Appennino Camerte

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L'Appennino camerte - 24 settembre 2022 - n.35
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Un territorio che incontra una nazione che vuole sempre piu'essere Europea e che guarda con interesse ad una Regione, le Marche, che possono offrire occasioni di sviluppo reciproco.
L'incontro avvenuto tra l'Ambasciatore di Bulgaria in Italia S.Ecc Marin Raycov con la sua adetta commerciale Andrina Koleva ed alcuni rappresentanti del mondo economico, istituzionale ed accademico maceratese ha avuto al suo centro l'inizio di un dialogo proficuo,composto da una conoscenza reciproca e di uno scambio circa idee e percorsi,che possono essere avviati prossimamente in settori quali universita', l'impresa e di comuni.
L'Ambasciatore infatti ha sottolineato la preziosità del luogo che e' la Bulgaria,tra il cuore dei Balcani e ponte che collega Ue con Medio Oriente tramite una vicinanza particolare alla Turchia.
Inoltre sempre il diplomatico ha evidenziato come la Bulgaria sta avviando una politica di forte dialogo economico con il Paesi Europei,offrendo nel proprio Paese una forte credibilita' in materia di debito pubblico tra i piu bassi del continente europeo, una bassa disoccupazione e una tassazione ferma al 10% sia per le imprese che per le persone fisiche.
Nel suo intervento
Barbara Cacciolari, delegata nazionale Unionturismo ed organizzatrice dell'evento, invece ha evidenziato come anche Le Marche hanno forti eccellenze che possono essere condivise con il paese bulgaro in ottica della volonta' delle zone maceratesi di affacciarsi in Europa perche solo cosi possono attuarsi fattive opportunita' per le nostre imprese e per le nuove generazioni.
Il
Sindaco di Esanatoglia, Luigi Bartocci, ha affermato l importanza di un legame sempre piu stretto tra territori europei che condividono le stesse sfide sociali ed economiche e le medesime possibilità di crescita culturale e di sviluppo .

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Poi l'assessore
 di Castelraimondo delegato dal sindaco a partecipare all'incontro bolognese, Patrizio Lionelli, che ha voluto condividere il pensiero dei suoi colleghi circa l'importanza di tale giornata ed anche ha espresso il suo più fervido desiderio che i comuni attuino gemelaggi fattivi con la Bulgaria, capaci di legare i territori alle rispettive opportunità imprenditoriali, culturali e turistiche.
Anche l'universita' di Camerino e' stata coinvolta con la presenza di
Giulio Bolzonetti, responsabile relazioni internazionali dell'Universita'di Camerino e delegato per l'occasione dal Magnifico Rettore Claudio Pettinari.
Il rappresentante universitario ha evidenziato come già oggi l'universita'camerte abbia avviato programmi di collaborazione con l omonima bulgara in campi scientifci,ma che puo' avere altri sviluppi per esempio in quello umanistico.
Un particolare pensiero ha riguardato anche le zone terremotate, come quello di
Matteo Cicconi Assessore al Comune di Pioraco, che ha sottolineato come oggi tali realta'territoriali abbiano forte bisogno di trovare legami significativi in Europa per non spegnersi nella ferita del terremoto.
Poi l'incontro ha avuto la sua seconda parte nella presentazione delle opportunità commerciali e della struttura fiscale ed istituzionale bulgara da parte di Andriana Koleva adetta commerciale dell'Ambasciata.
La funzionaria dellambasciata ha infatti illustrato le importanti realtà fiscali, che agevolano le imprese italiane ad avviare partenship di collaborazione economica con le diverse regioni bulgare.
La tassazione “leggera” come anche i diversi servizi che l amministrazione bulgara offre a chi voglia affacciarsi con il suo bussiness hanno reso quanto mai interessante una giornata,che vuole avere una sua continuazione in prossimi incontri di concretizzazione di tale dialogo ed amicizia tra le Marche,in particolare la provincia di Macerata e la Bulgaria.

