Notizie religiose nelle Marche
Il legame tra Belforte del Chienti e Sanremo continua ad essere vivo anche in tempo di pandemia.

In quello che nel 2021 è destinato ad essere un Festival che resterà nella storia per tante ragioni, sono cambiate molte cose.

Negli anni passati, infatti, l'hair stylist Andrea Rilli era tra i primi a partire per curare le acconciature degli ospiti di Casa Sanremo, durante le giornate della kermesse.
Quest'anno, come annunciato con un post su Facebook, il professionista belfortese e sua moglie hanno deciso di restare accanto alle loro clienti: "Solo un anno fa eravamo lì - hano scritto - , a incitare Leo Gassman prima del suo debutto sul palco dell’Ariston, che lo vide vincitore.
Quello che è successo nell’ultimo anno ha contribuito ad allontanare dalla nostra memoria questo magnifico ricordo.
Quest’anno la scelta di non partecipare è stata veramente ardua, ma dopo aver lasciato le clienti proprio sotto le feste per via dei contagi, abbiamo deciso di restar loro accanto e di non rischiare un altro lungo stop".

Ma a portare il nome di Belforte del Chienti nella città dei fiori è la giovane ballerina Angela D'Eufemia che parteciperà ad uno degli eventi paralleli al Festival, proprio a Casa Sanremo, al Palafiori.
"Sono arrivata a Sanremo per puro caso - racconta ai microfoni di Radio C1...inBlu - . Proprio nell'anno in cui tutti gli eventi paralleli alla gara hanno corso il rischio di essere annullati, io parteciperò alla finale di "Sanremo Juke Boxe" (con la direzione artistica di Moreno De Ros) trasmessa da Antenna Sud che si terrà sabato pomeriggio a Sanremo.
Tutto è nato quando due anni fa ho conosciuto Francesco Diana, in arte Franco Zero, imitatore di Renato Zero, che mi ha inviatata a lavorare con lui durante i suoi tour.
Abbiamo partecipato ai casting di "Carisma", una trasmissione di Antenna Sud, e siamo arrivati alla finale di Sanremo Juke Boxe che si svolgerà, appunto, sabato pomeriggio al Palafiori di Sanremo. Abbiamo studiato dei costumi particolari che si ispirano ad Achille Lauro, uno dei cantanti in gara con il look più discusso".

D'Eufemia è arrivata ieri sera nella città ligure ed ha già potuto constatare come il clima non sia quello degli altri anni: "È certamente un festival diverso - dice - . Non è la classica settimana sanremese. Sembra un po' più triste del solito: una città bellissima vestita a festa coperta comunque da un velo di tristezza".

Sanremo nel 2017 aveva fatto brillare anche un'altra eccellenza di Belforte del Chienti, l'azienda di abiti da sposa Delsa, che aveva raggiunto le scale dell'Ariston grazie ad Antonella Clerici apparsa con una creazione della maison belfortese. Stessa azienda che quest'anno ha fornito gli abiti ad Angela D'Eufemia.

Un filo che non si spezza, dunque, quello tra il paese dell'entroterra maceratese e l'evento più atteso dell'anno. La conferma che nei piccoli centri c'è sempre tanta voglia di fare, di puntare in alto e di mostrare al mondo il proprio valore.

Giulia Sancricca

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Il giardino storico “Giuseppe Coletti” si rifà il look.
Il Comune di San Severino Marche, in qualità di ente committente, ha pubblicato sul sito internet della centrale unica dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, l’avviso per l’affidamento delle opere di riqualificazione che prevedono l’ampliamento del chiosco bar, per una spesa complessiva di oltre 233 mila euro, comprensiva degli oneri per la sicurezza.
Le domande di partecipazione al bando vanno presentate entro il 17 marzo prossimo. 

Anticamente chiamato “il pubblico passeggio”, il parco urbano settempedano ha assunto fin dalla seconda metà dell’Ottocento grande importanza per la vita cittadina. Nacque per  volere dell’allora sindaco in carica, Giuseppe Coletti, al quale è stato poi intitolato. Venne inaugurato ufficialmente nel 1873, dopo un anno di lavori.

