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Mancano solo i nomi dell'intera lista “Castelraimondo il futuro” guidata dall'imprenditore locale Patrizio Leonelli, ma il candidato sindaco, in una nota, ha tracciato le linee guida che caratterizzeranno la campagna elettorale in città.
 
Una lista che guarda al futuro partendo da fondamenta solide e da un mix di esperienza e nuove idee.
Sono tanti gli ingredienti contenuti nella ricetta compatta e di qualità della lista “Castelraimondo, il futuro!”, che candida a sindaco Patrizio Leonelli, imprenditore e assessore nell’ultima giunta comunale guidata dall’ex sindaco Renzo Marinelli.

Insieme a lui volti giovani e più esperti che insieme a Leonelli stanno costruendo un programma coerente, aperto, armonico e realistico che permetta alla città di crescere nei prossimi anni dopo le emergenze sisma e Covid, tenendo conto che Castelraimondo è uno snodo cruciale per la ripartenza dell’intero entroterra maceratese. "Sono un imprenditore e insieme ai miei figli dirigo l’azienda di famiglia, una delle più antiche della nostra provincia. - Si presenta così Patrizio Leonelli -  chi mi conosce sa quanto sia duro e faticoso il mio lavoro, solo con tanta passione e impegno si riesce a portarlo avanti.

Con la stessa passione e lo stesso impegno ho partecipato in qualità di assessore nelle amministrazioni comunali degli ultimi anni. Insieme a me c’è una lista di persone pronte a mettersi in gioco per il futuro di Castelraimondo.

Ci sono uomini e donne che hanno fatto parte delle precedenti amministrazioni come me, figure necessarie per completare opere già iniziate. Altre sono volti giovani e nuovi, che porteranno innovazione e nuove proposte. Tutti condividiamo l’amore per Castelraimondo e abbiamo a cuore il futuro della nostra città e del territorio dell’entroterra.

Grazie al lavoro del commissario Senesi che ha dimostrato di avere a cuore Castelraimondo e i suoi cittadini, impegnandosi giorno dopo giorno per il bene del nostro Comune. Il momento storico che vivremo nei prossimi mesi e anni offre diverse opportunità di crescita che noi siamo pronti a sfruttare, dando un impulso forte ai vari progetti da sviluppare insieme alla comunità"

Come detto, in attesa di conoscere la proposta dettagliata della lista con tutti i nomi, sulla pagina Facebook “Castelraimondo il futuro - Leonelli Sindaco” è stato pubblicato un video emozionale di presentazione del candidato sindaco. 

M.S.
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Numeri positivi quelli del Terzo Rapporto della Ricostruzione del Centro Italia che il Commissario Giovanni Legnini, ha presentato questa mattina
Dati significativi che segnalano un'accelerazione importante e  un passo più adeguato alle aspettative dei cittadini colpiti dal sisma, ma che evidenziano nel contempo la necessità di non abbassare la guardia e continuare con grandissimo impegno il lavoroe losforzo  intrapreso. A fronte di dati confortanti che danno atto dei progressi raggiunti e trasmettono grande fiducia,  i problemi sono ancora aperti Persistono le condizioni di sofferenza dei cittadini e c'è tanto grande lavoro da compiere. Incentrata dunque anche sulle cose che non vanno al fine di migliorarle e ottenere una risposta sempre più celere, la conferenza stampa che si è svolta in presenza e in collegamento telematico nel giorno simbolico della vigilia di ricorrenza di quel tragico 24 agosto 2016, costato la vita a 299 persone.
"Domani- ha detto il commissario straordinario Giovanni Legnini- è il giorno della memoria. Si compiono 5 anni e dobbiamo ricordare con quella commozione che l’intero Paese mostrò all’indomani di quel tragico evento. Un pensiero dunque ai familiari delle vittime e a tutte le persone che hanno subito molte sofferenze, subito dopo il sisma ma anche in questi anni, sofferenze, che in parte insieme alla pazienza, permangono.
Lo dimostrano i dati di cui diamo conto con il Rapporto, a disposizione di tutti con la pubblicazione di oggi sul sito della struttura commissariale. Ci sono segnali positivi ma c'è molto ancora da fare e- ha detto Legnini- il modo migliore per onorare la memoria di quei morti e per mostrare rispetto per le sofferenze di molte persone è ricostruire, ricostruire in tempi ragionevoli e farlo in sicurezza. Dunque,  sicurezza degli edifici, sicurezza dei territori. E poiché domani sarà il giorno della memoria consentitemi anche di rivolgere un pensiero ai circa 2000 morti dell'ultimo dei gravissimi terremoti che ha colpito Haiti che ha determinato distruzione e una sofferenza che tutti abbiamo potuto vedere ed ascoltare”.
Passando al secondo punto del giorno il Commissario Legnini ha sottolineato che quando un anno e mezzo fa è iniziato il percorso, l’obiettivo era quello di recuperare la fiducia dei cittadini nella possibilità di farcela. L’ostacolo da superare erano le lungaggini e la lentezza delle procedure.

