Non è la prima volta che prliamo dei ‘luoghi del cuore’, di quelli che Capossela, cantando, definisce “i luoghi dove si amò la vita”.
Leggendo un post di Stefano Russo sulla pagina Facebook Mondo Camerte si intuisce subito che Camerino, per quello che negli anni ‘90 era uno studente fuori sede e oggi è avvocato nella sua Taranto, è un luogo del cuore. Russo è l’esempio della ricchezza che Camerino offre a chi la visita e la vive, anche se per poco tempo; la conferma che la forza della gente di montagna sa lasciare un segno indelebile nei cuori di chi la conosce e le parole che Stefano Russo usa per descrivere i ricordi che sono ancora vivi nella sua anima dovrebbero essere un segnale di speranza e una spinta a non mollare, continuando a credere in un domani migliore.

“Mi sono laureato a Camerino a febbraio del 1990 - racconta Stefano Russo - . Provenivo da un’altra sede in cui ho avuto dei problemi e mio cugino mi suggerì di andare a Camerino smentendo che la facoltà fosse più semplice. Semplicemente era meno affollata, con un rapporto diretto con i docenti, molto bello, gratificante ma soprattutto umano. Studiai come un pazzo e mi trovai benissimo”.

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Russo nel giorno della sua laurea


Cosa ricorda della città?

Ricordo tutto. io abitavo in via Medici, in una splendida mansarda affacciata sulle colline. Era di proprietà di una famiglia meravigliosa di cui ho uno stupendo ricordo. Ho memoria di ogni angolo della città e dopo trent’anni è come se stessi ancora lì. Non ho alcun ricordo negativo né per quanto riguarda la gente e né per i luoghi che adoravo.

Ci sono delle persone o degli aneddoti che porta nel cuore?

Un mio amico greco che studiava all’università mi presentò padre Onorio che occupava l’eremo di Valpovera, ma si trovava a Renacavata per motivi di salute. Ricordo che la prima cosa che fece, intuendo la mia disponibilità, fu darmi le chiavi di una grande voliera che si trovava a Valpovera e mi chiese di occuparmi degli uccelli che custodiva. Io accettai e andavo a dar da mangiare agli uccelli un paio di volte alla settimana; Presi anche l’abitudine di andarci a studiare: gironzolavo con il libro in mano in quei sentieri.
Tutto rende indimenticabile quel tempo.

E’ mai tornato a Camerino?

Sì, più volte. L’ultima nel 1997, dopo il terremoto di quell’anno, perchè nel 1996 mi sposai e volli portare mia moglie a vedere quei luoghi che per me erano stati importanti e continuano ad esserlo. Ogni tanto mi ritrovo su Google Maps a gironzolare per le strade di Camerino. Ammetto che sia una cosa curiosa da sentire, perchè magari chi ci vive lo trova normale, mentre chi è lontano ne conserva un bel ricordo. Ogni tanto mi piace davvero ‘passeggiare virtualmente’ per le stesse strade in cui gironzolavo più di trent’anni fa. Camerino mi è rimasta nel cuore.

Il sisma l’ha mutata, ha visto i cambiamenti?

Ho dificioltà a riconoscere qualche zona. I miei voli pindarici telematici mi portano più spesso in centro rispetto alla periferia. Sulla pagina Facebook Mondo Camerte leggo, ogni tanto, di qualcosa che viene restituito alla comunità e ne gioisco. Mi colpisce vedere l’entusiasmo di tanti cittadini che credono in questa rinascita e devono continuare a farlo. Non solo hanno le capacità e la forza, ma anche quella determinazione di rimanere lì nonostante i problemi. Sanno di vivere in un posto meraviglioso e devono riuscire a recuperarlo. Ci sono tanti paesi fantasma in giro per l’Italia che sono tali perchè la gente ha rinunciato a rivivere in quei posti. Non c’è niente di più bello, invece, che salvare una memoria così bella.

Se ha vissuto a camerino saprà che la tenacia fa parte dell’indole della gente di montagna.

E’ la cosa che mi piacque subito: gente schietta, sincera, a volte tagliente come un rasoio ma a me è così che piacciono le persone. Comunque sempre sorridenti. Di Camerino ricordo il sorriso della gente; un sorriso che ho davanti agli occhi, come se li vedessi adesso. Ricordo il titolare di un pub che c’era in piazza “Le piccole ore” dove trascorrevo buona parte delle mie serate e tanta gente che ricordo spesso come se li avessi ora davanti alla mia scrivania. Quelli a Camerino sono stati i tre anni più belli della mia vita. Ho avuto altre emozioni, gioie immense, ma se penso alla felicità penso ai miei tre anni a Camerino.