 

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La piazza Del Popolo di San Severino di nuovo protagonista dopo il successo dello scorso weekend. Questa volta però, per un fine settimana nel segno del gusto e della solidarietà. Da segnare in agenda, sabato 5 domenica 6 maggio. Il Circolo Espansione Sud e il Gruppo Sportivo Budriese, in collaborazione con il Comune di Correggio e con il patrocinio del Comune di San Severino, organizzeranno una due giorni di street food correggese con gnocco fritto, salumi e lambrusco. Apertura stands dalle 17 alle 22 di sabato e dalle 11 alle 21 di domenica.

I sindaci di Correggio, la città emiliana che ha dato i natali al cantautore Luciano Ligabue, e di San Severino, Ilenia Malavasi e Rosa Piermattei, nell’ottobre dello scorso anno hanno sottoscritto un “Patto di amicizia” volto a incentivare i rapporti tra le associazioni culturali, ricreative e sportive promettendosi di organizzare insieme scambi di esperienze e iniziative con particolare attenzione agli eventi legati alle attività produttive e alla promozione del territorio. Mantenendo fede a quella promessa la stupenda piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, nel prossimo fine settimana ospiterà questo primo appuntamento nel segno dell’amicizia e della solidarietà.
g.g.

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Una forte sinergia tra istituzioni e privati renderà possibile il restauro dell’antico organo a canne Fedeli risalente al 1790, custodito nella chiesa di Santa Maria Assunta a Sefro. Il progetto di recupero è stato affidato a Michel Formentelli, uno dei pochi detentori dell’arte organara, il cui laboratorio si trova ora in un capannone industriale alle porte di Pioraco. Grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale di Sefro e dell’arcidiocesi di Camerino San Severino Marche, si sono potute mettere insieme diverse forze facenti capo alla CEI all’università di Camerino e al generoso supporto di privati. Il risultato è la partenza ufficiale del restauro del prezioso strumento che, le mani esperte del maestro organaro e dei suoi collaboratori, riporteranno all’antico suono e splendore. La presentazione del tutto ha avuto luogo all’interno della grande ‘bottega artigiana’, alla presenza di Michel Formentelli e del suo staff, del sindaco di Sefro Giancarlo Temperilli, del rettore di Unicam Claudio Pettinari, del parroco don Cherubino Ferretti e, dei rappresentanti le ditte private che hanno generosamente aderito al progetto.

Nel 2015, una serie di eventi fortuiti hanno permesso di capire il valore di quello strumento musicale che, pur funzionante ma in precario stato di conservazione, era custodito all’interno della chiesa. Costruito con legni pregiati, l’organo a canne reca la firma datata di Venanzio Fedeli della Rocchetta di Serravalle del Chienti. Forte di un’attività plurisecolare, la famiglia Fedeli è senz’altro la massima dinastia organaria marchigiana e italiana che si conosca.

 

La nascita del progetto di restauro

“Era venuto a trovarmi un amico innamorato di questo genere di strumenti musicali- racconta il sindaco Giancarlo Temperilli-; recatosi nella chiesa e visto l’ organo, si è messo a suonarlo. Più tardi mi ha confidato di averlo trovato stupendo, unico rammarico il suo stato di conservazione. A quel punto- prosegue il sindaco-  ho contattato il parroco don Cherubino Ferretti, il quale mi ha presentato Michel Formentelli che, dall’attenta visione del manufatto ne ha ricavato che, effettivamente, eravamo in possesso di un qualcosa di unico. Passo dietro passo, dopo tre anni siamo riusciti a trovare tutti i finanziamenti per cui oggi siamo in grado di ufficializzare la partenza dell’ opera di restauro. Dal canto suo Formentelli ha assicurato che nel 2019, l’organo potrà essere riconsegnato alla comunità. L’amministrazione comunale in tutto questo ha fatto soltanto un'azione di promozione- spiega Temperilli- ; grazie all’azione di Don Cherubino e alla disponibilità dell’arcidiocesi si sono potute inoltrare le opportune documentazioni e sono arrivati i contributi della CEI ai quali si è aggiunta la generosità dei privati. L’aver trovato questa sensibilità a favore di un manufatto di elevato pregio, è ci gratifica molto, tanto di più in un momento di difficoltà. Ripartire con la bellezza acquista sicuramente un valore in più e ci piace utilizzare quest’occasione come simbolo di rinascita, non soltanto per Sefro, ma per l’intera montagna”.

