Notizie di spettacolo nelle Marche

Il punto del Presidente Olivieri sulla situazione presente e futura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Nel luglio 2013 veniva nominato presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con decreto del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il professor Oliviero Olivieri, ordinario di Nutrizione a Alimentazione animale al Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia. Una grande preparazione scientifica alla base pertinente anche alla gestione delle aree protette, ma soprattutto la capacità di intessere un efficace piano di relazioni con il territorio, a cominciare dai Sindaci. Una presidenza, la sua, segnata in particolare dagli eventi sismici che hanno sconvolto i Sibillini e le aree appenniniche del centro Italia a partire da due anni fa, dalla prima scossa del 24 agosto 2016. Di seguito riportiamo una riflessione del Presidente Olivieri alla chiusura del suo mandato che scade proprio oggi, 24 agosto 2018.

“Il Parco, in questi anni, ha fatto la sua parte, cercando di mantenere il ruolo di tutela e valorizzazione del territorio che gli compete, anche in una situazione di emergenza come quella che si è venuta a creare a seguito del terremoto. Pur rimanendo anche noi senza la nostra storica sede, abbiamo cercato in ogni modo di non far mancare il nostro apporto e sostegno alle comunità che, da subito, si sono adoperate per ripartire e scongiurare il rischio dell’immobilismo e dell’abbandono: richieste di pareri, autorizzazioni, sopralluoghi, incentivi come, ad esempio, quelli per le reti elettrificate per la difesa delle greggi, partecipazione ad incontri, dibattiti pubblici ed a iniziative di promozione, ripristino della sentieristica, attivazione di strategie per il rilancio del turismo, nonostante tutto, con il rinnovo della Carta Europea del Turismo Sostenibile, azioni di salvaguardia della fauna come quella custodita nelle aree faunistiche, disponibilità ad interloquire con i mezzi di comunicazione ed anzi a supportare con i propri tecnici e funzionari attività di informazione pubblica sul territorio e sulle emergenze. Poi, certo, il nostro pensiero non può non andare a chi da questa esperienza è stato toccato direttamente, alle vittime, alle migliaia di sfollati tra cui anche molti dipendenti e collaboratori del Parco. Avremmo potuto fare di più e meglio, questo è nelle cose. Penso, ad esempio, all’attuazione del Piano per il Parco che, comunque, è vicino alla sua adozione definitiva. Ma quello che non posso rimproverarmi è l’impegno profuso da tutti noi per portare il nostro contributo ad una comunità sconvolta, che soffre, ha sofferto, continuerà a soffrire ancora, ma con la speranza di un futuro concreto e, auspicabilmente, a portata di mano. Il Parco è amico del territorio. Il Parco, sono certo, giocherà un ruolo fondamentale nella ripartenza, a cominciare dal turismo. E a chi verrà dopo di me spetterà il compito di proseguire su questa strada, consapevole che può contare sul supporto di una struttura preparata e di collaboratori motivati, e su una rete di relazioni, in primis i sindaci, che rappresenta un valore aggiunto per una gestione efficace, razionale, di valorizzazione e tutela di questo straordinario territorio che prende il nome dai Monti Sibillini.”

A fare le veci del Presidente, prima della nuova nomina da parte del Ministero dell’Ambiente, sarà l’attuale vice Presidente del Parco, Alessandro Gentilucci, Sindaco di Pieve Torina, il quale ha espresso, a nome di tutto il territorio del Parco, un sincero ringraziamento al Presidente Olivieri “per il suo operato, per la determinazione che ha sempre dimostrato in questi anni per assicurare un ruolo ed un futuro alle comunità che abitano questi luoghi nel rispetto dello straordinario ecosistema dei Monti Sibillini. Mi impegnerò, in questo periodo di vacatio molto delicato perché è all’ordine del giorno il tema della ricostruzione, per continuare ad operare in un’ottica di piena collaborazione tra istituzioni, nel rispetto dei differenti ruoli.”

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E’ Carlotta Maggiorana la Miss Marche 2018. La ventiseienne di Petritoli  è stata scelta come la più bella delle Marche nella finale regionale che si è svolta a Pieve Torina nel cuore della zona rossa, in una piazza Santa Maria Assunta riaperta per l’occasione e gremita di pubblico. Rappresenterà la Regione alle finali nazionali in programma a Jesolo dal 3 all’8 settembre. " Sono felicissima di aver vinto questo titolo qui in uno dei centri che hanno riportato più distruzione nel sisma del 2016- ha detto Carlotta Maggiorana- Ricorderò sempre questa serata di Pieve Torina e mi auguro di poter tenere alta la fascia che mi è stata affidata".

