Appennino Camerte

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Finalmente terminati i lavori al Santuario del Glorioso. Il sindaco Rosa Piermattei ha consegnato la struttura che ospiterà il centro diurno Il Girasole. 

Un nuovo tetto per il centro socio educativo riabilitativo che ospita ragazzi e ragazze in condizioni di disabilità. Ad accogliere gli ospiti della struttura, in tutto una ventina, saranno i locali dell’ex lazzaretto e del chiostro del santuario della Madonna del Glorioso che il Comune ha messo a disposizione gratuitamente.

Il sindaco di San Severino Piermattei ha ufficialmente consegnato lo stabile al coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale presso l’Unione Montana Valle del Potenza, Esino e Musone, Valerio Valeriani, e a chi si occuperà della gestione del Centro, gli educatori Paola Marsili e Alessio Antonelli.

Con i lavori, affidati al consorzio stabile Cosis di Spoleto, è stato realizzato un restauro conservativo della struttura, sono state posizionate alcune rampe necessarie a superare le barriere architettoniche. Tutti gli spazi sono stati inoltre adattati alla nuova destinazione d’uso. Si è provveduto poi a chiudere le arcate del chiostro con delle vetrate e sono state realizzati anche diversi spazi che ospiteranno laboratori e aule per lavori di gruppo, attività motoria e cineforum. Gli ospiti del Girasole potranno anche sfruttare appieno il giardino interno per momenti di socializzazione.

 

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“Dopo il terremoto riconsegniamo alla nostra comunità un’altra struttura molto importante - sottolinea il sindaco -. Il complesso, di proprietà comunale, è stato destinato ad ospitare i ragazzi del Centro diurno “Il Girasole” e questo per noi ha una valenza straordinaria che va ben oltre i lavori di riqualificazione del complesso del Glorioso. Come sindaco, e a nome di tutta l’Amministrazione comunale, mi sento di ringraziare quanti hanno lavorato per il ripristino della struttura, dai tecnici alle imprese, ma anche le tante associazioni, gli enti e le istituzioni che, anche con piccoli gesti di solidarietà, ci hanno inviato un aiuto per quella che ritengo essere veramente una bella impresa”.
g.g.

 

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Perde il controllo della bicicletta e cade. Uomo trasportato a Torrette di Ancona. E' accaduto stamane intorno alle 12:30, in contrada Le Grazie, a Tolentino. Un dermatologo, classe '54 di Tolentino, stava percorrendo via Madre Teresa di Calcutta in sella alla sua bicicletta da corsa in direzione Belforte del Chienti quando ha improvvisamente perso il controllo. La causa probabilmente sarebbe da ricondurre ad una buca sul manto stradale. L'uomo ha battuto la nuca e ha inizialmente perso conoscenza.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno richiesto l'eliambulanza per il trasporto del paziente all'ospedale Torrette di Ancona. La prognosi e a diagnosi sono ancora in corso di valutazione. Per i rilievi del caso, la radiomobile di Tolentino e la polizia locale.   
g.g.