Il valore dell’organo a canne di Sefro

“ La caratteristica principale dell’organo- spiega Michel Formentelli- è intanto quella di essersi abbastanza conservato nel tempo; il fatto di essere stato trascurato e abbandonato nel tempo non è un rimprovero, anzi è una fortuna perché, quando si accantona non si tocca, mentre quando si tocca, si trasforma e si perde qualcosa. E l'entroterra maceratese denota proprio questo: la mentalità contadina, (e lo dico in modo assolutamente positivo), è portata a custodire gelosamente, in qualche momento però ha accantonato quasi dimenticando, per poi riprendere con un po' di orgoglio l'attaccamento all'oggetto, anche per i valori che esso rappresenta.

Il terremoto - prosegue il maestro organaro- sta purtroppo creando un vuoto e forti situazioni di disagio in questo settore; lo strumento di Sefro va ascritto fra più importanti della diocesi di Camerino in quanto, è uno dei tre strumenti dei centoquindici della diocesi e della provincia, attualmente disponibili insieme agli organi di Mergo (restaurato due anni fa e inaugurato nel 2017) e di Belforte del Chienti . L’organo di Sefro è di Venanzo Fedeli firmato, datato con tanto di cartiglio; lo strumento riassume Il miglior momento del periodo Barocco; dopo il 1800, causa le soppressioni, le guerre e i movimenti napoleonici, gli strumenti cominciano a perdere efficacia anche tecnica e collocazione, per ripartire successivamente negli anni 30-40 e 50, dell'800. Quello di Sefro è uno strumento raro perché possiede e conserva tutti i suoi elementi originali, uniti ad una chicca in più che è quella di avere un registro ad ancia che esiste soltanto nell’organo della Collegiata di Visso, oggi inagibile. Quello di Sefro è pertanto lo strumento che più interessa i musicisti; nel dire questo non vorrei fare comunque una prevaricazione sugli altri strumenti già restaurati e comunque importanti e, in verità- sottolinea Formentelli- non si può fare una vera categoria, né di importanza, né sul più o meno bello. In realtà sono tutti di rilievo; poi ci sono degli oggetti che sconfinano per l'eccezionalità e li conosciamo; sono ad esempio quelli del duomo di Camerino in primis e, del duomo vecchio di San Severino, quelli di Aliforni e di Belforte del Chienti. Ciascuno è tuttavia uno strumento diverso, con elementi e caratteristiche assolutamente non ripetute; questo è il concetto di artigianalità e di buon lavoro, legato anche alla individualità di queste figure preziose di artigiani”.

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Le competenze di Unicam in campo per la conservazione del patrimonio culturale

“L’università di Camerino è coinvolta in questa bellissima progettualità - dichiara il rettore Claudio Pettinari- ; in realtà, con il maestro Formentelli esiste già da tempo un rapporto intenso e, quello che lui propone nel nostri territori è qualcosa di cui noi siamo veramente felici e fieri , in quanto va ad integrarsi perfettamente con quelle che sono le linee guida, di recente anche da me tracciate, nel settore della conservazione e restauro del patrimonio culturale. Il patrimonio culturale è in questo momento una delle cose a cui UNICAM sta guardando con maggiore interesse e, desideriamo fortemente che le nostre competenze scientifiche e quelle dei nostri validissimi storici, vengano messe a disposizione del maestro organaro, del sindaco di Sefro, della comunità tutta e di color che stanno lavorando affinché questo territorio rinasca e, rinasca dalla cultura”.