“A seguito di molteplici interventi di semplificazione sburocratizzazione e rafforzamento delle strutture- ha affermato- adesso noi abbiamo procedure efficaci che funzionano e ne costituiscono una riprova i dati sintetici che presentiamo oggi; abbiamo un quadro di risorse finanziarie forse senza precedenti e oltre il contributo che copre come noto anche le seconde case, per una scelta importante del governo nel 2017 abbiamo anche la possibilità di aggiungere i superbonus edilizi del 110%​, il che rende la possibilità di ricostruire particolarmente vantaggiosa, per avere edifici sicuri, sostenibili, per garantire la connessione digitale che dobbiamo garantire anche per altri versi e, l’effcienza energetica.
E poi- ha continuato Legnini- i ringraziamenti li voglio fare all’inizio e non alla fine, perché questi risultati rappresentano il frutto di un lavoro di squadra: una governance multilivello che ha un livello centrale di emanazione del governo che io rappresento insieme ad una squadra che è finalmente molto coesa e forte, fatta di persone competenti che voglio tutte ringraziare per il lavoro che quotidianamente portano avanti, congiuntamente ai 4 USR delle regioni, agli Uffici Sisma dei 138 comuni del cratere e tutte le altre istituzioni come le Sovrintendenze, le diocesi che, da alcuni mesi, svolgono una funzione di stazione appaltante per la ricostruzione delle chiese , i cittadini e i loro comitati, il personale degli uffici, i professionisti, le imprese nonché i due sub-commissari ingeneri Soccodato e Loffredo che mi affiancano e che hanno un ruolo molto importante per le ordinanze speciali in deroga”.

Quindi, nel tracciare in sintesi i dati del Terzo Rapporto della Ricostruzione, il Commissario Giovanni Legnini ha aapunto evidenziato che il numero delle domande è arrivato all’incirca alla cifra di 20 mila e 700 e che l’incremento dell’ultimo anno è stato del 60 per cento, registrando quasi un raddoppio nell’ultimo anno e mezzo
“Un numero molto importante perché riguarda grossomodo un terzo dei progetti attesi e, di questi, 10.263 sono i decreti emanati, ovvero l'autorizzazione all’apertura dei Cantieri e il finanziamento accordato per 2 miliardi e 700 milioni di euro di impegno finanziario, con un tiraggio della spesa che è cresciuta significativamente negli ultimi mesi. In tutto il cratere- ha proseguito Legnini- ad oggi noi abbiamo più di 5000 cantieri aperti anche se è difficile scorgerli per via dell’estensione enorme del territorio e circa 5 mila sono gli interventi già conclusi con 12 mila unità abitative restituite ai cittadini mentre 13 mila sono le unità abitative in corso ricostruzione e 52 mila quelle oggetto delle 20.700 domande a cui mi riferivo prima”. Per dare un’idea più compiuta della accelerazione che si è prodotta, Legnini ha evidenziato che nei primi 6 mesi di quest’anno sono state decretati circa 3300 cantieri, per una media di 550 al mese e 25 a giorno lavorativo autorizzati e finanziati.
Un numero che è davvero rilevante e che finalmente dà ritmo a questa ricostruzione”. Numerosi inoltre sono gli interventi pubblici già finanziati che si aggirano nell’ordine dei 2600 ricomprendendo anche le circa 900 chiese: “La ricostruzione pubblica è più lenta di quella privata ed ha subito un significativo impulso negli ultimi anni e si avvarrà degli effetti delle ordinanze in deroga, strumento del quale ci siamo muniti da poco tempo e che abbiamo emanato negli ultimi mesi e fino al 12 di agosto. Sono 25 le ordinanze in deroga, capaci di fornire ai comuni maggiormente distrutti e dalle situazioni più critiche e complesse quel di più in termini di procedure celeri e semplici, in termini di risorse, di supporto tecnico-amministrativo capace di far decollare anche la ricostruzione dei centri storici distrutti”.

