Notizie di spettacolo nelle Marche

Una giornata importante per la comunità di Monte Cavallo che ha festeggiato, venerdì 13 aprile, l'inaugurazione della chiesa in luogo della parrocchiale Santa Maria Assunta, edificio reso inagibile dal terremoto, tornata ad essere fulcro della vita paesana grazie alla struttura donata con i fondi raccolti dalla diocesi di Parma. Presente al taglio del nastro, insieme al sindaco Pietro Cecoli, il vescovo di Parma, Enrico Solmi, che ha presieduto la messa concelebrata con l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro e il parroco don Nello Tranzocchi. "Una giornata importante – così l'ha definita il vescovo Solmi – Finalmente siamo qui per poter vedere consegnata, anche simbolicamente, questa struttura che è stata frutto di una raccolta fondi fatta dalla nostra diocesi. Abbiamo voluto testimoniare anche la vicinanza, l'essere insieme in questo momento difficile per la popolazione che abita questi luoghi, acutizzato anche dalle scosse degli ultimi giorni. Anche noi, sia pure in forma più lieve, abbiamo avuto esperienza del sisma e per questo sentiamo una forte vicinanza e vorremo in qualche modo essere partecipi di quello che deve essere il futuro e la ricostruzione". "Un grande gesto di solidarietà – il commento del sindaco Pietro Cecoli – La donazione è stata fatta dopo che insieme al parroco don Nello avevamo lanciato un appello sulle pagine di Avvenire, subito raccolto dalla Caritas di Parma che ha acquistato la struttura. Noi abbiamo provveduto al montaggio e al rivestimento in legno. Sono piccoli segni – continua il primo cittadino, che però servono ad una comunità piccola come la nostra che spesso rischia di essere dimenticata. Fortunatamente la solidarietà si ricorda spesso di noi". "Un grande sentimento di gioia – fa eco il parroco don Nello Tranzocchi – per un bel gesto di concreta vicinanza che ha condotto alla realizzazione di un ambiente dedicato al culto, considerato che durante questo periodo siamo stati costretti a passare da una tensostruttura all'altra. Un ambiente che, comunque, può essere dedicato anche ad altri momenti di socialità. Di tutto questo siamo grati all'amministrazione comunale e a quanti hanno reso possibile questo gradito gesto".

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Confezionavano indisturbati spinelli lungo la strada. Tre giovani, un afgano e due italiani rispettivamente di Taranto e Amandola, di età compresa fra 21 e 23 anni e tutti residenti a Camerino, sono stati fermati e denunciati a piede libero per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio dai carabinieri. A seguito di perquisizione personale e domiciliare i militari hanno rinvenuto circa 25 grammi di marijuana, nonchè bilancini di precisione e materiale utile al confezionamento. Sempre a Camerino, nel corso dei controlli sul territorio, i carabinieri hanno sorpreso e denunciato tre giovani trentenni in possesso di modeste quantità di cocaina.

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Controllo del vicinato”. E' il progetto che il Comitato per la valorizzazione del quartiere di Montagnano di Camerino nei giorni scorsi ha formalmente sottoposto all’attenzione del sindaco Pasqui. Un progetto che va oltre il singolo quartiere, coinvolgendo tutta la comunità camerinese, promosso dalla Prefettura di Macerata e ormai adottato da molti comuni della zona, che non comporta oneri per l’amministrazione di tipo finanziario. Al contrario, porterebbe all’amministrazione benefici economici, come, ad esempio, la possibilità di fruire di un più ampio sistema di telecamere a costo zero. Il protocollo di intesa disporrebbe forme di partecipazione attiva della collettività: campagne di adesione rivolte ai cittadini volontari che vorranno farne parte attiva, formazione di gruppi equamente distribuiti nelle aree cittadine, incontri organizzativi periodici, collaborazioni strategiche con le istituzioni, in primis quelle locali, chiamate al ruolo fondamentale di coordinatrici. L’idea nasce dalla fondamentale necessità di sentirsi sicuri nel vivere quotidiano: in particolare nelle zone martoriate dal sisma del 2016 è fortemente sentita l’esigenza di scongiurare ulteriori situazioni di disagio, come i numerosi furti che colpiscono le case inagibili e incustodite. Implementando le misure già a disposizione per il contrasto al fenomeno criminale ed ai comportamenti antisociali che insistono sul territorio, attraverso la creazione di una sinergia, si possono rafforzare controllo e prevenzione, in modo da evitare ogni forma di degrado urbano, rendendo anche più tempestivi ed articolati gli interventi delle istituzioni. Non di meno, soprattutto dopo il sisma, la partecipazione attiva della collettività alla cura del territorio permette di mantenere una solida rete di rapporti sociali e di evitare la frammentazione degli stessi. Nei comuni in cui sono già attuative, tali misure permettono alle forze di polizia di giovarsi dell’apporto capillare della comunità. Il Comitato si è reso pienamente disponibile ad essere parte attiva di un progetto che coinvolga la città intera. Ha quindi proposto al sindaco di aderire ad un programma che può far crescere la consapevolezza di essere e resistere come comunità unita, utile a se stessa ed al futuro, a coloro che sono rimasti dopo il sisma e a chi, lontano, lascia comunque il cuore ed i propri beni su queste colline. Il primo cittadino si è mostrato disponibile al progetto, assicurando che quanto prima adotterà tutte le procedure necessarie. “Quando sorge un comitato di quartiere è un arricchimento prezioso per la nostra comunità – le parole del sindaco Pasqui – Nonostante i contrasti iniziali sulla questione della scuola, sto apprezzando molto l'attività e la vitalità del Comitato di quartiere di Montagnano, che dimostra disponibilità a lavorare e collaborare per il bene del nostro territorio. Ringrazio questi cittadini, cui mi sento molto vicino, per il loro impegno e spero che in città sorgano altri Comitati di cittadini per una collaborazione costruttiva per il bene di Camerino”.

