“Niente casa di riposo. Il comune di Belforte del Chienti ha perso una grande opportunità”.

Esordisce così il gruppo consiliare di minoranza, Belforte Insieme dopo che la vendita all’asta ad un privato dell’edificio che aveva ospitato la discoteca Il Pipistrello. Il locale di via Santa Lucia è stato acquistato, secondo il gruppo, “ad una cifra irrisoria” che sarebbe di poco inferiore a 60mila euro e l’accaduto fa discutere visto che “nel 2019, secondo il programma elettorale di entrambi gli schieramenti, quell'edificio era destinato alla realizzazione di una casa di riposo a servizio del comune di Belforte e dei comuni vicini. Ma in campagna elettorale l'attuale amministrazione garantiva che vi fossero degli investitori già pronti ad impegnarsi - incalza la minoranza - e che la realizzazione dell'opera sarebbe stata la priorità in caso di positivo esito elettorale. Il comune si lascia così sfuggire una grandiosa opportunità di crescita, un'opera importante per il paese e per i suoi cittadini”.

Stando a quanto riportano i consiglieri, l’edificio che avrebbe dovuto essere trasformato in RSA lascerà spazio “con ogni probabilità a villette private se una modifica del piano regolatore lo consentirà, vista la destinazione turistica dell'edificio. Anche se nel territorio comunale sono presenti altre aree edificabili da far partire e da completare. Niente casa di riposo dunque - concludono - si perde una grande occasione per la comunità”.

G.G.
Una seconda campanella, dopo quella dello scorso 15 settembre, è suonata per gli alunni della scuola secondaria di Belforte del Chienti che nella lunedì 18 ottobre hanno fatto ingresso nella nuova scuola. Al taglio del nastro il sindaco Alessio Vita ha voluto accanto a sé il suo predecessore Roberto Paoloni, a testimonianza che il risultato raggiunto è il frutto del lavoro di entrambe le amministrazioni.

“È importante ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per questo grande risultato – le dichiarazioni del sindaco Vita - A partire da Roberto Paoloni e la sua giunta che ha avviato l’iter per la progettazione e il reperimento dei fondi che ci hanno consentito di terminare, sia pure con molte difficoltà, i lavori di ristrutturazione necessari per offrire ai nostri giovani un luogo sicuro e moderno dove sedere sui banchi di scuola”.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’attuale capogruppo di minoranza Roberto Paoloni. “Davvero una grande soddisfazione vedere finalmente realizzata la nuova scuola di Belforte – le sue parole - Finalmente gli sforzi fatti dalla nostra precedente amministrazione vedono i loro frutti. Anni di grande impegno per poter avere le risorse e il progetto per poter costruire un edificio bello, sicuro ed efficiente sul piano energetico. Ringrazio il Sindaco Vita per avermi voluto al suo fianco all'apertura della scuola insieme ai ragazzi, professori e al personale della scuola, riconoscendo così il nostro impegno e merito. In una staffetta 4x100, lo abbiamo visto alle olimpiadi, non conta solo chi compie l'ultima frazione, ma ogni metro percorso per arrivare ad un lavoro di squadra per portare a casa finalmente una importante vittoria”.

f.u.
E’ Roberto Paoloni, ex sindaco e ora capogruppo di minoranza del comune di Belforte del Chienti, il nuovo allenatore della squadra di calcio a 5 del Cus Camerino che prenderà parte al campionato provinciale di Serie D. Una passione, quella per il futsal, che Paoloni ha fin dal 1990 quando, lui portiere di ruolo e grande appassionato di calcio, partecipò al suo primo torneo universitario.

“Dopo oltre 30 anni di futsal giocato, parecchie stagioni proprio al Cus Camerino, sento di dover qualcosa a questa squadra e, oggi più che mai, anche alla città di Camerino per la sua rinascita – le dichiarazioni di Paoloni - Per questo motivo, con molto orgoglio, ho risposto alla chiamata della dirigenza dando la mia disponibilità ad allenare la prossima stagione la formazione del CUS Camerino. Ho deciso di smettere con il calcio giocato, di lasciare la porta e di provare una nuova ed emozionante esperienza. Penso che vista la mia storia non poteva che ripartire da qui. Ringrazio la dirigenza, in particolare Fabio Sargenti, per avermi chiamato e di credere nel progetto, che si dovrà basare non solo sui risultati sportivi, ovviamente importanti, ma sulla possibilità di rappresentare con onore un paese e una società come quella del CUS Camerino che tanto offre ai suoi atleti e agli studenti UNICAM. Ai giocatori dico che non vedo l'ora di iniziare a lavorare e sudare insieme per riprendere finalmente a giocare”.

f.u.
Nessun monumento alla Resistenza: Belforte del Chienti celebra il 25 aprile nella via dedicata ad un partigiano ucciso nel 1944, stesso luogo in cui sorgerà presto un'opera commemorativa.

