Notizie religiose nelle Marche
Stoccate in direzione del Governo e della Regione Marche. Una mattinata fabrianese per il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha lanciato la candidatura di Chiara Biondi e inaugurato la sezione cittadina. Prima di raggiungere il centro di Fabriano, Salvini ha avuto un lungo incontro con i volontari della comunità Papa Giovanni XXIII “che salvano tante donne dalla strada, dallo sfruttamento, dalla prostituzione, dal traffico di essere umani, proprio qua a Fabriano. Il problema non è l’immigrazione o il colore della pelle, io non distinguo gli esseri umani in base al colore della pelle. Se è una persona perbene è il benvenuto a Fabriano, non c’è problema. Il problema è che però l’immigrazione che stiamo vivendo in questi mesi di migliaia e migliaia di sbarchi agevola semplicemente lo sfruttamento dello spaccio di droga, lo sfruttamento della prostituzione”, ha proseguito Salvini.
Prima di chiudere l’argomento, una prima stoccata la Governo. “Ho dimostrato che i porti si possono chiudere, volere è potere, questo mi costerà qualche processo, ma andrò in quei tribunali a testa alta anche a nome vostro, perché ho difeso il mio Paese. Quindi, sabato 3 ottobre, la mattina pensatemi. Magari voi sarete a Fabriano a scuola, sarete in negozio, quel sabato 3 ottobre io non sarò a Milano con i miei figli, sarò in tribunale a Catania per rispondere per qualcuno di un reato, per me di un diritto e di un dovere, difendere il mio Paese, finché campo difendo il mio Paese. E se mi costerà il carcere, vuol dire che andrò in carcere, voi mi fare compagnia, mi manderete due arance e un po' di salame”.
Temi più locali hanno riguardato la sanità. “Non è possibile non avere in ospedale una Pediatria degna di questo nome costringendo le mamme e i ragazzi a farsi chilometri e chilometri”, ricordando la chiusura del Punto nascita e il declassamento di Pediatria a semplice ambulatorio all’ospedale Profili di Fabriano. “Oltre che sulla sanità, qua c’è un problema di lavoro grosso come una casa, qua miracoli non se ne fanno. La Regione può fare però da questo punto di vista, sostegno alle imprese, credito alle imprese, qua c’è la vicenda Whirlpool, ci fu la vicenda Tecnowind, c’è la vicenda delle Cartiere. Uno dice nel mondo Fabriano e gli viene in mente la carta. Però pezzetto per pezzetto, mattoncino per mattoncino, dalla sera alla mattina, uno smonta quello che hanno costruito i nonni e i bisnonni. Noi a ogni provvedimento economico del Governo, come Lega presentiamo un emendamento: gli aiuti devono andare solo ad aziende italiane che vendono prodotti italiani. Non è possibile che la Cina abbia infettato il resto del Mondo e adesso noi andiamo a comprarci i banchi con le rotelle in Cina, i monopattini elettrici in Cina”.

Taglio del nastro della sede della Lega
Taglio del nastro della sede della Lega

Salvini non promette “miracoli”, ma “per lo meno tagliare un po' di burocrazia in Regione Marche questo si, e di fare in modo che non esistano marchigiani di serie A e di serie B. Perché in tanti mi han detto che per qualcuno esiste solo un pezzo di Marche, mentre Fabriano, le montagne l’entroterra, non esiste. Dateci una mano a portare Fabriano in Regione Marche perché non è che le tasse di Fabriano contino meno delle tasse di Pesaro. Le pagate uguali, quindi la Pediatria di Fabriano vale esattamente la Pediatria di altre città marchigiane, non è che c’è qualcuno che merita di meno”.

Per rafforzare il concetto, un episodio raccontato direttamente da Salvini. “Una signora mi ha detto: “Salvaci tu qui a Fabriano”. E io gli ho risposto: “No, Fabriano non la salvo io. Fabriano la salvate, se volete, voi. Il futuro dei vostri figli è in mano vostra, non è in mano mia. Quindi, dipende dall’impegno di ciascuno di voi. O adesso o mai più. Chi sceglie la Lega per la Regione Marche fa una scelta precisa. In un momento di difficoltà economica solo a Fabriano si rischiano altri 1.000 posti di lavoro, in un momento in cui non c’è tutto per tutti, le case popolari, i bonus bebè e famiglia, i posti di lavoro per quel che mi riguarda prima vanno agli italiani e poi al resto del mondo. Prima ai marchigiani e poi ciò che avanza va al resto del mondo. Non è egoismo, ma legittima difesa”.