 

Carla Campetella

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Pubblicato in Cultura e Spettacolo

Domani il teatro Italia di San Severino ospita un incontro di formazione sulla legalità e la cittadinanza promosso dall’associazioneLions Club Bikers con la condivisione della dirigenza scolastica dell’Itts Divini , scuola demolita a seguito dei danni provocati dalle scosse di terremoto. 

Intervengono all’incontro il professor Francesco Forti, in rappresentanza dell’associazione Lions Club Bikers, e il dottor Stefano Galeazzi, vice presidente dell’associazione nazionale Dipendenze Tecnologiche, per parlare del tema “ Adolescenti oggi”. 

Nel corso della mattina si terrà un incontro sullo stesso argomento con il capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino. Al termine degli incontri verranno consegnati dodici caschi offerti dall’associazione Lions Club Bikers ai migliori alunni delle classi prime. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di San Severino.
g.g.

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Conclusa con successo la mirata azione di solidarietà dellInner Wheel a favore dell’università di Camerino. Con la realizzazione di un funzionale adeguamento degli spazi del rettorato di Unicam si chiude il cerchio di un progetto di service avviato all’indomani del sisma e che ha viste promotrici le ' innerine' del Club di Camerino e del distretto 209 con funzione di collettore in una generosa raccolta fondi che ha coinvolto le associazioni nazionali e internazionali. Spirito di collaborazione e di servizio si sono messi a disposizione per rispondere con azioni concrete di aiuto e i fondi raccolti hanno potuto giungere a destinazione a favore del miglioramento delle condizioni di lavoro del personale della postazione del rettorato del Campus di Unicam. Nel corso di una breve e sentita cerimonia, sono stati ripercorsi i passi che hanno portato ad ottenere il significativo risultato. Ad illustrarli, presenti il rettore Claudio Pettinari, il prorettore Graziano Leoni, il DG Vincenzo Tedesco, docenti e personale Unicam insieme a numerose innerine del territorio, sono state la presidente del Club di Camerino Lorella Picotti con la past governatrice del distretto 209 Maria Pia Petroni e l’attuale governatrice Antonella Roncarolo,

“ Si chiude un cerchio del quale vado orgogliosa e fiera- ha affermato Lorella Picotti- Portiamo a termine una storia iniziata a seguito del drammatico evento dell’ottobre 2016. Sappiamo che l’università di Camerino è andata avanti comunque, reagendo con forza e grande determinazione già all’indomani delle scosse, affrontando anche situazioni di lavoro non sempre agevoli. La nostra mission- ha proseguito- è quella di fare service e la storia che si è potuta concludere a favore di Unicam è frutto dell’azione portata a termine dal distretto 209 del quale il Club di Camerino fa parte. Nel post sisma, sono prontamente arrivati dei contributi e, l’allora governatrice Maria Pia Petroni si è attivata per devolvere quelli spettanti al distretto, alla città ducale, individuata quale situazione in difficoltà da attenzionare. Grazie all’incontro avvenuto a maggio 2017 con il rettore Flavio Corradini, si è deciso di portare un aiuto concreto indirizzandolo proprio al miglioramento delle condizioni lavorative del personale del Campus. Siamo contente di aver potuto portare a termine un’operazione che ha permesso di arricchire gli spazi del rettorato con delle soluzioni che favoriranno condizioni di lavoro molto più adeguate e una maggiore privacy dei dipendenti. La nostra università è il nostro punto fermo, nell’essere storia, cultura e lavoro e, nell’aver ripreso da subito ogni attività, ha rappresentato il nostro faro. Sono anche orgogliosa di essere innerina per la solidarietà che si è riuscita a raccogliere da tutta Italia e anche dall’estero, e che, grazie alla governatrice Petroni, ha reso presente l’Inner Wheel in tante altre situazioni”.