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Conto alla rovescia per il premio "Il Camerte 2017"  che verrà conferito il prossimo sabato 21 aprile nel corso dell'evento "Varietà nel ducato " previsto a partire dalle 21,15 nell'auditorium Benedetto XIII. Sarà una singola persona, una società, un ente?  Cresce l'attesa per scoprire il nome del premiato dell'anno nella manifestazione curata dalla pro loco col patrocinio del Comune di Camerino.Numerose le segnalazioni pervenute entro la scadenza all'associazione turistica " Pro Camerino"  e, come di consueto,  sottoposte alla valutazione dell'apposita commissione, riunitasi nella serata di giovedì 12 aprile. Erano presenti il consigliere Leo Marucci in rappresentanza del comune di Camerino, la prof.ssa Valeria Polzonetti per Unicam, Carlo Panunti per Orizzonti della Marca, Carla Campetella per Appennino Camerte e Radioc1inBlu e il presidente Renzo Riccioni. Convergenza e unanimità  nell'indicazione del vincitore del premio, giunto alla XX edizione e  annualmente assegnato a persone fisiche o giuridiche, enti e associazioni che , per la propria attività sociale, culturale, artistica, scientifica, politica, storica, sportiva, abbiano promosso il nome della Città di Camerino in Italia e all'estero.Tutto dà da pensare che, come avvenuto per la passata edizione, il nome del vincitore sia in qualche modo legato alla contingenza della devastazione che ha colpito la città. Lo scorso anno il prestigioso riconoscimento fu attribuito al rettore uscente Flavio Corradini.  Non resta che attendere la serata di moda e  spettacolo " Varietà nel ducato", per festeggiare insieme  " Il Camerte dell'anno ".

 

nella foto sotto, la commissione riunita  nei locali della "Pro Camerino"

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La terra è tornata a tremare risvegliando in una popolazione esasperata da un terremoto senza fine paure mai sopite. Una nuova significativa scossa di magnitudo 3.6 è stata registrata alle 15.24 dall'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia con epicentro Muccia. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione non solo nella zona dell'epicentro, ma anche in tutto il cratere sismico. Spavento tra la popolazione, anche se al momento non si hanno notizie di ulteriori crolli nè di danni significativi.

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Samuela Rotili, di San Severino, nuovo vice presidente del Comitato nazionale Scuole Sicure. Si è costituito nel corso di un recente incontro a Monsampolo del Tronto il direttivo del Comitato di cui fa parte anche l'associazione di San Severino "108 una scuola per la Vita". Presidente è stata designata Iride Luzi, vicepresidente la mamma settempedana Samuela Rotili, attiva componente dell'associazione settempedana che da tempo è impegnata sul fronte della sicurezza scolastica, del benessere dei bambini e cont attività di solidarietà.