Matteo Salvini arrivo a Fabriano foto

Matteo Salvini dà appuntamento al 22 settembre, il giorno dopo la votazione per il rinnovo dell’Amministrazione delle Marche. “Contiamo di rivederci dopo il 22 settembre perché prima del voto sono buoni tutti a sorridere, promettere, poi dopo il voto cambiano numero di telefono, indirizzo mail, chiudono gli uffici, chi si è visto si è visto. La voglia di cambiamento c’è, poi ripeto poche promesse, l’ho chiesto a tutti i miei candidati anche a Chiara Biondi di Fabriano. Se le date una mano porterà la vostra voce in Regione. Poche promesse: sulla sanità, sui contributi, sulla burocrazia, sulle infrastrutture. Vi auguro di vivere questi 44 giorni come una festa, con la gioia, con il sorriso, il lavoro e l’impegno e io penso che le Marche siano una regione bella, produttiva, artigianato, la calzatura, il mobile, il tessile, la carta, la tecnologia, non abbiano nulla da imparare da altri imprenditori italiani e stranieri. Se togliete fuori l’orgoglio marchigiano, il 20 e 21 settembre si cambia aria e poi io mi occupo di mandare a casa Renzi, Conte, Di Maio e compagnia bella. In bocca al lupo, viva Fabriano, viva le Marche, viva la Lega e grazie per l’affetto, la fiducia, il sorriso”, ha concluso Salvini.

La consegna della targa foto
La consegna della targa foto

Una targa realizzata dalla Gabrielli Design è stata donata dalla candidata della Lega, Chiara Biondi, al leader Matteo Salvini. Nella targa è scritto: “Al grande uomo e guerriere che sei. Raggiungi il grande traguardo siamo tutti con te, sei il nostro orgoglio italiano”. Altro dono, una cassetta di birre artigianali, I-Beer di Fabriano, fondato dalla figlia di Antonio Merloni, Giovanna. Un secondo regalo che Salvini ha accolto con una battuta. “Poi mi dicono che vado in spiaggia e che bevo la birra, mi mettete in difficoltà”. Prima di andare via da Fabriano, solito momento per i selfie.

m.s.


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Dopo i 320milioni di euro già stanziati dal Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, arrivano altri 30 milioni per le scuole. La provincia di Macerata riceverà 80mila euro.
Le risorse aggiuntive arrivano dopo il decreto Rilancio per l’edilizia scolastica e potranno essere usate dagli enti locali per effettuare interventi urgenti di edilizia scolastica, oltre che per adattare gli ambienti e le aule didattiche alla necessità di contenere il Coronavirus in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico. 

"I 30 milioni di euro del decreto Rilancio - si legge in una noota del Ministero - vanno ad incrementare il Fondo unico per l’edilizia scolastica per l’anno 2020 e sono distribuiti tra tutte le Province e le Città metropolitane e poi tra i Comuni con un numero di studenti pari o superiore a 10mila. La ripartizione è avvenuta sulla base del numero di studenti presenti sul territorio". Da qui la ragione degli 80mila euro per la provincia di Macerata che conta 14.988 studenti. Per l'anconetano, con 22.226 studenti, arriveranno 220mila euro, per Ascoli Piceno (10.477 studenti) 80mila euro, e per la provincia di Fermo (6.946 studenti) 40mila euro.
Le erogazioni saranno disposte direttamente dalla Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell’Istruzione in favore degli Enti locali beneficiari.
g.g.


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Quasi al completo la rosa dei nomi della provincia che andrà a comporre la lista dell'Udc-Popolari Marche in corsa per le regionali al fianco del candidato presidente Francesco Acquaroli.
I nomi certi sono quelli di Pierpaolo Fabbracci, assessore comunale di Porto Recanati, Lorenzo Cignali, avvocato e già amministratore a Cingoli, Ilenia Sabbatini, assistente sociale ospedaliera di Tolentino, Elena Pompei, architetto e consigliere comunale di Monte San Giusto e Luca Marconi, capogruppo di Udc-Popolari Marche.
"L'ultimo nome sarà individuato fra due che abbiamo già individuato - dice proprio Marconi -. Entrambi hano dato la propria disponibilità e stiamo definendo. Ci sono delle verifiche in corso ma nessun litigio. Si tratta di questioni meramente pratiche". 
Molto conosciuto nel nostro territorio è un altro candidato di questa compagine politica ma nella circoscrizione del fermano: si tratta del medico chirurgo di Camerino Giambattista Catalini.
g.g.
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Venerdì, 07 Agosto 2020 11:51

A Camerino parte la ricostruzione

Consegnato stamattina il cantiere per la ricostruzione del Collegio Betti, nel centro di Camerino. Si tratta di uno dei primissimi cantieri della città, un segnale assolutamente importante in un momento in cui regna ancora un’immobilità diffusa della ricostruzione post sisma, incatenata da una burocrazia senza fine.