Sentite e intense le parole pronunciate dal palco dal sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci il cui pensiero di cordoglio, solidarietà e vicinanza, è volato alle vittime del sisma del 24 agosto 2016. "Questa serata ha un doppio significato è un po' un ossimoro che riunisce Il bello e il brutto . C’è il bello di questa manifestazione per la quale ci siamo prodigati e c'è il brutto della distruzione, della bellezza che avevamo e che dobbiamo impegnarci a ricostruire. La volontà dell'amministrazione comunale e quella che mi ha animato a portare in questa piazza la finale regionale di Miss Italia- ha ggiunto il sindaco-  è un messaggio che vogliamo lanciare ai politici perché questo è il cuore dell'Italia; con rabbia, con determinazione, con grinta e con l'animo della nostra popolazione che testimonia la resilienza della gente che è voluta rimanere qui, dico che il messaggio vero che si è voluto lanciare con questa serata è che così non si può andare avanti. Qui c'è l'Italia vera perchè l' Italia vera sta nelle aree interne che non hanno lasciato morire la vera tradizione italiana. Questo è il significato politico racchiuso nella serata che abbiamo voluto qui: è la volontà dell'amministrazione comunale di riaprire una zona rossa per far vedere a tutti  come stiamo messi insieme agli sforzi alla capacità, alla dedizione e all’unità di tutto questo popolo, dimostrati sempre e in tutto questo lungo tempo.  Dico tutto questo a nome di un territorio perché rappresento l'Unione Montana che è capofila delle aree interne e, come vicepresidente, anche il Parco nazionale dei Sibillini ".

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Nel corso della piacevolissima  serata, condotta da Marco Moscatelli e Monica Riva, arricchita dalle esibizioni del cantante Francesco Capodacqua e condita dalle esilaranti battute del comico Marco Passiglia, la giuria ha anche assegnato altre fasce. Prepareranno i bagagli per partecipare alle prefinali nazionali di Jesolo dunque anche la diciottenne Veronica Nucci di Loreto eletta Miss Pieve Torina e la diciannovenne Melania Marinelli di Ancona, scelta come  Miss Sport Marche. " Per me l'emozione è fortissima- ha commentato Miss Pieve Torina che conserva anche la fascia di Miss Cinema conferitale nelle precedenti selezioni -  Sono orgogliosa e fiera di questo titolo che rappresenta un paese che ha sofferto tanto ma non si è mai arreso".  

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Insieme a loro accederanno alle Prefinali Nazionali di Jesolo: Laura Schiavoni di Osimo “Miss Rocchetta Marche”, Silvia Sbaffi di Fabriano “Miss Eleganza Marche”,  Angelica Berretta di Montefelcino “Miss Sorriso Marche”, Erika Franceschini di Ascoli Piceno “Miss Equilibra Marche”, Sara Ferraiuolo di San Benedetto del Tronto “Miss Riviera Marche”, Anita Privitera di Porto Sant'Elpidio “Miss Miluna Marche”. In giuria anche la Miss Italia in carica, la trentina Alice Rachele Arlanch e Miss Marche 2017  Ilenia Bravetti di Matelica. Alla significativa serata che, dal cuore del paese riaperto è riuscita a trasmettere un’atmosfera festosa e a regalare un po’ di serenità, erano presenti anche Miss Normal Size Daniela Mazzaferro di Civitanova  e Miss Coraggio Marche Rossella Fiorani di Pesaro.

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Dramma a Tolentino dove un giovane di 38 anni C. D., residente a Caldarola, si è gettato da un cavalcavia della superstrada 77 Valdichienti in contrada Piani Bianchi alto circa 12 metri dopo aver lasciato la propria auto lungo la sede stradale. immediato l'allarme lanciato da alcuni automobilisti che hanno allertato carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118. Giunti sul posto i sanitari, constatate le gravi condizioni del giovane, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza che ha provveduto all'immediato trasporto all'ospedale regionale di Torrette. Gravi le lesioni riportate dal giovane, molto conosciuto nella comunità caldarolese, nel drammatico volo nel vuoto. L'uomo si trova ora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale anconetano in stato di coma con i sanitari che, ovviamente, non sciolgono la prognosi.

