Accanto ai dati di chi purtroppo non ce l'ha fatta, arriva dalla Regione quelli di chi si avvia alla guarigione.
Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, annuncia infatti il primo paziente estubato: "Oggi possiamo comunicare una bella notizia, che ci dà speranza - afferma il presidente -. Dal 16 marzo abbiamo il primo paziente estubato. E' un uomo di 51 anni, ricoverato ed intubato dal 10 marzo nel reparto rianimazione di Marche Nord a Pesaro. Abbiamo atteso qualche giorno, perché fosse verificato il decorso, ma appena abbiamo potuto abbiamo voluto condividere con tutti i cittadini marchigiani questo primo segnale positivo. Il paziente non è stato curato con i farmaci sperimentali ma con le normali terapie. Un grande ringraziamento va a tutti coloro che si sono prodigati, e si impegnano ogni giorno, per ottenere questi risultati. E' una bella notizia per tutti noi, lo è molto di più per i parenti delle persone che sono ricoverate, e anche per coloro che lavorano in sanità, perché vedono premiati i propri sforzi".
Una battaglia che si può vincere, dunque, ma per farlo è fondamentale restare a casa. Lo ha ricordato questa mattina anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, pubblicando un'immagine che gira da qualche ora sui social e che rappresenta il trasporto delle salme fuori la città di Bergamo.
"Questa immagine non è quella di un film - scrive Sciapichetti - , è stata scattata ieri a Bergamo. Una fila interminabile di camion militari (circa 60) trasportano i morti fuori città perché i cimiteri di Bergamo non ce la fanno più a raccoglierli. Non c'è bisogno di commenti. E' l'immagine di un teatro di guerra.
Non muovetevi - l'invito dell'assessore - . Restate a casa".
GS
Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, annuncia infatti il primo paziente estubato: "Oggi possiamo comunicare una bella notizia, che ci dà speranza - afferma il presidente -. Dal 16 marzo abbiamo il primo paziente estubato. E' un uomo di 51 anni, ricoverato ed intubato dal 10 marzo nel reparto rianimazione di Marche Nord a Pesaro. Abbiamo atteso qualche giorno, perché fosse verificato il decorso, ma appena abbiamo potuto abbiamo voluto condividere con tutti i cittadini marchigiani questo primo segnale positivo. Il paziente non è stato curato con i farmaci sperimentali ma con le normali terapie. Un grande ringraziamento va a tutti coloro che si sono prodigati, e si impegnano ogni giorno, per ottenere questi risultati. E' una bella notizia per tutti noi, lo è molto di più per i parenti delle persone che sono ricoverate, e anche per coloro che lavorano in sanità, perché vedono premiati i propri sforzi".
Una battaglia che si può vincere, dunque, ma per farlo è fondamentale restare a casa. Lo ha ricordato questa mattina anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, pubblicando un'immagine che gira da qualche ora sui social e che rappresenta il trasporto delle salme fuori la città di Bergamo.
"Questa immagine non è quella di un film - scrive Sciapichetti - , è stata scattata ieri a Bergamo. Una fila interminabile di camion militari (circa 60) trasportano i morti fuori città perché i cimiteri di Bergamo non ce la fanno più a raccoglierli. Non c'è bisogno di commenti. E' l'immagine di un teatro di guerra.
Non muovetevi - l'invito dell'assessore - . Restate a casa".
GS
Sulla questione che negli ultimi giorni ha animato l'opinione pubblica, vale a dire l'accordo tra Luca Zingaretti e il governatore delle Marche Luca Ceriscioli in merito allo smaltimento dei rifiuti del Lazio nelle Marche, interviene l'assessore Angelo Sciapichetti per fare chiarezza.
"Continuo a leggere sui social - scrive - che le Marche si appresterebbero a prendere i rifiuti di Roma. È falso! Basterebbe leggere la delibera.Noi abbiamo autorizzato per sei mesi il trattamento meccanico biologico dei rifiuti del Lazio e non l'abbandono in discarica. Questo, parole povere, significa che una volta arrivato il camion con i rifiuti romani, questi vengono subito trattati e immediatamente riportati nel Lazio senza lasciarne neanche un kg sul posto".
Stando alla delibera di giunta, infatti, arriverebbero nelle Marche circa 5500 tonnellate al mese, per sei mesi, di riufiti laziali. Rifiuti che sarebbero trattati nella discarica di Relluce ad Ascoli Piceno prima di essere riportati nel Lazio per lo msaltimento definitivo.
GS
"Continuo a leggere sui social - scrive - che le Marche si appresterebbero a prendere i rifiuti di Roma. È falso! Basterebbe leggere la delibera.Noi abbiamo autorizzato per sei mesi il trattamento meccanico biologico dei rifiuti del Lazio e non l'abbandono in discarica. Questo, parole povere, significa che una volta arrivato il camion con i rifiuti romani, questi vengono subito trattati e immediatamente riportati nel Lazio senza lasciarne neanche un kg sul posto".
Stando alla delibera di giunta, infatti, arriverebbero nelle Marche circa 5500 tonnellate al mese, per sei mesi, di riufiti laziali. Rifiuti che sarebbero trattati nella discarica di Relluce ad Ascoli Piceno prima di essere riportati nel Lazio per lo msaltimento definitivo.
GS