Ad annunciarlo è il sindaco Alessio Vita: "Una scelta - spiega - che deriva dalla mancanza, nel nostro Comune, di un monumento dedicato alla Resistenza.
Abbiamo fatto una ricerca storica sui caduti per mano nazista del nostro territorio ed è emerso che il giovane belfortese Elio Fernanducci è caduto durante la strage di Capolapiaggia perchè ritenuto partigiano. Abbiamo così deciso di onorare questa perdita e tutte le altre avvenute in quegli anni nella via che porta il suo nome, a Borgo Santa Maria.
Di comune accordo con l'Anpi dei 5 Comuni - aggiunge - abbiamo deciso di realizzare, in quella zona, un monumento alla Resistenza".

Il tema delle celebrazioni del 25 aprile fu motivo di scontro lo scorso anno tra l'ex sindaco Roberto Paoloni e il suo successore.
Paoloni denunciò infatti la mancata deposizione di una corona d'alloro nel monumento dei caduti in guerra che si trova nel capoluogo, dove si recò lui stesso per la commemorazione.

"Dal momento che a Belforte non esiste un monumento dedicato alla Resistenza - ribadisce Vita, come fece presente anche lo scorso anno - non ritengo giusto snaturare monumenti nati per altro motivo. In questo modo ci siamo impegnati per sopperire a questa mancanza".

GS. 


Mentre continua la polemica a distanza tra il sindaco di Camerino Sandro Sborgia e l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, sul tema della carenza di medici nel presidio ospedaliero camerte interviene anche Roberto Paoloni, esponente del Partito Democratico ed ex sindaco di Bel forte del Chienti dove attualmente siede sui banchi della minoranza consiliare.

“Le parole dell' assessore Saltmartini mi hanno veramente infastidito soprattutto per il fatto che io mi sento molto vicino a Camerino – le parole di Roberto Paoloni - Non si possono dire certe frasi, come ha fatto il nostro assessore regionale, senza pensare alle conseguenze. Una cittadina millenaria per storia, dove è nata una delle prime università d'Italia, quindi del mondo, vera capitale culturale dell'entroterra maceratese e dell'Appennino ha il diritto di essere trattata con il dovuto rispetto. Sentire dire che Camerino non è la meta preferita dai medici, come se nulla fosse, è veramente una pugnalata ad un territorio ferito e distrutto dal terremoto che orgogliosamente, come ha sempre fatto, sta lottando per mettersi in piedi nuovamente. Camerino non è un luogo ameno tra le montagne, ma molto di più e merita rispetto e servizi adeguati e non certamente questa diatriba tra istituzioni”.

Compito di chi amministra ritengo sia di aiutare a risolvere i problemi e non accentuare i dissidi, garantendo sempre ai cittadini pari trattamento e rispetto senza valutare le differenze di ordine geografico, sociale e territoriale, come un demerito ma andrebbero invece valorizzate come una caratteristica e una opportunità – prosegue Paoloni - Camerino sa bene di non essere quella di un tempo, anche non troppo lontano, per mille motivi e situazioni avverse e anche scelte politiche errate, ma non ha bisogno che qualcuno ricordi questi limiti, ma ha invece bisogno di chi lavori per appianare certe disparità sociali. Ricordo che se il covid center di Civitanova fosse a pieno regime con il giusto organico promesso, ma mai reclutato, Camerino sarebbe un ospedale covid free – conclude - Continuare a dire che è sempre colpa di chi ci stava prima, diventa una scusa che non regge più. Gli amministratori, locali di qualsiasi colore politico dell'entroterra, devono aiutare il sindaco di Camerino e la sua amministrazione nelle sue battaglie, perché l'ospedale è di tutti noi.

f.u.
Chi avrebbe avuto la possibilità, questa mattina, sarebbe già stato sulle piste maceratesi per approfittare della neve scesa sabato scorso.
Invece sul più bello, è proprio il caso di dire, il governo ha fermato tutto.
Ha fermato una stagione che non aveva ancora fatto in tempo a decollare e, nonostante le perdite registrate dai gestori degli impianti, c'era comunque la volontà di approfittare degli ultimi weekend prima del bel tempo.
Giorni di speranze, investimenti e lavoro per preparare le piste, ma a 12 ore dall'apertura il ministro Speranza blocca tutto.
Comune la rabbia da parte dei gestori degli impianti di Sassotetto e Bolognola e anche dei sindaci.
"Le nostre attività non hanno un interruttore per accendere e spegnere in poco tempo - commenta Maurizio Tosoroni di Sarnanoneve - . Bisogna programmare, lavorare diversi giorni prima, battere le piste. Una situazione sempre molto difficile da gestire all'ultimo momento. Siamo rammaricati, ma prendiamo atto che debba prevalere la salute e la sicurezza dei clienti e dei collaboratori. A livello economico è stata una annata drammatica. Aspettiamo che ci siano degli interventi che ci permettano di guardare al futuro".