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Tantissimi gli artisti che si sono alternati sui palchi sparsi per la manifestazione, gli spettacoli di giocolieri, danzatrici e mangiafuoco, la comicità delle scenette teatrali e la simpatia dei giullari pronti a coinvolgere i visitatori con gli antichi giochi.A coordinare abilmente i vari gruppi è stato il direttore artistico Alessandro Martello, seguendo il tema scelto per l’edizione 2018 di “Reaedificandum”: un viaggio attraverso la ricostruzione storica del passato di Sarnano per ricostruire il presente dopo il sisma del 2016. Il terremoto, infatti, è stato un momento molto difficile per il paese, che tuttavia dimostra giorno dopo giorno la sua voglia di curare tutte le ferite e guardare avanti. Il successo di una manifestazione come Castrum Sarnani ne è la prova, nonché una soddisfazione che va oltre ogni aspettativa. A causa dei danni riportati nel centro storico dopo il sisma, il percorso ha dovuto subire non pochi cambiamenti. La manifestazione si è sviluppata principalmente nelle piazze più basse del paese, subendo un ridimensionamento e rinunciando a molti degli storici punti di ritrovo per la festa. Tuttavia, intatto è rimasto lo spirito e il fascino del passato che torna in vita per le vie del centro storico. A rendere possibile tutto ciò sono stati gli organizzatori che hanno curato ogni dettaglio, i quasi cinquanta artisti che nei tre giorni hanno animato ogni angolo della festa e tutti coloro che hanno lavorato duramente lungo il percorso. Quest’ultimo gruppo di lavoratori conta un esercito di oltre 150 volontari che coprono tre generazioni, personale in costume d’epoca che ha reso possibile la magia. A confermare il valore di Castrum Sarnani è stata l’attribuzione per la manifestazione del marchio dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, un onore per gli organizzatori e per tutta la comunità.Sabato sera la manifestazione si è chiusa con lo spettacolo dei Tamburini del Serafino in piazza Perfetti, un simbolico arrivederci al prossimo anno.

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Giovedì, 23 Agosto 2018 15:44

Riapre la discoteca Much More di Matelica

C’è già una data fissata per la riapertura della discoteca Much More di Matelica. E’ quella di sabato 13 ottobre, una notte che entrerà nella storia della città e del locale che nel 2019 compirà 40 anni. Sì, si può parlare di storia perché il Much More dagli anni ’80 ha contribuito in grande stile al divertimento notturno di tutto l’entroterra marchigiano, con serate e ospiti che sono nella memoria di intere generazioni. A far ripartire la discoteca saranno tre ragazzi del posto: Riccardo Antonelli, 25 anni di Matelica, Simone Bellardinelli, 27 anni di Castelraimondo e Gianluca Mattioli, 30 anni di Fabriano. Tante le novità che caratterizzeranno la stagione 2018/2019, dal calendario completamente ripensato rispetto al passato, all’allestimento del locale. «E’ ancora presto per svelare tutto – spiegano i tre ragazzi – di sicuro al momento c’è solo la grande emozione che stiamo provando giorno dopo giorno. Abbiamo cercato il più possibile di tenere nascosta la notizia, ma in città e dintorni è stato impossibile per l’attesa che c’era intorno a questo locale. Un clima che è stato reso tale solo grazie a chi ha gestito il locale prima di noi e lo ha portato ad essere un punto di riferimento per tutta la regione, con persone che lo conoscono in tutta Italia». Il Much More è stato costretto a chiudere nel febbraio del 2016, a causa della morte del titolare dell’attività Luciano Beniani. Un lutto improvviso che ha colto di sorpresa tutti. «Tutti e tre conoscevamo bene Luciano, chi per lavoro o chi per amicizia – raccontano i tre nuovi soci – E’ encomiabile lo sforzo che ha messo in campo negli anni dedicandosi a questo locale come probabilmente nessun altro aveva fatto prima. E’ anche per lui che oggi siamo qui decisi a riaprire questa discoteca. Faceva veramente male vedere le porte chiuse e le luci spente anche di sabato sera. E’ stato più per questo motivo che per altri se alla fine ci siamo buttati in questa avventura, considerando anche il fatto che al giorno d’oggi attività come queste sono le più rischiose per tanti motivi». Soprattutto in un territorio che sta facendo fatica a rialzarsi dopo il sisma del 2016. Un evento che ha sconvolto la comunità e cambiato il tessuto economico e sociale dell’intera area. E’ in questo contesto di rinascita che si inserisce la riapertura del Much More, per molti un punto di ritrovo considerato come una vera e propria piazza. «C’è chi lo ha chiamato salotto buono di Matelica e chi invece lo ha considerato come la seconda piazza della città. Noi siamo tra questi ultimi e stiamo lavorando per fare in modo che torni ad essere un punto di riferimento per tutti, giovani e adulti. L’obiettivo è anche quello di riportare gente nei bar e ristoranti di Matelica, perché se si riattiva quel meccanismo come negli anni passati, siamo sicuri che questa città può definitivamente rinascere» concludono Riccardo, Simone e Gianluca.