I social le permettono di essere più vicino a questa città.

Io rimasi in attesa per mesi prima di essere incluso nella pagina Mondo Camerte. Ero certo di non essere accolto perchè non sono del posto, ma sono stato felicissimo quando sono entrato. Intervengo nei commenti in punta di piedi perchè comprendo che alcune ferite, in questa ter, sono ancora aperte.
Ho paura che il mio intervento possa essere fuoriluogo perchè ho la sensazione che ci siano ferite aperte.

Tornerà a Camerino?

A me piacerebbe venire a vivere a Camerino e lo farò. Purtroppo a 56 anni non ci si può inventare un mestiere partendo da zero, però prima o poi arriverà la pensione anche per me. Se io mi dovessi immaginare a passeggio per qualche strada, a chiacchierare con qualche amico da qualche parte nel mondo, io mi vedo vecchiarello col bastone in mano a Camerino, non a casa mia.

Giulia Sancricca
“L’ordinanza e i decreti? Sono fondamentali per la gestione dell’emergenza pandemica, e l’Ateneo li accetta con grande rispetto e senso di responsabilità”. Sono state queste le parole del Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, in vista del nuovo dpcm e all’indomani dell’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Marche Acquaroli. Opinione sposata anche dal Rettore Unicam Claudio Pettinari, alle prese anche lui con la riorganizzazione della didattica nell’ateneo camerte.

“Un provvedimento che dobbiamo accettare – sostiene il Rettore Pettinari –, anche se abbiamo letto negli occhi dei nostri studenti il dispiacere per non poter vivere una situazione normale. Le lezioni a distanza sono già attive e procedono bene, sono disagi che abbiamo già vissuto a marzo e a cui eravamo preparati. Abbiamo sicuramente investito molto per trovare nuove aule, organizzare il lavoro e le lezioni, anche a livello finanziario. Capisco anche il disagio degli studenti fuori sede: è chiaro che non saranno disposti a grandi spese per trovare un alloggio e poi seguire le lezioni a distanza, questo potrebbe essere un danno ulteriore per la comunità, danno che per altro già esiste. La speranza è che non essendoci limite alla Provvidenza, questo ‘mini-lockdown’ possa sortire ottimi effetti e permetterci di tornare a lavorare serenamente già da dicembre”.

Una speranza condivisa anche dal Rettore Unimc Francesco Adornato: “Il quattro dicembre scadrà l’ordinanza, l’augurio è quello di vedere una situazione più distesa e poter tornare in presenza: il nostro disagio è anche quello dei nostri studenti: l’Università è un’esperienza formativa, culturale, civile, ideale, la cui ricchezza si sublima nella presenza. L’ordinanza e i decreti sono provvedimenti spiacevoli, ma fondamentali per la gestione dell’emergenza pandemica, e l’Ateneo li accetta con grande rispetto e senso di responsabilità. Certo – conclude il Rettore –, Unimc aveva investito molto, anche a livello finanziario, per poter permettere lo svolgimento della didattica in presenza, ma i tempi che corrono impongono questo. Comprendo e accetto le decisioni del Governo e della Regione”.
L’impegno dell’Università di Camerino nel promuovere una cultura attenta ai problemi di una società multiculturale e multietnica si è tradotto, oltre che nell’attivazione di un percorso di laurea triennale in Scienze degli enti non profit e della cooperazione internazionale e di un biennio specialistico in Gestione dei fenomeni migratori e politiche di integrazione nell’Unione Europea, in un progetto che ha portato a Camerino l’Osservatorio sul diritto europeo familiare e successorio: al congresso di presentazione di ieri, con la presenza e i saluti del Rettore Claudio Pettinari, hanno partecipato in videoconferenza oltre 500 tra notai, avvocati e ricercatori europei.

La coordinatrice del progetto, la professoressa Lucia Ruggeri, ai microfoni di Radio C1 inBlu, ha spiegato in cosa consiste e di cosa si occuperà l’Osservatorio: “Credo sia fondamentale per il territorio e per i cittadini di Camerino che Unicam proponga nuove iniziative. Il fatto che il nostro Paese abbia dodici milioni di persone che vivono e lavorano in paesi diversi da quelli di origine, con una presenza massiccia di persone straniere anche nella nostra regione, ci ha fatto riflettere sulla creazione di questo Osservatorio, che sia in grado di aiutare i cittadini a comprendere come funziona e come sia applicabile il diritto di famiglia, cosa succede in caso di lutto per quello che riguarda le successioni, anche in caso di beni che si trovano all’estero.

