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“Mi fate uscire dalla porta e rientrare dalla finestra”. Con questa simpatica battuta, il vescovo mons. Luigi Conti ha introdotto la sua risposta ai saluti delle autorità civili della Provincia, intervenute alla cerimonia organizzata nella sala del Consiglio provinciale per salutarlo prima che lasci la Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia per prendere possesso dell'Arcidiocesi di Fermo. Nell'intervento del presidente della Provincia, Giulio Silenzi, come in quelli del vice presidente del Consiglio provinciale, Umberto Marcucci e dei rappresentanti  delle organizzazioni sindacali e produttive, era infatti stato posto in rilievo che la Provincia, intesa come entità territoriale ed amministrativa, non perderà mons. Conti, in quanto la Diocesi di Fermo comprende anche diversi comuni del maceratese, tra cui il secondo per dimensioni e popolazione: Civitanova Marche.

Il vescovo Conti ha ricordato i suoi dieci anni trascorsi a Macerata: un periodo intenso che costituisce un patrimonio incancellabile. “Le armonie della natura che contraddistinguono questa terra – ha detto mons. Conti – si riflettono nella crescita armoniosa delle città e sono anche linfa per l'armonia interiore di questa gente. Macerata mi ha plasmato come Vescovo e quindi porterò sempre nel mio cuore questa Diocesi. La continuità territoriale con la mia nuova sede vescovile contribuirà a farci sentire ancora vicini”. Un pensiero egli ha rivolto anche alla stampa locale.

Il presidente Giulio Silenzi, nell'aprire i brevi messaggi di saluto delle autorità civili, ha ricordato il positivo rapporto che è intercorso tra la Diocesi e la Provincia in generale ed ha sottolineato come mons. Conti abbia “guidato la Diocesi con grande discrezione, ma facendo sentire efficacemente la sua guida spirituale del territorio ed intervenendo in maniera sempre profonda ed equilibrata su varie questioni che hanno interessato i problemi e le aspettative dell'intera comunità. Si è avvertita in questi anni – ha proseguito Silenzi – l'azione della Diocesi attenta all'accoglienza e all'ospitalità di cittadini extracomunitari, giunti nella nostra terra per trovare lavoro e serenità. Ciò ha contribuito a far crescere una società tollerante, ospitale e solidale”.

Ai saluti del presidente della Provincia si sono poi uniti quelli del Prefetto, Ferdinando Buffoni e dei sindaci di alcuni comuni . Ognuno ha ricordato un episodio o un tratto dell'azione pastorale di mons. Conti che l'hanno benevolmente legato alle rispettive comunità. Apprezzamento per l'opera svolta dal vescovo Conti in questi anni è stato espresso anche dal consigliere provinciale, Luciana Salvucci, dal presidente di Confindustria, Germano Ercoli, dai rappresentanti della Confartigianato, Tesei e dell'Unione Cooperative, Bevilacqua,  dai segretari di Cgil, Benfatto e Cisl, Canale, dalla presidente delle Acli, Cornelia Lanzani. A ricordo, il presidente Silenzi ha donato al vescovo Conti un oggetto in pelle per la sua scrivania ed una litografia di Valeriano Trubbiani che raffigura lo Sferisterio.