Giardino Coletti

La caratteristica planimetrica del parco urbano è quella tipica di derivazione settecentesca, con gli adattamenti naturalistici operati secondi i gusti del secolo successivo: un asse centrale percorre tutto il giardino, interrotto solo una volta nella prima parte vicino all’ingresso da una grande fontana circolare, mentre ai lati si articolano, con vaga simmetria, le aiuole delimitate da rocce decorative che ricordano le concrezioni calcaree e spugnose usate in abbondanza nelle grotte artificiali e nelle decorazioni dei giardini della Firenze medicea. Ai margini, nella parte più periferica lungo via Sebastiano e l’area del tennis club, il parco perde oggi il disegno originale e le aiuole si fondono con i percorsi pedonali. In fondo all’asse centrale nel 1910 si collocava già un piccolo chiosco, affiancato a un più ampio edificio a cinque campate con ampie superfici vetrate e tavoli all’aperto.

Il parco oggi appare ben conservato con il suo ricco patrimonio arboreo tra cui un monumentale cedro del Libano con una circonferenza di quasi 5 metri. Nel corso del Novecento sono state operate diverse trasformazioni, non sempre migliorative come nel caso di quelle che hanno visto smantellare l’origine caffè liberty o rivestire la grande vasca della fontana che è stata privata anche di un bel gruppo scultoreo centrale. Del giardino storico però rimangono il pregevole patrimonio arboreo e la recinzione monumentale lungo viale Matteotti. La riqualificazione introdurrà elementi nuovi e contemporanei ma in assoluta armonia per materiali e colori con il parco storico. Elemento architettonico preminente sarà il nuovo chiosco che prenderà il posto della struttura esistente che verrà demolita per far posto a una costruzione nuova composta da un corpo principale e due corpi secondari minori.
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Va avanti a Camerino il lungo percorso della ricostruzione. Sono quotidiani i piccoli e grandi segnali che testimoniano della determinazione di una città a riprendere in mano la sua storia e disegnare un futuro.
Ruspe in azione ieri pomeriggio a Borgo San Giorgio per la demolizione di un palazzina e si procede anche col completamento delle messe in sicurezza. Altre case della discesa erano state abbattute dall'esercito ma per questa operazione più complessa, si è reso necessario incaricare una ditta privata di Tolentino.
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Personale del comune all'opera questa mattina per ripristinare portabandiere e  vessilli sul balcone di Palazzo Bongiovanni, storica sede del Comune di Camerino. Delle vecchie bandiere, esposte per oltre quattro anni alle intemperie, non erano rimasti che brandelli. e gli operai del comune hanno provveduto a sostituirle. Simboli diversi, tutti accomunati dalla voglia di rinascere.

"Tra demolizioni e messe in sicurezza le nostre attività vanno avanti con forza, così da mettere le persone in condizione di avviare i lavori -sottolinea il sindaco Sandro Sborgia-. Non ci fermiamo ed è questa la dimostrazione che si lavora ogni giorno e in silenzio, ma si va avanti seriamente. Abbiamo voluto che nuove bandiere tornassero a sventolare sul corso perchè è doveroso che questa città abbia quello di cui ha bisogno- aggiunge Sborgia-. È quella la via principale di Camerino riaperta poco più di un mese fa ed è in quel palazzo che ha sede il Comune. Chiunque venga a Camerino, deve sapere che questo comune è ancora vivo e la bandiera, testimonia della forza di questa terra e delle persone che la abitano". 

c.c.
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Sorpreso alla guida di un autoarticolato straniero rubato in Lombardia.
È finito nei guai un cittadino extracomunitario che ieri mattina è stato sopreso da una pattuglia della Polizia Stradale di Macerata nella zona industriale di Civitanova Marche, alla guida di un autoarticolato straniero rubato il giorno prima in Lombardia.
Le intenzioni dello straniero - secondo la Polizia -  erano quelle di proseguire il viaggio fino a Bari, per poi imbarcarsi alla volta dell’est Europa.

L'uomo è stato fermato nelle vicinanze dell’autostrada A/14 dagli uomini della Stradale i quali, in collaborazione con la Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Macerata, hanno proceduto all’arresto del cittadino extracomunitario applicandogli il fermo di Polizia Giudiziaria.

Il mezzo industriale aveva subito una minuziosa alterazione del numero di telaio per impedirne l’esatta identificazione.

