“Sbattere in prima pagina delle falsità può creare un danno grave alla intera
collettività. Approfittare della situazione per lanciare messaggi non veritieri significa
fare dell’allarmismo e questo è veramente qualcosa di basso, anzi di bassissimo
profilo. Fino ad oggi abbiamo preferito il silenzio ma ora, per il rispetto di tutti,
replicheremo nelle sedi opportune chiedendo, a chi di dovere, di intervenire”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha immediatamente scritto al
dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, professor
Sandro Luciani, dopo la diffusione di notizie che definisce “non veritiere” in merito
al ritorno sui banchi degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria “Luzio”.
“La risposta ufficiale – puntualizza il primo cittadino settempedano – parla di 20
richieste di trasferimento verso altra sede, pari al 3,7% del totale. O meglio, di 7
trasferimenti in altri istituti fuori città, vale a dire l’1,3%, e 13 redistribuzioni in altre
sedi di scuole comunali, ovvero il 2,4%. Per quanto riguarda i trasferimenti esterni in
altre scuole fuori città 6 domande hanno interessato la scuola primaria e 1 quella
dell’infanzia. Delle 13 domande presentate da genitori di alunni che sono stati
redistribuiti tra gli altri plessi settempedani, 8 hanno riguardato la scuola dell’infanzia
e 5 la primaria. Da quanto indicato dalla dirigenza scolastica emerge che, ad oggi,
solo l’1,3% degli alunni iscritti originariamente al plesso “Luzio”, vale a dire 536
alunni in totale, ha lasciato l’istituto per scuole in altri Comuni e che solo il 2,4% ha
chiesto di cambiare plesso. Nulla a che vedere – precisa il sindaco Piermattei – con le
45 domande di trasferimento di cui tutti noi oggi abbiamo letto sulla stampa. Un dato,
questo, assolutamente infondato. La legge professionale che regolamenta la
professione giornalistica dice che è preciso dovere di chi fa informazione accertare le
notizie, in questo caso i numeri dei trasferimenti degli alunni del “Luzio” in altre
sedi, prima di diffonderle. Evidentemente qui le cose non stanno così. Non so se tutto
ciò sia colpa di pressapochismo o se ci sia dietro una strategia politica. Quello che
chiedo a questo punto è però serietà e responsabilità. Procurare allarmi, diffondere
panico, sono azioni che fanno ravvisare ipotesi di reato. Le nostre scuole, lo
ribadiamo per l’ennesima volta, sono tutte agibili e questo ce lo hanno detto i tanti
tecnici che abbiamo interpellato mettendo la sicurezza avanti ad ogni nostro discorso.
Questa è l’assoluta trasparenza dell’Amministrazione comunale di San Severino
Marche. E personalmente sono voluta essere totalmente trasparente quando ho
deciso, sabato mattina, di incontrare due mamme che fino a poco prima stavano
tenendo un sit-in sotto al Comune insieme a una decina di mamme. Nessuno aveva
chiesto di poter incontrare il sindaco, per questo non parlerei di protesta come
Città di San Severino Marche erroneamente riportato da qualcuno. Comunque al mio arrivo in
ufficio non ho avuto alcun problema nel ricevere una delegazione che mi ha esposto alcune
perplessità.
Ho fornito la riposta dell’Amministrazione che, da sempre, è la stessa: dobbiamo
lavorare tutti per una scuola nuova, sicura e a portata di bambino”.