Per fare l'esempio che più desta attenzione nell'opinione pubblica in riferimento al sisma del 24 agosto 2016 il Commissario ha voluto in particolare soffermarsi sui Tre Comuni che più hanno subito distruzione il 24 agosto, sottolineando che ad Amatrice i cantieri aperti sono circa 200 “Non c’è solo la prima e più importante gru con la quale si è avviata la ricostruzione del centro storico ma occorre notare che Amatrice ha ben 69 frazioni molte delle quali attendono risposte che noi dobbiamo fornire. So che il Comune sta provvedendo con i programmi straordinari insieme all’USR e da parte nostra stimoleremo per chiudere il più rapidamente possibile anche quelle programmazioni. Ai 200 cantieri aperti fa capo una risorsa attribuita e concessa ai privati di 126 milioni di euro il che fa capire che ad Amatrice la ricostruzione è in una fase abbastanza avanzata; certo, quella spianata della distruzione deve essere ancora realizzata ma sono state avviate opere pubbliche molto importanti come l’ospedale che è in una fase significativo, l’istituto alberghiero aperto poche settimane fa e poi c’è la parte del tunnel dei sotto-servizi. L’Ufficio territoriale del Lazio infatti, col coordinamento del sub-commissario realizzerà un progetto di sottoservizi molto innovativo per il sistema nervoso della nuova Amatrice. E la stessa operazione replicheremo nei centri storici maggiormente devastati”. Nell’annunciare poi che il dettaglio dei dati, per i quali la struttura commissariale è in procinto di dotarsi di una nuova piattaforma che diverrà concreta tra qualche mese al fine di aumentare il grado di trasparenza e leggibilità delle decisioni. Giovanni Legnini ha tenuto a rimarcare che il processo di semplificazione è stato raggiunto grazie al varo di numerose ordinanze e all’introduzione di rilevanti innovazioni sia dal punto di vista della procedura amministrativa che della ricostruzione pubblica. Il processo si concluderà con il Testo Unico la cui bozza è già stata resa pubblica e distribuita a tutti i portatori di interesse durante il mese di luglio.

“Abbiamo dato il termine del 15 settembre per osservazioni e proposte da parte dei cittadini, comitati, sindaci e regioni e di quanti vorranno concorrere, dopodiché provvederemo al varo nelle settimane successive per avere entro l’anno un Testo Unico”. Tra i dati in evidenza per positività anche quelli che riguardano il rapporto tra la struttura commissariale e i cittadini, diventato più fluido, più aperto ed efficace: in una anno sono stati 2.274 i quesiti inviati ai quali è stato dato risposta anche con importanti pareri. Dei 2274 ticket inviati è stata data risposta ad un numero di 2125 in un tempo medio di 7 giorni . Partecipazione dei cittadini che si manifesta in questa forma attraverso il servizio assistenza sisma ma anche attraverso i Piani Attuativi e i comitati. Nel porre in rilievo il quadro importante delle risorse finanziarie garantite dal Governo e dal parlamento sia per la ricostruzione privata che conta i sei miliardi del plafon sisma garantito dalla CDP e a fronte del quale le domande toccano 5.6 miliardi di euro “il che significa che una volta che avremo smaltito le giacenze e il governo sa che avremo bisogno di nuovi stanziamenti e confidiamo sul fatto che ve ne possano essere. Risorse importanti toccano anche la ricostruzione delle opere pubbliche; ammontano a 1mld e 700 mila euro con l’ultimo bilancio e un altro miliardo circa è già disponibile oltre a quello già impegnato e, entro l’anno vareremo un nuovo programma di opere pubbliche, nonché un programma per le chiese e ordinanze speciali per tutte le scuole, Da finanziare vi sono altre 184 altri strumenti speciali per le caserme e le altre strutture. Ma la novità più rilevante degli ultimi tempi è il fatto che questo processo di ricostruzione adesso si avvarrà di risorse molto importanti anche per lo sviluppo e la rinascita economico-sociale dei territori”. Di 160 milioni le risorse sul contratto nazionale di sviluppo che viene attuato dal Ministero per la Coesione territoriale; 60 milioni per i Centri di Ricerca e l’Alta Formazione, 1 mld 780 milioni sia per il cratere del Centro Italia che per quello dell’Aquila. che è in via di programmazione e che con una norma approvata a fine luglio, è stato affidato alla cabina di coordinamento delle due governance della ricostruzione”.