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                     nela foto sopra da sinistra Lorella Picotti, Antonella Roncarolo, Maria Pia Petroni e il rettore Claudio Pettinari

“Un lungo percorso - ha dichiarato Antonella Roncarolo-che abbiamo affrontato con entusiasmo e spirito di squadra, determinate nel voler aiutare con un qualcosa che lasciasse un’impronta; il futuro parte dalla scuola, ed è il motivo per cui si è scelto di indirizzare la raccolta fondi a favore dell’università”.

Orgogliosa della realizzazione anche la past governatrice Maria Pia Petroni“ Dopo la scossa del 30 ottobre – ha ricordato - abbiamo ricevuto pressioni da tante presidenti dei club d’Italia; volevano sapere come poter aiutare le popolazioni colpite da un dramma che interessava un vasto territorio, comprendente diverse regioni. Nel consiglio nazionale si è dunque deciso di promuovere una raccolta da dividere tra distretti e, da concludere a fine anno destinando i contributi. E’ stato difficile, in un concomitante periodo di emergenza, poter individuare bene le situazioni problematiche e bisognose, tuttavia ai contributi raccolti a fine anno dal distretto 209, si è aggiunto l’apporto di altri Club e distretti attivatisi per portare aiuti in diverse situazioni del territorio e arrivati a destinazione. Le situazioni che mano a mano mi trovavo a presentare al Consiglio nazionale e che magari non potevano essere recepite da subito, hanno comunque raggiunto il finanziamento grazie ad un’azione corale dei vari Club d’Italia”.

Nel ringraziare per il bellissimo gesto di solidarietà, il rettore Claudio Pettinari ha inteso evidenziare i valori che sono alla base dell’Inner Wheel e che, ne fanno un’associazione attenta a restituire alla comunità quello che la stessa comunità è riuscita ad offrire, indirizzando azioni benefiche per scopi ben precisi. “C’è voluto del tempo per realizzare tutto questo e ce ne scusiamo- ha dichiarato il rettore- . Volevamo dare il segno che i contributi ricevuti fossero stati impiegati al meglio, non con delle soluzioni di ripiego temporaneo; in questa situazione , purtroppo, si dovrà vivere e lavorare, per lungo tempo. Qui c’è il cuore pulsante dell’ateneo, una postazione baricentrica quotidianamente frequentata da studenti, genitori e da tutte le persone che hanno bisogno di rapportarsi con l’università , persone che debbono dunque poter trovare un'ambiente, in cui gli operatori siano in grado di dare la giusta risposta, lavorando con la massima efficienza, e, in cui siano garantiti  spazi in cui ognuno possa espletare la propria professionalità. Rispetto al progetto iniziale- ha aggiunto Pettinari- si è fatto un passo in avanti ma, siamo convinti che la soluzione finale apporterà sicuro giovamento al nostro lavoro. Considero il vostro gesto non una semplice donazione bensì un investimento sul futuro di questo territorio, ancora penalizzato dalla non chiara percezione esterna di quello che è avvenuto, motivo per cui, accade che spesso le risorse prendano direzioni diverse . Vi ringraziamo di cuore per aver preso la direzione della città di Camerino e, sappiate che le risorse che  avete accordate ad Unicam, saranno un investimento sul futuro dei giovani. Questo è quello che noi siamo in grado di fare e che, sicuramente faremo”.

