“Le corde di un violino e le armonie di uno strumento a fiato potranno ricucire le ferite di un territorio”. Così il cantautore Giovanni Caccamo, tra gli artisti che partecipano alle prove negli studi di registrazione dell’Accademia della musica “Franco Corelli” di Camerino. Una due giorni con tanti artisti, giunti nella città ducale per testare le tecnologie all’avanguardia di cui dispone la scuola, finanziata anche grazie all’appoggio della Andrea Bocelli Foundation.

Intervistato da Carla Campetella, Caccamo ha raccontato quella che è la sua terza visita a Camerino: “Davvero delle tecnologie straordinarie, ed è un piacere poterle testare insieme agli altri artisti che saliranno in città. Ricordo le mie visite a Camerino, le porterò sempre con me: ero venuto per l’inaugurazione, a ottobre, ma anche prima, quando il centro era zona rossa. Un silenzio assordante, quasi da film apocalittico: credo davvero che la musica possa essere lo strumento che contribuirà a ricostruire il tessuto della città”.

l.c.
“Una festa di unità e di pace. Questa tradizionale cerimonia assume oggi un rinnovato significato: Camerino è ancora qui, è ancora viva e lo sarà per sempre”. Con queste parole il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, ha concluso il discorso di apertura dei riti in onore di San Venanzio. Nelle vesti del Podestà di Camerino, Sborgia ha celebrato il primo atto delle feste in onore del Patrono della città, l’Offerta dei Ceri.

La Corsa alla Spada e il Palio sono tra le prime rievocazioni storiche del centro Italia a ripartire dopo il Covid nel 2021 e, in occasione della loro apertura, è intervenuto anche l’arcivescovo Francesco Massara: “L'omaggio della Consegna dei Ceri, nella vigilia della festa del nostro Santo Patrono Venanzio, è da sempre un momento suggestivo e molto importante per la nostra comunità di Camerino, perché apre ufficialmente i giorni di festa – ha detto l'arcivescovo –. Anche quest'anno, a motivo del perdurare della situazione pandemica, vivremo il solenne rito senza il consueto e vivace folclore, ma conservando ugualmente il suo profondo valore evocativo. Così forse, riducendo all'essenziale l'evento esteriore, potremo maggiormente godere del suo aspetto più intimo e autentico”. Nella piazza della basilica di San Venanzio, lunedì sera, i trenta atleti che parteciperanno alla Corsa hanno quindi acceso il tradizionale “focaraccio”.

Tradizione, ma anche innovazione: quest’anno l’associazione della Corsa, presieduta da Stefania Scuri, ha promosso il corto “Un nuovo sole”, che racconta il ruolo di Elisabetta Malatesta nel ritorno della Signoria dei Da Varano a Camerino. Nella serata di ieri invece un webinar sugli esordi della rievocazione storica, nata 40 anni fa, insieme ai “fondatori”. Angelo Raponi, firmatario dell'atto costitutivo del Comitato, ha commentato: “Vorremmo trarre motivo di stimolo e di rivitalizzazione della nostra città e che i camerinesi finalmente si svegliassero un po' dal torpore, soprattutto nelle manifestazioni esterne, che rivivessero un po' il senso comunitario e fossero stimolati da questo avvenimento”.

l.c.
La vice sindaco di Camerino Lucia Jajani ha incontrato la consigliera regionale, nonché presidente della Commissione Sanità, Elena Leonardi per confrontarsi e discutere in merito alla situazione dell’ospedale di Camerino, convertito a presidio Covid dalla metà di febbraio. Già a novembre il nosocomio della città ducale a servizio dell’entroterra, aveva visto la conversione del reparto di Medicina con conseguente trasferimento di 60 unità del personale sanitario al Covid Center di Civitanova. Ciò ha comportato, inevitabilmente, una riduzione dei servizi ospedalieri ulteriormente tagliati lo scorso febbraio.
“La consigliera regionale Leonardi è stata ben disposta ad ascoltarmi e ha preso in considerazione la nostra situazione – ha spiegato la vicesindaco Jajani – Le ho esposto le nostre problematiche, ma anche i timori che nutriamo sulle sorti dell’ospedale che, di fatto, ad oggi non garantisce i servizi necessari per le cure al bacino d’utenza che ne ha bisogno. È una struttura a servizio di un territorio che comprende tutto l’entroterra, da Serravalle a Matelica, da Castelsantangelo sul Nera a Muccia, Valfornace, Pieve Torina, Esanatoglia, Sefro. L’attuale situazione vede mancanza di personale e medici, con i reparti di Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Terapia intensiva praticamente fermi, così come gli interventi. Ho chiesto dunque informazioni su come e quando verrà riportato l’organico attualmente impiegato al Covid Hospital di Civitanova e quando verranno ripristinati le unità mediche che se ne sono andate con mobilità – continua la vice sindaco Jajani - È stato un incontro molto positivo e confido nel fatto che possano seguire i fatti che riportino l’attività dell’ospedale a servizio di tutti i cittadini. Siamo ben consapevoli che la pandemia ha richiesto un grande impegno e sforzo, ma vista la situazione che sta tornando alla normalità, ci auguriamo che sia ripristinato quanto prima anche quanto necessario per l’ospedale camerte”.

