La cultura della salute e della sicurezza al centro del convegno che si è svolto a Macerata

Giovedì, 07 Dicembre 2023 08:25 | Letto 708 volte   Clicca per ascolare il testo La cultura della salute e della sicurezza al centro del convegno che si è svolto a Macerata Occorre cambiare paradigma culturale ed etico pensando ai temi della sicurezza non come costo per l’impresa ma come opportunità di crescita di un intero sistema sociale capace di mettere al centro la persona e la dignità del lavoro. Si potrebbe riassumere così l’esito della occasione formativa e di confronto svolta martedì 5 dicembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata dal titolo “Ri-costruire la cultura della salute e della sicurezza. Edilizia. Dove legalità e prevenzione si incontrano”, evento promosso e organizzato da una pluralità di soggetti che ogni giorno collaborano insieme: Ast Macerata, Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Macerata, Cpt Comitato Paritetico Territoriale per La Sicurezza e la Formazione in Edilizia. Sul palco ed in platea, numerosi protagonisti che a vario titolo concorrono alla ricostruzione post-sisma come la Prefettura di Macerata, l’Inail, l’Ispettorato Nazionale del lavoro, l’Anmil, l’Anma,l’Ufficio scolastico regionale Marche, comunità scientifica, tecnici, forze dell’ordine, funzionari del Governo, della Magistratura, protagonisti della politica, del mondo ecclesiastico, di quello sindacale e datoriale insieme, per andare oltre i necessari protocolli di vigilanza e della legalità ma per costruire una cultura della sicurezza che deve nascere in azienda come fattore fondante la propria organizzazione. La grande proliferazione dei cantieri edili per la ricostruzione post terremoto, oltre a crescita e sviluppo ha generato problematiche che devono essere affrontate con un cambio di passo strutturale ed immediato perché purtroppo i numeri parlano di una crescita anche degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali: la provincia di Macerata nel 2021, secondo i dati Inail, per quanto riguarda la denuncia delle malattie professionali nel settore edilizio, si attesta su una percentuale di oltre il 45% rispetto al dato regionale. Inoltre, secondo lindagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore pubblicata qualche giorno fa, la provincia di Macerata è all’ottavo posto in classifica per omicidio colposo da incidente sul lavoro. I numeri parlano anche di troppe irregolarità nei cantieri a seguito di controlli ispettivi ma pensare all’aspetto sanzionatorio non potrà essere un rimedio a ciò che sta accadendo. Occorre invertire la rotta, avvicinare alla formazione maestranze e dirigenze aziendali, mondo dei tecnici, mondo delle scuole, perché i fattori di rischio vanno conosciuti come la legge indica e la prevenzione dovrebbe essere considerata come un obbligo anche morale per chi lavora. Le norme ci sono, è la cultura il gap da colmare e su cui occorre lavorare anche sotto l’aspetto comunicativo. Occorrono strumenti dinamici, attrattivi per i giovani, servono testimonianze dirette per far capire che non si può rischiare la vita per una distrazione o per un dispositivo di protezione non indossato correttamente. Nella prevenzione del sinistro non si può lasciare lo spazio all’accettazione del rischio, perché purtroppo troppe volte questo atteggiamento, talvolta in pochi secondi, viene pagato dai lavoratori con infortuni che possono cambiare la qualità della vita. Lo sforzo richiesto non va solo nella direzione pratica con i doverosi controlli nei cantieri per i quali l’Ispettorato Nazionale del lavoro ha annunciato a livello nazionale l’immissione di un numero più elevato di ispettori che giungeranno anche nelle Marche e in provincia di Macerata ma soprattutto il concetto ampio di sicurezza deve far parte delle nostre vite, oltre al tempo destinato al lavoro. I protocolli sulla legalità firmati congiuntamente da numerosi soggetti, devono ora essere recepiti dal punto di vista etico, per concorrere ad aumentare il valore sociale di una nazione come l’Italia dove non ci deve essere spazio per l’irregolarità in queste proporzioni nei diversi aspetti in cui si manifesta. A fornire una notizia importante il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, in collegamento, ha ricordato che dopo il superamento della fase sperimentale si sta lavorando ad una ordinanza finalizzata a garantire una diffusione sistemica del badge e del settimanale di cantiere: “Il Decreto 189/2016 che regola la ricostruzione post sisma 2016 prescrive ladozione di alcune misure (badge di cantiere e settimanale di cantiere in particolare) che vanno nel senso di aumentare le tutele in favore dei lavoratori e le garanzie di legalità dei cantieri. In questi anni abbiamo promosso delle sperimentazioni che, sulla base di specifici protocolli di legalità, hanno riguardato alcuni cantieri. Ora, anche sulla scorta del proficuo rapporto con la struttura di missione del Ministero degli Interni che cura i controlli antimafia nella ricostruzione 2016, stiamo lavorando per il superamento della fase sperimentale previa adozione di una ordinanza finalizzata a garantire una diffusione sistemica del badge e del settimanale di cantiere. Abbiamo incontrato sindacati e associazioni di categoria per definire un percorso condiviso e funzionale che sappia onorare limpegno per la sicurezza sul lavoro a cui, anche oggi, il Presidente della Repubblica ci ha richiamato.” A portare i saluti della Regione Marche, il presidente dell’Assemblea Legislativa Dino Latini in collegamento. A moderare gli interventi il giornalista Leopoldo Gasbarro. Sul palco anche Alessio Vassallo, attore di teatro, di film per la tv, per il cinema, protagonista in numerose serie come “Il giovane Montalbano”, accompagnato dal maestro Samuele Giacomozzi al pianoforte, ha presentato un monologo sul tema simbolico del continuo costruire e ricostruire, delle relazioni filiali, amicali e professionali, dell’importanza della storia per una visione del futuro dove la ricostruzione non è meramente fatta di mattoni ma parte dalle persone. La produzione esecutiva di testi e video è stata di Art Show di Arturo Morano, Project Manager e Organizzatore generale, Vincenzo Fazio, drammaturgia Sante Paolacci, Videomaker Paolo Fineschi. Nel corso del pomeriggio è stato dedicato un minuto di silenzio a tutte le vittime sul lavoro, ricordando anche che la provincia di Macerata in questi ultimi giorni è stata protagonista di due incidenti mortali.
Occorre cambiare paradigma culturale ed etico pensando ai temi della sicurezza non come costo per l’impresa ma come opportunità di crescita di un intero sistema sociale capace di mettere al centro la persona e la dignità del lavoro. Si potrebbe riassumere così l’esito della occasione formativa e di confronto svolta martedì 5 dicembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata dal titolo “Ri-costruire la cultura della salute e della sicurezza. Edilizia. Dove legalità e prevenzione si incontrano”, evento promosso e organizzato da una pluralità di soggetti che ogni giorno collaborano insieme: Ast Macerata, Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Macerata, Cpt Comitato Paritetico Territoriale per La Sicurezza e la Formazione in Edilizia.