Stabilire la chiusura fino al 5 marzo significa, infatti, decretare la fine di una stagione mai iniziata, perchè sugli Appennini è difficile che le temeprature permettano di sciare dopo quella data.
Ma se chiudere gli impianti significa evitare i contagi e limitare la pericolosità della variante inglese, il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, si chiede quale differenza ci sia dal momento che ieri la sua città ha accolto comunque tante presenze: "Resto molto sorpreso da questa determinazione del governo - dice - . Noi abbiamo messo in campo tutte le forze per essere pronti a partire. La decisione sembra fuori luogo perchè ieri la montagna era comunque invasa da molte persone con chalet e ristoranti funzionanti. Che senso ha non aprire gli impianti - si chiede - . Questo è un danno a tutto l'indotto, non solo a chi cura la montagna, ma a tutta l'economia che lavora con lo sci e che coinvolge tutta la vallata". 

Amareggiato il direttore di Bolgnola Ski, Francesco Cangiotti, che su Facebook ha scritto: "Ci abbiamo creduto fino alla fine con le parole e con i fatti.
A 12 ore dal apertura, dopo giorni di lavoro e investimenti economici come la biglietteria elettronica, l’acquisto dei materiali di sicurezza covid, la battitura delle piste, l’innevamento artificiale, è imbarazzante tutto quello che sta accadendo.
Siamo di nuovo costretti ad annullare l’apertura della stazione e ormai decretare la fine della stagione sciistica mai iniziata.
Noi come tutti gli esercenti funiviari e con essi le professionalità del settore ci siamo visti imporre una chiusura totale, senza aver nemmeno un ristoro. Ci siamo accollati tutte le spese per garantire le varie apertura sempre vanificate, cercando di garantire sempre la massima sicurezza.
Ci riteniamo più seri del nostro governo, quindi nei prossimi giorni comunicheremo le modalità di rimborso degli skipass che sono stati acquistati online. Intanto avvieremo una azione legale nei confronti del governo per risarcimento danni".
Dura nei confronti del governo anche la sindaca di Bolognola, Cristina Gentili: "Un danno al paese e al morale. Mi viene da dire che forse è ora che al governo ci vada qualcun altro e che i ministri che ricoprono questo ruolo inizino a lavorare per capire cosa significa e quanti danni hanno creato.
Gli investimenti sono stati tanti e nessuno ha avuto ancora il coraggio di dire che li rimborseranno. Sono quasi cinque anni che, come sindaco, subisco le decisioni di chi è nelle alte sfere e che non conosce il territorio. Le emergenze vanno gestite a livello territoriale".

Sul tema, ha deciso di intervenire anche Roberto Poaloni, capogruppo di minoranza di Belforte del Chienti, con una nota a sostegno dei gestori degli impianti: "La trovo una scelta assurda - scrive - è  irrispettoso e incomprensibile. Pensare che il problema dei contagi siano gli sciatori significa non conoscere la realtà delle piste o aver visto un impianto di risalita nella propria vita.
I gestori degli impianti hanno investito e lavorato in questi giorni per la riapertura e ora con un preavviso ridicolo gli viene detto che non possono aprire.
Una vergogna - aggiunge - , è palese che chi decide non conosce la vita normale e non sa cosa significa avere una attività economica. Stavolta sono fortemente contrario per la scelta fatta dal governo e credo che si sia commesso un errore. Stiamo parlando di uno sport individuale che si pratica con guanti, occhiali, casco e sottocasco, nel quale il distanziamento è naturalmente garantito dalla lunghezza degli sci. Esprimo la mia vicinanza ai gestori degli impianti delle Marche e del resto d'Italia".