Il conducente dell’autoarticolato è stato arrestato, ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

GS
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Una ragazza forte. Questo è Alessandra Antonini. Perché? Perché dopo il terremoto è in procinto di affrontare l’ottavo trasloco, perché dal 2016 ad oggi ha continuamente rimodulato la sua vita, cambiando diversi lavori e non dandosi mai per vinta. Alessandra ha lasciato l’Università perché serviva dare una mano in famiglia, ha aspettato che i suoi genitori e sua sorella si ambientassero nella Sae prima di andare a convivere con il suo compagno Francesco con cui ora sta realizzando il grande passo: hanno acquistato una nuova casa a Matelica, la loro casa, quella dove restare. Alessandra è una sportiva. Ha 29 anni, è originaria di Visso.

Ho cambiato tutti i progetti che avevo. Il terremoto li resetta e quindi devi ricominciare da capo, ti devi ricostruire un nuovo futuro. Ci si riesce non arrendendosi, guardando in faccia alla vita che c'è ancora davanti. Il carattere viene soprattutto dall'esperienza che ho sempre avuto. Dallo sport ho imparato a cadere e rialzarmi, anche nella vita è stato così. Pratico il calcio A5 da quasi 13 anni.”

Da timida come era, grazie ad una conoscenza che poi è divenuta una grande amicizia, Alessandra ha girato l’Italia per raccontare la sua storia ai suoi coetanei, dando loro un forte messaggio di speranza. “Grazie al giornalista Luca Pagliari ho affrontato la paura. Luca mi ha dato la possibilità di essere d'aiuto ad altre persone, perché rivivere ogni volta i ricordi non era facile e anzi faceva male rivivere quei momenti che normalmente si tendono a dimenticare. Allo stesso tempo quando vedi che altre persone vengono e ti ringraziano perché sono riusciti a superare un terremoto interiore, dà tanta forza”. Quando Alessandra parla di “quei momenti”, chiaramente si riferisce alle scosse di terremoto, quello che ha vissuto durante e dopo. “Durante non te ne rendi conto, perché comunque è una questione di attimi in cui pensi solo a salvare la pelle.

Il vero terremoto inizia il giorno dopo della scossa, da quando apri gli occhi e capisci che non hai più niente e che da lì ti devi inventare qualcosa perché comunque non puoi arrenderti, perché sei ancora vivo e lo devi anche a tutte quelle persone che non ce l'hanno fatta.” Alessandra insieme alla sua famiglia ha vissuto anche in auto. “Dopo il terremoto del 24 agosto siamo stati 10 giorni in auto, 10 giorni in auto vuol dire dormire al freddo e con l'umidità perché anche essendo agosto Visso comunque è vicina al fiume. La notte dormivi con i giornali attaccati ai vetri per assorbire gran parte dell'umidità. Dormivamo vestiti, con il giubbetto e con tutte quelle cose che riescono a darti un minimo di calore. Ricordo che la notte ci svegliavamo. Quasi tutto il paese era lì nelle macchine. Scambiavamo due parole, prendevamo un tè caldo e ci davamo forza l'un l'altro, affrontavamo così anche il freddo che c'era.”

Chiedo ad Alessandra, protagonista della rubrica #primalepersone che vuole, attraverso il racconto diretto dei cittadini, testimoniare una situazione vissuta dalla comunità, cosa porta dentro di sé di tutto questo che ha vissuto. “Da allora siamo riusciti a diventare più comunità, comunque sono quelli i momenti in cui capisci che da solo non sei nessuno, insieme fai la differenza e quindi le nottate passate a tranquillizzarsi l'un l'altro, a ridere di qualche cavolata, in quel modo passava la notte. Era spalla a spalla, come durante le partite, quando arrivi che non ce la fai più e ti guardi intorno, guardi la squadra e riesci ad arrivare fino alla fine.”

