta Bravi, è più volte intervenuta nella direzione auspicata dai sindaci. Come assessore alle aree interne – prosegue - ho già  chiesto un incontro immediato al dirigente  dell'Ufficio scolastico regionale, Marco Felisetti, che effettuerò con l'assessore Bravi. Le deroghe sono previste nel Decreto 189 del 2016, vogliamo capire se e perché non vengono concesse. E comunque non possiamo permetterci ulteriori tagli all'offerta scolastica delle zone colpite dal sisma”.

 GS   
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L'Ufficio Scolastico Regionale taglia personale e classi alle scuole del cratere.

Ad accendere i riflettori sul problema è il sindaco di Camporotondo Emanuele Tondi che in un post su Facebook scrive: "I tagli arrivano nonostante il decreto legge del 17 ottobre 2016 n. 189 lo vieti. Oltre al danno la beffa - scrive - . Alla Regione Marche è stato assegnato maggiore organico causa terremoto per il cratere che, invece, viene dirottato altrove. Nonostante la lettera inviata dalla Preside e dal Comune, nonostante il colloquio diretto su appuntamento, il Direttore Generale dell'USR non ne vuole sapere, i numeri sono numeri. Io rispondo che i bambini sono bambini, ovunque, anche se terremotati e se vivono nell'entroterra maceratese. Continuiamo a tagliare servizi e poi facciamo il Patto per lo Sviluppo - si chiede - ? Passi il dirigente di Bergamo, ma la politica marchigiana dov'è? Che ne pensano l'assessore Loretta Bravi e il Presidente Luca Ceriscioli?"

GS

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La sanità marchigiana ha gli standard più alti di sicurezza e qualità nei suoi pronto soccorso, punti nascita e reparti ad alta specializzazione (neurochirurgia, chirurgia vascolare, cardiochirurgia). E’ quanto rileva la rubrica “DataRoom” di Milena Gabanelli che ha analizzato i servizi in strutture sanitarie di tutta Italia. I dati sono stati raccolti da Dataroom regione per regione sulla base delle schede di dimissioni ospedaliere del 2017. “300 sono i reparti che non rispondono a requisiti di qualità in Italia, uno solo viene indicato nelle Marche: il punto nascita di Fabriano già dismesso – spiega il presidente Ceriscioli - Segno quindi di una grande qualità e sicurezza delle strutture sanitarie della nostra Regione. Aver fatto scelte che hanno privilegiato livelli massimi nei servizi offerti ai pazienti, in rapporto a chi ha preferito mantenere magari più diffusi i servizi sul territorio senza però garantire gli standard, è stata una scelta difficile nel momento in cui si è fatta, ma oggi viene ripagata e soprattutto ripaga i marchigiani con qualità dell’assistenza, sicurezza delle cure e l’uso appropriato dei soldi pubblici. Sappiamo quanto ci sia ancora da fare per corrispondere alle esigenze e alle istanze dei cittadini, per questo il risultato raggiunto è uno stimolo a fare sempre meglio, consapevoli dei tanti sacrifici che sono ogni giorno chiamati a fare tutti coloro che operano in sanità”

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