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Brillante operazione portata a termine dagli agenti della Polizia Locale di Tolentino, coordinati dal Comandante David Rocchetti.
Sono state ritirate le patenti a tre automobilisti, uno di Tolentino, uno di Belforte del Chienti e uno di San Severino, che utilizzavano permessi per diversamente abili intestati a familiari deceduti.
Nei giorni scorsi, inoltre, gli agenti tolentinati sono stati avvertiti della presenza di una Lancia Y che viaggiava con un ragazzo aggrappato al cofano anteriore.
Mentre perlustravano la zona di viale Cappuccini, la pattuglia si è imbattuta in un ciclomotore con a bordo due ragazzi, di cui uno senza casco seduto sul sellino posteriore, che transitava a forte velocità in senso opposto di marcia. Gli agenti hanno subito intimato l’alt ma il conducente del ciclomotore, malgrado l’auto della Polizia Locale fosse stata messa anche di traverso per bloccare il mezzo, è riuscito a sfuggire. Malgrado i tentativi da parte del passeggero di coprire con una mano la targa dello scooter che era stata anche montata di traverso per renderne difficoltosa la lettura, gli agenti sono riusciti ad annotare la targa del veicolo e quindi sono riusciti a risalire al proprietario del ciclomotore intestato ad una signora straniera, residente a San Severino Marche ed in uso al figlio minorenne.
Contemporaneamente, grazie al sistema di videosorveglianza, si è risaliti al proprietario della Lancia Y intestata ad una signora di Pescara e in uso al figlio. Fin da subito è risultato palese che le due cose fossero strettamente collegate, tanto che il passeggero dello scooter era, come evidenziato dalle immagini, la stessa persona aggrappata al cofano della Lancia Y.
Il conducente della Y è stato invitato a presentarsi presso gli uffici della Polizia Locale, dove ha dichiarato di essere giunto a Tolentino, nei pressi della stazione ferroviaria, per incontrare una ragazza del luogo con la quale era legato da un rapporto di amicizia. Non appena vista e salutata quest’ultima, si sono subito avvicinati due ragazzi con atteggiamento minaccioso, battendo le mani sul veicolo e intimorendolo, invitandolo subito a spegnere il motore e a scendere. In particolare, uno dei due è salito sul cofano dell’auto, con fare particolarmente intimidatorio, tanto che il conducente in preda al panico è invece ripartito con l’aggressore attaccato allo stesso cofano anteriore della Lancia Y, iniziando a percorre le strade cittadine mentre veniva minacciato anche con un cacciavite oltre a ricevere calci e pugni dati sul parabrezza mentre, nel frattempo, l’altro ragazzo era salito sullo scooter e inseguiva l’auto, accostandola, sferrando calci e pugni sul lato della guida. Dopo alcuni minuti, il conducente è riuscito a far scendere dal cofano il primo aggressore per allontanarsi da Tolentino. Poco dopo si è accorto di avere i pneumatici anteriori forati e quindi ha dovuto far ricorso alla sostituzione per riprendere il viaggio verso casa.
Di tutta la vicenda e dell’attività di indagine è stata informata l’autorità giudiziaria del Tribunale di macerata e del Tribunale dei Minori.

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Mercoledì 2 maggio è idealmente suonata la prima campanella presso la nuova scuola media “G. Leopardi” di Sarnano. Una giornata di festa per i cento ragazzi del luogo, che porta ancora, visibili, le cicatrici del terremoto, nelle strade e nel cuore dei suoi abitanti, per voltare definitivamente pagina. L’edificio scolastico, antisismico, ecosostenibile, tecnologicamente avanzato e dotato di servizi didattici, artistici e sportivi all’avanguardia, utili agli studenti ma anche all’intera comunità, è stato ricostruito nel tempo record di 150 giorni grazie all’impegno della Andrea Bocelli Foundation e della Only The Brave Foundation di Renzo Rosso. All'inaugurazione hanno preso parte, oltre al sindaco Franco Ceregioli, al Commissario alla ricostruzione Paola De Micheli, al Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, i due fondatori Andrea Bocelli e Renzo Rosso insieme a note personalità dello spettacolo, tra cui il cantante Renato Zero.

