Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, nell'ambito di una valutazione positiva del provvedimento, ritengono che il superbonus 110% e tutti gli incentivi debbano servire per dare qualità al settore delle costruzioni.
«E' chiaro che l'insieme delle misure prese determina in se quantità di lavoro (aumento delle masse salari nelle Marche del 37% anno su anno), ma non qualità - sottolineano -  per qualità del lavoro le organizzazioni sindacali intendono un'occupazione stabile, sicura e ben retribuita ma anche formazione costante e qualificazione del settore. Le aziende mordi e fuggi, create da imprenditori estranei al settore, fanno solo danni ai lavoratori, alle imprese sane e a tutta la collettività»
Nelle Marche questo fenomeno è in parte fotografato dai dati di Unioncamere: nel 2021 le imprese delle costruzioni erano 21.516 di cui il 57% erano imprese individuali. Mentre il sistema bilaterale delle Marche registrava nell’anno cassa edile circa 15.000 imprese regolarmente iscritte alle casse edili, dunque un differenziale di circa 6.000 imprese di costruzioni non censite dal sistema bilaterale che potrebbero essereirregolari e che potrebbero applicare contratti collettivi differenti dall’edilizia, non iscritte alle nostre casse edili marchigiane e, cosa più grave, prive di competenze professionali specialistiche e formazione sulla sicurezza.

«Questo dato - aggiungono -, appare più preoccupante guardando i dati nazionali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle visite di cantiere che ci dicono che nell’ultimo semestre 2021, su 100 cantieri visitati 91 non erano in regola con le norme contrattuali, assicurative, di sicurezza. E da settembre a dicembre 2021 i provvedimenti di sospensione di cantiere edili sono stati più di 400 a causa, principalmente, di gravi carenze su salute e sicurezza.
L’assurdo oggi è che per costituire un’impresa edile basta recarsi alla Camera di Commercio, senza che l’imprenditore faccia formazione preventiva, abbia titoli di studio o abbia esperienza nelle costruzioni. Ciò è ancora più paradossale se si pensa che l’edilizia oggi è iper-regolata, con una serie di norme, anche tecniche, che servono per dare qualità, sicurezza e regolarità a tutti gli interventi nel settore, come il durc di congruità. Tuttavia, ancora una volta, dentro questa importante ripartenza del settore delle costruzioni assistiamo al fenomeno delle imprese mordi e fuggi e al lavoro “grigio” se non anche, nei casi più gravi, somministrazione illecita di manodopera.

Il settore dell’edilizia marchigiano - concludono- si appresta a tassi di crescita importanti legati ai lavori del superbonus 110%, ai lavori della ricostruzione post sisma e alla ripartenza degli investimenti pubblici legati anche al PNRR e le organizzazioni sindacali di settore, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, ritengono che sia necessario tenere alta l’asticella della qualità e regolarità del settore perché nei prossimi mesi assisteremo a ingenti risorse pubbliche che arriveranno nei nostri territori e dobbiamo fare sistema come parti sociali dell’edilizia per promuovere un edilizia di qualità e sicura e contrastare i fenomeni di illegalità e irregolarità».

In vista della ripresa dell'attività scolastica , Cgil Cisl e Uil Marche hanno incontrato oggi l’assessore regionale Angelo Sciapichetti in relazione alle problematicità del trasporto pubblico locale.  I sindacati hanno rappresentato la preoccupazione sullo stato del servizio, espressa anche da molte famiglie che in queste settimane si sono rivolte alle confederazioni: il timore, alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, è che il servizio di trasporto non possa essere garantito a tutti, a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19.

Cgil Cisl e Uil hanno chiesto alla Regione rassicurazioni in merito all’effettivo svolgimento del servizio e sul rispetto delle regole a bordo dei mezzi. Alla luce dell’accordo raggiunto ieri nell’ambito della Conferenza Unificata, che prevede una capienza massima dei mezzi di trasporto pari all’80%, e in virtù di risorse nazionali che si aggiungono a quelle già stanziate dalla Regione, l'assessore Sciapichetti ha espresso rassicurazioni circa la volontà di garantire il corretto svolgimento dell’anno  scolastico.

I sindacati hanno inoltre chiesto e ottenuto un nuovo incontro, non ancora calendarizzato ma previsto per la prossima settimana, al quale parteciperanno anche l’assessore regionale all’Istruzione, Loretta Bravi, e le categorie sindacali della scuola e del trasporto: lo scopo è di verificare il piano dei trasporti, con attenzione specifica agli orari e alle tratte che saranno attivate a partire dal 14 settembre. Cgil Cisl e Uil chiedono infine di poter monitorare la situazione anche dopo l’inizio dell’anno scolastico, per poter intervenire su eventuali problematiche o incongruenze che dovessero verificarsi. L’attenzione dei sindacati è rivolta anche all’impiego dei fondi in arrivo: le risorse supplementari, chiosano Cgil Cisl e Uil, dovranno essere destinate soprattutto al soddisfacimento delle esigenze delle famiglie e degli istituti scolastici. E a garanzia della sicurezza dei ragazzi e degli autisti.
c.c.
“Il Primo maggio quest’anno si presenta in una forma inedita, come mai era accaduto dal secondo dopoguerra ad oggi”.
Così, alla vigilia della ricorrenza. nella nota congiunta delle segreterie Cgil, Cisl e Uil Marche. “Non saremo nelle tante città, con le nostre bandiere, a manifestare fianco a fianco ma faremo sì che, – spiegano – da un’immensa piazza virtuale, forti, potenti e decise giungano, agganciate allo sloganIl lavoro in sicurezza per costruire il futuro”, le voci e le ragioni del lavoro. .

