Città in Comune: "Il PSR prevede il coinvolgimento della cittadinanza, a Tolentino non è avvenuto"

Martedì, 25 Maggio 2021 07:52 | Letto 2536 volte   Clicca per ascolare il testo Città in Comune: "Il PSR prevede il coinvolgimento della cittadinanza, a Tolentino non è avvenuto" Alla base del Programma Straordinario di Ricostruzione deve esserci il coinvolgimento della cittadinanza. Lo dice lordinanza, ma a Tolentino non è avvenuto.Torna a far discutere lacquisto dei terreni in contrada Pace a Tolentino, ma in questo caso lassociazione politica Città in Comune vuole evidenziare come le modalità con cui lamministrazione si è mossa finora, secondo loro, non corrispondano a quelle richieste dalla struttura commissariale.Lacquisizione dellarea - si legge nella nota a firma di Silvia Scoppolini dellassociazione -  sarà subordinata allautorizzazione e al finanziamento del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, la scelta dunque, sembrerebbe non comportare un ulteriore dispendio di denaro per le casse dellEnte.Il sindaco Pezzanesi, nei giorni successivi alla giunta, ha poi precisato che lacquisto del terreno sul quale edificare la nuova sede dei plessi scolastici, sarà solo uno dei tanti interventi proposti tramite lo strumento del Programma Straordinario di Ricostruzione che prevede, da parte dei Comuni, le opportune forme di partecipazione delle comunità, anche attraverso l’udienza pubblica.È su questo punto che lassociazione esprime le proprie perplessità: Appare chiaro - prosegue la nota - che il problema effettivo non è esclusivamente la stipula di un contratto preliminare di acquisto ma la totale assenza di coinvolgimento della cittadinanza nella redazione di proposta di PSR.I tolentinati sono stati, almeno fino ad ora, completamente esclusi dai lavori in corso, mentre da ordinanza avrebbero dovuto essere tra i primi soggetti ad essere interpellati.Ci si sorprende anche perché uno dei punti uno dei punti cruciali del PSR al quale si fa riferimento, è proprio lo spostamento delle scuole dal centro storico, una questione ampiamente dibattuta e una scelta per nulla condivisa all’unanimità dai tolentinati; inoltre il trasferimento delle scuole costituisce un’azione cruciale, capace di incidere sul tessuto urbano a 360°, e quindi, a maggior ragione, sarebbe stata necessaria una condivisione coi cittadini fin da principio. Il fatto che una decisione del genere, così cruciale, sia piovuta dall’alto senza contraddittorio con i cittadini e il considerevole numero di contrari all’iniziativa (non bisogna dimenticare, a tal proposito, i cospicui sforzi del Comitato Don Bosco), stride con l’ottica di partecipazione nella quale sono stati impostati i PSR.Manca qualsiasi forma di condivisione degli intenti - denunciano - , gli stessi progetti, per quanto ormai assodati, non vengono comunque condivisi, dando solo delle indicazioni nebulose (ne è un esempio il costante riferimento a “sedi distaccate in centro”, senza però fornire delucidazioni su come nel concreto ciò dovrebbe avvenire).Infine lesempio di altri Comuni vicini e lauspicio di un cambio di rotta: Ci si domanda per quale ragione molti altri comuni del cratere abbiano predisposto azioni di coinvolgimento della cittadinanza fin dalle fasi embrionali della proposta di PSR, mentre a Tolentino, allo stato attuale, i cittadini non siano ancora stati chiamati in causa.Ci auguriamo - concludono -  che, nelle successive fasi di lavoro, nella quale probabilmente lamministrazione verrà anche affiancata da tecnici esterni incaricati della stesura del Programma, e dunque disporrà di maggiori forze ed energie, possa ovviare alle mancanze evidenziate e consentire ai tolentinati di essere parte attiva in unazione cruciale per la ricostruzione della città. GS
"Alla base del Programma Straordinario di Ricostruzione deve esserci il coinvolgimento della cittadinanza. Lo dice l'ordinanza, ma a Tolentino non è avvenuto".
Torna a far discutere l'acquisto dei terreni in contrada Pace a Tolentino, ma in questo caso l'associazione politica Città in Comune vuole evidenziare come le modalità con cui l'amministrazione si è mossa finora, secondo loro, non corrispondano a quelle richieste dalla struttura commissariale.

"L'acquisizione dell'area - si legge nella nota a firma di Silvia Scoppolini dell'associazione -  sarà subordinata all'autorizzazione e al finanziamento del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, la scelta dunque, sembrerebbe non comportare un ulteriore dispendio di denaro per le casse dell'Ente.
Il sindaco Pezzanesi, nei giorni successivi alla giunta, ha poi precisato che l'acquisto del terreno sul quale edificare la nuova sede dei plessi scolastici, sarà solo uno dei tanti interventi proposti tramite lo strumento del Programma Straordinario di Ricostruzione che prevede, da parte dei Comuni, le opportune forme di partecipazione delle comunità, anche attraverso l’udienza pubblica".

È su questo punto che l'associazione esprime le proprie perplessità: "Appare chiaro - prosegue la nota - che il problema effettivo non è esclusivamente la stipula di un contratto preliminare di acquisto ma la totale assenza di coinvolgimento della cittadinanza nella redazione di proposta di PSR.
I tolentinati sono stati, almeno fino ad ora, completamente esclusi dai lavori in corso, mentre da ordinanza avrebbero dovuto essere tra i primi soggetti ad essere interpellati.
Ci si sorprende anche perché uno dei punti uno dei punti cruciali del PSR al quale si fa riferimento, è proprio lo spostamento delle scuole dal centro storico, una questione ampiamente dibattuta e una scelta per nulla condivisa all’unanimità dai tolentinati; inoltre il trasferimento delle scuole costituisce un’azione cruciale, capace di incidere sul tessuto urbano a 360°, e quindi, a maggior ragione, sarebbe stata necessaria una condivisione coi cittadini fin da principio. Il fatto che una decisione del genere, così cruciale, sia piovuta dall’alto senza contraddittorio con i cittadini e il considerevole numero di contrari all’iniziativa (non bisogna dimenticare, a tal proposito, i cospicui sforzi del Comitato Don Bosco), stride con l’ottica di partecipazione nella quale sono stati impostati i PSR.
Manca qualsiasi forma di condivisione degli intenti - denunciano - , gli stessi progetti, per quanto ormai assodati, non vengono comunque condivisi, dando solo delle indicazioni nebulose (ne è un esempio il costante riferimento a “sedi distaccate in centro”, senza però fornire delucidazioni su come nel concreto ciò dovrebbe avvenire)".

Infine l'esempio di altri Comuni vicini e l'auspicio di un cambio di rotta: "Ci si domanda per quale ragione molti altri comuni del cratere abbiano predisposto azioni di coinvolgimento della cittadinanza fin dalle fasi embrionali della proposta di PSR, mentre a Tolentino, allo stato attuale, i cittadini non siano ancora stati chiamati in causa.
Ci auguriamo - concludono -  che, nelle successive fasi di lavoro, nella quale probabilmente l'amministrazione verrà anche affiancata da tecnici esterni incaricati della stesura del Programma, e dunque disporrà di maggiori forze ed energie, possa ovviare alle mancanze evidenziate e consentire ai tolentinati di essere parte attiva in un'azione cruciale per la ricostruzione della città".

GS

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