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“ Uno spettacolo per audiofili, per tutte le persone che amano le sfumature della musica e per gli appassionati del suono”. Così Arisa ha definito il suo Summer Tour 2018 la cui data zero è in programma questo sabato 19 maggio al Palazzetto dello Sport di Castelraimondo. Inizio alle ore 21,30 per il Live che la vedrà sui palcoscenici d’ Italia per tutta l’estate, prima di dedicarsi appieno al suo nuovo disco. Un live che si preannuncia come una sferzata di energia a partire dalle sonorità e da un parco luci di sicuro’effetto. Un’immersione tra la gente, per due ore di spensieratezza e svago, con la spontaneità e l’empatia che l' intensa vocalità di Arisa è capace di creare . “ Il mio vuole essere un dono – ha detto l’artista lucana all’incontro di presentazione con i giornalisti, tenutosi al Relais Borgo Lanciano. A portare il saluto della cittadinanza è stata l’assessore alla cultura Elisabetta Torregiani , ringraziando l’artista per una presenza che è dimostrazione di vicinanza nei confronti di una comunità che ha bisogno di riaggregarsi. “ Le persone mi danno tanto e io restituisco –ha detto la cantante- Penso che chi ha il dono della comunicazione ed è stato messo dalla vita nella condizione di poter comunicare agli altri, a modo suo, cerchi di restituire”. Cambiati più volte i look, i vestiti e le pettinature Arisa ha confidato di essere alla ricerca del suo vero essere, da un lato ancorata al passato, dall’altro fermamente rivolta ad una personale evoluzione e alla costruzione del suo grande sogno. “Ho cominciato a dirmi ripetutamente che debbo  riprendere delle cose dal passato e, pian piano, iniziando a piccoli sorsi mi sto riprendendo le cose che c'erano prima di “ Sincerità”. Prima di allora, sicuramente ero più libera, più me stessa e anche più colorata. Ho tante idee in testa che mi piacerebbe di realizzare e mi auguro che con il tempo e con la serenità possano concretizzarsi. Non sono una persona facile; sono molto puntigliosa e sempre alla ricerca, ma mi piacerebbe fare delle cose di cui poter essere veramente felice. Sono onorata e orgogliosa di essere qui”.

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Ambiente e natura, uniti agli spazi aperti, sono i particolari che più le fanno apprezzare la nostra regione “ e il fatto che la mente si possa riposare nel guardare il tutto e il niente- ha aggiunto Arisa- mi pace soprattutto, la sincerità della gente e il fatto che non abbia sovrastrutture; da queste parti, si percepisce che c’è un grande sentimento di Fede e in questa gente, io mi riconosco perché è gente che  sa stare comunque dalla parte giusta”. Biglietti per lo spettacolo già in prevendita. Alle 18.00 di sabato 19 maggio, apertura del botteghino al Palazzetto dello Sport di Castelraimondo.    

 

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Paura oggi pomeriggio per un camionista. L’uomo, classe ‘67 di Pollenza, stava viaggiando verso Passo di Treia con il tir quando ha perso il controllo del mezzo di fronte all'azienda Cemeco, situata lungo la provinciale Settempedana, all’altezza della frazione di Pitino, San Severino. Sono ancora da chiarire i motivi per cui l’autista ha perso il controllo del mezzo, che si e scontrato con un muretto. La cabina si è poi capovolta insieme al primo rimorchio e la sabbia che l’autocarro trasportava si è riversata a terra. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. Ad estrarre l’uomo rimasto coscente dalla cabina, i vigili del fuoco che l’hanno poi affidato al 118. I sanitari lo hanno portato all’ospedale di Macerata, le sue condizioni non sarebbero gravi. Per i rilievi del caso anche i carabinieri della stazione di San Severino e la polizia municipale. 

 g.g.

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E’ legato a Camerino don Giampiero Palmieri, nominato da papa Francesco vescovo ausiliare di Roma (si occuperà del settore Est succedendo a monsignor Giuseppe Marciante, ora vescovo di Cefalù) proprio nel giorno in cui la città ducale festeggia il patrono san Venanzio. Don Giampiero, 52 anni compiuti lo scorso 22 marzo, è infatti il cugino di Carlo Croia, noto a Camerino per il suo impegno fattivo nelle associazioni cittadine. Il padre del nuovo vescovo, purtroppo scomparso, è il fratello della mamma di Carlo, Marisa Palmieri, che dal giorno del terremoto vive anch’ella la condizione di “sfollata” a Jesi. Grande l’emozione provata dai familiari, in particolare da Carlo, alla notizia della nomina di suo cugino, con il quale è legato da ottimi rapporti, a vescovo ausiliare nella città eterna.