Ma, a fronte della sintesi dei significativi dati, il Commissario non ha mancato tuttavia di segnalare la preoccupazione che il ritmo di 25 decreti al giorno richiede una capacità organizzativa e attuativa che del pari comincia a mostrare un calo
“Sempre di più ci viene detto dai territori che le imprese se ne vanno, che i materiali sono aumentati (e abbiamo provveduto a questo con una prima importante misura), che i tecnici e gli istituti professionali non ce la fanno. Tutto questo ci è noto- ha concluso il Commissario- e se vogliamo mantenere questo ritmo, che è doveroso mantenere per il rispetto dei cittadini e dei territori, è chiaro che dobbiamo aumentare la capacità organizzativa. Nel rapporto sono dunque ricompresi anche dati mai pubblicati prima sul numero dei professionisti iscritti nell’elenco e quelli che lavorano, sugli incarichi ecc e, sui 23 mila professionisti iscritti nell’elenco speciale, quelli che hanno ricevuto almeno un incarico sono 7 mila il che significa che c’è una platea molto più estesa. Le imprese che lavorano e hanno almeno un cantiere aperto sono 2659 e il numero procapite medio per imprese e per professionisti non è elevatissimo. Bisogna dunque che si manifesti una migliore capacità attuativa; noi siamo perché le imprese e gli studi professionali di questi territori abbiano la priorità ma se vogliamo ricostruire in tempi ragionevoli occorre ampliare la platea. Ci vogliono più imprese e professionisti- ha ribadito Legnini- perché le sfide che abbiamo di fronte sono molto impegnative”. Da ultimo una sottolineatura ai tempi della ricostruzione; in Friuli ci vollero circa 15 anni, in Irpinia 40.
“I tempi sono quelli storici che conosciamo ma, se manteniamo il ritmo dell’ultimo anno, la ricostruzione sarà abbastanza rapida e nei prossimi anni il grosso comincerà già a vedersi.
Se il ritmo dovesse rallentare, di certo non dipenderà da noi, ma dalla capacità realizzativa” .
Da queste parole la formulazione di un appello: “Professionisti, imprese, venite a lavorare nel Centro Italia. È un messaggio di fiducia questo: potete fidarvi delle procedure, dei tempi di erogazione delle risorse e di una governance che oggi è ben strutturata, molto professionalizzata e capace di fornire le risposte. Mi auguro dunque che questo possa accadere, in maniera tale che le risposte che i cittadini attendono, possano essere date al più presto”.
C.C 
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Una donna. La prima a capo di una Compagnia in tutta la provincia. Sarà Giulia Maggi a guidare, da oggi, la Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, dopo che per cinque anni è stata a capo di Giacomo De Carlini.

Questa mattina il passaggio di consegne alla presenza del comandante provinciale Nicola Candido.

Originaria di Passignano sul Trasimeno, Giulia Maggi ha 44 anni. Laureata in Giurisprudenza ha trascorso diversi anni alla Scuola dei Marescialli di Velletri come Comandante di plotone. È stata al Comando del gruppo operativo radiomobile di Spoleto e ufficiale addetto al Comando di Perugia nell’ufficio di staff del comandante provinciale. Comandante delle Compagnie di Assisi e Spoleto nei mesi di sede vacante.

“È la nostra capocorso – ha detto De Carlini nel sottolineare la validità della collega - . Per noi è un grande orgoglio ed assumerà il comando della Compagnia di Tolentino mentre io ho già assunto quello del nucleo investigativo del reparto operativo di Pordenone”.

Felice per la nuova nomina, De Carlini ha confidato la gratitudine nei confronti della città e del territorio in cui ha operato per cinque anni: “Da lombardo – ha detto – posso dire che la popolazione marchigiana è operosa e onesta. Difficile sentire parlare, in campo nazionale, di quello che succede nelle Marche, tranne fatti più eclatanti. È una terra sana e, al giorno d’oggi, non ci sono tante isole felici come questa. Lavorare cinque anni in un territorio del genere, non solo da carabiniere, ma da cittadino, marito e padre, è stato un privilegio. La mia famiglia ha potuto vivere in un ambiente idilliaco. Ho avuto la fortuna di conoscere tanta brava gente; i delinquenti sono dappertutto, ma per quello c’è l’Arma e noi facciamo quel che va fatto. Mi dispiace molto andarmene, ma sono contento di andare a Pordenone”.

Senza lasciarsi andare ad un bilancio numerico, De Carlini ha ricordato che “si è lavorato tanto, ma tutto rientra nell’alveo di un territorio sano che deve essere rispettato come ora”.

Nel passare il testimone alla collega Maggi ha sottolineato il cambio di passo che necessariamente si avvertirà al comando, anche per via della figura femminile che ne sarà a capo: “Una donna è sempre 100 passi avanti all’uomo – ha detto - e ha un approccio risolutivo dei problemi. Ci sarà un cambio di passo in positivo per questo territorio.

Un valore aggiunto il fatto che provenga dalla vicina Umbria. Una terra che le ha permesso di fare esperienza con le difficoltà del sisma e della ricostruzione.

Ha vissuto e lavorato in un contesto similare, e dal punto di vista spirituale è già in piena connessione con le problematiche di questo territorio”.