Il supporto che si vuole dare è anche indirizzato alle liti e alle questioni familiari, in modo che queste vengano gestite in maniera adeguata e senza ricorrere al giudice, ma piuttosto che questo venga fatto attraverso consulenze appropriate e grazie all’aiuto di professionisti preparati. Unicam, insieme all'Università di Rijeka (Croazia), l'Università di Lubijana (Slovenia), l'Università di Almería (Spagna) e la Fondazione “Scuola di Alta Formazione Giuridica”, cercherà di operare in una logica no-profit, a servizio dei cittadini”.

red.
“Trasporti, università, turismo: il nostro territorio sostenibile” è il titolo del convegno di stamattina al deposito Contram, dedicato agli studenti della città ducale e incentrato sui temi della mobilità sostenibile e delle energie rinnovabili. Tra le autorità presenti, oltre ai vertici della Contram, il rettore UNICAM Claudio Pettinari: “mobilità significa libertà – dice ai microfoni di Radio C1 inBlu – e la libertà deve essere al centro dei lavori di un legislatore. Oggi muoversi in maniera sostenibile e non impattante è necessario ed è responsabilità di tutti, in modo da avere un futuro più sano”.

Al rettore fa eco il presidente Contram Stefano Belardinelli: “nel giorno del trasporto urbano gratuito abbiamo messo insieme molte realtà diverse: giovani, ateneo, scuole, in un ambiente spesso sfortunato e non sempre semplice da vivere. Questi elementi sembrano contraddittori, ma insieme guardano al futuro guardando il passato. Bisognerà ricostruire, ma farlo strizzando l’occhio alla sostenibilità. Noi vogliamo esserci perché la mobilità sostenibile e, perché no, anche la mobilità lenta, che significa benessere e salute, così come le tecnologie non impattanti sono nostri obiettivi da sempre. I giovani spesso parlano meglio di noi, non solo sono il futuro, ma hanno anche una voce più forte”.



Presente anche il sindaco della città di Camerino Sandro Sborgia: “Mobilità che è anche vivacità del territorio. Questa è una giornata che testimonia il grande collegamento e la sinergia tra le istituzioni del nostro territorio: UNICAM, Contram, che è una realtà di eccellenza, e l’amministrazione vanno avanti insieme per temi come economia e turismo e dunque per il bene della nostra comunità e del nostro futuro. Sono presenti tanti giovani oggi, sarà loro la responsabilità di proseguire il cammino che stiamo cercando di tracciare e di lasciare poi il nostro territorio meglio di come lo troveranno”.

MS

“Trasporti, università, turismo: il nostro territorio sostenibile”, questo il titolo del convegno di sabato al Sottocorte Village di Camerino, dedicato agli studenti delle scuole superiori della città ducale. Al centro i temi della mobilità sostenibile, le energie rinnovabili e le tecnologie applicate nel campo del trasporto pubblico.

Temi, in particolare quello della mobilità e delle risorse energetiche sostenibili, la cui importanza è stata sottolineata dal rettore UNICAM Claudio Pettinari: “nel nostro talk ci occuperemo di dare risalto all’impatto che i comportamenti sostenibili possono avere nella salvaguardia dell’ambiente. L’esempio più chiaro può essere quello legato alle emissioni di CO2, seppur il periodo di lockdown le abbia parzialmente limitate. Altri focus saranno sull’utilizzo della risorsa idrogeno o sugli sviluppi di batterie più performanti e meno soggette all’usura. L’evento di Contram credo possa essere illuminante per i giovani, che hanno la necessità di comprendere come il rispetto e la salvaguardia del territorio passino attraverso comportamenti sostenibili”.