 

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Tarantino di origine, don Giampiero Palmieri è parroco di San Gregorio Magno alla Magliana dal settembre 2016. Il nuovo presule ha frequentato il Pontificio Seminario Romano Minore e si è formato poi nell’Almo Collegio Capranica. Ordinato sacerdote il 19 settembre 1992 a Roma, ha conseguito la Licenza in teologia Dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Subito dopo l’ordinazione ha ricoperto gli incarichi di vicerettore del Pontificio Seminario Romano Minore (fino al 1997) e assistente diocesano dell’Azione cattolica ragazzi (fino al 1999). È stato vicario parrocchiale prima ai Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela dal 1997 al 1999, e poi a San Frumenzio ai Prati Fiscali fino al 2004, anno in cui è stato nominato parroco. È stato prefetto della IX prefettura dal 2007 al 2011. Nel 2016, come detto, l’arrivo alla Magliana e da oggi vescovo ausiliare di Roma.

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Poteva finire in tragedia l'incidente che si è verificato alle 12.30 lungo la superstrada Valdichienti, in direzione mare, poco dopo l'uscita di Caldarola.

Un camion di Umbertide, provincia di Perugia, è uscito di strada e si è accasciato sul lato destro, sopra il guardrail.

Ancora in fase di accertamento le cause che hanno portato il mezzo fuori strada. Stando alle prime ricostruzioni, il camion avrebbe iniziato a perdere il controllo già diversi metri prima, sopra il ponte della superstrada, come si vede dalle strisciate sul guardarail che, in un primo momento, è riuscito a trattenere il mezzo ed evitando che cadesse dal ponte.

Più avanti, invece, le ruote sono fuoriscite dalla sede stradale e l'autista, visibilmente scosso per l'accaduto ma illeso, non è riuscito più a riportare il camion in carreggiata.

Sul posto i carabinieri per regolare il traffico durante le operazioni di recupero del mezzo.

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Donato da Intesa Sanpaolo il Trofeo della 37esima edizione della Corsa alla Spada di Camerino. Svelato nel corso della conferenza stampa di presentazione degli atleti e delle atlete che correranno domenica sul percorso dello scorso anno. I trenta corridori si contenderanno la spada del peso di otto chili, forgiata a mano dal fabbro artigiano camerte Stefano Bellesi,. Alla confernza stampa ha partecipatom anche il direttore Area Retail di Banca Intesa Pier Bruno Emiliani, dettosi onorato e orgoglioso di aver donato il trofeo per una manifestazione così sentita. " E' un segnale forte che vgliamo dare a questi territori sofferenti. Lo facciamo come Banca e come persone".  Quale  auspicio di resurrezione dalle macerie del sisma, l'artigiano ha voluto imprimere sul trofeo la  fenice che rinasce dal fuoco. " Una manifestazione- ha detto la presidente dell'associazione Sandra Gentili- che è momento di intensità per tutti, per ricordarci la nostra storia e lo stare insieme, un modo per mantenere alti i valori dello sport e della socializzazione. Mi auguro che domenica 20 maggio, sia una giornata di 'sole' in tutti i sensi". 

Nel ringraziare tutti coloro che a vario titolo si sono dati da fare per realizzare la nuova edizione della rievocazione storica camerte, il vice sindaco Roberto Lucarelli ha voluto sottolineare l'intensità dei pochi minuti della corsa che richiedono la preparazione  atletica di un anno" So cosa vuol dire- ha affermato- conosco l'ansia degli ultimi minuti decisivi del percorso".

Due i trofei in gioco nella domenica clou della rievocazione; oltre alla spada il drappo del palio, a seguito del sisma rimasto per diversi mesi all'interno della cattedrale dove era custodito. Erano stati i vigili del fuoco a recuperarlo e ha ancora impressa la mano impolverata di chi è riuscito a portarlo fuori dalla chiesa inagibile; un'impronta volutamente lasciata, come segno di quello che è accaduto.

Al tavolo delle presentazioni si sono poi susseguiti i rappresentanti dei tre terzieri di Sossanta,  reduce dalla vittoria di entrambi i trofei, di Mezzo e di Muralto.