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Giulia Maggi

Un impegno importante quello che Giulia Maggi ha preso in carico, ma non per questo diverso per via del genere: “Sono passati 20 anni dall’ingresso delle donne nell’Arma – dice - . Al di là dell’impatto emotivo che ci può essere stato nel 2000, forse più per motivi logistici che sostanziali, in un ambiente professionale sono le attitudini personali che fanno la competenza e creano il gruppo di lavoro. Anche il ruolo di mamma e papà oggi, in famiglia, sono paritari, quindi le differenze sono davvero minime”.

Poi ha guardato alla terra che l’accoglierà nei prossimi giorni: “Ringrazio l’Arma per avermi consentito di avere questa opportunità professionale. Farò del mio meglio per portare avanti l’egregio lavoro del mio collega. Ha doti impareggiabili e farò il massimo per portare avanti la sua opera. So di ereditare un ambiente sano, efficiente, proficuo. Lavorerò in un contesto bello dal punto di vista del paesaggio ma anche della cultura. Sento una grande responsabilità nei confronti della comunità che andrò a servire perché credo che sia molto operosa e abbia saputo salvaguardare questo territorio. So che è stata colpita dal sisma in maniera importante, ma continua ad operare con decisone, volontà, dignità e senso di appartenenza”.

A conclusione l’intervento del comandante provinciale Nicola Candido: “Ringrazio Giacomo De Carlini – ha esordito - che ha trascorso cinque anni a Tolentino, con un battesimo di fuoco come quello del sisma. A lui porgo tanti auguri per il nuovo lavoro a Pordenone che, sicuramente, è differente sotto molto punti di vista. Diamo il benvenuto alla collega giulia Maggi che inizia oggi a Tolentino e di certo avrà modo di restare sul solco tracciato dal collega”.

GS

*Nella foto di copertina: Giacomo De Carlini, Nicola Candido, Giulia Maggi
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Prosegue con grande successo di pubblico la 35^ edizione del Camerino Festival, che quest’anno si sta svolgendo quasi interamente nel cuore del centro storico, nelle tre piazze disposte lungo il corso cittadino.

La seconda settimana del festival festeggerà due importanti ricorrenze: i 100 anni dalla nascita di Astor Piazzolla, re inventore del tango argentino, e il 50° dalla morte di Igor Stravinskij.

A celebrare Piazzolla ci penserà martedì 24 agosto il più grande fisarmonicista vivente, il francese Richard Galliano, più volte della rassegna camerte, con un solo che promette momenti di grande intensità emotiva.

Fisarmonicista, bandoneonista, compositore, Richard Galliano, musicista poliedrico, instancabile lavoratore sempre alla ricerca di nuove ispirazioni, riscrive instancabilmente la storia della fisarmonica. Dopo gli studi in Conservatorio, decisivo per la sua carriera fu l’incontro con Astor Piazzolla, maestro indiscusso di "Tango Nuevo", che scoprì in lui l'urgente necessità di affermare la sua vera identità. È così che Galliano ha inventato il concetto di "New Musette", rivelando al mondo musicale l'immagine originale e audace di una fisarmonica rivitalizzata, tra musette di valzer, jazz e tango, blues e musica brasiliana. Gli incontri con le star del jazz, Chet Baker, Charlie Haden, Ron Carter, Michel Portal e tanti altri, confermano il suo eclettismo musicale. Da qualche anno Galliano sta esplorando con successo discografico, per la prestigiosa etichetta discografica tedesca Deutsche Grammophon, arrangiando per fisarmonica le opere di Vivaldi, Mozart, Bach e persino di Nino Rota.

Altra perla della settimana sarà il concerto del Quartetto Tchalikmercoledì 25 agosto, ensemble formato da quattro fratelli di origine russa, vincitori del Concorso Internazionale “Mozart” di Salisburgo. Nella raccolta piazza Caio Mario, proprio di fronte l’ingresso del Comune e dunque del Teatro Filippo Marchetti, i giovani artisti eseguiranno due capolavori del repertorio classico, il Quartetto “La caccia” di Mozart e il Quartetto “L’americano” di Dvorak, secondo la migliore tradizione del festival camerte.


Il 26 agosto la rassegna ospiterà il capolavoro di Igor Stravinkij “L’histoire du Soldat”Storia da leggere, recitare e danzare in 2 parti su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz. La parte recitata sarà affidata agli attori Gianni e Paolo Parmiani, con l’ensemble strumentale Tempo Primo diretto dal M° Jacopo Rivani. L’Histoire du soldat, scritta da Stravinkij nel 1918, presenta una partitura come una suitecostituita da tanti pezzi separati, ognuno col suo preciso carattere: una marcia, una pastorale, una marcia reale, un tango, un valzer, un rag-time. L’opera dunque sintetizza in modo emblematico il cartellone di quest’anno, essendo la partitura il frutto di varie esperienze musicali dell’epoca.