Alla consegna hanno preso parte l’arcivescovo Francesco Massara, i rappresentanti del gruppo Di Stefano che effettuerà i lavori e il sindaco Sandro Sborgia.

“Oggi partiamo con il cantiere della Casa della Gioventù e credo che sia uno dei giorni più importanti – afferma l’arcivescovo – perché la ricostruzione parte finalmente in questa città. Deve quindi essere un momento di gioia non solo per la Chiesa ma per tutta Camerino”.

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È una lotta continua per far partire i cantieri, la burocrazia è l’ostacolo. È stato più volte detto e ripetuto ed è su questo che l’attuale Commissario Straordinario Giovanni Legnini sta lavorando maggiormente: “Per noi – torna a dire Massara – è una lotta continua contro la burocrazia ma la forza di volontà di ricostruire vincerà sulle carte che tante volte ci impediscono di andare più celermente”.

L’edificio, dopo il sisma del 2016, aveva riportato dei danni lievi e l’importo delle opere, progettate dall’ingegnere Carlo Morosi, è di circa 300mila euro: “L’edificio era sede di un collegio per studenti di proprietà dell’Orac e dell’Arcidiocesi. Ha avuto un danno lieve, classificato B, e quindi per esso saranno effettuati interventi di riparazione danni e lieve miglioramento sismico attraverso tiranti e reti elettrosaldate sui muri portanti che aumenteranno la capacità portante della struttura”.

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La ditta individuata non è nuova ad esperienze di ricostruzione post sisma dato che ha già operato nel periodo della ricostruzione e ristrutturazione post sisma 2009 ed è impegnata in quella attuale. Fra le altre cose, il gruppo Di Stefano opera nella conservazione e nel recupero di manufatti artistici o architettonici.
Gaia Gennaretti
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E’ tornato sull’argomento dell’illuminazione pubblica il consigliere di minoranza Francesco Borioni. Già nell’ultimo consiglio comunale aveva espresso la propria contrarietà alla decisione di affidare ad una ditta esterna e privata l’illuminazione pubblica di una zona periferica ed ora invece esprime i propri dubbi in merito alla notizia, divulgata dal Comune, relativa all’illuminazione del palazzo comunale di Piazza del Popolo.

“Non ho niente da dire sull’illuminazione con i colori del tricolore – dice – che anzi, mi sembra bellissima ma ho notato una cosa: l’installazione è stata fatta dall’Assem, tutti abbiamo visto gli operai della nostra azienda municipalizzata lavorare per installare le lampade ma dal Comune, in una nota, è stata vantata solo la ditta che ha fornito i dispositivi, dato che l’Assem non li produce ma poi li adatta, e studia le posizioni. La ditta in questione è una di quelle che probabilmente saranno interessate dal project financing che non è altro che la gestione dell’illuminazione pubblica da parte del privato”. Borioni fin da subito ha espresso la sua contrarietà al project financing, ritenendo che andasse sfruttata e valorizzata l’Assem di San Severino. “Mi sembra un ossimoro – osserva – se si chiama illuminazione pubblica ci sarà un motivo. Altrimenti si sarebbe chiamata illuminazione privata”. Fra l’altro, per portare avanti questa posizione, Borioni si è visto protagonista di una critica sul piano personale: “Questo mi dispiace perché io non attacco mai sul personale ma vado sempre sugli argomenti, sui discorsi politici e le strategie e invece, sia il sindaco Rosa Piermattei che la presidente dell’Assem, Manila Amici, mi hanno risposto sul piano personale e questo mi è dispiaciuto. È stata la prima volta che capitava e probabilmente è dovuto al fratto che ho colto nel segno”.

Gaia Gennaretti
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Prima demolizione e ricostruzione privata a Caldarola, l’intervento non avrebbe niente di eccezionale se non che la notizia dell’inizio dei lavori arriva a quattro anni di distanza dalle prime scosse di terremoto che colpirono ben quattro regioni d’Italia.
Progetto finanziato grazie all’ordinanza 100, che ha dato la possibilità di accelerare le approvazioni dei progetti in maniera efficace.
Progetto approvato in soli 34 giorni dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, anche grazie ad una nuova sensibilità dimostrata dal commissario Legnini, perfezionato a sua volta in tempi brevissimi l'iter di competenza del Comune.