c.c.
Camerino saluta la corsa rosa. La sesta tappa del Giro 104 attraversa infatti oggi l’alto anconetano e maceratese. I 160 chilometri di tappone appenninico saranno la prima occasione per vedere gli uomini di classifica darsi battaglia e tentare di lasciare un primo segno serio sulla classifica generale.

Non sarà della partita Mikel Landa: il basco del team Bahrain Victorious è caduto ieri a pochi chilometri dall’arrivo di Cattolica, insieme al leader della classifica degli scalatori Joe Dombrowski e a Pavel Sivakov della Ineos. Addio alla corsa rosa per lo spagnolo e per il russo, ma gli altri ci saranno tutti.

Egan Bernal e Remco Evenepoel, i due ragazzi terribili, Giulio Ciccone e Vincenzo Nibali, gli italiani della Trek Segafredo, Alexander Vlasov e Hugh Carthy, e, perché no, anche la maglia rosa Alessandro De Marchi (in foto), che proverà a difendere il simbolo del primato. Si parte dalle Grotte di Frasassi, scoperte proprio 50 anni fa, per poi scendere verso sud, ma sempre salendo: 3400 metri di dislivello più tardi si arriverà ad Ascoli Piceno. Nel mezzo la Forca di Gualdo e la Forca di Presta. Il passaggio nella città ducale è previsto per circa le 13.30, dopo che il plotone avrà attraversato Fabriano, Matelica e Castelraimondo.

Oggi qualcuno scoprirà le sue carte, staremo a vedere.


l.c.
Premio speciale del pubblico al concorso "Seencity.. Let's play Marche" per il cortometraggio dal titolo "Broken Memories", realizzato dai camerinesi Lorenzo Poeta e Andrea Capradossi con la partecipazione in veste di attore di un altro giovane camerte, Nicolas Carradori. 
I giovani di Camerino hanno ripercorso il dramma delle "memorie distrutte" della loro città natale con l'intenzione di smuovere le coscienze sulla difficile realtà che Camerino si trova a vivere nella sua dimensione profondamente modificata dal sisma del 2016 ,ma lanciando nel contempo un segnale positivo per il futuro.
Oltre 1500 i voti che hanno raggiunto il loro prodotto dopo la pubblicazione sulla piattaforma digitale e che hanno portato a questo entusiasmante risultato. La premiazione del contest è avvenuta nella serata di ieri, giovedì 6 maggio a Porto Recanati. Il concorso è stato promosso da Marche Film Commission, Fondazione Marche Cultura e Comune di Porto Recanati, in collaborazione con Tipicità.
"Abbiamo provato una grandissima emozione - commenta Lorenzo Poeta, regista del corto su Camerino-. Siamo stati molto contenti e avremmo voluto ringraziare una ad una le  1506 persone che hanno apprezzato il nostro lavoro e ci hanno sostenuto. Questo entusiasmo delle persone nei nostri confronti ci ha trasmesso una grande carica- continua il ventenne Lorenzo Poeta-. Approfitto qui per ringraziare tutti, da chi ci ha permesso di entrare in 'zona rossa' e filmare le scene nel centro storico di Camerino, a chi ha espresso il suo consenso per il nostro prodotto permettendoci di vincere il premio. È davvero gratificante che più di 1500 persone abbiano apprezzato e condiviso sui social il nostro messaggio.  Quello che abbiamo voluto dire è che vorremmo tornare ad una situazione di normalità. Ci rendiamo conto che è molto complicato ma come giovani, abbiamo volontà di restare e guardare al futuro con positività".
C. C.

*approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte
Dopo Vittorio Brumotti, un altro testimonial d'eccezione per Sarnano. Il volto della nuova campagna di promozione turistica sarnanese è infatti Cesare Bocci, attore tra i più apprezzati nel mondo della fiction italiana e originario dell'entroterra maceratese, a cui da sempre è molto legato. Il primo spot, realizzato dai filmmaker marchigiani di Lunastorta Produzioni, uscirà a metà giugno e sarà dedicato soltanto alla campagna online, sui social e sul sito www.sarnanoturismo.it .