Creare un “Glossario multilingua di protezione civile per cittadini europei” . E' uno degli obiettivi concreti cui sta lavorando il gruppo del “Si.Pro.Ci.-Interreg”, progetto comunitario nel campo della protezione civile che vede la Provincia di Macerata ente capofila di una serie di partner italiani e di altri Paesi europei. L'idea – illustrata oggi all'incontro, svoltosi a Piediripa, sul tema “Il contributo della provincia di Macerata alla cooperazione europea nella protezione civile”, organizzato dall'Amministrazione provinciale - è quella di individuare una terminologia, semplice ed efficace, di protezione civile che diventi comune per tutti i cittadini europei. Si tratta di una lista minima di termini che, da un lato, identificano luoghi fisici e strutture di ‘crisi' e, dall'altro, guidano i cittadini stessi ad adottare comportamenti corretti in situazioni di emergenza.Ora proprio la Provincia di Macerata sottopone uno specifico  “test di fattibilità” a coloro che operano sul campo da tanti anni per capire, attraverso la loro esperienza, la validità di questo glossario. Da un lato, un questionario pratico viene distribuito a tutti i volontari maceratesi per un loro giudizio sull'iniziativa e sulle scelte individuate. Dall'altro, un questionario più tecnico è stato già spedito agli uffici tecnici di tutti i 57 Comuni maceratesi e delle 4 Comunità montane per avere anche da loro ragguagli operativi. E' prevista quindi una fase successiva che “trasporta” parte di quel glossario su cartelli di segnalatica stradale, pure essi poi da sperimentare nel nostro territorio. Ne sono stati già individuati uno per l'Area di ammassamento dei soccorsi; un altro per il Centro di smistamento della popolazione e, infine, un terzo per il Centro di accoglienza della popolazione. “Non esistono segnali stradali di questo tipo – ha spiegato Luigi Vissani, responsabile della Protezione civile per la Provincia di Macerata – e l'idea è quella di crearne una serie uguale e valida per tutta l'Unione europea. Le indicazioni cambierebbero solo nella parte scritta: accanto al testo in inglese, ciascun Paese inserirebbe la frase tradotta secondo la propria lingua”. Il convegno ha fatto da prologo all'inaugurazione della nuova sala operativa di protezione civile, in viale Indipendenza 182, a Macerata. Una struttura moderna e attrezzata che l'assessore provinciale alla Protezione civile, Silvia Bernardini, vorrebbe ben presto sperimentare con un'esercitazione pratica di protezione civile che simuli un grosso incendio boschivo. Tant'è che ha lanciato quest'idea stamattina sia ai rappresentanti delle istituzioni, sia ai responsabili delle associazioni di volontariato maceratesi presenti nella sala del convegno.  “Visto che andiamo verso i mesi estivi – ha detto l'assessore Bernardini – potremmo sperimentare la nuova sala operativa provinciale attraverso un'esercitazione generale di intervento contro gli incendi. E, se inserita nell'ambito del progetto ‘Si.Pro.Ci.-Interreg', la simulazione potrebbe avvenire sotto gli occhi di osservatori internazionali. Il programma comunitario di protezione civile prevede infatti questa possibilità. Sarebbe importante approfittarne”.

La battuta di un noto comico italiano “comunque vada sarà un successo” è lo slogan che calza perfettamente con la Mostra “Mestieri in Bicicletta”. Rassegna, che ha già avuto, se pur in formula ridotta, il battesimo del fuoco nella bella sala di Palazzo Refi a Cerreto d'Esi, ma che da venerdi 19 maggio è stata aperta al pubblico e lo resterà sino al prossimo mese di settembre. Per quella data, e ne siamo convinti, la collezione di bici d'epoca del fabrianese Luciano Pellegrini, che ha trovato finalmente degna sede in via Cialdini sarà metà di un flusso continuo di visitatori. Da cosa nasce questa nostra opinione, dalla semplice constatazione della realtà, in quanto subito dopo le ore quindici del 19 maggio, all'apertura dei cancelli, oltre ai fabrianesi che avevano appreso la notizia dai giornali, una cinquantina di turisti hanno impresso la propria firma sul registro delle presenze non risparmiando commenti di apprezzamento ed elogio per l'inedito e caratteristico “Museo”. In effetti anche la sede, suddivisa in due piani,  ben allestita con materiali poveri su suggerimento dell'architetto Lorenzo Rossi, in un punto di passaggio frequentatissimo del centro storico, costituisce uno dei punti di forza dell'insieme. Un agglomerato di rarità composto da 35 esemplari a due ruote resa possibile, innanzi tutto dalla nobiltà d'animo e dall'amore per la sua città, da parte del nostro concittadino Luciano Pellegrini, collezionista anche d'auto d'epoca. Accanto a lui, ancora, una volta va annoverata la disponibilità ed il concreto impegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, sponsor della manifestazione patrocinata dall'assessorato al Turismo del Comune di Fabriano. Il Comitato Uisp di Fabriano, invece,  s'è caricato della responsabilità organizzativa mettendo a disposizioni i sui soci per garantire orari di apertura, controllo delle sale e servizio di accoglienza. Per adesso sarà possibile visitare l'esposizione il venerdi dalla 15 alle 19,30 ed il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 12,30 ma la macchina organizzativa è in pieno fermento, tanto più e meglio per la positiva risposta ricevuta sin dall'apertura dei battenti.