Il 27 agosto il festival ospiterà due stelle del panorama internazionale, il mandolinista israeliano Avi Avital e il violoncellista siciliano Giovanni Sollima. Il programma, dal titolo Roth, sarà dedicato al tema del viaggio: con i loro strumenti Avital e Sollima ripercorreranno territori, culture, canti ed epoche che hanno visto gente spostarsi da un luogo all’altro, fuggire, creare nuove radici, custodirne le antiche. Due voci, due strumenti, un racconto che tocca a tratti la sfera privata, le storie dei due musicisti e la loro provenienza. “Roots” copre un ampio arco di tempo, dal Barocco (Dario Castello, Domenico Scarlatti, viaggiatori anche loro), ai nostri giorni, fino al popolare.

Il Camerino Festival chiuderà i battenti sabato 28 agosto in piazza Cavour con il pianista Danilo Rea, impegnato in un programma dal titolo “Something in our way”, ovvero i Beatles e i Rolling Stones nell’universo jazz di Danilo Rea. I successi delle due band britanniche icone della musica pop e rock dagli anni ’60, uniti sul filo delle note del piano di Danilo alla memoria di tutti noi. I brani di Lennon, McCartney e Harrison, da sempre riferimento musicale e colonna della formazione di Danilo, s’intrecciano con i pezzi di Jagger e Richards. Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.


c.c.
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Sabato, 21 Agosto 2021 19:44

Politica: Colpo di scena a Bolognola

Le tante manovre politiche che in questi giorni hanno interessato la bellissima località turistica di Bolognola, fanno registrare una clamorosa sorpresa.

Quella che doveva essere la prima lista pronta a sfidare l’attuale sindaco Cristina Gentili, “Tutti per Bolognola” non avrebbe trovato la quadra e ora (ripetiamo sono indiscrezioni) quella che doveva essere una squadra di giovani, capeggiati da una candidata sindaca, non sarebbe in grado di presentarsi.

Alcune voci parlerebbero di ragazzi troppo giovani, presi dall’entusiasmo e dalla bellezza del territorio, che avrebbero espresso l’intenzione di “impegnarsi” nelle prossime consultazioni e formare una lista . Quando sembrava tutto fatto, con tanto di pagina Facebook e logo della lista pronto, qualcuno avrebbe fatto un clamoroso passo indietro.

Stando sempre alle voci di piazza, solo lunedì prossimo si conosceranno tutti i risvolti di quello che sembra, a tutti gli effetti, uno scherzo di Ferragosto.

Bolognola, con i suoi 131 votanti, andrà al voto con due candidati. Cristina Gentili e Mauro-Angelo Blanchi si sfideranno per la poltrona di sindaco di un paese, seppur piccolo, che ha dimostrato in queste settimane grande vivacità, facilitato dalle alte temperature e dai numerosi vacanzieri che hanno ravvivato la comunità



Mario Staffolani
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La sintesi a lungo ricercata dal centrodestra settempedano è stata finalmente raggiunta. Sarà Tarcisio Antognozzi, già assessore della giunta Piermattei, il candidato sindaco del centrodestra di San Severino. Lo ha fatto sapere Fratelli d'Italia con una nota, dopo che nei giorni scorsi le trattative sul tavolo a cui sedevano Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Udc avevano subito una decisa e decisiva accelerazione.

Antognozzi dunque è il primo candidato a uscire ufficialmente allo scoperto, mentre non sono ancora chiare le altre personalità che comporranno la lista che correrà il prossimo ottobre alla fascia tricolore. Appoggiato da Udc, Lega e FdI, proprio Antognozzi ha commentato: "Sono molte le proposte sul tavolo, molte le idee. La nostra sarà una lista civica moderata. Stiamo lavorando a una progettualità che sappia includere personalità e vedute proprie del mondo civico e, appunto, moderate. La nostra formazione - conclude il candidato sindaco - si avvarrà dei contributi della società civile, dell'associazionismo e delle attività produttive". 

l.c.
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Ancora una giornata di incendi a Camerino e a Valfornace. Le due localià da alcuni giorni hanno fatto registrare molti incendi e il sospetto che qualcosa non era chiaro, aleggiava in molti cittadini dei luoghi interessati e proprio grazie all'attenzione deglia abitanti, in stretta collaborazione con i carabinieri, oggi è stato acciuffato il presunto piromane.
Si tratta di un uomo di circa 40 anni e, secondo le prime notizie, residente a Pievebovigliana.
I Vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle ore 13 a Camerino, in località Morro, dove alcuni uomini del posto avevano notato del fumo, il pronto intervento ha evitato che le fiamme si spargessero velocemente e in poco tempo il fuoco è stato spento. L'area interessata è di circa mezzo ettaro.
Sempre nel primo pomeriggio a Valfornace, ancora un incendio nei boschi, ma in questo caso l'area interessata era di oltre 4 ettari e sul sul posto sono intervenute molte squadre sia di Camerino che sono state affiancate dai colleghi di Macerata intervenuti con 4 squadre VVF, il DOS VVF (Direttore delle Operazioni di Spegnimento).
In entrambi i casi, erano presenti sul posto i Carabinieri Forestali e i volontari della Protezione Civile.
Attualmente è ancora in corso la bonifica delle zone e il controllo di eventuali principi di incendio.
Ancora una volta si fa appello ai cittadini per una vigilanza attenta e mirata sui territori con particolare importanta all'immediato allarme appena si nota del fumo.