GS

Procedono i lavori della scuola secondaria di primo grado a Belforte del Chienti.
Questa mattina è cominciata la messa in opera delle pareti, come spiega il sindaco Alessio Vita ai microfoni di Carla Campetella per Radio C1...inBlu: "I lavori procededono in linea con quanto preventivato - commenta il primo cittadino - . Oggi siamo stati in cantiere dove è stato gettato il cemento sulle pareti verticali e dalla settimana prossima inizieranno a predisporre per l'arrivo della copertura in legno".
Le procedure per il progetto ed il finanziamento erano cominciate con la precedente amministrazione guidata da Roberto Paoloni, mentre la vecchia struttura è stata demolita lo scorso autunno.
Nello stesso punto della precedente struttura sorgerà una scuola di circa 600 metri quadrati caratterizzata da tecnologie all'avanguardia e dall'attenzione all'ambiente: "Una sruttura moderna - dice il sindaco - definita NZeb, che significa con pochissime emissioni.
L'edificio potrà essere quasi del tutto scollegato dalla rete e potrà essere autonomo sul riscaldamento e sulla fornitura di energia elettrica, grazie ai pannelli fotovoltaici".
L'impegno della ditta che sta eseguendo i lavori è rivolto anche all'acquisto dei materiali nelle Marche: "Ha deciso di utilizzare fornitori locali - aggiunge Vita - quindi, la maggior parte dei materiali della struttura, è stato acquistato quasi a km zero. 

GS

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Tamponi alla popolazione per effettuare uno screening sulla situazione Covid a Belforte del Chienti. La proposta, avanzata dal gruppo consiliare di minoranza "Belforte insieme", è stata accolta dal sindaco Vita e dalla sua maggioranza. Tuttavia il costo dei tamponi andrà a gravare sui cittadini che sceglieranno di sottoporvisi e, così, la minoranza puntualizza con la seguente nota che pubblichiamo.
 
Siamo soddisfatti che la maggioranza abbia accolto la nostra richiesta di fare i tamponi alla cittadinanza e magari cominciare dai ragazzi delle scuole medie ancora in quarantena, ma ci dispiace che non abbia ben compreso le nostre richieste fatte durante l'ultimo consiglio comunale del 26 Novembre. Non comprendiamo pertanto la scelta di far pagare il costo del servizio per i tamponi ai cittadini belfortesi poiché il sindaco ha affermato a voce nell'ultimo consiglio, ribadendolo per iscritto nella delibera n.49, di avere a disposizione la somma di 85.000 euro e altre importanti somme erogate dal Governo centrale da destinatare alle spese per l'emergenza covid.

Il servizio tamponi poteva essere messo a disposizione della cittadinanza gratuitamente: il Comune avrebbe sostenuto una spesa, già finanziata, non molto superiore ai 40.000 euro se tutti i 1900 abitanti si fossero presentati volontariamente. Abbiamo come minoranza anche chiesto di utilizzare quei fondi per la distribuzione delle mascherine alle famiglie. La risposta sconvolgente ad ogni richiesta è stata che non essendosi mai trovati in una situazione del genere non sanno come impegnare quelle risorse ministeriali.

Inoltre ci chiediamo se un affidamento diretto di questa tipologia di servizio per lo svolgimento dei tamponi possa essere concesso senza una minima indagine di mercato. Pur comprendendo le difficoltà di ASUR 3 che non riuscirebbe probabilmente ad ottemperare la richiesta se in alternativa si decide di utilizzare un soggetto privato va fatto nel modo migliore, inoltre la possibilità di fare il tampone una sola mattina alla settimana di giovedì, a nostro avviso, non permette certamente di effettuare un reale screening della popolazione in tempi brevi. 

In un momento complicato come quello che stiamo vivendo se si poteva dare un servizio gratuito ai cittadini belfortesi e vi erano i soldi per farlo andava sicuramente fatto.

Cercheremo di essere più chiari magari inviando una richiesta scritta al primo cittadino dove elencheremo nuovamente le proposte, ovviamente per il bene del paese e dei suoi abitanti. 





 