Samuele Grasselli per Sossanta ha parlato di squadra giovane e determinata e che, anche grazie alle nuove leve, sarà in grado di andare avanti con energia negli anni. Sono riusciti a rimanere forti e uniti gli atleti di Mezzo,terziere che occupa per la maggior parte la zona rossa della città  e che, -ha detto Giacomo Nalli- nonostante le difficoltà di essere sfollati, si giocheranno il palio fino alla fine". 

" Noi siamo mine vaganti- ha affermato il rappresentante di Muralto Federico Lucarini- fino all'ultimo non sappiamo quello che accadrà, ma ce la metteremo tutta: la nostra quest'anno è una squadra rivoluzionata rispetto alle ultime corse. Abbiamo diversi ragazzi in più, venuti a darci una mano, e tra questi c'è anche un giovane di Pieve Torina che ci ha cercati per unirsi a noi, come segno di solidarietà verso il suo paese distrutto".

Nel ricordare come la rievocazione di Camerino si differenzi da ogni altra manifestazione del Paese, essendo una corsa a piedi a caratterizzarla, Sandra Gentili ha introdotto quella che, da qualche anno a questa parte, è una bella novità al femminile; partita quasi per gioco, infatti la 'staffetta rosa' è diventata parimenti una vera competizione per l'impegno di 30 atlete, che domenica prossima correranno prima dei colleghi maschi . A parlare per loro è stata Agnese Marucci del terziere di Muralto" Mi auguro che la gara sia divertente, che tutti si possa essere partecipi e coinvolti  e che, lo spirito che ci unisce , non muoia mai". 

Presente in sala il rettore di Unicam Claudio Pettinari il quale, nelle passate edizioni, ha vestito i panni di Signore della città e di atleta. E' proprio da atleta della corsa che il rettore ha voluto evidenziare che correre per la rievocazione e desiderare di farlo dà qualcosa in più: " Per un anno di allenamento- ha detto- qualcuno lo ha fatto per 37 edizioni; si corre con uno spirito combattivo e fiero e, con lealtà. Durante l'anno tutti gli atleti si incontrano, vivono insieme in relazione, si trasmettono un qualcosa di forte e arrivati al fatidico giorno, non si guardano negli occhi. Ognuno corre per i colori del proprio terziero e darà tutto se stesso. E' una dura prova e l'invito alla cittadinanza è ad incitare i corridori, a sorreggerli fino alla fine, perchè è una vittoria per gli atleti e una vittoria per la città". 

Dall'artigiano che l'ha realizzata, la spiegazione del segno che ha voluto imprimere sulla spada dell'edizione numero 37. " Uno scudo con la fenice, uccello che rinasce, come simbolo da offrire a Camerino, affinchè anche la città possa rinascere dal dramma che l'ha colpita. Per me è un onore partecipare a questo evento con un oggetto realizzato con le mie mani . Spero che la vinca il migliore".  E domenica 20 maggio, sarà lo stesso Stefano Bellesi  a sfilare in corteo imbracciando  il trofeo, fino al piazzale della Libertà.  

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 Stefano Bellesi e la sua opera

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E’ carica di significati profondi e, nello scenario che il terremoto ha lasciato, forse ancora più sentita di sempre la festa dedicata al patrono di Camerino San Venanzio Martire. E’ un sostegno ancora più forte quello che ogni camerinese chiede al giovane protettore che tiene in mano la città

“ Certamente , come già avvenuto per l’anno passato- dichiara il parroco don Marco Gentilucci- l'affidamento al santo è sentito ancora in modo più grande, soprattutto perché l'immagine di questo giovinetto che regge le sorti della città, diventa occasione di affidamento per tutti noi e di richiesta. Un sentimento più forte e, in particolare, in questi giorni di festa  nei quali ci viene chiesto di poter avere delle occasioni di preghiera, di incontro, di conoscenza dellla figura di San Venanzio. Tante persone hanno chiesto anche la possibilità di poter avere un piccolo momento di preghiera davanti alla statua del Santo, per una ricorrenza e una devozione forte che  non riguarda la sola nostra città, ma tutto il circondario”.