M.S
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PUBBLIREDAZIONALE- Al via la terza edizione della "Magnalonga dei 5 Castelli", passeggiata panoramica enogastronomica che consentirà la visita di Caldarola e delle sue frazioni. Un appuntamento che unisce storia, natura e tradizione dei luoghi in un evento unico da vivere tra castelli, ulivi e vigneti, panorami a picco sul lago e sentieri francescani.
Cinque i borghi da scoprire e fotografare assaporando la squisita qualità dei prodotti delle aziende locali: vino, birra artigianale, ceci, dolciumi, formaggi, miele, salumi e l'immancabile eccellenza dell'olio Coroncina.  
Organizzata dalla Pro Loco di Caldarola col patrocinio del Comune, la manifestazione prenderà il via alle ore 9:00 di domenica 29 agosto con partenza dal centro commerciale "La piazzetta" di Caldarola per raggiungere poi Vestignano, Croce, Pievefavera e Valcimarra.
Ad ogni tappa verranno offerte degustazioni di tipicità, il tutto con il piacevole accompagnamento della musica. Il percorso di circa 10 Km non particolarmente impegnativi, può essere fatto sia a piedi, sia in bicicletta. Ai partecipanti è richiesto il pieno rispetto dell'ambiente e l'osservanza delle normative anti-covid e si potrà compiere la passeggiata anche in compagnia dei propri fedeli amici a 4 zampe.
L'organizzazione ha inoltre garantita la presenza di navette che dalla tappa finale di Valcimarra, ritorneranno a Caldarola.
Passeggiare a contatto con la natura lungo percorsi carichi di storia e spiritualità, regalerà sicure emozioni, benessere e serenità.
Obbligatoria la prenotazione da effettuarsi entro il prossimo martedì.
L'iscrizione è gratuita per i bambini sotto i 5 anni, mentre la quota di partecipazione sarà rispettivamente di 12 euro per i ragazzi dai 6 ai 14 anni e di 18 euro per gli adulti. La quota di partecipazione comprende le 5 tappe ristoro, l'animazione lungo il percorso, il servizio navetta e un piccolo kit che verrà consegnato al momento della partenza. 

Come prenotare la  "Magnalonga dei 5 Castelli"
Ci si può direttamente rivolgere al negozio "F.lli Pesaresi" di Caldarola;  tramite al'app EventBrite al seguente link: https://magnalonga5castelli2021.eventbrite.it; tramite bonifico bancario facendo riferimento all'iban : 
IT08N0845668820000000001133  intestato ad Ass.Tusristica Pro Loco Caldarola 2012 e indicando nella causale: iscrizione Magnalonga (corredando di nome, cognome, numero di telefono).
Per info è possibile contattare (anche su whatsapp) il 340 8420031, oppure il 371 5938776  


c.c.

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Continua senza sosta il lavoro per la Ricostruzione del centro Italia, colpito duramente dal Sisma del 2016.

Ad Arquata del Tronto, nel Centro Polifunzionale dell’Associazione Nazionale Alpini, è stato presentato il Protocollo di intesa tra il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, il presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra e il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna.