 

Le Marche sono tra le prime regioni classificate per l'agricoltura biologica. Mercoledì scorso, a Roma, l'associazione italiana Agricoltura Biologica ha infatti illustrato la ricerca “BioRegione 2006” che delinea lo stato dell'agricoltura di tipo biologico e la Regione Marche risulta  classificata tra le prime tre d'Italia.La ricerca ha valutato, in base a parametri quantitativi e qualitativi, le azioni e le politiche regionali messe in atto dalle regioni per promuovere lo sviluppo dell'agricoltura biologica e della sana alimentazione sul territorio. “Un riconoscimento – commenta l'assessore regionale all'Agricoltura, Paolo Petrini - che testimonia l'impegno costante delle Marche verso un ambiente diversificato e curato: già negli anni '80 sono state realizzate le prime esperienze di coltivazione biologica alle quali ha fatto seguito la prima legge quadro dell'agricoltura biologica (n.57 del 1990). Poi, gli incentivi del Piano di Sviluppo Rurale e la promozione delle mense biologiche nelle scuole e ospedali, hanno permesso alla conduzione di tipo biologico di raggiungere il 12 per cento della Sau regionale. Attualmente, per favorire la crescita dell'agricoltura biologica sono in fase di finanziamento otto progetti di ricerca sulla base di esperienze positive realizzate nelle produzioni regionali di cereali, vino e zootecnia”. La sensibilizzazione verso il settore sta crescendo anche grazie a varie esperienze, dai Gruppi di Acquisto Solidale (Gas), seguiti e incentivati dalle amministrazioni pubbliche, all'avvio di un distretto di Economia Solidale, nel quale il settore produttivo biologico è diventato l'asse portante, e la realizzazione di progetti di filiera corta.  

E' piaciuta al sen. Emanuele Macaluso l'idea della Provincia di Macerata di intitolare a Sandro Pertini un'opera pubblica importante come il ponte di Villa Potenza. Non solo per la sua grande ammirazione verso l'ex presidente della Repubblica, ma anche perché convinto del fatto che un esempio qual è stato Pertini può indicare – come nel caso di un ponte – la strada da seguire per ripensare la politica e per cambiare i comportamenti di chi si occupa del bene pubblico. Dalle 13 di oggi, infatti, il ponte di Villa Potenza è ufficialmente dedicato a Sandro Pertini. Il sen. Macaluso e il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, hanno scoperto la targa d'intitolazione posta accanto al marciapiede pedonale che percorre la struttura. Alla breve e significativa cerimonia hanno preso parte anche il prefetto Ferdinando Buffoni, il presidente del Consiglio provinciale, Silvano Ramadori, e rappresentanti dell'Amministrazione comunale di Macerata, nonché alcuni abitanti della frazione, altre autorità e cittadini che poco prima avevano partecipato, nella sala consiliare della Provincia, alla conferenza tenuta dallo stesso Macaluso sulla figura di Pertini, un uomo e un capo di Stato particolarmente amato.  Ad introdurre l'omaggio a Sandro Pertini era stato, poco prima, Giulio Silenzi: “Quando nel '78 fu eletto presidente della Repubblica, mi sentii – ha detto – subito idealmente un giovane amministratore molto legato a lui e frequentemente nei miei discorsi pubblici mi sono ispirato ai contenuti delle sue dichiarazioni e dei suoi scritti. Una consuetudine che per me è stata anche estremamente formativa”. “Vivo fu sempre in lui – ha continuato Silenzi nel ricordare Sandro Pertini – l'insegnamento a guidare l'azione politica con umiltà e con rettitudine, senza fini personali, ma nell'interesse esclusivo del nostro popolo. Il senso profondo e la qualità della sua presidenza della Repubblica hanno lasciato una traccia non più cancellabile nella storia dell'Italia repubblicana e nell'animo degli italiani”.

 

Ventisette postazioni operative, di cui 14 destinate alle funzioni di supporto previste dalla specifica normativa in materia di protezione civile e 13 destinate alle strutture operative del relativo Servizio nazionale. Così è organizzata la nuova Sala operativa integrata di protezione civile allestita dalla Provincia di Macerata e che sarà inaugurata sabato 20 maggio alle ore 16.  La struttura, che si estende su una superficie complessiva di 240 mq., è ubicata in viale Indipendenza n. 182 a Macerata, nello stesso stabile dell'Osservatorio Geofisico ed è  costituita da tre vani principali, oltre a diversi vani di servizio. Un ulteriore accessorio esterno interrato ospita il gruppo elettrogeno in grado di fornire energia elettrica a tutta la sala operativa in caso di interruzione dell'energia elettrica. L'investimento complessivo sostenuto dalla Provincia, utilizzando anche fondi regionali, è stato di 263 mila euro. Le opere murarie e l'installazione degli impianti di riscaldamento, condizionamento, antifurto e di rilevazione degli incendi hanno comportato una spesa di 153 mila euro. La restante somma di 110 mila euro è servita ad arredare e integrare da un punto di vista impiantistico la struttura mediante il completamento della rete per le radio-comunicazioni, della rete informatica e telefonica, e l'installazione del gruppo elettrogeno.