Sul palco ed in platea, 
numerosi protagonisti che a vario titolo concorrono alla ricostruzione post-sisma come la Prefettura di Macerata, l’Inail, l’Ispettorato Nazionale del lavoro, l’Anmil, l’Anma,l’Ufficio scolastico regionale Marche, comunità scientifica, tecnici, forze dell’ordine, funzionari del Governo, della Magistratura, protagonisti della politica, del mondo ecclesiastico, di quello sindacale e datoriale insieme, per andare oltre i necessari protocolli di vigilanza e della legalità ma per costruire una cultura della sicurezza che deve nascere in azienda come fattore fondante la propria organizzazione.
La grande proliferazione dei cantieri edili per la ricostruzione post terremoto, oltre a crescita e sviluppo ha generato problematiche che devono essere affrontate con un cambio di passo strutturale ed immediato perché purtroppo i numeri parlano di una crescita anche degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali: la provincia di Macerata nel 2021, secondo i dati Inail, per quanto riguarda la denuncia delle malattie professionali nel settore edilizio, si attesta su una percentuale di oltre il 45% rispetto al dato regionale. Inoltre, secondo 
l'indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore pubblicata qualche giorno fa, la provincia di Macerata è all’ottavo posto in classifica per omicidio colposo da incidente sul lavoro. I numeri parlano anche di troppe irregolarità nei cantieri a seguito di controlli ispettivi ma pensare all’aspetto sanzionatorio non potrà essere un rimedio a ciò che sta accadendo. 