Il Protocollo indirizza le modalità di collaborazione per la ricostruzione pubblica e privata nei territori compresi nei Parchi e attua la semplificazione introdotta dall’ordinanza 114.
La norma semplifica le procedure autorizzatorie da parte dei Parchi nel caso che gli interventi di ricostruzione non modifichino ciò che già preesisteva al sisma (il cosiddetto principio di conformità) e quindi snellisce ulteriormente le procedure per l’avvio degli interventi. Autorizzazioni e valutazioni che restano necessarie per tutti gli interventi edilizi che al contrario prevedono nuove costruzioni, per quelli che determinano un aumento delle superfici o delle volumetrie degli edifici e per quelli che comportano una trasformazione urbanistico-edilizia permanente del territorio.
“I Parchi non sono un ostacolo alla ricostruzione, si può ricostruire con i Parchi e nei Parchi - ha sottolineato il Commissario Giovanni Legnini durante l’incontro -. Grazie all’intesa raggiunta su queste procedure i cittadini e i Parchi saranno alleggeriti di adempimenti burocratici spesso ripetitivi e potranno concentrarsi su aspetti ben più rilevanti per la ricostruzione e lo sviluppo”. La gran parte dei Comuni maggiormente colpiti ricompresi nel cratere sismico del 2016 ricadono nel territorio di uno dei due Parchi nazionali e Arquata è al punto di congiunzione tra le due aree protette, per cui è stata scelta come scenario per la presentazione del Protocollo. Il Protocollo inoltre prevede azioni congiunte per il ripristino e la valorizzazione delle strutture di fruizione dei Parchi, come rifugi, percorsi, centri informativi e aree attrezzate, oltre a istituire un Tavolo di coordinamento con l’obiettivo di risolvere possibili criticità negli interventi di ricostruzione. Lo stesso Tavolo può individuare anche eventuali soluzioni per il riutilizzo delle strutture provvisorie non più in uso, anche in collaborazione con il Dipartimento di Protezione civile, in un’ottica di promozione territoriale. Un tassello che si aggiunge al quadro della ricostruzione, che soprattutto nei territori dei Parchi “deve avviarsi parallelamente al processo di rinascita economico sociale che non può che essere sostenibile e verde”, ha concluso Legnini. Commissario e Presidenti hanno anche firmato la Carta della Rinascita, un documento che in cinque punti articola le linee e i principi di indirizzo per una ricostruzione e uno sviluppo economico dei territori ricadenti nei Parchi all’insegna della valorizzazione ambientale, della tutela della biodiversità e della transizione ecologica ed energetica, sulla scia di un percorso identitario e di tutela avviato già con il progetto Appennino Parco d’Europa (Ape).

M.S.


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Ultimi giorni di vacanza e poi si ritorna a scuola.
Come sarà il nuovo anno scolastico e come i vertici regionali intendono gestire la problematica del virus?
A queste domande prova a rispondere l'Ufficio Scolastico regionale. Lo stato delle vaccinazioni e le principali problematiche riguardanti l’avvio in sicurezza, sono stati al centro dei lavori del Tavolo permanente convocato dall’USR Marche.

I dati relativi allo stato delle vaccinazioni del personale scolastico e degli studenti, le più recenti normative, le problematiche sulla gestione del personale “no vax” e il quadro sinottico dei flussi per l’organizzazione dei trasporti sono stati i temi trattati e a cui hanno preso parte anche i rappresentanti di Regione, UPI e ANCI, Servizio Sanità della Regione, ASUR, Protezione civile e organizzazioni sindacali della scuola.

Se da una parte conforta il dato delle vaccinazioni del personale scolastico (quasi l’88% di immunizzati al 16 agosto scorso) preoccupa quello delle somministrazioni ai ragazzi, con il 47% della popolazione scolastica che non ha ancora ricevuto, alla stessa data, neppure la prima dose.
Per questo si è convenuto di inviare alle scuole una circolare dell’USR per informare le famiglie dell’opportunità offerta ai giovani 12-18enni di poter accedere ai centri vaccinali senza prenotazione.

Presentato anche il quadro sinottico dei flussi per e dalle scuole dei ragazzi, su cui stanno già lavorando i tavoli prefettizi per organizzare in modo quanto più possibile ottimale il servizio del trasporto pubblico locale

Si è quindi accennato alle nuove misure di sostegno contenute nel decreto legge 73 del 25 maggio scorso, che prevede tra l’altro risorse per assumere ulteriore personale scolastico a tempo determinato e reperire eventuali spazi extrascolastici ritenuti necessari da parte degli enti locali e fondi destinati alle scuole da utilizzare ad ampio raggio, dall’acquisto di dispositivi di protezione a piccoli interventi di edilizia scolastica.

Preoccupazione da parte dei rappresentanti dei dirigenti scolastici è stata espressa in particolare per gli aspetti organizzativi conseguenti alle disposizioni circa l’obbligo da parte del personale di possedere e presentare il green pass o l’attestazione di un tampone effettuato non più di 48 ore precedenti l’accesso ai locali delle scuole previste dal decreto legge 111 del 6 agosto scorso.

Un cenno è stato infine dedicato anche al piano scuola 2020/21 del Ministero dell’Istruzione e al protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico sottoscritto dal ministro Bianchi e dalle organizzazioni sindacali del comparto, che saranno oggetto di approfondimento in conferenze di servizio convocate dall’USR con i dirigenti di tutte le scuole delle Marche e in una prossima riunione del tavolo stesso, da tenersi prima del 14 settembre prossimo.

M.S.
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