“Da anni Contram si impegna nel campo della sostenibilità, siamo stati tra i primi a dare sostegno a una mobilità “dolce”, ad aver pensato alle bici elettriche, ad aver creduto che anche in un territorio ricco di tradizione possa esserci spazio per un’innovazione - così il presidente Contram Stefano Belardinelli - . Ci tenevamo a essere presenti anche quest’anno al Festival dello sviluppo sostenibile, abbiamo voluto mettere insieme tanti giovani in un luogo, il Sottocorte Village, simbolo del territorio che sta vivendo la ricostruzione. La presenza dell’Università è fondamentale per riconoscere l’importanza della ricerca scientifica alla base di concetti come riuso e ripensamento dei materiali. Dal canto nostro da anni abbiamo a cuore lo sviluppo di queste tematiche, abbiamo sviluppato bus elettrici, caldeggiamo l’uso dell’energia solare e crediamo nelle bici elettriche: tutte tecnologie che sono perfettamente compatibili con un territorio come il nostro, immerso nella natura e a un passo dal Parco dei Sibillini”.

red.

red.
L’Università di Camerino centra un importante e prestigioso obiettivo: la prof.ssa Lucia Ruggeri, docente della Scuola di Giurisprudenza e già coordinatrice del progetto europeo PSEFS, ha infatti ottenuto un finanziamneto dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Justice 2020, con un progetto dedicato alla formazione di giudici, avvocati, notai e mediatori europei in materia di famiglie transnazionali.

Con crescente frequenza le coppie sono composte da cittadini di diverse nazionalità e sempre più spesso coppie di coniugi o conviventi con una stessa nazionalità, per ragioni di lavoro, vivono in Paesi diversi da quelli di origine. Questo fenomeno, che nella sola Unione Europea interessa circa 12 milioni di persone, ha reso necessario un complesso intervento a livello europeo e nazionale con significative innovazioni legislative.

L’importanza di un aggiornamento professionale di alta qualità e, soprattutto, in grado di coinvolgere contemporaneamente professionisti di area giuridica di diverse nazioni ha condotto alla creazione di un partenariato europeo, guidato da Unicam, che si avvale dell’apporto di ricercatori delle Università di Rijeka, Lubiana, Almeria e del Law Institute della Lituania, centro di eccellenza europeo per la formazione professionale.

Il partenariato gode del supporto e della collaborazione di 26 organizzazioni nazionali ed internazionali impegnate nella formazione di professionisti dell’area giuridica. Per l’Italia, si segnalano, oltre alla Fondazione Scuola di Alta Formazione Giuridica, ente che raccoglie gli alumni della Scuola di Specializzazione in Diritto Civile, il Consiglio Nazionale Forense e quello del Notariato, le principali associazioni operanti in materia di diritto di famiglia e mediazione familiare, il Tribunale per i Minorenni di Ancona.

Il team Unicam vede come componenti i professori Francesco Rizzo, Maria Pia Gasperini ed Andrea Perali. Quest’ultimo, in qualità di Delegato Unicam per l’e-learning, insieme con i collaboratori specializzati del gruppo e-learning, curerà l’implementazione delle attività formative sulla piattaforma Moodle di Ateneo per un training sperimentale che coinvolgerà professionisti italiani, spagnoli, croati, sloveni e lituani.

Il risultato finale del progetto sarà la realizzazione del primo MOOC (Massive Open Online Courses) multilingue europeo dotato di certificazioni di qualità (curate dall’Ufficio Qualità di UNICAM). Il corso, interamente open access, sarà incentrato sulla regolamentazione del patrimonio e delle successioni delle coppie transnazionale e sarà ospitato nella piattaforma nazionale EDUOPEN, grazie al supporto dell’EDUNOVA CENTER dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il Prof. Tommaso Minerva.

Con questa iniziativa e con il riconoscimento ottenuto, UNICAM si conferma università leader a livello europeo nell’uso di tecnologie e metodologie innovative per la formazione online di qualità.
c.c.

L''Università di Camerino con le Giornate di Ambientamento e, in concomitanza con l’inizio delle lezioni del nuovo anno accademico, ha accolto oggi le matricole che inizieranno il loro percorso universitario in Unicam, avendo scelto di iscriversi ad uno dei numerosi corsi di laurea attivati dall’Ateneo camerte.
L’appuntamento per le matricole era infatti previsto per oggi nelle sedi di Camerino e San Benedetto del Tronto, mentre mercoledì 14 ottobre sarà la volta della sede di Ascoli Piceno e mercoledì 18 novembre della sede di Matelica.
Le “Giornate di Ambientamento per le matricole”, iniziativa promossa dal servizio Tutorato di Unicam, sono volte a facilitare l’inserimento dei nuovi studenti nella realtà universitaria e fornire loro gli strumenti utili per affrontare senza problemi gli studi universitari.
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“Siamo davvero felici di poter accogliere di nuovo le matricole e tutti i nostri studenti nelle strutture dell’Ateneo, dove le attività didattiche verranno svolte prevalentemente in presenza, anche se sarà comunque ancora possibile seguire tutte le lezioni a distanza.  – ha affermato con emozione il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari –. Siamo soddisfatti perché vogliamo comunque guardarli negli occhi, chiamarli per nome, non limitarci ad interagire con loro davanti ad uno schermo. Le attività didattiche saranno tenute nel massimo rispetto delle misure di sicurezza, con aule e laboratori, che saranno costantemente sanificati. Le giornate di ambientamento sono un appuntamento importante per orientarsi nella vita universitaria Unicam, come dimostrato dalla grande partecipazione.”