Tornano a Falconara le Miniolimpiadi. Nate negli anni '80 come gare tra quartieri, riscontrando con il passare delle edizioni sempre maggior successo tra i ragazzi, quest'anno le Miniolimpiadi saranno riproposte dall'Istituzione Jessie Owens come gare di atletica per i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte elementari (circa 800 atleti). Tante le discipline che li vedranno impegnati: si va dalla corsa (50, 60, 200 e 400 piani), al getto del peso, dal salto in lungo al salto in alto fino al lancio vortex, un attrezzo simile ad un piccolo missile con la coda e che viene lanciato in modo simile al giavellotto. I partecipanti gareggeranno singolarmente e i punteggi acquisiti andranno a formare una classifica generale per Istituti Comprensivi. Si tratta dell'edizione numero 12 per le Miniolimpiadi. L'ultima risale al 1987 ma l'obiettivo è sempre quello: sensibilizzare i più giovani verso il mondo dello sport cercando di far conoscere un po' più da vicino un modo di vivere sano. Le gare si disputeranno alla pista di atletica dello stadio Roccheggiani nei giorni lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24 maggio. Le finali sono previste per domenica 28 maggio, sempre al Roccheggiani: le competizioni si chiuderanno con la gara di staffetta tra le squadre degli Istituti Comprensivi. A collaborare all'organizzazione della manifestazione, oltre il Comune di Falconara, anche il Comitato Organizzatore composto da esperti personaggi del mondo sportivo cittadino e il Circolo Filatelico Falconara.

Proseguono i successi e i riconoscimenti per il gruppo e-Gov dell'Università di Camerino, coordinato dal prof. Flavio Corradini, presidente del Corso di Laurea in Informatica. Durante l'ultima edizione del Forum della Pubblica Amministrazione, tenutosi a Roma dall'8 al 12 maggio, infatti, è stato premiato nell'ambito del concorso “P.A. Aperta 2006” rivolto alle migliori azioni per rendere accessibili le amministrazioni e i servizi ai disabili e alle fasce deboli, “Marche Accessibili”, il portale curato dal Servizio Informatica della Regione Marche in collaborazione con l'Università di Camerino e l'INRCA.

“Marche Accessibili” nasce come evoluzione del progetto Geronaccess, cofinanziato dal CNIPA, e si rivolge ai cittadini anziani e disabili della Regione Marche con l'intento di costituire un'esperienza-pilota innovativa nell'ottica del superamento delle barriere all'accesso delle risorse digitali, il cosiddetto digital divide, che limita la partecipazione alla vita civile da parte di questa porzione della cittadinanza.  Il gruppo di ricerca e-Gov di Unicam, guidato appunto dal Prof.Corradini, che da tempo effettua studi ed applicazioni pratiche nell'ambito dell'e-Governement, si è occupato proprio della progettazione e della realizzazione del portale www.marcheaccessibili.it . Prosegue con successo e con ottimi risultati, quindi, la collaborazione tra il gruppo di e-Gov dell'Università di Camerino e la Regione Marche.