Particolarmente soddisfatto della collaborazione con Bocci il sindaco, Luca Piergentili, che sottolinea l'importanza che il turismo riveste per la città di Sarnano: "Cesare è un attore tra i più affermati in Italia ed è davvero legato a questo territorio, basti pensare a quando ha raccontato che i Piani di Ragnolo sono il suo posto preferito. Non potevamo non averlo come testimonial, visto il rapporto che ci lega da diverso tempo. Il nostro accordo prevede diversi spot nel tempo, il primo sarà online sui nostri canali social a breve, ma contiamo di poter proseguire la collaborazione anche nei prossimi anni".

Sulla scelta di appoggiarsi a un testimonial per la promozione del territorio, Piergentili ha proseguito: "Crediamo che un volto noto possa dare quel quid in più che va proposto proprio in momenti come questi, quando c'è il desiderio nelle persone di tornare a uscire e a visitare nuovi luoghi e quando ci accorgiamo che c'è un certo interesse per le nostre zone. Pensiamo che un testionial possa rappresentare quel qualcosa in più, capace di generare ancor più attrattività. Siamo consapevoli di avere un territorio bellissimo e delle strutture idonee: queste strategie ci stanno dando dei buoni riscontri, come acccaduto lo scorso anno con Brumotti. Dalle prenotazioni speriamo che possa andare bene anche questa stagione che sta arrivando".

l.c.
Con il mese di maggio si apre per Camerino il  periodo delle feste dedicate al Santo patrono Venanzio Martire. Tante le iniziative ormai tradizionalmente legate a questa ricorrenza e, prima fra tutti, la rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio che quest'anno taglia il traguardo dell'edizione numero 40. Le misure restrittive della pandemia non hanno permesso lo scorso anno il regolare svolgimento delle manifestazioni medievali ridotte a piccoli simbolici omaggi. Con la limitatezza della situazione attuale che non può dirsi ancora ottimale, ci si appresta comunque a festeggiare anche quest'anno.
"Stiamo cercando di organizzare un calendario che ci permetta di festeggiare al meglio appunto questo importante anniversario del quarantesimo- dichiara la presidente dell'associazione Stefania Scuri- Di sicuro riusciamo a donare alla popolazione di Camerino un'Offerta dei Ceri più ampia rispetto a quella dello scorso anno e quindi, siccome le normative hanno aumentato il numero dei partecipanti in chiesa alle funzioni religiose, questa volta sarà maggiore .anche il numero dei figuranti che potrà assistere alla cerimonia in basilica, rispetto a quello del 2020.  La novità di questa edizione- continua Stefania Scuri- è che abbiamo  progettato un prodotto molto ambizioso per quanto riguarda la Corsa alla spada. È un qualcosa che finora la nostra manifestazione non aveva mai realizzato. 
Si tratta di un 'cortometraggio' sul ritorno della Signoria dei da Varano a Camerino grazie alla figura di Elisabetta Malatesta. È stato girato la scorsa settimana e in questo cortometraggio potremmo ammirare  ancora una volta gli abiti della Corsa alla spada e i vari personaggi che sono interpretati da alcuni attori esterni alla nostra città, venuti da altre regioni, proprio con l'intento di poter veicolare il nome di Camerino e il nome della Corsa alla spada, anche attraverso le loro conoscenze nel settore dello spettacolo e del teatro. 
Molte scene - spiega la presidente- sono state girate per quello che era possibile all'interno di alcuni spazi della città che non posso svelare; ne riconosceremo comunque alcuni molto importanti che hanno segnato anche la storia dei vari eventi legati alla città di Camerino, altre ne sono state relizzate poi nei dintorni della città con l'intento di promuovere la corsa alla spada e di promuovere tutto un territorio.  All'interno della settimana  che va dal 17 al 23 maggio sarà appunto possibile vedere questo cortometraggio e faremo proprio una prima visione del corto che poi rimarrà come prodotto digitale di divulgazione della storia di Camerino di proprietà della Corsa alla Spada,  così come tutte le fotografie del backstage e di scena. Un prodotto nuovo che fino ad oggi non era mai stato realizzato. Tutto questo è stato organizzato perché le norme restrittive hanno un po' anche modificato quella che è la stessa possibilità di rievocare- spiega Scuri- per cui ci siamo inventati questa  così come altre modalità in streaming, nelle quali verranno curati degli approfondimenti importanti sul ruolo di Camerino nel commercio dell'epoca del tardo Quattrocento. Una delle produzioni e dei commerci della città aveva al centro lo zafferano e ne parleremo  così come stiamo organizzando anche un omaggio a coloro che furono i fondatori della Corsa alla spada. Per quel che concerne proprio la gara del 23 maggio, se il colore giallo ci assisterà fino a quel giorno, ci sarà la possibilità di poter seguire la corsa degli atleti che stiamo tenacemente portando avanti come progetto.
Ci rendiamo conto che i tempi sono stretti, ma chiaramente in questa situazione lavoriamo un po' in emergenza.  Come è facile immaginare le Taverne quest'anno non avremo la possibilità di aprirle; si è ragionato insieme ai tre capi terziere di Sossanta, Mezzo e Muralto, ma è chiaro che le norme anti-covid e la situazione sanitaria non permettono purtroppo la possibilità di aprire questi tre luoghi a noi tanto cari. Tuttavia, il fatto di parlare di un prodotto come quello delllo zafferano farà sì che, all'interno delle cucine di alcuni ristoranti che si sono resi disponibili,  potrà essere ospitato un rappresentante di ognuna delle taverne che realizzerà un piatto medievale e magari creare un evento di assaggio con l'ambientazione della taverna". I tre terzieri  si stanno anche organizzando per abbellire le vie della città. "Io mi sento solo di ringraziare coloro che insieme a me in questi due anni hanno condiviso questa situazione difficile. È vero che non ci siamo mai fermati lo stesso e ci siamo sempre incontrati utilizzando chiaramente tutti i sistemi ormai diventati usuali delle call. E se quest'anno riusciremo ad organizzare i due eventi dell'Offerta dei Ceri e della Corsa e ad organizzare qualche approfondimento culturale nei giorni che ci separano dal 17 al 23 maggio- conclude Stefania Scuri-  potrà sembrare poco ma questo poco ha richiesto davvero tantissimo lavoro, impegno e dedizione; in questa situazione organizzare una rievocazione storica è più che difficile"