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Dopo la posa della prima pietra avvenuta a fine giugno,procedono nel quartiere di Fonte San Venanzio i lavori per la realizzazione della nuova struttura della Scuola dell'infanzia Maria Ausiliatrice  Di recente è stata gettata la piattaforma in cemento armato che farà da base al nuovo istituto della parrocchia di San Venanzio. Un altro passo in avanti per la nuova scuola paritaria dell'infanzia di Camerino che, grazie alla donazione di una onlus cattolica di Cremona guidata dall’imprenditore Giovanni Arvedi, potrà presto diventare realtà.

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“ La costruzione sta procedendo con passo spedito - dichiara il parroco don Marco Gentilucci-. E’ già stata realizzata la piattaforma e, nei primi giorni di settembre inizieremo a montare la nuova struttura. Una volta completata la maturazione tecnica del cemento armato, credo che i lavori potranno essere anche molto veloci e comunque tutto procede come previsto; ovvio che l’anno scolastico inizierà ancora nella sede provvisoria, ma l’auspicio è che le operazioni necessarie procedano con celerità, in modo da poter inaugurare il nuovo edificio scolastico e permettere ai bambini di potervisi trasferire al più presto. La nuova struttura, sarà anche leggermente più grande rispetto al progetto iniziale, toccando i 400 metri quadrati di ampiezza, senza considerare la grande pergola che verrà predisposta al di fuori. Una struttura assolutamente antisismica, realizzata con tecniche innovative- spiega don Marco- un edificio passivo con tetto a verde, pieno di ogni confort, un vero dono alla comunità da parte della onlus che fa capo al cav. Arvedi. La scuola dell’infanzia Maria Ausiliatrice, rappresenta una tradizione importante per la nostra città e per la nostra comunità cristiana- conclude il parroco- E’ proprio per questo motivo che, dopo il terremoto, nonostante si siano dovute affrontare grandi difficoltà, non abbiamo mai pensato di chiuderla. Riteniamo che rappresenti anche la scelta chiara che la Chiesa ha sempre fatto, nell’educazione e nello stare vicino ai bambini e alle famiglie; poter avere una struttura nuova, trovo che spinga noi tutti a credere alla garanzia di un futuro stabile per questa istituzione”.