don Marco San Venanzio

Il parroco ha avuto modo di parlare del coraggio della fede del giovane Venanzio ai bambini: “L’occasione di un'attività organizzata dal terziere di sossanta- ricorda il parroco- ha aperto la possibilità di raccontare la storia di San Venanzio a questi piccoli che conoscevano alcune cose ma non tutto di lui; ho voluto  soprattutto mostrare come questo giovane abbia avuto anche il coraggio di rimanere fedele a questa grande amicizia che ha sperimentato con il Signore;  in fondo, è quello che cerchiamo tutti nella vita:  aggrapparsi a qualcosa di buono che ci spinga ad andare avanti, a cercare un bene che è più grande di noi. Tra l'altro- ha aggiunto don Marco-  vivere questo momento sulla scalinata appena riconsegnata a tutta la città e proprio davanti al portale della chiesa, è stato ancora più simbolico, perché quel luogo ci ricorda anche la morte,  il martirio di S. Venanzio e, parlare di lui dove la memoria è ancora più forte,  ha permesso anche ai bambini di avere un’immagine ancora più viva di una chiesa che va ricostruita, come del resto lo è sempre stato nella storia della nostra città . Uno fra i più piccoli, con l’innocenza che contraddistingue i bambini , mi ha detto : “ ma allora questa chiesa bisogna ricostruirla ancora più grande” . Gli ho risposto "cerchiamo di riaverla come era ma soprattutto di viverla con il cuore proiettato verso il Signore, come era quello di San Venanzio.

La pioggia della vigilia aveva fatto temere per  l'esposizione della statua argentea del patrono che invece,  dato il migliorameto delle condizioni  don Marco per san Venanzio

è stato possibile predisporre.  Accanto al tendone  che ha accolto tutte le cerimonie  religiose del giorno di festa, l'imponente statua è già stata mèta di visita e di raccolgimento.  La statua - ha detto don Marco-  sarà visibile; per tutto il giorno. Per  tutti sarà possibile avere un momento di preghiera davanti a questa carissima statua del santo protettore della città ”. 

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Sotto, le foto della vigilia di festa. "Offerta dei ceri" e accensione del falò di nuovo in piazza. Omaggio al patrono e desiderio di rinascita 

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falo

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La Statua del santo esposta a Le Mosse

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Giovedì, 17 Maggio 2018 16:18

Furto sacrilego nella chiesa terremotata

Furto nella chiesa di Madonna della Croce adiacente il cimitero di Pievefavera, frazione del comune di Caldarola, dove è stata trafugata la piccola campana nel campanile a vela ed è stato tranciato il lucchetto della porta della chiesina. All'interno dell'edificio, gravemente lesionato dal terremoto, non c'era niente da rubare. Gli ignoti autori, che hanno agito indisturbati dal momento che la zona è isolata, hanno anche forzato la porta del locale retrostante adibito ad ossario. Ad accorgergesene il parroco, don Vincenzo Finocchio, che ha provveduto ad avvertire i carabinieri per l'avvio delle relative indagini.

 

(La campana al suo posto prima del furto)

campana chiesa

 

 

(l'ingresso dell'ossario)

porta ossario

 

(il lucchetto forzato)

lucchetto forzato

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Incidente stradale a Macerata in contrada Valle dove, per cause in corso di accertamento, due vetture si sono scontrate. Nell'impatto entrambi i conducenti delle auto sono rimasti feriti e sono stati trasportati al pronto soccorso del nosocomio maceratese fortunatamente non in gravi condizioni. Nell'impatto le due auto hanno urtato le tubazioni di metano della rete cittadina. Il pronto intervento dei vigili del fuoco, giunti sul posto insieme ai soccorritori del 118, è valso alla messa in sicurezza dell'intera zona.

 

incidente macerata1

 

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