Tornando ad oggi chiedo ad Alessandra cosa rappresenta la futura casa. “Rappresenta la serenità, la stabilita, comunque ritornare a considerare casa un posto sicuro. Dopo un terremoto è difficile, perché consideri la casa quasi l'incubo quello che t'ha portato a subire tutto questo. Quella che abbiamo acquistato è una casa antisismica, è un nuovo inizio, significa ricominciare a creare un porto fermo, un porto sicuro in cui abitare e creare una famiglia. Ci stiamo un po' adattando per quel che si può a sistemarla con le nostre forze, è anche una soddisfazione in più poter dire che alla fine l'abbiamo messa come volevamo.” Alessandra mi dice che prima di prendere la casa ne ha viste tantissime. Quando si vivono terremoti come quelli che ci sono stati in centro Italia dal 2016, la sicurezza di una casa è elemento fondamentale. Devi tornare a fidarti di nuovo del posto che ti accoglie, della tua casa. Alessandra e il suo compagno nella ricerca hanno chiesto informazioni sulla tipologia di terreno, sulla storia della casa, su come è stata costruita.

Prima di salutarci le chiedo se dovesse paragonare la sua vita a una partita di calcio, cosa direbbe. “Che si sta sbloccando il risultato, che è stata dura, che abbiamo tirato per gran parte del tempo, però iniziano a vedersi i primi traguardi, i primi punti che volevamo.” Quale è il tuo ruolo in camp0? “L'attaccante, quindi quella che sblocca le partite.”

Barbara Olmai

Qui il link del podcast del programma in cui ascoltare l'intervista ad Alessandra.
http://www.appenninocamerte.info/podcast/itemlist/category/121-primalepersone

Altri approfondimenti su " L' Appennino Camerte" in uscita domani




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Era stato fermato dai carabinieri di Belforte del Chienti appena pochi giorni fa, per la precisione nella mattinata di sabato scorso, mentre guidava in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico nel sangue superiore a 1.50 e per questo era stato denunciato e gli era stata ritirata la patente, oltre ad essergli notificato il provvedimento di sequestro del veicolo.

Nonostante ciò l’uomo, un cittadino italiano ultracinquantenne, è stato nuovamente fermato alla guida dello stesso veicolo che i militari avevano sottoposto a sequestro mentre andava tranquillamente in giro per Belforte. Così i carabinieri hanno affidato la macchina ad un deposito giudiziario e denunciato l’uomo per violazione di altri due articoli del Codice della Strada: la guida senza patente o con patente sospesa e la guida di veicolo sottoposto a sequestro.

f.u.
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Il “Progetto sisma” di Emergency, nasce per mettersi in ascolto dei bisogni del territorio. Dopo la firma di un protocollo d'intesa con la direzione generale dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale e le istituzioni coinvolte, dal 2018 questo programma sta interessando diversi comuni maceratesi alle prese con il difficile processo della ricostruzione fisica e delle comunità.


“E’ una popolazione che ha accolto da subito l'opportunità di poter avere presenza, vicinanza e innanzitutto solidarietà umana, oltre che poi aiuto anche tecnico, sanitario. Una popolazione che, anche passando attraverso il trauma del terremoto, ha imparato l'importanza del prendersi cura di sé e del chiedere aiuto e supporto nel tempo più veloce possibile.”

La dottoressa Giovanna Bianco, psicologa, psicoterapeuta, referente del “Progetto Sisma” per Emergency Macerata, ci racconta che in questo programma gratuito e aperto a tutti, ci sono diverse fasce di età rappresentate. “Nel nostro progetto è rappresentato tutto l'arco della vita, da zero ai cent'anni, in una maniera piuttosto coerente con i dati che la letteratura sugli interventi psicologici nell'emergenza indica. Quindi abbiamo gli anziani, ovvero gli over 65, le fasce di popolazione adulta e in questo periodo, diciamo dall'estate dell'anno scorso, quindi dall'inizio della seconda ondata pandemica, abbiamo anche una grossa quota di accessi della popolazione di adolescenti. Arriviamo a un 16% della popolazione che accede al nostro sportello, rappresentata dai minori. La situazione pandemica costituisce un elemento di difficoltà che si va ad aggiungere alla naturale crisi evolutiva degli adolescenti e gli adolescenti chiedono in questi territori di poter parlare con lo psicologo, lo chiedono ai propri genitori senza nessun tipo di problema e quindi vengono al camper perché magari a Pieve Torina ci possono venire a piedi, quindi vengono in autonomia piuttosto che a Camerino ma anche nell'entroterra e questo è importante.” Ricordiamo che il progetto sisma opera settimanalmente nei comuni di Camerino, Caldarola, Pieve Torina, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Per avere ulteriori informazioni si può contattare il numero: 3423878443.