La nuova scuola di Sarnano è composta da sei aule, tre laboratori, un’aula magna, una biblioteca, una sala insegnanti. La superficie è di quasi mille metri quadrati. Al centro dell’edificio si trova una corte, circondata da ampie vetrate sui quattro lati. Il volume delle aule è volutamente chiuso verso l’esterno, mentre all’interno è completamente aperto e vetrato verso il giardino, al centro del quale un grande albero simboleggia la rinascita della comunità che vi si raccoglie attorno. Attrezzata con un maxi schermo multimediale e con cinquanta poltrone posizionate a semicerchio, l’aula magna è concepita come luogo di incontro e confronto per gli studenti e per il personale docente, ma potrà accogliere ulteriori attività a beneficio delle famiglie e della comunità stessa. “Unendo le forze, creando energie e sinergie, s’innescano circoli virtuosi e le cose, poi, accadono – così Andrea Bocelli - Spero di cuore che quanto realizzato dall’amico Renzo Rosso e dalla fondazione che porta il mio nome, possa rappresentare un esempio virtuoso da seguire. È, il nostro, un contributo modesto, ma mi auguro utile a rimarcare come la realtà imprenditoriale italiana possa reagire, con forza e coesione, ad un evento calamitoso, ed attraverso il circolo virtuoso della solidarietà, possa risolvere con trasparenza e rapidità anche situazioni complesse”. “Ho impostato il mio modo di fare del bene sulla concretezza e sulla trasparenza – fa eco Renzo Rosso - Vedere la nuova scuola media di Sarnano costruita senza sprechi e in tempi cortissimi, grazie alla collaborazione tra la mia fondazione e quella di Andrea, mi riempie di orgoglio. La scuola rappresenta un momento importantissimo nella vita di ciascuno, e sono certo che aver dato a questi ragazzi un ambiente e degli strumenti educativi di alto livello aiuterà la loro formazione e la loro apertura mentale. Ho voluto curare personalmente l’aspetto estetico della struttura perché anche la bellezza è un valore e una cultura che va insegnata perché genererà ulteriore bellezza”

 

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Grave lutto per Camerino. Si è spento all'ospedale di Macerata l'ex sindaco Dario Conti  Primo cittadino dal 2009 al 2014, Dario Conti ha ricoperto le cariche di consigliere comunale dal 1970 al 1995, di assessore e di vicesindaco. Consigliere nazionale del Partito Socialista, dal 2009 al 2011 è  stato consigliere provinciale  e, sempre in provincia,  assessore  dal 2002 al 2006.

Sfollato a causa del sisma dalla sua amata casa di via Cisterna, si era stabilito a Castelraimondo, non mancando di impegnarsi costantemente per le vicende della sua città, a fianco del sindaco Gianluca Pasqui con il quale aveva condiviso l'amministrazione cittadina. Da sempre in politica, dopo il sisma del 2016 aveva sostenuto con passione la battaglia per l'istituzione della Zona Franca Urfbana e Zona Economica Speciale a favore del territorio. Commossa l'intera comunità per la perdita di un grande uomo, innamorato della città e della sua gente. Lo piange tutto l'entroterra montano, dei cui valori e della cui bellezza è sempre stato il più strenuo difensore.

A dare l'annuncio sui social media è stato il sindaco Gianluca Pasqui : " Ho appena appreso la tristissima notizia della morte di Dario Conti. A nome mio personale e come sindaco di Camerino, esprimo il più profondo cordoglio per la perdita di un uomo che come pochi altri ha visceralmente amato questa cittá e questo territorio. Sindaco di Camerino nella precedente amministrazione, la cittá perde un personaggio indimenticabile e una guida saggia. Tanti i ricordi di Dario e con Dario che porto nel cuore,  su tutti la tenacia e la voglia di esserci, oltre che la vicinanza personale, nei giorni immediatamente successivi al sisma".