“Le giornate – ha sottolineato la prof.ssa Loredana Cappellacci, Delegata del Rettore per il Tutorato – sono come sempre ricche di appuntamenti, con presentazioni delle attività didattiche e dei servizi agli studenti, rivolte alle centinaia di giovani studenti che, con grande entusiasmo e con la curiosità di chi si accinge ad affrontare una nuova esperienza, hanno deciso di scegliere Unicam per il proprio percorso universitario”.

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Gli studenti iscritti ai corsi di laurea con sede a Camerino sono stati accolti presso l’Auditorium Benedetto XIII dove hanno ricevuto il saluto di benvenuto in Unicam da parte del Rettore Claudio Pettinari, ed hanno poi potuto avere tutte le informazioni sulle opportunità ed i servizi offerti dall’Ateneo, nonché sulle attività didattiche.

L'accoglienza dei ragazzi partecipanti è continuata nel pomeriggio nelle Scuole di Bioscienze, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie, da dove sono stati presentati nel dettaglio i corsi di laurea Unicam e fornite tutte le informazioni relative alle attività didattiche.

Nella sede di San Benedetto, l’incontro di benvenuto si è tenuto nella sede del Polo didattico. 
c.c.



Gli studenti premiamo l’Università di Camerino. Unicam infatti ottiene il terzo posto tra gli Atenei italiani, preceduta solo dall’Università Carlo Cattaneo di Castellanza (VA) e dall’Università Bocconi di Milano, nello StuDocu World University Ranking, la classifica delle migliori università del mondo secondo l’esperienza degli studenti, realizzata da StuDocu, la piattaforma tecnologica educativa per la condivisione di documenti universitari.

Attraverso un ampio sondaggio di 100.000 studenti provenienti da più di 27 paesi, questa classifica è la prima del suo genere a mettere le esperienze degli studenti e la valutazione delle loro università in prima linea nelle metriche di classificazione.

Ogni anno sono varie le organizzazioni pubblicano la classifica annuale delle migliori università del mondo sulla base di diverse metriche e indici come la reputazione, le citazioni di ricerca per membro della facoltà, la ricerca e i premi ottenuti. Questi criteri prestano poca o nessuna attenzione alle opinioni e alle esperienze reali vissute dagli studenti e che sono indicatori vitali di un'esperienza educativa positiva e reale. Questi criteri spaziano dalle risorse e strutture disponibili nel campus all'accessibilità della facoltà, ai servizi di supporto agli studenti e altro ancora. Da qui nasce l'interesse di StuDocu per l'ascolto degli stessi studenti.

“Siamo naturalmente estremamente soddisfatti ed orgogliosi – sottolinea Claudio Pettinari, Rettore Unicam – per questo ulteriore successo. E lo siamo ancora di più perché questo riconoscimento viene proprio dalle studentesse e dagli studenti, la nostra forza, i primi destinatari di tutte le nostre attività, di tutti i nostri sforzi e di tutte le nostre azioni. Per loro cerchiamo sempre di migliorarci, con loro progettiamo e costruiamo un futuro che li renda donne e uomini capaci di affrontare le sfide che la vita riserverà loro”.

“Oltre a porre massima attenzione all’offerta formativa, molto articolata e prontamente adattata alle principali sfide che la società ci impone, alla didattica, alle attività di ricerca, - prosegue il Rettore Pettinari – è fondamentale per noi garantire agli studenti strutture adeguate, aule, biblioteche, infrastrutture telematiche che consentano loro di studiare al meglio. Allo stesso modo riserviamo particolare attenzione anche alla qualità degli impianti sportivi, moderni e funzionali. Unicam rappresenta davvero lo spazio giusto per costruire il futuro dei nostri studenti”

Lo StuDocu World University Ranking si basa su quindici diverse categorie di interesse diretto per gli studenti e la loro esperienza nelle rispettive università. Gli studenti che hanno partecipato a questo studio hanno classificato le università che frequentano o hanno frequentato, su una scala da 1 a 10 (1 è la più bassa e 10 la più alta) nelle categorie di reputazione accademica, studio a distanza, qualità dell'istruzione, corsi, cultura sportiva, diversità e inclusione e altro ancora.

