Indetta per il 21 luglio l'assemblea generale del comitato "Salviamo l'ospedale"

Venerdì, 14 Luglio 2023 14:27 | Letto 869 volte   Clicca per ascolare il testo Indetta per il 21 luglio l'assemblea generale del comitato "Salviamo l'ospedale" Avrà luogo venerdì 21 luglio alle ore 18,00, nell’area verde del ristorante “La Torre del buongustaio“a Torre del Parco, lassemblea generale degli aderenti e sostenitori del comitato “Salviamo lospedale di Camerino”. «È importantissima la partecipazione plenaria - afferma il presidente Angiolo Napolioni -. A distanza di quasi due anni dalla costituzione del comitato, i risultati ottenuti sono pressoché pari a zero. In concreto, indipendentemente dalla novità del centro di dialisi che viene sbandierato come reparto ma che nella realtà è un semplice ambulatorio di sostegno e assistenza ai dializzati, la situazione dell’ospedale di Camerino è tutt’altro che migliorata. Abbiamo quindi necessità di incontrare tutti i cittadini, associati e sostenitori del comitato, per riferire su quanto da noi è stato attuato in questo arco di tempo. La relazione verterà sugli incontri istituzionali e le rassicurazioni che ci sono state fatte ma che in definitiva non hanno prodotto alcun risultato. Anzi, per dire il vero, a peggiorare le cose è intervenuta anche la bocciatura del primario del reparto di cardiologia Alfredo Mazza al quale l’azienda sanitaria territoriale dopo i sei mesi di prova non ha confermato il contratto. Nei suoi confronti una valutazione negativa della quale non conosciamo le motivazioni, fatto sta che questa incredibile notizia ci ha colti di sorpresa e ha accresciuto le preoccupazioni. Il problema – aggiunge Napolioni – è che a tutt’oggi la sostituta dottoressa Josephine Steine della cui nomina si è appreso dalla stampa, non ci risulta che sia ancora arrivata a ricoprire in concreto quell’incarico. La situazione attuale, vede attivo nel reparto un solo cardiologo,invece dei due che c’erano prima; mancano il servizio cardiologico notturno e nel fine settimana al pronto soccorso quindi, la realtà è quella di un quadro che è peggiorato. Di conseguenza – ribadisce il presidente di “Salviamo l’ospedale di Camerino” - abbiamo necessità di incontrarci per mobilitare il più possibile la popolazione di tutto il territorio affinché un minimo di risultati siano raggiunti. A parte le infinite garanzie verbali non si è visto nulla di concreto– sottolinea Napolioni -. L’antico proverbio dice che “verba volant, scripta manent” e qui non cè niente di sicuro. Il piano sanitario recita in un modo, però  allatto pratico non viene attualizzato niente di quel che si dice.Ecco perché è necessario incontrarci tutti per far sentire ancora di più il peso della popolazione e dellutenza». Oltre alla relazione del direttivo del comitato, centrale all’assemblea generale sarà anche il dibattito che potrà instaurarsi: «Noi abbiamo bisogno di forze fresche, di sentire le più svariate opinioni della popolazione. Il nostro è un comitato spontaneo e il rapporto con la base è fondamentale – conclude Napolioni-. L’invito a partecipare è esteso a tutti; il problema è primario perché coinvolge l’intero territorio servito dallospedale di Camerino, un’area di 23 comuni. Abbiamo invitato anche il presidente del comitato per la difesa e la tutela dell’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche, avvocato Marco Massei. Insieme, avremo modo di raccordare anche le iniziative da prendere, perché qui non si sta facendo nulla». Carla Campetella
Avrà luogo venerdì 21 luglio alle ore 18,00, nell’area verde del ristorante “La Torre del buongustaio“a Torre del Parco, l'assemblea generale degli aderenti e sostenitori del comitato “Salviamo l'ospedale di Camerino”.
Angiolo Napolioni presidente del comitato


«È importantissima la partecipazione plenaria - afferma il presidente Angiolo Napolioni -. A distanza di quasi due anni dalla costituzione del comitato, i risultati ottenuti sono pressoché pari a zero. In concreto, indipendentemente dalla novità del centro di dialisi che viene sbandierato come reparto ma che nella realtà è un semplice ambulatorio di sostegno e assistenza ai dializzati, la situazione dell’ospedale di Camerino è tutt’altro che migliorata. Abbiamo quindi necessità di incontrare tutti i cittadini, associati e sostenitori del comitato, per riferire su quanto da noi è stato attuato in questo arco di tempo.
La relazione verterà sugli incontri istituzionali e le rassicurazioni che ci sono state fatte ma che in definitiva non hanno prodotto alcun risultato. Anzi, per dire il vero, a peggiorare le cose è intervenuta anche la bocciatura del primario del reparto di cardiologia Alfredo Mazza al quale l’azienda sanitaria territoriale dopo i sei mesi di prova non ha confermato il contratto. Nei suoi confronti una valutazione negativa della quale non conosciamo le motivazioni, fatto sta che questa incredibile notizia ci ha colti di sorpresa e ha accresciuto le preoccupazioni. Il problema – aggiunge Napolioni – è che a tutt’oggi la sostituta dottoressa Josephine Steine della cui nomina si è appreso dalla stampa, non ci risulta che sia ancora arrivata a ricoprire in concreto quell’incarico. La situazione attuale, vede attivo nel reparto un solo cardiologo,invece dei due che c’erano prima; mancano il servizio cardiologico notturno e nel fine settimana al pronto soccorso quindi, la realtà è quella di un quadro che è peggiorato.
Di conseguenza – ribadisce il presidente di “Salviamo l’ospedale di Camerino” - abbiamo necessità di incontrarci per mobilitare il più possibile la popolazione di tutto il territorio affinché un minimo di risultati siano raggiunti. A parte le infinite garanzie verbali non si è visto nulla di concreto– sottolinea Napolioni -. L’antico proverbio dice che “verba volant, scripta manent” e qui non c'è niente di sicuro. Il piano sanitario recita in un modo, però  all'atto pratico non viene attualizzato niente di quel che si dice.
Ecco perché è necessario incontrarci tutti per far sentire ancora di più il peso della popolazione e dell'utenza».

Oltre alla relazione del direttivo del comitato, centrale all’assemblea generale sarà anche il dibattito che potrà instaurarsi:
«Noi abbiamo bisogno di forze fresche, di sentire le più svariate opinioni della popolazione. Il nostro è un comitato spontaneo e il rapporto con la base è fondamentale – conclude Napolioni-. L’invito a partecipare è esteso a tutti; il problema è primario perché coinvolge l’intero territorio servito dall'ospedale di Camerino, un’area di 23 comuni. Abbiamo invitato anche il presidente del comitato per la difesa e la tutela dell’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche, avvocato Marco Massei.
Insieme, avremo modo di raccordare anche le iniziative da prendere, perché qui non si sta facendo nulla».

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