Profondamente colpito dalla triste e improvvisa notizia, l'arcivescovo Francesco Brugnaro: " Ho goduto della sua grande amicizia e della sua stima nel tempo in cui è stato sindaco ma anche successivamente- dichiara Brugnaro-. Un uomo che ha partecipato con tanta passione e dedizione alla vita della città, sempre molto attento alla cura anche dei particolari ricercando in ogni aspetto, il consenso della popolazione. Nella esperienza drammatica del terremoto- ricorda l'arcivescovo- Dario Conti si è sempre dato da fare in tutti i modi possibili, anche attraverso le sue conoscenze politiche, in maniera da non far mancare l'attenzione verso questa nostra città, sia negli aiuti che nei soccorsi, sia nel campo dell'informazione che nella progettualità per il futuro di Camerino. Una passione la sua profondamente morale, responsabile e ricca di un'attenzione quantomai dedita al bene comune. Ha potuto assistere anche sua moglie malata con tanto affetto ed ha sempre vissuto con un grande senso d'appartenenza e come una grande famiglia, tutto quel che ha rigurdato la vita comune della sua amata città".

Commosso il ricordo  dell'ex sindaco di Serravalle del Chienti Venanzo Ronchetti che lo ha sempre considerato come un fratello. " Lo ricordo come una persona straordinaria; insieme a Dario abbiamo portato avanti tantissimi problemi. Per ricordarne solo alcuni, la superstrada e il nuovo ospedale di Camerino e, in questi ultimi due anni, siamo stati complici nelle battaglie seguite al terremoto per le 'casette abusive' che secondo noi non era giusto farle smantellare, le procedure burocratiche che andavano snellite e l'istituzione della Zona Franca Urbana che ci ha visti insieme a Roma per cercare di ottenerla. Sono davvero innumerevoli gli impegni che abbiamo portato avanti insieme- continua Ronchetti-;  anche nel periodo in cui ho ricoperto la carica di assessore alla Comunità montana e Dario era sindaco di Camerino o quando è stato prima consigliere e poi assessore in Provincia di Macerata. Una persona stupenda, una delle poche ancora oneste; mi mancherà immensamente".

La camera ardente, già allestita nella sede provvisoria del Comune in via Le Mosse a Camerino, resterà aperta fino alle ore 15 di giovedì 3 maggio. Successivamente avrà luogo la cerimonia civile di commiato 

 

Roma Dario

con Ronchetti

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Il 5 maggio la mobikit azione di Forza Nuova a Macerata. “Vogliamo portare giustizia a Pamela Mastropietro, orribilmente uccisa, ma anche ad una città che in questo caso diventa simbolo di un'Italia un tempo tranquilla, oggi lacerata da orribili e cruentissimi fatti di sangue, oltre che da una fortissima agitazione sociale”. La motiva così Roberto Fiore, rappresentante nazionale di Forza Nuova, la mobilità in programma per sabato a Macerata. Fiore fa riferimento a due simboli, Pamela e la città di Macerata:”Un tempo la gioventù italiana cresceva sana e forte in città rese tranquille e prospere dal lavoro dei loro padri. Oggi tutto questo è scomparso e, senza una reazione, rischia di divenire mero ricordo. Ciò che rischia di rimanere è una società agli antipodi di quella tradizionale dove i giovani, senza risposte sociali, morali e spirituali, finiscono nell'abisso senza fondo della droga. E dopo la droga - sottolinea - finiscono in mano a persone senza scrupoli che prima abusano dei loro corpi, poi li uccidono ed infine li fanno a pezzi con una ferocia che era sconosciuta nella nostra terra da secoli”. Fiore accenna poi alla mafia nigeriana, a suo parere in ascesa e fra le più “feroci. È riuscita ad installarsi persino in Sicilia”. Poi all’Hotel House, dove vivono ammassati migliai di immigrati anche irregolari e crocevia dello spaccio. Proprio lì intorno, ricorda, di recente sono stati ritrovate ossa umane sotterrate. “Noi siamo pronti alla mobilitazione - torna a dire - è fondamentale per avere tranquillità nell'ordine. Sono altre le forze che soffiano sul fuoco dello scontro; a partire dalle cosiddette estreme sinistre. Noi, al contrario, incarniamo lo scontento e lo portiamo nell'ambito politico. Riguardo a Macerata esigiamo che i due nigeriani ricevano una pena esemplare e che l'Hotel House venga smantellato”.
g.g.

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