Un dibattito continuo sul debito pubblico comunale di Tolentino tra maggioranza e opposizione. Dopo che il consigliere di minoranza del Partito democratico Fulvio Riccio aveva lanciato il sasso nello stagno del consiglio comunale definendo “preoccupanti i numeri del debito pubblico pro capite”, evidenziando le “mancanze del sindaco Pezzanesi nel non aver sospeso le rate dei mutui, possibilità offerta ai comuni del cratere”, e a seguito della replica della vice sindaco Luconi che imputa allo stesso Riccio “inesattezze” su quanto sostenuto, il consigliere dem torna di nuovo sulla questione.

“I membri della Giunta possono anche dire che il sottoscritto sia impreciso, ma non penso possano dirlo anche al collegio dei Revisori del comune – la controreplica di Riccio – Come detto in precedenza, gran parte del debito attuale non è attribuibile alla Giunta Pezzanesi, ma allo stesso tempo sindaco e assessori non hanno fatto nulla per ridurlo in questi anni, nonostante fosse una loro precisa promessa elettorale scritta nero su bianco nel programma presentato ai cittadini e nonostante i continui richiami dei revisori in questi ultimi anni circa la pericolosità di questi numeri. Ogni cittadino tolentinate dovrebbe giudicare l’amministrazione sulla base della risoluzione dei problemi che la stessa pone di fronte ai cittadini. Sono 10 anni che questa Giunta governa la città e quando si segnalano criticità e problemi si addossano le colpe, a seconda dei casi, a quelli che c’erano prima di loro, alla burocrazia, al Governo. Un’amministrazione autorevole – conclude Riccio – non gioca a scarica barile puntando il dito contro gli altri, ma si assume le proprie responsabilità di fronte ai cittadini”.

f.u.
Ai terremotati sono arrivate bollette salate, e questo è davvero inaccettabile” tuona la candidata Loredana Riccio, in corsa alle prossime Elezioni Regionali con il Pd, per la Provincia di Macerata, a sostegno del candidato presidente Maurizio Mangialardi.

“Nelle scorse settimane alcune aziende di servizi di erogazione di acqua, luce e gas hanno recapitato, anche nella zona del cratere, bollette con cifre elevatissime agli utenti ricadenti nel cratere sismico. Ciò è il frutto dell’addebito ai cittadini di consumi di ben quattro anni, tutti in un’unica bolletta - spiega Loredana Riccio- Così facendo si è generato un corto circuito istituzionale tale per cui ARERA (Autorità nazionale a cui compete la regolazione dei servizi pubblici locali), con l’obiettivo di tutelare gli utenti del cratere, ha sospeso il pagamento delle bollette dal 2016 ad oggi. Questa decisione, però, ha sortito l’effetto opposto: gli utenti si son visti recapitare oggi bollette di acqua, luce e gas di migliaia di euro per consumi pluriennali, creando ovviamente un inevitabile e giustificatissimo malcontento”.

E se la rateizzazione delle bollette è indispensabile, è pur vero che non si tratta dell’unico strumento messo in campo. La candidata dem Loredana Riccio incalza: “In caso di elezione, la prima proposta che mi impegno a portare in Consiglio Regionale è lo stanziamento di uno specifico fondo regionale volto a ridurre o, se le risorse lo consentiranno, a colmare integralmente l’importo delle bollette anomale recentemente emesse nei confronti degli utenti ricadenti nel cratere sismico, i quali si trovano già in uno stato di difficoltà; inoltre verrà proposta agli organi competenti una speciale formula di rateizzazione automatica di almeno cinque anni dell’eventuale importo residuo, da addebitare direttamente in bolletta”.

La scuola al centro della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali di settembre. Nel maceratese alle problematiche dovute al Covid e alla carenza di personale si aggiungono anche quelle relative alla ricostruzione che nel cratere ancora tarda a partire. Sulla questione è intervenuta Loredana Riccio, candidata del Partito Democratico al Consiglio regionale a sostegno di Maurizio Mangialardi, rivolgendo un appello alle Istituzioni affinchè l'anno scolastico possa iniziare e proseguire regolarmente in assoluta sicurezza.

“Tutti i soggetti coinvolti – dichiara la Riccio - devono fare la loro parte affinché questo avvenga e affinché il tutto resti al riparo da un’emergenza sanitaria che non deve essere comunque dimenticata o sottovalutata. Non ci possiamo permettere un altro anno di didattica a distanza e scuole chiuse”.