Pur essendosi conclusa da quasi un mese, la XII edizione della Rassegna Nazionale di “Musica della Scuola” continua a far parlare di sé in tutta Italia grazie alle scuole che vi hanno partecipato. Importanti attestazioni di merito sono giunte a numerosi istituti dopo la partecipazione alla manifestazione. Fra i vincitori, sono da segnalare i successi del m° Giovanni Mirabile, capogruppo del coro di Messina che, dopo essersi aggiudicato per le terza volta in tre anni il Pentagramma d'argento a “Musica della Scuola”, il 7 Maggio ha sbaragliato la concorrenza anche al teatro Ariston di Sanremo in occasione dell'importante Global Education Festival. I ragazzi dell'Istituto Comprensivo “Buonarroti” di Sperlonga(LT),vincitori della sezione “scuole medie”, avranno invece la soddisfazione di inaugurare l'8 Giugno prossimo la stagione turistica della cittadina laziale, replicando il musical “Pinocchio” che è valso loro la vittoria in territorio maceratese. A tal fine l'amministrazione comunale di Sperlonga allestirà un palcoscenico nella piazza centrale della città, direttamente affacciata sullo splendido mare laziale. All'evento sono stati invitati anche gli organizzatori della manifestazione matelicese per la consegna ufficiale davanti al pubblico di “casa” del premio vinto lo scorso 22 Aprile.  Saranno invece pubblicati dalla Ruggenti Editore, insieme alla BMG Ricordi e alla Carish i brani presentati a Matelica dal “Piccolo Coro della Banda di Bambù”, afferente al 3° circolo didattico “M. Greco” di Manduria (TA). I maestri Salvatore Moscogiuri e Giusepe Dimagli hanno visto trionfare le proprie canzoni all'edizione 2006 del Concorso Nazionale di Composizione Musicale per la Scuola di Base, indetto dalle tre case editrici menzionate, successo che porterà i brani cantati dai piccoli bambini di Taranto sugli scaffali dei negozi musicali di tutta ItaliaSoddisfatto Marco Costarelli, coordinatore di “Musica della Scuola” ha sottolineato come:" I successi conseguiti dalle scuole di quest'anno ci rendono particolarmente entusiasti del lavoro fatto. La pubblicazione del progetto tramite il Ministero della Pubblica Istruzione ci ha permesso di entrare in più di 10.000 istituti scolastici italiani e selezionare così 26 progetti di educazione musicale veramente meritevoli. E' infatti la ricerca sulla progettazione didattico-musicale ciò che veramente ci distingue da tutti gli altri concorsi, rendendo Musica della Scuola assolutamente unica sul piano nazionale. Quest'anno possiamo veramente dire di aver ospitato a Matelica quanto di meglio si fa nelle scuole italiane dal punto di vista musicale" "La collaborazione col prof. Spaccazocchi e la classe di didattica del in sede di valutazione e selezione dei progetti, hanno reso la rassegna un vero e proprio laboratorio di ricerca- ha dichiarato Catia Censi, responsabile della commissione artistica – In tal senso ci stiamo muovendo affinché i tre progetti risultati vincitori possano essere pubblicati in una apposita collana editoriale, rendendo così fruibili in tutte le scuole le esperienze didattiche più innovative. "

 

 Una nuova invasione di camper. E' quella che si è registrata, dopo il successo del ponte del Primo Maggio, nella città ducale lo scorso fine settimana. Merito delle adesioni raccolte dal secondo “Camperaduno a Camerino”, tenutosi dal 12 al 14 scorsi. I camperisti, in tutto oltre un centinaio su di una cinquantina di mezzi, hanno trovato sistemazione presso il quartiere di Vallicelle. A promuovere l'iniziativa due camerinesi appassionatissimi di questo hobby: Claudio Verdolini e Gilberto Spurio. L'idea di proporre, per il secondo anno consecutivo, un raduno di camper in città ha trovato il pieno sostegno da parte dell'assessore al Turismo e alla Cultura, Gianluca Pasqui, del Contram e del Club di Recanati. Peccato che a Camerino manchi ancora un'area attrezzata per i camperisti. Eppure i partecipanti ai raduni promossi nella città ducale sono sempre numerosi: il 1 maggio erano stati circa duecento. Alcuni volenterosi si stanno organizzando in associazione, dovrebbe chiamarsi Associazione Camperisti dell'Alto Maceratese, e hanno in mente di presentare un progetto per realizzare una rete di sosta presso il parcheggio meccanizzato a ridosso delle mura nord. Ma la loro richiesta dovrebbe essere accolta dal Comune. Il costo per la predisposizione dell'impianto non sarebbe certo eccessivo e permetterebbe di garantire una struttura finalmente idonea, posta a due passi dal centro storico. I partecipanti al secondo “Camperaduno a Camerino” hanno animato comunque da venerdì a domenica la vita cittadina. Venerdì hanno preso parte alla cena in taverna, promossa nell'ambito della rievocazione storica della Corsa alla Spada, poi al concerto della banda cittadina. Sabato hanno partecipato al mercato settimanale, poi a una visita alla mostra sul Rinascimento ligneo e di nuovo a una cena in osteria. Domenica hanno visitato il castello di Lanciano poi, in tarda mattinata, sono stati ricevuti in Municipio dall'assessore Pasqui. Alla fine, per tutti, pranzo di gruppo nel centro sociale di Vallicelle.

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