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È stata una serata densa di emozioni quella ospitata venerdì 10 agosto al giardino dell’ex chiesa di San Sebastiano a Belforte del Chienti.
"Una stella è andata in cielo. Serata dedicata al ricordo di Milva Dossena un amore per le marche e per la vita" ha messo in evidenza come l'impegno personale e collettivo possa essere il vero motore della ripartenza post sisma.
Si chiamava Milva Dossena, era di Galgagnano in provincia di Lodi, ed è scomparsa il 15 febbraio scorso.
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Donna impegnata come volontaria del centro antiviolenza di Lodi, si è mossa in prima linea quando ad ottobre 2016 la nostra terra è stata colpita dal sisma, acquistando prodotti di aziende enogastronomiche marchigiane e mettendo in contatto associazioni e Comuni per inviare aiuti nelle nostre città.
Milva amava molto le Marche e il maceratese in particolare lo visitava ogni estate.
L’idea dell'evento nasce per ricordare la figura di una donna e al tempo stesso la forza, la spinta al bene delle persone che credono che in questa vita il contributo di uno possa mettere in moto la solidarietà di molti.
Un' occasione per ringraziare l’impegno di Milva e della sua famiglia con un evento che ha racchiuso una parte dei suoi  interessi e quelli di cittadini che impiegano una parte del loro tempo a favore della comunità, come Gabriella Accoramboni de "La voce del cuore per la chirurgia”, una Onlus che mette luce il rapporto paziente medico a favore di una buona sanità pubblica.
A rendere la serata speciale sono state le parole di Lucia Nardi, poetessa e Art Director, che ha anche presentato le foto del progetto "Comunità resilienti" curate da Gabriele Montemarani.
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Durante la serata è stata trasmessa una video-testimonianza dei volontari "Operativi al massimo” di Lodi, con cui Milva collaborava per portare avanti progetti di solidarietà.
Il documentarista Manuele Mandolesi, regista del video "La Vulnerabilità della Bellezza”, presentando il teaser del docufilm, ha evidenziato come  la forza di alcuni resilienti potrà essere di aiuto a non far dimenticare la bellezza dei Sibillini e delle piccole comunità che hanno scelto di continuare a vivere in questi luoghi.
La vissana Alessandra Antonini con la sua testimonianza diretta, raccolta dal giornalista Luca Pagliari, ha presentato il progetto di rinascita "Generazione 6.5" che sta girando le Marche e altre regioni d'Italia per testimoniare l'attaccamento alla propria terra di una giovane ragazza. Alessandra ha anche raccontato come sta evolvendo il progetto #vitadipaese, un comitato di cittadini che ha donato fondi e speranze ad alcuni proprietari di attività economiche dell' Alto Nera. 
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A portare i saluti finali è stato il Sindaco di Belforte del Chienti Roberto Paoloni, che ha ringraziato i familiari di Milva e tutti i numerosi presenti alla serata, promossa in collaborazione con la Pro Loco del Presidente Alessandro Trucchia.
L'evento, a cui ha offerto la sua  disponibilità Giorgio Roselli della "Elekttri Service" per la parte tecnica, si è chiuso con la visita alla mostra personale "Path to harmony" di Ravikumar Kashi, India, esposta negli spazi del museo MIDAC di San Sebastiano, aperti per l'occasione grazie alla collaborazione di Alfonso Caputo.
Per finire la degustazione di dolci offerti dal panificio locale Montanari con un brindisi alla Vernaccia.
La serata, trasmessa in diretta sulle frequenze di RadioC1 in Blu e condotta dalle giornaliste Barbara Olmai e Giulia Sancricca, è stata mista di poesia e immagini di bellezza per portare un messaggio di rinascita sotto il cielo della notte di San Lorenzo.
   
di Barbara Olmai 
 
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PHOTO GABRIELE MONTEMARANI  *riproduzione riservata*
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“Ricostruire è ritornare”.  Un titolo simbolico per il convegno che, a due anni dal sisma del Centro Italia, si svolgerà a Muccia  presso l’Eremo del Beato Rizzerio. L’incontro dibattito è previsto questo venerdì 24 agosto alle ore 17.00. Vi prenderanno parte  l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il direttore dell’Ufficio per la Ricostruzione Cesare Spuri, l’Amministratore Unico Quadrilatero Marche-Umbria Guido Perosino, il senatore Giuliano Pazzaglini, gli onorevoli  Mario Morgoni, Rachele Silvestri, Patrizia Terzoni  e il relatore di maggioranza alla Camera del D.L. n.55 sisma on. Tullio Patassini, il consigliere Ministro Beni Culturali Daniela Tisi, i prorettori di Unicam Andrea Spaterna e di Unimc Eleonora Cutrini, l’arcivescovo di Camerino- San Severino Marche Francesco Giovanni Brugnaro, i consiglieri regionali Giovanni Maggi, (capogruppo del M5S) e  Romina Pergolesi. Al convegno, la cui conduzione è affidata al giornalista Maurizio Verdenelli,  prenderanno parte anche i sindaci e delegati  dei comuni di Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelsantangelo sul Nera,  Colfiorito, Fabriano, Foligno, Muccia, Montecavallo, Sarnano, San Severino Marche, Sassoferrato e il “sindaco del terremoto 1997” Venanzo Ronchetti.