Uniremo l’omaggio alle tante vittime registrate nell’emergenza Covid-19 al commosso tributo agli operatori, sanitari e non, che hanno sacrificato la vita pur di non venir meno al dovere di assistenza verso i malati. Manderemo il riconoscente saluto a chi continua in questa indefessa opera di cura e sostegno, portata avanti senza risparmio da più di due mesi. E’ stato un lavoro sfiancante, ai limiti della sostenibilità, condizionato da un’onda emergenziale che ha colto impreparate le strutture e scardinato ogni assetto organizzativo

Nel comunicato congiunto di Cgil Cisl e Uil Marche si sottolinea che “l’emergenza sanitaria non è purtroppo superata una volta per tutte e bisogna che ogni passo verso la riapertura venga fatto nel rispetto degli interventi che garantiscono la salute e la sicurezza delle persone dentro e fuori i luoghi di lavoro”. Nell’evidenziare come imprescindibili l'attenzione e i comportamenti personali e collettivi rispettosi delle regole, viene posta in risalto la necessità che vengano attuate tutte le misure che servono a far uscire l’economia da una complicatissima fase.

“Dopo aver garantito  sicurezza in ogni luogo di lavoro dando piena applicazione ai Protocolli anti-contagio siglati da Governo e Parti Sociali il 14 Marzo e il 24 Aprile, anche attraverso un adeguato sistema di monitoraggio da impostare a livello regionale- dicono i sindacati confederali-  bisogna dare ulteriore spessore a tutti i provvedimenti volti a sostenere il reddito dei lavoratori ed i bilanci delle imprese”.
c.c.
Prima si arresta l’emergenza sanitaria, prima l’economia potrà ripartire con slancio. L’appello è di Cgil-Cisl-Uil Marche che in un comunicato congiunto scrivono:
"Nelle  realtà  in  cui  si  continua  a  lavorare,  devono  essere  garantite  tutte  le  condizioni  di sicurezza  e  i  necessari  livelli  di  protezione  per  i  lavoratori  e  le  lavoratrici.  Laddove ciò  non  fosse  possibile,  l’attività  va  sospesa,  ricorrendo  agli  ammortizzatori  sociali, come  previsto  dal  Protocollo  sulla  sicurezza  firmato  da  Governo  e  parti  sociali. Per  questo, va  data  massima  attenzione  ai  controlli  del  rispetto  delle  prescrizioni  igienico-sanitarie.

La nostra Regione sta attraversando una fase complicatissima determinata dal fatto che l'emergenza Covid-19 è tra le più acute dell'intero panorama nazionale” .

Oltre agli sforzi che debbono essere prodotti per rafforzare le misure di carattere sanitario, partendo dall'improrogabile esigenza di potenziare il contingente di personale impegnato su tutti i fronti dell'assistenza. di incrementare i posti letto, soprattutto di terapia intensiva e sub-intensiva, di assicurare agli operatori, in ogni contesto, un'adeguata dotazione di Dpi, ad avviso di CGIL CISL UIL Marche. serve una ulteriore forte stretta sulle autorizzazioni alla mobilità e sul complesso delle attività produttive dei settori non essenziali.

Bisogna contenere con decisione gli spostamenti non indispensabili.

Per questo, sulla base delle motivazioni addotte anche nell'ordinanza n.10 della Regione. per arginare l'epidemia vanno fermate o limitate fortemente tutte le attività non essenziali.

In questo quadro, come più volte sollecitato dalle federazioni di categoria, vanno ridotti gli orari degli esercizi commerciali, contenendo le aperture non oltre le 18 nei giorni feriali e chiudendoli la domenica.

Va altresì ridotta l'attività di Poste e Banche che possono e devono erogare i servizi online.

Nelle realtà in cui si continua a lavorare. devono essere garantite tutte le condizioni di sicurezza e i necessari livelli di protezione per i lavoratori e le lavoratrici. Laddove ciò non fosse possibile, l'attività va sospesa, ricorrendo agli ammortizzatori sociali, come previsto dal Protocollo sulla sicurezza firmato da Governo e parti sociali. Per questo, va data massima attenzione ai controlli del rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie.

Maggiore severità in questa fase ci consentirà di ripartire prima e con più slancio. superando questa difficilissima congiuntura sociale ed economica.
#lasaluteprimaditutto

c.c.

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