Barbara Olmai

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Una chiamata ai vigili del fuoco del distaccamento di Jesi per un camper che era rimasto incastrato nel sottopasso di via Marconi.

Immediato l’intervento della squadra dei pompieri che ha provveduto alla rimozione del mezzo, con gli agenti della Polizia locale che hanno provveduto a regolare la viabilità con il traffico regolarmente ripreso una volta che il camper è stato rimesso in carreggiata.

Fortunatamente illeso il conducente del mezzo rimasto incastrato nel sottopassaggio. Per lui soltanto una brutta disavventura.

f.u.
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Le restrizioni previste dal colore arancione della regione non permetteranno l'inaugurazione della Casa della Gioventù “Ugo Betti” di Camerino che si sarebbe svolta sabato prossimo, in concomitanza con la cerimonia per l'apertura del cantiere per la ristrutturazione del Collegio Bongiovanni.

Di stefano GRU COLLEGIO


A comunicarlo è l'arcivescovo Francesco Massara che, comunque, rassicura: "Nonostante abbiamo deciso di rimandare la cerimonia a data da destinarsi - dice - , il cantiere partirà comunque il 6 marzo con la sperimentazione del badge per garantire un maggiore controllo circa l’accesso del personale e un sistema avanzato di sicurezza sul lavoro".

GS

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Camerino abbraccia il green: pronte le colonnine elettriche a Vallicelle e presto arriverà una nuova auto elettrica per il Comune.  Sono in fase di ultimazione i lavori della nuova struttura per le biciclette elettriche che, dopo gli scavi e l'istallazione delle colonnine elettriche, sarà a breve disponibile a Vallicelle. Un progetto realizzato grazie al bando aggiudicato che finanzia con fondi europei l'acquisto e l'installazione di colonnine di ricarica per mezzi pubblici e privati alimentati anche da fonti alternative. L'amministrazione comunale ha iniziato a lavorare appena insediata proprio sul fronte “green” decidendo di stabilire a Vallicelle la nuova area di ricarica auto e bici elettriche 
Il finanziamento di 34.375,88 euro andrà dunque a ricoprire quasi totalmente l'intero importo dell'intervento di 49.108,40 euro.

“Nel programma che avevamo presentato c’era proprio un’attenzione particolare all’ambiente e all’ecosostenibilità - spiega il Consigliere comunale Riccardo Pennesi, Coordinatore della Commissione Sostenibilità di Unicam, che ha curato il bando – Abbiamo iniziato a lavorare subito in questa direzione, cogliendo l’occasione dei fondi europei per presentare un progetto che avesse la finalità di offrire un servizio aggiuntivo per il collegamento del quartiere Vallicelle con il resto della città. La stazione sorge in un terreno di proprietà comunale antistante il centro commerciale “Vallicenter” dove attualmente sono presenti alcune delle attività delocalizzate a seguito degli eventi sismici del 2016. Il nostro auspicio è che possa essere un altro modo per dare un nuovo impulso all’economia della città. Sono estremamente soddisfatto che il bando sia andato in porto. Camerino merita di essere valorizzata. Bisogna riprogettare il futuro della città sfruttando tutte le occasioni che si presenteranno”.

L'incarico di progettazione esecutiva è stato affidato all’ingegnere Calafiore. In città sono già presenti colonnine di ricarica per auto e bici, installate dalla Contram, all'esterno della sede via Le Mosse, che studenti e residenti possono noleggiare. Non solo. Camerino ha anche ottenuto un finanziamento per l’acquisto di un veicolo elettrico per il Comune.

La partecipazione al bando per lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica con la conversione flotte e parco veicolare della pubblica amministrazione, indetto dalla Regione Marche è stato fortemente voluta e incentivata dall’Amministrazione e dal sindaco Sandro Sborgia, curata e presentata dall’ufficio di Polizia Locale di Camerino, come illustrato nell’intervento proposto redatto dal Comandante della Polizia locale Andrea Isidori che ha sottolineato proprio l’alto interesse dell’Amministrazione per l’attuazione e lo sviluppo della mobilità elettrica all’interno del territorio di Camerino.

c.c.
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