Iniziata la campagna elettorole per le consultazioni regionali e arrivvno le prime dichiarazione degi candidati di centro destra che appoggiano il candidto Acquaroli.
In alcuni casi ci sono degli attacchi diretti a  Luca Ceriscioli, presidente uscente, "accusato" di non aver fatto di più durante l'emergenza sisma.
Sull'argomento interviene  con una nota, Roberto Paoloni, ex sindaco di Belforte del Chienti che parla anche a nome della segreteria provinciale del PD.
"Ascoltare i sindaci e amministratori del centrodestra a sostegno della candidatura di Acquaroli è stato un momento molto chiarificatore e decisamente utile.
Ho ascoltato tanti interventi - afferma Paoloni - molti di questi avevano il medesimo ritornello: non ci ha telefonato il presidente Ceriscioli e nessun altro nel momento del bisogno siamo stati lasciati soli.
In modo particolare alcuni amministratori del cratere hanno avuto la faccia di dire che non hanno avuto aiuto e sostegno dalla Regione. Tutto si può dire rispetto alla ricostruzione, ingessata e complicata, ma dire che la Regione non abbia avuto attenzione al territorio durante l'emergenza è veramente una strumentalizzazione. Voler sostenere che siano state fatte disparità per motivi politici una cosa veramente imbarazzante. Una enorme bugia!
Tutt'altro si è chiesto agli amministratori di centrosinistra di pazientare e di dare una mano per evitare strumentalizzazioni, tutti sono stati trattati in maniera uguale come giusto che sia in un momento del genere, anzi forse molta attenzione è stata rivolta ai sindaci di centrodestra se si vuol fare una valutazione puramente politica. Eviterei certe affermazioni da parte di chi ha sempre bussato alla porta della Regione ed ha sempre ottenuto, per poi un attimo dopo uscito da palazzo Raffaello parlare male di coloro che un attimo prima aveva ringraziato e salutato.
Si dimentica anche un anno e mezzo di gestione Lega con il commissario Farabollini che non ha praticamente risolto nulla. Solo ora grazie a Legnini, uomo del PD con molta esperienza, si sta cercando di rimediare un impianto normativo alquanto farraginoso per la gestione della ricostruzione.

Abbiate almeno la decenza di dire la verità anche perché le conferenze dei sindaci, alle quali ho sempre partecipato quando lo ero, sono registrate e ci sono i verbali dove la vostra voce era si di protesta nei confronti del Governo centrale ma di massima adesione e appoggio alle scelte della Regione.
Ora comprendo che dobbiate prendere i voti per cercare poltrone più comode e spaziose ma abbiate la decenza di dire la verità. Noi sindaci del centrosinistra del cratere mai privilegiati anzi! Lo dimostra il fatto che molti di noi, sindaci PD, non siamo stati riconfermati, per colpe nostre ma anche per essere stati associati alle scelte della regione a guida PD.
Quindi cortesemente dite le cose come stanno".

Mario Staffolani



Diffusione del virus e qualità dell'aria. Se i due aspetti siano o meno correlati dovranno stabilirlo gli esperti, ma ad aprire il dibattito sulla questione è l'ex sindaco e attuale capogruppo di minoranza di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni: "Sono sempre più convinto - esordisce - che l'aspetto ambientale e della qualità dell'aria possano essere stati dei fattori importanti per la diffusione di questa pandemia. Diversi scienziati stanno iniziando a studiare la correlazione tra la presenza di numerose sostanze nocive nell'aria in quelle zone che risultano essere le maggiormente colpite dal Covid19. La pianura Padana - spiega Paoloni - è la zona più inquinata d'Europa rispetto a numerosi studi, risulta pertanto possibile una correlazione rispetto ai tanti casi di contagio che ha permesso una così massiccia e veloce diffusione del virus".

Una ipotesi che, se fosse comprovata, potrebbe spiegare anche l'assenza di contagi in tre dei Cinque Comuni e il motivo per cui, negli altri due Comuni dove il virus è arrivato, il numero di contagi sia minimo.
Potrebbero però nascere dei dubbi se si analizza il caso di Pioraco dove, nonostante l'aria non si possa certo definire inquinata, sebbene il numero degli abitanti sia minimo, il numero di contagi è notevole tanto che il fatto è arrivato anche sulle cronche nazionali.

"Non si parla solo di polveri sottili e inquinati come vettore della pandemia - prosegue Paoloni - , teoria che deve avere una valenza di tipo scientifico ben dimostrata, ma del fatto che in quelle zone di alto inquinamento le persone che ci vivono hanno i polmoni e tutte le vie aeree superiori sottoposte da tempo a grandi sforzi che li rendono più sensibili e vulnerabili.
I continui sforamenti delle polveri, proprio in pianura Padana, possono aver contribuito a creare una parte di popolazione decisamente più debole. Se notate la cartina dei contagi e dei focolai si trovano principalmente nelle zone più industrializzate d'italia e di maggiore concentrazione di traffico veicolare e pesante.
Questa teoria che sta decisamente prendendo piede - dice - va approfondita e sicuramente deve porci una riflessione concreta. Dobbiamo capire pertanto che quella rivoluzione Green deve essere accelerata, e non fermarsi a seguito della crisi economica che ora avverrà sicuramente dopo questo shock economico causato dal covid. Un luogo dove si respira meglio potrebbe sicuramente creare dei cittadini più forti, non per questo immuni a dei virus così aggressivi, ma decisamente con dei polmoni più sani che gli permetterebbero di affrontare meglio questi stati di contagio, sopratutto questo è fondamentale rispetto alle future generazioni".

GS
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