"Siamo ancora in emergenza – spiega il nuovo direttivo - perché se non si attua un percorso di prevenzione, la parola d'ordine sarà sempre e solo emergenza. Da qui, da questo semplicissimo concetto siamo partiti per costituirci e raccontare i nostri successi e i nostri fallimenti. Abbiamo deciso di formare il direttivo del Comitato Nazionale Scuole Sicure, ascoltando le molteplici voci autorevoli presenti in sala". Erano presenti associazioni attive in diversi territori tra Marche, Umbria, Lazio, Emilia e Molise, architetti, avvocati, psicologi, pedagogisti, genitori e cittadini attivi. Prosegue il nuovo direttivo: "Occorre, sempre più far nascere la consapevolezza tra i cittadini e nelle amministrazioni dell'importanza di questo tema. Avere scuole sicure, significa prendersi cura dei propri figli, avere scuole sicure, significa avere a cuore il nostro futuro, avere scuole sicure, significa essere un paese civile in un'Europa che le ha sicure per default. Persone che hanno deciso di non delegare, di porsi in prima persona di fronte alle ingiustizie, alla mala gestione, al muro di gomma delle pubbliche amministrazioni e all'orecchio sordo di coloro che preferiscono non sentire e con forza e determinazione hanno deciso di risolverlo il problema, con i propri mezzi, le proprie conoscenze e capacità". L'analisi è andata poi ai problemi seguiti ai recenti terremoti, per poi soffermarsi sul tema del bullismo: "I ragazzi nelle scuole si devono formare, devono amare il sapere e ampliare la loro visione del mondo. Devono totalmente dimenticare la concezione del diverso, essere inclusivi e imparare l'empatia. Abbiamo, quindi, capito che alcune associazioni insistenti nei vari territori, che raccolgono i cocci di bambini massacrati dal bullismo, potevano collaborare a questo nostro ambizioso progetto. I bambini devono essere sicuri nel fisico e nella mente.

Se non ci pensiamo noi adulti, chi lo deve fare?". Sono intervenute l'associazione 108 una scuola per la vita, associazione Io non mi uccido, associazione 30 ottobre, associazione Il sorriso di Filippo. 
g.g.

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Dal 1 maggio prossimo un’ambulanza medicalizzata risponderà h12 alle emergenze sanitarie nel territorio settempedano. Presso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche, infatti, entreranno in servizio nuovi medici specialisti del “118” che opereranno su di un mezzo di soccorso molto avanzato. La decisione è stata assunta, con specifica determina, dal direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche, dottor Alessandro Maccioni.

“E’ una risposta importante alle emergenze di un territorio vastissimo – sottolinea con soddisfazione il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – Il solo territorio del nostro Comune, tra i più grandi delle regione, è di oltre 195 chilometri quadrati. L’ultima delle nostre frazioni dista quasi mezz’ora d’auto dal capoluogo. Il conferimento dell’incarico ai professionisti delle emergenze è un altro tassello che abbiamo conquistato in un momento peraltro molto delicato in cui, fra le tante emergenze, siamo costretti ancora ad affrontare quella legata al terremoto”.

Il nuovo mezzo, consegnato e inaugurato ufficialmente nei mesi scorsi, è uno dei più avanzati ed è in grado di rispondere a ogni tipo di emergenza, anche le più gravi.

Importanti i numeri dell’assistenza fornita alla popolazione dal pronto soccorso del “Bartolomeo Eustachio”. Secondo i dati del “118” nel 2016 le ambulanze in servizio presso l’ospedale settempedano hanno effettuato, in base al numero delle partenze, 955 missioni di cui 222 in codice rosso, 578 in codice giallo e 191 in codice verde. A queste hanno fatto seguito 631 ospedalizzazioni di cui 422 presso lo stesso nosocomio. Ogni giorno, in media, si sono registrati 2,72 interventi. Oltre a quelle giunte da San Severino Marche le ambulanze del “Bartolomeo Eustachio” hanno risposto a chiamate provenienti dai Comuni di Tolentino, Gagliole, Treia, Pioraco, Matelica, Esanatoglia e Macerata.
g.g.

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Giovedì, 12 Aprile 2018 13:11

Pasqui invita Gentiloni a Camerino

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, sarà domani, 13 aprile, nel Maceratese. Appresa la notizia, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha inviato una PEC alla stessa presidenza del Consiglio dei Ministri, chiedendo un incontro con Gentiloni. “Avendo appreso che domani verrà in visita istituzionale nel nostro territorio e considerando le innumerevoli difficoltà e le problematiche tuttora irrisolte collegate al terremoto – scrive Pasqui - sono a chiedere la possibilità di incontrarla a Camerino, nella sede provvisoria del Comune. Sarà l’occasione per fare il punto su una condizione ancora emergenziale e sulla futura ricostruzione, con possibilità di verificare personalmente la situazione”.