Il decreto di finanziamento per la signora Gabriella che insieme alla figlia Valentina e Luigino, neosposi nel 2016, hanno dovuto lasciare in fretta e furia la loro casa.
Sono rimasti sfollati a Trodica per 2 anni in attesa della SAE a Caldarola, dove vivono tutt’ora. In questi 4 anni hanno avuto due bambini, Cristiano e Riccardo.

casa Valentina Gregori

La redazione del progetto è stata travagliata quanto la loro storia, tanto che ad un certo punto si prospettava anche l’esproprio del lotto per la realizzazione della variante che permetterebbe al traffico pesante di evitare il centro storico. A seguito di un costruttivo confronto con l'amministrazione e con gli enti preposti si è poi trovata la soluzione per poter consegnare il progetto e dare il via ai lavori.

L’impresa che realizzerà l’edificio sarà la Sardellini Costruzioni, lo studio tecnico Donati seguirà il progetto.
L’amministrazione comunale di Caldarola, tramite il sindaco Giuseppetti ed il vice Di Tomassi, ha condiviso questo importante momento della famiglia, sia per porgere un augurio che per infondere, nello spirito dei caldarolesi e di tutto il popolo del cratere, la speranza che con questa ordinanza 100 possa finalmente raggiungersi il vero momento di ricostruzione del territorio.

M.s.
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Prima giornata marchigiana per il leader della Lega Matteo Salvini, in regione per la campagna elettorale delle prossime elezioni di settembre. Ufficializzati nell'occasione i 30 nominativi della Lega in regione. Nella squadra maceratese del Carroccio figurano tre donne e tre uomini. In campo saranno il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, l'ex sindaco di Macerata Anna Menghi, il cnsigliere regionale uscente Luigi Zura Puntaroni, la giornalista di Porto Recanati Emanuela Addario, l'ex parlamentare di FI e vicesindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e l'ex assessore alla cultura di Civitanova Maika Gabellieri. In piazza Mazzini a Macerata le presentazioni del candidato sindaco Sandro Parcaroli e l'abbraccio di Salvini a Francesco Acquaroli, candidato governatore del centro destra. 
c.c.
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Vasto incendio di sterpaglie a Montecosaro. Sul posto si sono portate due squadre dei Vigili del fuoco da Macerata e Civitanova. Bruciato circa un ettaro di vegetazione. Provvidenziale il pronto intervento dei pompieri che hanno domato le fiamme, impedendo alle stesse di propagarsi ai campi adiacenti e mettendo in sicurezza l'area. Non si conoscono le cause dell'innesco del rogo che comunque, non ha comportato conseguenze per le persone. 
c.c.
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“Il servizio prevenzione ci ha appena comunicato che è stato rilevato un nuovo caso di positività al Covid-19 nella nostra città. Siamo in attesa di ricevere altre informazioni. Ora, senza fare allarmismo, abbiamo però la prova che non succede solo altrove e per questo è doveroso attenersi alle regole e comportarsi in maniera responsabile. Non è il momento di dimenticarci di quello che abbiamo passato. Lo dobbiamo a tutta la comunità perché come ho sempre detto la responsabilità individuale è in questo momento in particolare responsabilità collettiva”, queste le parole utilizzate dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, per comunicare alla cittadinanza il nuovo caso di tampone positivo al Covid-19. Da quello che si apprende, il paziente è un uomo. Il servizio sanitario sta monitorando spostamenti e contatti. Sembra che siano state poste in isolamento fiduciario cinque persone.

Dopo oltre 80 giorni, a Fabriano si torna a temere per la pandemia con questo nuovo caso accertato che fa aggiornare i numeri dall’inizio dell’emergenza: 92 casi complessivi di cui 84 guariti, 7 decessi e, per l’appunto, un attualmente positivo. È un soggetto asintomatico che viene curato nella sua abitazione. Non si sa nulla su come possa essersi infettato, ma certamente si stanno procedendo ad approfondimenti e controlli su tutte quelle che persone che possono essere venuti a contatto con l’uomo. “Nessun allarme” come evidenzia il sindaco Santarelli, ma certamente attenzione negli spostamenti, nell’evitare assembramenti, nel mantenere il distanziamento sociale, nel corretto utilizzo di tutti i dispositivi di protezione individuale: mascherine e guanti, con lavaggi frequenti delle mani.