Occorre invertire la rotta, avvicinare alla formazione maestranze e dirigenze aziendali, mondo dei tecnici, mondo delle scuole, perché i fattori di rischio vanno conosciuti come la legge indica e la prevenzione dovrebbe essere considerata come un obbligo anche morale per chi lavora. Le norme ci sono, è la cultura il gap da colmare e su cui occorre lavorare anche sotto l’aspetto comunicativo. Occorrono strumenti dinamici, attrattivi per i giovani, servono testimonianze dirette per far capire che non si può rischiare la vita per una distrazione o per un dispositivo di protezione non indossato correttamente. Nella prevenzione del sinistro non si può lasciare lo spazio all’accettazione del rischio, perché purtroppo troppe volte questo atteggiamento, talvolta in pochi secondi, viene pagato dai lavoratori con infortuni che possono cambiare la qualità della vita. Lo sforzo richiesto non va solo nella direzione pratica con i doverosi controlli nei cantieri per i quali 
l’Ispettorato Nazionale del lavoro ha annunciato a livello nazionale l’immissione di un numero più elevato di ispettori che giungeranno anche nelle Marche e in provincia di Macerata ma soprattutto il concetto ampio di sicurezza deve far parte delle nostre vite, oltre al tempo destinato al lavoro. 

I protocolli sulla legalità firmati congiuntamente da numerosi soggetti, devono ora essere recepiti dal punto di vista etico, per concorrere ad aumentare il valore sociale di una nazione come l’Italia dove non ci deve essere spazio per l’irregolarità in queste proporzioni nei diversi aspetti in cui si manifesta. A fornire una notizia importante 
il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, in collegamento, ha ricordato che dopo il superamento della fase sperimentale si sta lavorando ad una ordinanza finalizzata a garantire una diffusione sistemica del badge e del settimanale di cantiere: “Il Decreto 189/2016 che regola la ricostruzione post sisma 2016 prescrive l'adozione di alcune misure (badge di cantiere e settimanale di cantiere in particolare) che vanno nel senso di aumentare le tutele in favore dei lavoratori e le garanzie di legalità dei cantieri. In questi anni abbiamo promosso delle sperimentazioni che, sulla base di specifici protocolli di legalità, hanno riguardato alcuni cantieri. Ora, anche sulla scorta del proficuo rapporto con la struttura di missione del Ministero degli Interni che cura i controlli antimafia nella ricostruzione 2016, stiamo lavorando per il superamento della fase sperimentale previa adozione di una ordinanza finalizzata a garantire una diffusione sistemica del badge e del settimanale di cantiere. Abbiamo incontrato sindacati e associazioni di categoria per definire un percorso condiviso e funzionale che sappia onorare l'impegno per la sicurezza sul lavoro a cui, anche oggi, il Presidente della Repubblica ci ha richiamato.” A portare i saluti della Regione Marche, il presidente dell’Assemblea Legislativa Dino Latini in collegamento. A moderare gli interventi il giornalista Leopoldo Gasbarro. 

Sul palco anche Alessio Vassallo, attore di teatro, di film per la tv, per il cinema, protagonista in numerose serie come “Il giovane Montalbano”, accompagnato dal maestro Samuele Giacomozzi al pianoforte, ha presentato un monologo sul tema simbolico del continuo costruire e ricostruire, delle relazioni filiali, amicali e professionali, dell’importanza della storia per una visione del futuro dove la ricostruzione non è meramente fatta di mattoni ma parte dalle persone. La produzione esecutiva di testi e video è stata di Art Show di Arturo Morano, Project Manager e Organizzatore generale, Vincenzo Fazio, drammaturgia Sante Paolacci, Videomaker Paolo Fineschi. 
Nel corso del pomeriggio è stato dedicato un minuto di silenzio a tutte le vittime sul lavoro, ricordando anche che la provincia di Macerata in questi ultimi giorni è stata protagonista di due incidenti mortali.

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