Con 100.000 intervistati da 1.500 università in Europa, Stati Uniti, Canada, America Latina e Oceania, ciascuna università è stata classificata da una media di 60 studenti o laureati. Oltre alle suddette domande, gli studenti hanno valutato la loro probabilità di consigliare il proprio centro studi ad amici e familiari, facendo di questa la prima classifica universitaria creata dagli studenti per gli studenti.
Presentato a Camerino il nuovo Centro di Ricerca Universitario, in via Madonna delle Carceri, i cui lavori di realizzazione stanno procedendo a ritmo serrato. Si tratta del più grande progetto, nato subito dopo il terremoto del 2016, che riguarda l'attivazione di un nuovo polo internazionale per la ricerca e l'innovazione.

"Per me è davvero una grande emozione veder sorgere questo centro - le parole del rettore Claudio Pettinari - Ricordo perfettamente quando, dopo il sisma, visitammo il polo di chimica e ci rendemmo conto che le vecchie strutture, oltretutto gravemente danneggiate, non potevano essere più considerate per uno sviluppo di questo territorio. Avevamo la necessità di sognare, lo abbiamo fatto e, grazie anche alla vicinanza della Protezione civile, abbiamo dato avvio a quest'opera grandiosa che permetterà ai nostri ricercatori di valorizzare le loro competenze anche a vantaggio dell'intero territorio. Siamo giunti alla metà circa dei lavori di questa opera che rappresenta il futuro".

luigi coccia


Un progetto interamente realizzato dai docenti della Scuola di Architettura e Design di Unicam per un edifico dove, in una struttura con una forma che ricorda un "chip", saranno collocati 44 laboratori, altrettanti uffici, sale studio e un'aula per conferenze.  


"Un edificio che nasce da un buon dialogo tra architetti e ingegneri - così il prof. Luigi Coccia, docente della Scuola - Un'idea che cerca di tenere insieme il funzionamento strutturale dell'edificio e l'immagine architettonica. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza di coloro che lavoreranno in questo edificio. Per questo l'idea è strutturata attraverso 2 corpi edilizi, uno solido e ancorato al terreno, quasi una sorta di fondazione realizzata in cemento armato, e l'altro, che poggia sul sottostante, ed è una struttura in acciaio e vetro. Tra i due corpi edilizi sono disposti dissipatori sismici che in caso di terremoto non consentono alle onde sismiche di propagarsi lungo la struttura verticale dell'edificio".

f.u.

proiezione video
Buone notizie per il parcheggio meccanizzato di Camerino sono arrivate questa mattina dal sindaco Sandro Sborgia durante l'inaugurazione della rinnovata area camper di via Macario Muzio.
"È stato approvato il Cir - ha detto - la Congruità dell'Importo Richiesto, quindi si potrà procedere con l'iter per la ricostruzione".

A spiegare i prossimi step, al microfono di Radio C1...inBlu è stato l'assessore ai Lavori Pubblici, Marco Fanelli: "Si tratta di un importo di poco superiore ad un milione - ha detto - . Adesso si può avviare l'iter per la ricostruzione. È una specie di studio di prefattibilità che accerta che la somma indicata subito dopo il sisma è sommaria; ora viene valutata con più attenzione. Da qui si parte per la progettazione che, credo, possa essere affidata direttamente. Noi riteniamo che sia un'opera importante anche se la città è ancora chiusa, ma stiamo facendo un grande sforzo per riaprirla. A breve pensiamo che grossi tratti della zona rossa possano essere aperti, quindi questo parcheggio sarà fondamentale. Anche se la ricostruzione impiegherà molti più anni - ha proseguito - abbiamo visto molte persone scegliere di vedere comunque una città ferita e durante un percorso di ricostruzione. Credo che questo possa aiutare enormemente chi ha deciso di stringere i denti e continuare a lottare in questil luoghi".

Una grande soddisfazione anche per il rettore Unicam, Claudio Pettinari che ha detto, rivolgendosi al primo cittadino: "Ci ha dato una belissima notizia perchè di questo parcheggio ne sentiamo fortemente il bisogno. Tutti i nostri edifici sono a valle rispetto a questo posto e avere un parcheggio accessibile consentirà ai nostri ragazzi e ai dipendenti di avere un luogo certo e sicuro dove poter lasciare i propri mezzi. Ma anche un luogo che ci possa riportare nella nostra bellissima città". 

GS

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