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Ritardi inacettabili sui lavori per l'istallazione delle casette a Camerino. Il sindaco Gianluca Pasqui perde la pazienza e chiama Borrelli, capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, che immediatamente convoca un incontro con i responsabili a Camerino venerdì 13 aprile. "Da tempo sto facendo monitorare i lavori che si stanno svolgendo nelle aree Sae – così il sindaco Pasqui – Ci siamo resi conto dopo diversi sopralluoghi che alcune aree non sono partite, in altre si sta lavorando ad intermittenza, in altre ancora i lavoratori sono in numero limitato. Una situazione, questa, che non può più essere tollerata. L'ente locale, come noto, non è titolato ad intervenire sulla questione in maniera diretta, ma sono titolato a chiedere al capo della protezione civile di intervenire. Il dott. Borrelli si è dimostrato sensibile alla questione, convocando immediatamente tutti coloro che invece sono titolati e che hanno ruoli, tecnici o amministrativi, nella gestione delle Sae. Non possiamo più, lo ripeto, tollerare ritardi. Devo tutelare i miei cittadini e creso siamo vicini a situazioni che sfiorano il ridicolo. I conoprogrammi ufficiali hanno avuto addirittura cinque slittamenti. Capisco tutte le difficoltà, ma non comprendo più la ragione di tali ritardi. Il dott. Borrelli sarà a Camerino per incontrare le persone preposte e responsabili per la consegna delle Sae, ci recheremo nelle aree in modo che il capo della Protezione civile si renda personalmente conto della situazione. Abbiamo tollerato anche troppo, è giunta l'ora di mettere un punto".

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Controlli e verifiche nella ‘zona rossa’ di Camerino dopo la scossa di magnitudo 4.6 dello scorso 10 aprile. Nell’area , i tecnici comunali congiuntamente al personale dei Vigili del Fuoco, hanno ultimato i controlli nella mattinata di mercoledì 11 aprile. Quattro -secondo quanto riferito dall’ingegnere comunale Marco Orioli- le situazioni più critiche riscontrate su edifici che presentano un peggioramento del danno preesistente. 

Un decadimento sarebbe stato riscontrato nell’arco superiore tra il Liceo e la chiesa di San Carlo; la stessa struttura dell’ex edificio ecclesiastico, già pesantemente compromessa, potrebbe aver subìto un aggravamento riguardo al campanile. Danni ulteriori in qualche palazzo di via Varino Favorino, come pure in via Pieragostini, nello spigolo di muro della ex Casa dello studente e all'ingresso della casa circondariale in via Sparapani . In piazza Garibaldi, peggioramenti nei palazzi sede del Circolo cittadino e Macchiati

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Come scenario generale- dice l’ingegnere –abbiamo riscontrato una situazione abbastanza stazionaria. Ricordiamo che si tratta pur sempre di una ’zona rossa’ che era tale e, tale rimane, con un danneggiamento esteso e diffuso. Quanto agli edifici per i quali è stato ravvisato un peggioramento- continua l’ingegnere- si tratta di strutture già pesantemente colpite dagli eventi del 2016 e i cui danni localizzati, richiedono un’attenzione maggiore; peraltro era già stata prevista la loro messa insicurezza che, vista l’evoluzione critica della situazione, dovremo rivedere, adattare e, magari implementare”. Per quanto riguarda le altre situazioni- spiega Orioli- stiamo continuando con i sopralluoghi lungo la viabilità generale e, credo che per completarli, impiegheremo l’intera giornata di oggi su tutto il territorio comunale; nel frattempo partiamo con le segnalazioni specifiche dei privati su determinati edifici. Una quarantina le richieste di sopralluogo finora pervenute ai nostri uffici, da parte dei cittadini”.

In seguito alla forte scossa sismica di martedì mattina è stata infatti riaperta la possibilità di presentare domanda di sopralluogo, per chi, nelle abitazioni o immobili di proprietà finora agibili, avesse riscontrato danni. “ Le domande che vengono accettate- precisa l’ingegnere Orioli- sono riferite solo ad edifici agibili, per i quali si richiede il sopralluogo al fine di verificarne la stabilità o eventuali criticità. Per gli edifici già danneggiati e inagibili a seguito degli eventi sismici del 2016- conclude - un’analisi più approfondita è rimandata alla fase della ricostruzione e, qualora vi fosse un aggravamento del danno, all’interno dell’istruttoria del progetto che i privati faranno, potranno segnalare eventuali aggravamenti. I sopralluoghi per i quali si può fare richiesta, riguardano dunque esclusivamente gli edifici agibili, al fine di verificare che le criticità riscontrate, comportino o meno una dichiarazione di inagibilità”.

A seguito della conclusione delle verifiche speditive nel centro storico di Camerino, dalle ore 8.00 di questo giovedì 12 aprile, è stata revocata la sospensione delle autorizzazioni di accesso nella 'zona rossa' , disposta lo scorso 10 aprile.

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