Queste le principali raccomandazioni che vengono ricordate dall’Amministrazione comunale di Fabriano per evitare di riprecipitare nell’incubo che si è vissuto solo qualche mese fa. “Come ho sempre detto la responsabilità individuale è in questo momento in particolare responsabilità collettiva”, la conclusione invito del sindaco Gabriele Santarelli.


MS
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Potrebbero conoscersi nella giornata di sabato i nominativi della lista il cui nome probabilmente sarà “Civica per le Marche” a sostegno del candidato del Centro destra Francesco Acquaroli. Tra i suoi componenti, anche se non ha ancora sciolto la riserva,  appare molto probabile il nome del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. Al momento, non trapelano ulteriori particolari, seppure, avvicinato dai microfoni di Radioc1...inBlu, il primo cittadino di Tolentino abbia assicurato che deciderà a breve e che  la compagine è già abbastanza ben organizzata: "Non è un mistero che due anni e mezzo orsono io cominciai a lavorare con degli amici su una lista civica per le elezioni regionali- dichiara-. L'obiettivo quello di portare il civismo anche in Regione dato che nei comuni sta andando molto bene. I cittadini hanno infatti realizzato che più che i simboli di partito valgono le persone, più i colori dei partiti sono tenui e più il civismo unisce e si concentra sugli obiettivi da realizzare e sulle occasioni da cogliere. Questo  è quello che interessa a noi sindaci che siamo diretti protagonisti del civismo. Per quel che  riguarda la mia storia ne sono investito da 8 anni;  i cittadini mi hanno riconosciuto  questo merito e la fiducia per andare avanti insieme a tutto quello che è stato realizzato. Vorremmo dunque portare questo modello anche in Regione. Come  ho già detto in altre occasioni- continua Pezzanesi- avrei preferito una moderazione ed una apicalità sicuramente di grande accoglienza per la nostra Regione Marche. Coì non è stato ma il candidato alla presidenza è comunque del territorio, ama  e lotta per il territorio per cui, semmai decidessi di onorare questo progetto per il quale ho lavorato e che ho a cuore come gli altri che ne fanno parte vorrà dire che mi schiererò per la Regione Marche e per il bene dei marchigiani. Di certo la mia decisione non sarà per qualcuno specificatamente ma in primo luogo per un progetto che comprenda questo modo di fare e di ragionare. Fare altro non è nel mio interesse ma unico obiettivo è appunto portare questo modo di amministrare in Regione, affinchè si possa ascoltare ed aprire a tutti ma nel contempo si possa far crescere i territori in maniera equa e solidale come dovrebbe essere. Non è bello che qualcuno vada a tre velocità, qualcuno a due mentre qualcun altro non riesca nemmeno a partire - sottolinea   La regione marche non è fatta di simboli politici ma di territori con problematiche diverse. E' fatta di gente caparbia, soda e con la testa a posto e che sa reagire come del resto ha dimostrato sia nel terremoto che nel Covid. La Regione è fatta tuttavia di persone che ha bisogno di servizi sul territorio  per cui ilnostro spenderci eventualmente ed il mio in particolare, va in quella direzione. Vittoria sì da perseguire -  conclude Pezzanesi- ma per fare affermare questo principio e per portare eventualmente amministratori che hanno già dimostrato  che con il civismo sanno fare la differenza anche in Regione. Diversamente, lo ripeto,non mi interessa. Pur non avendo nulla io contro i partiti e il partitismo, ritengo che  soprattutto a livello locale dove le radici delle tradizioni e dei valori della famiglia, della scuola e del lavoro sono profonde, le persone che sono espressione del territorio fanno la differenza. Roma dunque c'entra poco in questi casi e occorre che lasci un po' le briglie e faccia fare a chi è del postoe a chi nel posto ha dimostrato di saper fare. Se così sarà, credo che la parentesi potrà essere bellissima, l'apertura di una nuova era e l'ingresso di un nuovo modo di fare. Se invece prevarranno ancora le logiche partitiche delle segreterie èpolitiche, mi dispiacerà per i marchigiani e anche per me stesso. Lavorare infatti con queste ossessionanti limitazioni a livello di spazi e di programmazione, non è cosa molto soddisfacente per chi ha idee sane in testa e le vuole applicare ed è invece costretto a misurarsi con la burocrazia e i muri di gomma. Io credo pertanto che il cittadino debba entrare in Regione  dalla porta principale e non con finti soggetti, ma con coloro che in questo decennio hanno dimostrato che non sono a servizio  dei partiti ma sono a servizio dei cittadini".     
c.c.


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