Per questo motivo la Riccio e il Pd di Tolentino hanno effettuato una ricognizione sullo stato delle scuole cittadine in un incontro che ha consentito di ascoltare la voce del personale docente, amministrativo e Ata, nel corso del quale sono emerse diverse criticità. I problemi più evidenti sono stati riscontrati a causa dell’accorpamento di classi, come ad esempio, al liceo classico di Tolentino, dove le classi sfiorano i 30 alunni, peraltro in aule non idonee al distanziamento fisico e dove ci sono gli spazi le aule sono apparse poco funzionali.

“L’Ufficio scolastico regionale – conclude la Riccio deve snellire le procedure di reclutamento e valutare caso per caso, senza affidarsi a medie matematiche, che poi non trovano riscontro nella realtà. Le carenze di personale causerebbero inevitabili e rischiosi disservizi nel percorso didattico. Non meno problematica appare la situazione del trasporto scolastico. Mancano mezzi per consentire il rispetto del distanziamento e ci sono incognite sugli orari. La Regione in questi giorni è impegnata in un dialogo serrato con il Governo che deve essere sensibilizzato ad utilizzare risorse straordinarie nel settore della scuola. Si trattano di spese di investimento sui nostri giovani, sul futuro del nostro Paese”.

f.u.
E' uno dei temi caldi della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali quello delle aree interne, soprattutto quelle del maceratese ancora alle prese con i problemi del post terremoto. 

Non bastano le case, servono lavoro e servizi altrimenti si rischia la desertificazione delle stesse aree interne”. Interviene così Loredana Riccio, ex assessore del comune di Tolentino, candidata con il Partito Democratico, che torna sui temi che interessano il presente e il futuro della vita nell’entroterra, partendo del rischio dello spopolamento.

Gli ultimi dati demografici della provincia di Macerata – dice Loredana Riccio - segnano un calo degli abitanti soprattutto nelle aree interne e certificano una situazione che da tempo sto approfondendo per cercare di comprenderne a fondo le ragioni e apportare il mio contributo concreto. Sappiamo bene che il terremoto ha pesato tanto sulla nostra provincia ma il processo di spopolamento era in atto già da prima del sisma. Abbiamo città come Tolentino che hanno perso oltre il 7% degli abitanti negli ultimi 5 anni. O Bandiere Arancioni, piccoli borghi tra i più belli d’Italia, come San Ginesio e Camerino che nello stesso periodo hanno registrato cali demografici rispettivamente del 9% e del 4,4%. Per rilanciare davvero il territorio abbiamo sicuramente una ricostruzione da avviare ma, al tempo stesso, non dobbiamo dimenticarci che gli alloggi da soli non sono affatto sufficienti. L’entroterra ha bisogno di servizi calibrati soprattutto per la tutela delle fasce più deboli, gli anziani che popolano i nostri piccoli comuni, i bambini a cui occorre offrire occasioni di crescita al pari di altri loro coetanei. Servizi sanitari territoriali ben dislocati e strategici.  I nostri borghi hanno necessaria urgenza di politiche economiche che diano incentivi e sgravi fiscali alle aziende che scelgono le aree interne per generare lavoro ed economia. È tempo di tornare a investire su infrastrutture, tecnologia e servizi innovativi. Il progetto per la banda ultra larga in tutto il territorio regionale, già avviato dal governo regionale uscente, sarà fondamentale in questo percorso. La nostra provincia, nei mesi del Covid, ha perso un altro 2% di aziende attive. Imprese che, dando lavoro, offrivano l’opportunità di stabilirsi nel nostro territorio, contribuendo nel tempo a quel ripopolamento tanto necessario".

Una serie di dati preoccupanti quelli che Loredana Riccio continua a snocciolare. "Se guardiamo agli ultimi 10 anni contiamo 4mila aziende in meno falciate da crisi, terremoto e Covid. Negli ultimi 5 abbiamo perso circa 10mila cittadini. Dalla strategia delle aree interne dovrà giungere un segnale importante per il nostro entroterra. La Sai (Strategia Area Interna) "Alto Maceratese", destina quasi 9 milioni di euro tra risorse nazionali e regionali, che saranno investite in 17 comuni, a favore di una popolazione di oltre 18mila abitanti. Tra gli obiettivi previsti c’è anche il riconoscere e valorizzare un'identità legata ai temi del benessere, della qualità della vita, del rapporto tra natura e cultura, dell'innovazione del sapere tradizionale e dell'integrazione tra filiere produttive legate alle risorse locali. Elementi essenziali su cui basare l’idea di rinascita, soprattutto a quattro anni dal sisma. I fondi ci sono, servono impegno e voce per questa parte così importante della nostra regione”.

f.u.
 

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