“ A due anni dal sisma del 24 agosto 2016- dichiara il sindaco di Muccia Mario Baroni- l’incontro servirà a fare il punto della situazione. Lo stesso titolo dato al convegno è un messaggio forte che si vuol lanciare: “ Ricostruire è ritornare” per dire che se non rendiamo concreta la ricostruzione, le persone non tornano, non si riparte con le attività e non c’è comunità. La partecipazione dei sindaci e delegati dei comuni del territorio è molto significativa e sarà di sicuro apporto ad una discussione e riflessione approfondita; di particolare importanza la presenza dei delegati del comune di Foligno, anche per l’aggancio che stiamo costruendo con la città umbra, testimoniato da un percorso già iniziato e del quale proprio nell’occasione del convegno metteremo le basi”.

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Nelle aree terremotate la produzione di latte è calata del 20% anche per la chiusura delle stalle ma le difficoltà non hanno scoraggiato la maggioranza di agricoltori e allevatori che, a prezzo di mille difficoltà e sacrifici, non hanno abbandonato il territorio ferito e sono riusciti a garantire la produzione della maggior parte delle tipicità. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a due anni dalla prima scossa che il 24 agosto 2016 ha devastato ampie aree del centro Italia. A Castelluccio di Norcia è in piena raccolta la prestigiosa lenticchia con la falciatura degli oltre 500 ettari seminati ed un raccolto che si prevede buono attorno ai 3mila-4mila quintali secondo la Coldiretti. E sulle tavole rimane anche il ciauscolo, il caratteristico salame spalmabile marchigiano, il pecorino dei Sibillini e le tante altre specialità del territorio - continua la Coldiretti – come la patata rossa di Colfiorito, lo zafferano, il tartufo, il prosciutto di Norcia Igp o la cicerchia. “Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti che – afferma la Coldiretti - occorre sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. “E’ necessario che la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia, che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo, ed è per questo che la Coldiretti insieme alla solidarietà è ininterrottamente impegnata con Campagna Amica a garantire uno sbocco al mercato per le produzioni locali” ha concluso Moncalvo.

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Palio aperto anche alle donne: per la prima volta non solo “sciabbegotti” maschi

In attesa del “coffe in spalle” di sabato sera, continuiamo il nostro tour attraverso le Ciurme. Oggi tocca alle Ciurme di Montarice e Castennou, le due che hanno vinto più Palii nelle 23 edizioni precedenti, totalizzandone insieme ben 18.

L'edizione 24 del Palio Storico di San Giovanni, che si terrà nella serata di sabato, sarà caratterizzata da una splendida nota di rosa che suscita la curiosità dei più: per la prima volta nella storia della corsa, infatti, le Ciurme non saranno composte solo da "sciabbegotti" maschi.

Intanto, per la cronaca, le liste delle Ciurme sono state ufficialmente presentate dai “Parò” dei quartieri alla segreteria dell'Ente Palio corredate della documentazione richiesta dal Regolamento della corsa.

Altre curiosità: son 22 gli sciabbegotti che correranno il Palio per la prima volta e saranno tre le stelle d’oro che verranno assegnate al termine della corsa a coloro che saranno arrivati a 10 partecipazioni.

In attesa del “coffe in spalle” di sabato sera, continuiamo il nostro tour attraverso le Ciurme.

Oggi tocca alle Ciurme di Montarice e Castennou, le due che hanno vinto più Palii nelle 23 edizioni precedenti, totalizzandone ben 18 insieme. Montarice è la detentrice del Palio 2017 e ne ha vinti complessivamente 7. Castennou è a quota 11 e lo scorso anno si è piazzato quarto.

Di seguito gli sciabbegotti di Montarice: Alessio Sampaolesi (capitano), Francesco Bartolo, Emanuele Mancinelli, Stefano Pigliapoco, Sina Ghorbanalirad, Adelmo Francesconi, Massimiliano Duca, Mattia Stortoni, Simone Perna, Matteo Corvatta, Christian Anticaglia, Cristiano Grilli, Ludovico Mastrandea e Alessio Ferreo.

Di seguito gli sciabbegotti di Castennou (tra le sue fila quest’anno non correrà il decano di tutti i Palii, Filippo Rombini, che ne ha corsi ben 21 con Castennou mentre suo figlio Mattia non gli è da meno ed è già arrivato a quota 11): Mattia Rombini, Andrea Capitanelli, Federico Capitanelli, Marco Gonnelli, Saverio Teseo, Lorenzo Vallesi, Luca Scoppa e Matteo Araujo.

 

Castennou

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Montarice

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