c.c..
Nuove demolizioni a Camerino. Ultimate le operazioni di abbattimento del palazzo di via Dante Alighieri che per diversi giorni di aprile hanno costretto alla chiusura della strada su cui si affacciava e del quale resta visibile solo l'area di sedime, ci si appresta a demolire ora in via Seneca il palazzo in cui hanno sempre abitato le famiglie dei Carabinieri. Ruspe e mezzi meccanici sono già sul posto per dare inizio all'abbattimento dell'edificio gravemente danneggiato dal sisma. Un altro spaccato di vita e di ricordi che lascerà spazio al nuovo e al futuro della città. Per rendere possibili le operazioni fino al 7 maggio il tratto di via Seneca compreso tra l'intersezione con via Baudana Vaccolini e via Passamonti resterà chiuso. 

c.c.

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Resta alta l’attenzione sulle sorti della struttura ospedaliera della città ducale che ha motivato la stessa  mobilitazione social e la costituzione del gruppo "Salviamo l’ospedale di Camerino", nato diversi mesi fa e subito arrivato a migliaia di iscritti. È infatti trascorso più di un mese dalla mancata risposta della sanità regionale, a porre rimedio alla più volte denunciata carenza di personale medico nella struttura, di riferimento sanitario per l'intero entroterra montano.
“La situazione è congelata se non addirittura peggiorata - spiega il fondatore del gruppo Angiolo Napolioni -. La regione Marche ha infatti attivato la mobilità di medici solamente per gli ospedali di Civitanova e di Macerata, escludendo a priori Camerino. Non si vedono dunque all’orizzonte fatti nuovi che ci facciano ben sperare circa il futuro dell’ospedale camerte, anche perché, consapevoli  di essere in presenza in quel periodo di un aumento dei casi di Covid 19, noi siamo stati sensibili nei confronti della regione Marche e non abbiamo spinto sull'acceleratore; adesso che i numeri stanno però certamente calando e che le vaccinazioni stanno procedendo in maniera abbastanza spedita, auspichiamo, e, questo non è solo un auspicio– precisa Napolioni- in quanto sarà anche una volontà operativa, che la regione riaffronti e si faccia carico delle proprie responsabilità in ordine a quelle che sono state delle dichiarazioni rilasciate un mese e mezzo fa circa. Che seguano fatti dunque rispetto a ciò che è stato pubblicamente detto e cioè di riportare l'ospedale di Camerino a come era prima del covid, anche perchè, è tutto fermo. Non ci nascondiamo dietro ad un dito: i politici regionali dicono una cosa - sottolinea-  mentre i funzionari della Regione ne dicono una diversa.
Che si mettano d'accordo in quanto la direttrice del comparto Asur della Regione dichiara che verrà tutto ripristinato come prima ma i fatti ci dimostrano invece tutto il contrario. E noi non siamo onestamente e sinceramente più disposti a tollerare questa situazione, anche perché sta ripartendo la ricostruzione e iniziano a vedersi all’opera i cantieri, l’università auspica che si ritorni sempre più in presenza con le lezioni; nel contempo si parla di rilancio e di sviluppo per questo territorio ma nei fatti e soprattutto per quanto concerne l’ospedale di Camerino, questa volontà non la si dimostra concretamente. La realtà è che si fa di tutto per ignorare il problema della sanità e dell'assistenza sanitaria nella fascia Montana e nel territorio colpito dal terremoto e questa è davvero una cosa paradossale. Non vorrei che dietro vi fossero delle piccole vendette personali. Qui bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità e operi nell'interesse esclusivo dei propri rappresentati e dei propri amministrati, cosa che non sta succedendo. Chiaro dunque che la nostra attenzione oggi è ancora più alta di prima e - conclude Napolioni- con il diminuire dell'emergenza, torneremo sicuramente ad insistere, a premere il piede sull’acceleratore e, se non verremo ascoltati quanto prima dagli organismi regionali, abbiamo l’intenzione di lanciare una sottoscrizione concreta appoggiandoci presso gli uffici delle anagrafi dei comuni che aderiranno alla nostra iniziativa e, chiunque vorrà potrà sottoscrivere questa petizione a sostegno del ripristino anticovid del nostro ospedale che, ribadisco, non è l'ospedale di Camerino, ma è avamposto sanitario emergenziale a servizio del territorio di tutta la montagna e della fascia pedemontana. Quindi, detto con la lingua di strada, non ci prendessero per i fondelli”.

c.c.
Prende forma il recupero della zona delle Ex Casermette  come centro per il controllo dei Beni Culturali.“Una notizia bellissima per la nostra città e per tutta l'area interna. Così il sindaco Sandro Sborgia appreso dell'inserimento di Camerino nel Recovery plan.
"Da anni si parlava di rimettere in funzione l'utilizzo del complesso delle ex Casermette ma, in tal senso, non erano mai seguiti atti concreti. È una bella soddisfazione sapere che quel piano al quale già subito dopo il nostro insediamento abbiamo iniziato a lavorare portandolo avanti verso il Ministero dei Beni Culturali, trova oggi collocazione all'interno di quelli che verranno finanziati con il Recovery plan". 
Con Roma, Alessandria, Caserta e Piacenza, la città ducale è stata inserita nella sezione Cultura del capitolo Sicurezza sismica: Recovery Art Conservation Project che, grazie alla disponibilità di uno stanziamento governativo per un totale di 800 milioni di euro, prevede la creazione di 5 depositi temporanei per la protezione dei beni culturali mobili, in caso di calamità naturali.
"Il nostro- spiega Sborgia-  è pertanto uno dei 5 progetti di riutilizzo di ex strutture che in precedenza avevano altre utilità; parliamo infatti di ex centrali nucleari e di caserme dismesse. Non volevamo che quell’area, trascurata da lungo tempo, fosse abbandonata; è davvero un grosso risultato la prospettiva concreta che quegli spazi vedranno la creazione di uno dei cinque depositi per le opere d'arte da preservare e conservare in caso di calamità naturali o eventi avversi - continua il sindaco di Camerino-. Avremo a livello regionale una struttura che sarà deputata alla collocazione e conservazione dei beni culturali e credo che di questo dobbiamo essere tutti contenti: il bello dell'operazione non è nella sola rifunzionalizzazione di un complesso oggi abbandonato, ma nei vantaggi che anche dal punto di vista economico, sociale e del lavoro ne deriveranno per la nostra area interna. E intorno a quella struttura potranno anche essere creati ulteriori progetti. Per ora sappiamo che il progetto pensato e realizzato per l’area delle ex Casermette insieme alla Curia e dall’Università di Camerino, è inserito nel Recovery plan: attendiamo quindi che il Ministero formalizzi e disponga ufficialmente l’avvio di tutte le procedure e poi avremo la possibilità di capire quali tempi occorreranno affinché il progetto vada avanti. Personalmente - conclude Sborgia- confido che si possa avviare il tutto in tempi molto brevi". 

c.c.

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