Un limite al'organizzazione del corteo di preghiera in centro storico per gli anni a venire, potrebbe essere rappresentato dal piano di cantierizzazione e dai lavori di ricostruzione post sismica in vista che potrebbero costringere l'arcidiocesi a rivedere il percorso della processione.
Per questo «è un evento a cui teniamo particolarmente - spiega don Marco Gentilucci, parroco dell'unità pastorale di Camerino -. Non siamo sicuri di come si svolgeranno i lavori all'interno delle mura cittadine, quindi questa potrebbe essere l'ultima occasione per i prossimi anni di vedere la via crucis nei luoghi di culto simbolo della città. È sicuramente un fatto positivo organizzarla su questo percorso, dopo anni in cui la pandemia ci ha costretto a vivere il venerdì santo in forma privata, senza poter coinvolgere i fedeli».
Non appena si era diffusa, infatti, l'intenzione di organizzare organizzare per stasera la processione del Venerdì Santo, "con una partecipazione limitatissima del clero, di un rappresentante di Polizia Locale, Croce Rossa Italiana, degli operatori sanitari e - come si legge nella nota del Comune - del Gruppo comunale di Protezione Civile" una parte della popolazione ha sollevato dei dubbi e delle critiche.
Pronta è stata la risposta del sindaco, Giuseppe Pezzanesi, che ha detto: "L'idea era scaturita dal desiderio di ringraziare, proprio con la loro diretta partecipazione, tutte quello persone che, ogni giorno, sono in prima linea per combattere una difficile battaglia.
Non pochi eletti ma, rispettate tutte le dovute prescrizioni di sicurezza, una processione altamente simbolica e significativa con una benedizione finale su tutta la città.
La Pasqua, soprattutto in un momento così difficile, deve permeare un clima di pace e proprio per questo, di fronte alle perplessità di alcuni, abbiamo, tranquillamente, deciso di annullarla, per non turbare gli animi di tutti. Ci dispiace, quindi, informare che la simbolica processione del Venerdì Santo, nei crismi della sicurezza, è stata annullata".
GS
Interesse non solo locale per il recupero del Cristo ligneo seicentesco dalle macerie della chiesa di San Gregorio. Lanciato attraverso il nostro sito internet e ripreso in prima pagina dal settimanale L'Appennino camerte, l'avvenimento ha trovato risonanza anche sulle pagine del Corriere Adriatico con un ampio servizio a firma della giornalista Giulia Sancricca. Non solo, ma anche l'emittente televisiva NAZIONALE Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre e canale 140 della piattaforma Sky) trasmetterà questo giovedì alle ore 18.30 un video esclusivo delle operazioni di recupero da parte di Pierluigi Moriconi, responsabile del Mibact, e del vigile del fuoco del distaccamento di Tolentino Elvio Tedeschi. TV2000, visto il grande interesse, nei prossimi giorni potrebbe replicare il servizio con approfondimenti.
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"Cristo è davvero risorto". L'annuncio pasquale è risuonato anche tra le macerie della chiesa di san Gregorio a Caldarola quando le mani del responsabile del Mibac Pierluigi Moriconi e del vigile del fuoco Elvio Tedeschi, del distaccamento di Tolentino, hanno recuperato la statua lignea del Cristo crocifisso risalente al 1600. Un'immagine molto cara ai cittadini di Caldarola che ogni anno viene portata in processione la sera del Venerdì Santo durante la via crucis con i quadri viventi per essere poi riposta sotto l'altare maggiore della chiesa. Un altare sul quale, a causa del terremoto del 30 ottobre, era crollato il muro dell'edificio, facendo temere il peggio anche per la scultura. Invece, come detto, il miracolo del recupero, con il Cristo che si è presentato agli occhi dei presenti con danni ad un braccio e con una mano mancante, che è stata poi recuperata, ma sostanzialmente in buone condizioni. Così l'immagine sarà portata in processione per le vie del paese anche in questo Venerdì Santo, per essere poi affidata alle mani dei restauratori.
( Di seguito alcuni scatti esclusivi del recupero )